A
Chris Colfer
Quella tutina te la brucio
Confessioni
“Non
credo di essermi MAI reso tanto ridicolo in vita mia, il che la dice
lunga,
molto lunga, visto che ho cantato in alcuni parchi
a tema.” Blaine grugnì esasperato,
facendo vagare lo sguardo sulle
decorazioni che fino a qualche giorno prima aveva trovato tanto
adorabili. “Non
riesco a credere di essermi immaginato tutto.”
Blaine
era talmente preso nel suo stato di depressione che per poco
non colse
l’espressione sul viso di Kurt. “Ok posso chiederti
una cosa? Perché tu ed io
siamo sempre stati del tutto sinceri l’uno con
l’altro. Noi – usciamo
insieme... cantiamo duetti romantici... sai come bevo il
caffè... Dovevo
pensare che non significasse niente?”
Blaine
lo guardò, stupito. Possibile che
intendesse davvero -?
"Che
vuoi dire?”
Kurt
prese un respiro profondo e Blaine scorse tracce di
vulnerabilità fare capolino
dietro la facciata coraggiosa che il ragazzo ostentava. “Ho
creduto che il
ragazzo a cui volevi chiedere di uscire per San Valentino... fossi
io.”
Blaine
non riusciva a muoversi. Il suo cervello vorticava, cercando di
elaborare la
confessione che aveva atteso per così tanto tempo, ma che si
era convinto non
sarebbe mai arrivata. Le parole che frullavano in un remoto angolo
della sua
testa ogni volta che Kurt gli sorrideva o rideva, o per il modo in cui
i suoi
occhi si illuminavano quando era elettrizzato per qualcosa,
c’erano sempre
state. Ma le aveva scacciate via, ben sapendo che l’altro non
lo avrebbe mai
visto in quel modo. E ora aveva scoperto che non
era così. Kurt provava lo stesso per lui e Blaine
si sentiva il
cuore sul punto di scoppiare. Poi guardò il suo amico e si
accorse del modo in
cui il suo labbro stava tremando leggermente e i suoi occhi erano
puntati verso
il basso e si rese conto di essere rimasto in silenzio troppo a lungo e
che
Kurt pensava che lui lo stesse rifiutando.
“Vieni
con me.” Blaine gli afferrò la mano e lo
trascinò praticamente fuori dal Lima
Bean. Non appena furono usciti, lo fece girare su sé
stesso e attirò a sé il ragazzo tremante per
abbracciarlo. Le facciate di Kurt
non duravano mai molto quando le emozioni affioravano in superficie e
Blaine
sapeva che avrebbe avuto un crollo da un momento all’altro se
lui non avesse
fatto qualcosa per evitarlo.
Il
tremore di Kurt si placò e Blaine lo tenne stretto per un
altro istante prima
di allentare con riluttanza la presa e lasciarlo andare. Guardandolo
negli
occhi, capì che era giunto il momento. Se non avesse dato
qualcosa a Kurt, lui
si sarebbe arreso e Blaine non avrebbe mai più avuto
un’altra occasione. Ora o
mai più. Prendere o lasciare. Poteva riuscirci?
Blaine,
hai passato tutta la tua vita a scappare da chiunque potesse scavalcare
i muri
che ti sei costruito attorno perché avrebbe potuto ferirti.
Ora hai l’occasione
di rendere entrambi così tanto felici e vorresti sprecarla per via di quella
tua vecchia paura?
"Kurt,
sono un perfetto idiota che non coglie i segnali e lo riconosco
tranquillamente. Non ho idea di cosa sto facendo, do solo
l’impressione che sia
così. Fuori c’è un adolescente aperto e
fiero che canta, beve caffè e fa da
mentore agli altri. Dentro c’è un ragazzo che ha
troppa paura di lasciare
entrare le altre persone perché è stato ferito in
passato. Ma Kurt, tu ne vali
la pena ed è ora che lo faccia.”
Blaine
si accorse che Kurt iniziava a commuoversi e gli prese la mano con
delicatezza.
"Mi
sembra di cercare uno così da una vita, Kurt. Quando ti ho
visto su quelle
scale per la prima volta, il cuore ha smesso di battermi per un secondo
perché
pensavo che fossi un angelo. Letteralmente.” Blaine rise di
sé. “Ma quando mi
hai sfiorato il braccio e mi hai rivolto la parola, ho capito che per
qualche
strana ragione eri reale ed eri lì e mi stavi parlando. E
tutto quello che
volevo era passare più tempo con te. E poi quando ho
scoperto cosa stavi
affrontando alla tua vecchia scuola, avrei solo voluto proteggerti da
tutto
ciò. Ma quando ho capito che non ne ero in grado, ti ho dato
tutto quel che
potevo, cioè me stesso. Quando sei venuto alla
Dalton ero così felice, non solo
perché avrei potuto passare del tempo con te ma
perché mi sembrava di poterti
offrire quel supporto che mi ero ripromesso di darti. E ti ho osservato
leccarti le ferite e
trasformarti nel meraviglioso,
sarcastico, talentuoso e appassionato ragazzo che sei. E a un certo
punto lungo
il tragitto, devo essermi innamorato di te.”
"Blaine,"
sussurrò Kurt, con un’espressione carica di
speranza. Sembrava incapace di
formulare una frase e si limitò a fissarlo, sbattendo
rapidamente le palpebre
per scacciare le lacrime.
“Quella
per Jeremiah oggi è stata la cosa più stupida che
abbia mai fatto. Credevo
che se avessi rivolto la mia attenzione a qualcun altro, sarei riuscito
a
distoglierla da te. Perché mi ero convinto tanto tempo fa
che tu mi vedessi
soltanto come un amico e volevo rispettarlo. Ma anche mentre cantavo a
lui,
sapevo che la persona a cui avrei voluto farlo eri tu. E posso dire di
pentirmi
delle cose passate quanto mi pare, ma tutto quello che voglio fare ora
è
costruire un futuro. Con
te.”
Una lacrima
scivolò lungo la guancia di Kurt e Blaine sollevò
una mano per asciugarla,
continuando a guardare il ragazzo negli occhi. La paura che gli aveva
attanagliato lo stomaco fino a qualche momento prima si era dissolta.
Anche se
tutto quello non avesse portato a niente, anche se
fossero rimasti amici, Kurt avrebbe saputo che qualcuno lo amava.
“Blaine
– io – io non so cosa – proprio non
–” Kurt si arrese e si sporse in avanti,
premendo le labbra contro quelle di Blaine. Il
ragazzo fu colto alla sprovvista dal
bacio, ma rispose rapidamente, attirando Kurt verso di sé e
circondandogli la
vita con le braccia. Approfondì il bacio, sentendo Kurt
ricambiare, e poi
avvertì un paio di mani afferragli la faccia e
pensò che sarebbe potuto morire
da un momento all’altro perché quello era Kurt
e stava baciando lui.
Kurt si
staccò,
allontanando lentamente le mani dal viso di Blaine e facendole scorrere
fino a
cingergli la base del collo. “Non riuscivo a trovare le
parole adatte, quindi
spero che fosse decente.” Aveva un accenno del solito ghigno
alla Kurt agli
angoli della bocca, ma l’effetto era attenuato da quanto
sembrava
incredibilmente felice.
“Un
leggero ribaltamento
di ruoli, non trovi? Quando si tratta di emozioni, di solito sei tu
quello
eloquente e io incespico sulle parole.” Blaine
tracciò delle carezze circolari sulla
schiena di Kurt e sorrise quando lui rabbrividì.
“Mmh,
beh, per
quanto tu sia carino quando perdi l’uso della parola, diciamo
che questo Blaine
mi piace.” Kurt si sporse di nuovo per baciarlo rapidamente
ed entrambi
sorrisero l’uno sulle labbra dell’altro. Blaine si
allontanò per primo,
sorridendo felice all’altro ragazzo.
“Beh,
io amo questo Kurt.”
Angolo della
reduce:
Sono
un attimo
debilitata dalle foto della festa di compleanno di Chris…
avvisare no?
Ad ogni modo colgo l’occasione per fargli gli auguri qui,
perché di certo li
leggerà u.u E dirgli che è seriamente la mia
fonte di ispirazione continua, in
ogni momento <3
I
commenti al capitolo
li lascio a voi, trovo che questa autrice avrebbe dovuto soppiantare i
RIB tanto
tempo fa durante la seconda stagione e scrivere gli script al posto
loro.
Quante soddisfazioni!
Grazie
a chi
legge/segue/ricorda/preferisce come al solito e in particolare a September_39, SaraGleek
e firecat per
aver recensito lo scorso capitolo *w*
E
tutto il mio amore
incondizionato alla mia santa moglie/beta delle quali sopracciglia non
saprei
fare a meno. You are perfect to me, pookie pook <3
Un
bacio a tutti e a
presto,
Giad