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Autore: itspaola    29/05/2013    5 recensioni
[Dal capitolo 7]
Louis: Me la sono presa con te più di una volta, che non c'entravi nulla. Poi una sera, Niall, il ragazzo biondo che era con me fuori dal pub, mi ha detto che la vita continua, e di tornare a essere me stesso. Gli ho dato ascolto e per questo sono venuto qui. A chiederti scusa per tutto perché non sono il ragazzo che mi sono mostrato in questi giorni.. e per ricominciare da capo.
Io: Louis che mi chiede scusa? -mi guardava serio- ok. –ci riflettei un po’ su- Sì, si può ricominciare in fondo..
Louis: Allora.. -tossì- piacere, sono Louis Tomlinson.
Io: Piacere mio, sono Sophie Smith. -ci stringemmo la mano, scoppiando a ridere- ..
[In revisione..]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Accetto volentieri qualche recensione in più e mi piacerebbe se almeno a fine fan fiction collaboraste con me, facendomi sapere le vostre sensazioni, ipotesi e simili.
Buona lettura c:





Dopo due anni.




Dopo quella volta io e Louis eravamo sempre più uniti. Ci eravamo promessi massima fiducia, se non l’avrebbe mantenuta, sarebbe finita, stavolta per sempre.
Ci sentivamo ogni giorno, prima o dopo i concerti. I ragazzi erano sempre allegri, felici del loro lavoro, dei traguardi raggiunti, delle fans..
Io e mia mamma stavamo recuperando man mano il tempo perso.
Ero ormai una ventenne e certi problemi me li lasciavo benissimo alle spalle. Stavo crescendo.



Ero a casa di Sam, stavamo parlando del suo lavoro.
Sì, lavorava come dog-sitter, amava i cani e poterci giocare, portarli a spasso era qualcosa di meraviglioso per lei.
«E tu invece?»
«Io sto ancora cercando.. presto lo troverò, spero. Non mi va bene nessun lavoro ultimamente..»
«Su, magari poi ti aiuto io.»
«Grazie mille Sam.» ci eravamo messe da poco davanti al computer, un po’ per cazzeggiare, un po’ per vedere che stavano combinando quei cinque cialtroni in tour.

Vedemmo una foto di Niall dove era praticamente davanti a delle fan e stava cercando di fare la foto.
Sorridemmo.
«Con Niall come va?» chiesi ad un tratto.
«Va bene, non ci vediamo praticamente da quando sono partiti, però.. ci sentiamo ogni giorno, ogni volta, prima di un concerto mi dice ‘amore, questo concerto sarà dedicato a te, sei speciale.’ E lì come faccio a non sciogliermi e a non amarlo sempre di più?»
«Siete la dolcezza voi due, aww!»
«Anche tu lo sei con Louis.. le cose stanno andando a gonfie vele!»
«Sì, per fort…» mi portai violentemente una mano sulla pancia. Avevo avuto delle fitte.
Un senso di nausea mi pervase e per un attimo vidi girarmi tutto attorno. Chiusi gli occhi.
Li riaprii, vedendo la faccia di Sam preoccupata.
«Tesoro, tutto bene?» quel senso di nausea lo avevo ancora, ma non volevo farla preoccupare.
«Sì, tutto passato, sarà questo strano caldo..» annuì, poco convinta.
E’ stato bruttissimo.
Continuammo a guardare le ultime news sui One Direction e poi mi incamminai vero casa.
Eravamo a fine aprile, e i pomeriggi diventavano sempre più caldi.


Arrivai a casa.
Ebbi il tempo di chiudere la porta che dovetti correre subito in bagno.
«Sophie..» non salutai nemmeno mia madre.
Quel senso di nausea lo avevo ancora, vomitai.
Che cosa avevo mangiato la sera prima? Non ci pensavo.
Sicuramente qualcosa mi aveva fatto male. Sì, sicuro.
Ma continuavo a vomitare. Mia madre preoccupata corse in bagno.
«Piccola, hey, tirati su. Respira profondamente.» mi mise una mano sulla fronte e mi fece sedere sul bordo della vasca.
«Ho nausea..» mi guardò, come dire?, Strana, preoccupata..
«Hai avuto ritardi?»
«Sì..»
«Tesoro.. non vorrei arrivare a conclusioni affrettate, ma hai avuto rapporti con Louis? Capisci quel che intendo..»
In effetti non glielo avevo detto. Non gli avevo detto che quella volta, due anni fa, l’avevamo fatto a casa sua, dopo aver chiarito.
Non le avevo detto dell’ultima volta, di averlo fatto prima che lui partisse.
«Io..»
«Amore, sei grande, hai vent’anni e la vita è la tua.. tranquilla, con tua madre puoi parlare..» guardai un attimo giù. A questo punto dovevo dirglielo.
«Sì.. più di una volta..»
Si portò una mano davanti la bocca. «Sophie..» la guardai «Lo sai che potresti essere incinta?» mi allarmai.
Cosa?
Io, incinta? No, non poteva essere. Questo non era previsto.
«Ma sei sicura? Può essere che ti stai sbagliando.. potrebbe essere di tutto.»
«No, non credo.» si alzò «Io vado un attimo in farmacia e torno, vado a prendere il test.» così senza che io replicassi, uscì.
E se fossi stata veramente incinta? Come lo avrei detto a Lou? E soprattutto, come avrebbe reagito?
Lui era un cantante famoso in tutto il mondo, sempre accerchiato da molti paparazzi, giornalisti, telecamere.. questo del bambino sarebbe stato uno scoop enorme.
Mi portai la testa tra le mani. Che casino!
E se mi avesse lasciata?
Un bambino è troppo nella mia vita..’ cacciai via quella frase dalla mia testa. No, Louis non si sarebbe comportato così.. spero.


**


Mia madre tornò con il test.
Mi disse come farlo e aspettai; guardavo mia madre preoccupata e lei mi rassicurava con i suoi sguardi.
«Stai tranquilla, alla fine è una cosa meravigliosa diventare mamma.» mi accarezzava le mani.
A me veniva solamente voglia di piangere.
Aspettai altri cinque minuti e andai a controllare, ma non avevo il coraggio di farlo.
«Mamma, controlla tu, ti prego.» tornai a sedermi sul letto. Mia madre si alzò, prese il test e fissò il piccolo schermo.
Guardava prima quello e poi me, poi quello e poi me.
«Sophie..»
«Si?!»
«Il test è risultato..» deglutii rumorosamente «..positivo! Bambina mia, sei incinta!»
«Non ci credo..» sussurrai.
Era una cosa impensabile. Sono ancora troppo giovane per avere un bambino.
«Tesoro.. devi dirlo a Louis.»
«E se il test avesse sbagliato? E se non sono realmente incinta? E se..»
«Hey, calmati. – mi accarezzò la guancia; ero parecchio agitata – Probabilmente adesso hai paura, sei preoccupata, scommetto che non sai come dirlo a Louis, starai pensando a quel mondo orribile fatto di giornalisti.. ma credimi, se Louis ti ama veramente, beh, riuscirete a superare tutto, credimi.» sospirai.
«Da quanto sono incinta?»
«Il test diceva da più di una settimana..» abbracciai mia mamma, che mi accarezzò i capelli.
Mi venne ancora un giramento di testa e mia madre se ne accorse.
«Conviene riposarti. Io scendo giù a sistemare la cucina.. se hai bisogno chiama okay?» mi sorrise, uscì dalla camera e chiuse la porta alle sue spalle.
Mi sdraiai sul mio letto mi addormentai.



**



Mi svegliai con la suoneria del mio cellulare.
Sussultai e cercai di prenderlo.
Risposi.
Era Louis.
Louis.
Prima di accettare la chiamata, presi un bel respiro.
«Pronto?»
«Amoreee ciaao.»
«Ma buonaseraaa.» okay, dovevo sembrare più convinta quando parlavo.
«Disturbo?»
«Mi sono svegliata adesso. Mi stavo riposando.»
«Scusami, non volevo.»
«Tranquillo. Avevo voglia di sentirti.» sorrisi involontariamente.
«Come stai? Oggi non ci siamo proprio sentiti.»
Sono incinta. Aspetto un bambino da te, non so se lo accetterai, ma muoio dalla voglia di abbracciarti.
«Sto bene, tu? Avete un concerto stasera?»
«Sì, tra un’ora. Abbiamo già fatto il soundcheck.»
«Capisco..»
«Sophie..»
«Si?!»
«Sei sicura che stai bene? A me non sembra..»
Dannazione!
«Sì, cioè.. no.»
«Sì o no?»
«No, Louis non sto bene, ma ne parliamo quando torni. Non voglio per telefono.»
«Ma così mi fai preoccupare però..»
«Tu stai tranquillo, okay? Me lo prometti?»
«Va bene. Adesso scusa ma devo chiudere; mi raccomando, se hai bisogno chiama okay?»
«Okay, stasera spacca e fai vedere a tutti chi sei.» sorrisi.
«Promesso. Buonanotte amore.»
«Notte, ti amo.»
«Ti amo anche io.»
Chiamata conclusa.

Mi alzai per posare il mio cellulare nella scrivania e passai davanti il io specchio.
Mi fissai.
Fissai poi la mia pancia.
Mi immaginai con un fagottino lì dentro, la accarezzai.
Mi immaginai subito dopo il parto, a casa, che tenevo in braccio il bambino, lo coccolavo e mentre Louis era in tour, gli raccontavo quanto era speciale il suo papà, come ci erano conosciuti..
Mi immaginai le nottate a cambiare i pannolini, ad allattarlo, a farlo addormentare nel lettone tra me e Louis..
Mi immaginai poi il primo giorno di scuola del mio bambino, lo avrei accompagnato e poi mi sarei fatta trovare lì davanti, all’uscita.
Le prime amicizie, i primi amori..
Okay, stavo immaginando troppo, ma credo sia normale no?
In fondo, avere un bambino credo che forse è la cosa più bella che possa capitare ad una donna giusto?

Sarebbe andato tutto bene, avrei solo dovuto parlare con Louis. Avrebbe capito..
Avrebbe capito, no?



**



Louis mi aveva chiamata la mattina e mi aveva detto che sarebbero tornati nel pomeriggio.
Okay, iniziavo ad agitarmi seriamente.
Dovevo prepararmi un discorso?
Naaah, non facevano per me quei lunghi discorsi che mettevano ansia.
Cosa avrei potuto fare?
Dei disegni. Certo.

Presi dei fogli, e mi misi all’opera.
Nel primo disegnai due omini, uomo e donna, che si tenevano per mano e tra le loro teste disegnai un cuore rosso.
Nel secondo disegnai delle scarpette di lana.
Mi immaginai le prime scarpette indosso al bimbo. Sarebbe stata un’emozione unica.
Nel terzo disegnai un biberon.
Okay, non avevo fantasia, ma erano disegni chiave che magari avrebbero fatto capire a Louis.
In caso contrario, sarei stata io a dire tutto, prendo un po’ più di coraggio.


Disegnando non mi ero accorta che ormai si erano fatte le sei del pomeriggio.
Appunto, suonò il campanello.
Sicuramente aprì mia madre e tempo di due minuti mi ritrovai nella stanza un Louis, dall’espressione felice, preoccupata, ansiosa..
«Ciao piccola.» mi abbracciò e io mi accucciai tra le sue braccia, lo strinsi a me.
Quanto mi era mancato..
Mi diede un lungo bacio e poi mi fissò negli occhi.
«Ciao..» sussurrai felice. «Com’è andato il viaggio?»
«Bene, non vedevo l’ora di riabbracciarti.»
«Mi sei mancato tantissimo, Louis.»
«Pure tu!» mi baciò nuovamente e poi mi accarezzò la mano. «Allora.. cosa dovevi dirmi? A proposito, come stai?»
«Ti conviene sederti..»
«Devo pensare al peggio?» mi fissò preoccupato.
«Mmh, non lo so..» dissi incerta. Così mi avvicinai alla scrivania e presi i tre fogli. «Guarda questi.» li prese e li fissò.
Li sfogliò ad uno ad uno, ed io morivo d’ansia.
Speravo in qualche modo, che attraverso quelli capisse il mio ‘problema’, ma.. forse avevo dimenticato che Louis era particolarmente idiota, lol
«Carini, ma.. cosa significano?»
«Immaginavo non ci arrivassi con questi..» presi un respiro profondo e mi sedetti vicino a lui nel letto, prendendogli le mani.
«Quel giorno, quando mi hai chiamata, stavo male. La mattina ho avuto dei piccoli giramenti di testa, ho vomitato e..» e iniziai a raccontargli cos’era successo. «E poi ho scoperto che.. –chiusi gli occhi- ..sono incinta! ...Louis, io aspetto un bambino da te!»

Li riaprii e fissai Louis, che aveva lo sguardo perso nel vuoto.
Mi lasciò la mano, non diceva nulla.
Iniziai a preoccuparmi.
Avevo forse sbagliato a dirglielo? No, aveva il diritto di sapere.
Hey Lou, allora? A cosa stai pensando?












**



BUONASEEEERAAAA!


Eccomi qui a postare, finalmente.
Ho trovato un po' di tempo per scrivere e postare il capitolo, beh in realtà non ho studiato, ma sono dettagli ahaha.
Cosa ne pensate?
Louis come reagirà?
Sapete, ho aggiunto un altro capitolo prima dell'epilogo, così non la faccio finire subito, per la vostra felicità ahaha
Ma secondo voi finirà bene, o male? Vista la titubanza di Louis....
Beh. Ditemi quello che pensate nelle recensioni :)

Ringrazio le ragazze che puntualmente recensiscono. ♥
Un bacione a tutte quante.

Love you all.

Se volete contattarmi:
Twitter: @hiwilljam
(seguo tutte c:)




xtommosmile.
   
 
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