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Autore: GingeRed    29/05/2013    15 recensioni
Avevo letto quella fanfiction come si legge il tuo libro preferito, l’avevo totalmente divorata, dalla prima parola sino all’ultima, ero rimasto colpito, meravigliato, scioccato da quello che stavo leggendo.
Lei, quella ragazza, ha visto in me il buono e il normale, ha visto la parte semplice di Niall James Horan, e l’ha amata come se fosse l’unica cosa che potesse fare in vita sua, e l’ha fatto nel modo più bello e più dolce che una persona possa fare.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Two.


 

"E' che ogni volta che mi immagino al tuo fianco,
io tremo."






 

Alzarsi dal letto a mezzogiorno passato, con la consapevolezza di non dover affrontare l’ennesima giornata di lavoro è una tra le cose che amavo di più. Quando avevo il tanto atteso giorno off, lo dedicavo interamente a me stessa: mi alzavo tardi, ingurgitavo quante più schifezze riuscissero ad entrarmi in bocca, e, se era una bella giornata, me ne andavo al parco con un buon libro, mentre se il tempo era brutto – cosa tipica di Londra – mi rintanavo nel mio piccolo e tanto amato appartamento, col pc sulle gambe, lasciando che la mia mente facesse viaggi lunghissimi e che poi le dita la seguissero, per trascrivere tutto su una pagina di word. Insomma, scrivere era il mio modo, nonché l’unico che conoscevo, per comunicare con le persone.
 
Quella mattina del 13 Maggio faceva un freddo cane, nonostante la primavera sarebbe dovuta arrivare ormai già da un pezzo, quindi mi ero semplicemente rimessa a letto, a pensare che, ora che avevo finito l’ennesima fanfiction, l’ennesima storia, non sapevo più di cosa parlare; ed era strano per me, che avevo sempre così tanto da scrivere, sempre nuovi caratteri da affibbiare ai miei protagonisti e nuove storie che li circondavano. Mi sentivo vuota, ed incompleta, senza poter aprire la mia pagina personale e cliccare su tasto aggiungi capitolo oppure aggiungi nuova storia, mi sentivo come se avessi abbandonato un amico, ecco. Eppure avevo così tanto da dire sull’uomo dei miei sogni, così tanto da fargli fare, avevo in testa centomila modi per farmi trovare da lui, ma niente, non riuscivo a pensare a nulla.
 
Quella, era sicuramente una giornata No.
 
 



 
Niall.

Era il giorno.
Quel giorno.
Oggi, io, Paul e Liam saremmo andati in quel pub e avremmo trovato quella ragazza. Non avevamo un piano definito, sapevamo soltanto che era lì, e che quindi l’avremmo trovata, prima o poi.
 
« Siete pronti? Si va »
Paul era venuto a chiamarci, ed io ero più agitato del solito. Ero più agitato di quando ci sottopongono a quelle terrificanti interviste dove il presentatore è un testa di cazzo che fa domande inappropriate, e tu devi comunque rispondere cortesemente, addirittura più agitato di quando salgo sul palco all’inizio di uno spettacolo, la testa mi scoppiava, avevo un dolore allo stomaco allucinante e la giornata doveva ancora cominciare.
 
Quella, era decisamente una giornata No.
 
Durante il tragitto in auto verso il pub, Liam e Paul non avevano smesso di parlare nemmeno un attimo, nemmeno per riprendere fiato, mentre io ero rimasto zitto a fissare la strada, cercando di immaginare le possibili cose che sarebbero potute accadere di lì a breve:
1.     Lei non vive a Londra, ma in un paesino sperduto del Canada.
Il che non sarebbe nemmeno troppo male, potrei usare Justin come scusa per andare in Canada.
2.   Lei è un lui che si finge lei, per non ricevere insulti.
E in quel caso potrei soltanto fare finta di niente, bere una birra, ed andarmene.
3.   Lei ha un fidanzato alto e muscoloso, che sarebbe pronto a spaccare il muso a chiunque le si avvicinasse.
E sarei fottuto anche in quel caso, poiché il mio fisico da pollo irlandese non sarebbe di grande aiuto.
4.   Lei è una di quelle ragazze in stile ‘ugly betty’.
Si, sono cattivo lo so, ma ammettiamolo, anche l’occhio vuole la sua parte, e mi sembra inutile negarlo. E se fosse davvero tanto tanto tanto brutta? In quel caso scatterei una foto con lei, le firmerei un autografo e poi me ne andrei, decisamente amareggiato.
5.    Lei vede Harry, e si innamora di lui.
In quell’ipotetico caso, farei le valigie, e mi andrei a rinchiudere in un convento di clausura, proclamando la castità a vita, in quanto uomo più sfigato del globo.
6.   Lei è lesbica.
Vedi punti 2 e 4.
7.    Lei non amerà il Niall Horan che gli si presenterà, e sarà delusa dalle aspettative che aveva su di me.
In tal caso, la porterei in Irlanda, precisamente al laghetto dove andavo con i miei amici, nonché mio posto preferito, per farle vedere che sono una persona normale anche io, per quanto sia possibile.
 
« Niall? Niall? Ma mi stai ascoltando? » Liam mi gridava nelle orecchie, ed io ero ripiombato nel mondo reale in meno di due secondi. Lo avevo fissato con l’aria innocente di chi non ha la minima idea di quale sia l’argomento in corso, e lui mi aveva sorriso, con quel suo sorriso da “okay sei nel tuo mondo ma è ora ti tornare fra gli esseri umani”, e poi aveva sospirato rumorosamente, mentre Paul continuava a blaterare da solo di qualcosa di cui non mi interessava minimamente.
« Allora, dicevo, cosa hai intenzione di fare?»
Cosa avevo intenzione di fare?
Bella domanda, davvero.
Il mio piano era arrivato fino al punto in cui arrivavo fuori a quel pub, dopodichè era ancora il buio totale.
Non potevamo entrare come se niente fosse e chiedere ad ogni ragazza che lavorava lì, ‘ei ciao, sei tu Freckles?’ sarebbe stata una follia e saremmo risultati dei pazzi, ma non potevamo neppure fare i personaggi in incognito. L’unica soluzione era entrare e basta, poi quel che sarebbe successo sarebbe successo, amen.
«Okay, siamo arrivati, allora, c’è un entrata posteriore, passiamo da là sperando che non ci sia troppa gente, si va!»
Eravamo scesi dall’auto e per fortuna nessuno ci aveva notati, quindi eravamo entrati dall’ingresso posteriore del pub, prima Paul, poi Liam, ed infine io, che li seguivo senza realmente aver realizzato quello che stavamo, stavo facendo.
 
Una volta dentro, ci eravamo guardati intorno senza dire una parola, davanti a circa dieci persone che ci fissavano incessantemente. L’ambiente sembrava piuttosto carino, era un tipico pub inglese, con gli infissi in legno e i colori profondi. Era bello, mi faceva sentire a casa per qualche strano motivo, mi faceva sentire bene.
 
« Pss, Niall? Che facciamo?? »
 
Liam mi aveva tirato una gomitata in pieno stomaco per farmi tornare sul pianeta terra, ed io lo avevo guardato facendogli capire che non avevo idea di cosa fare, tanto meno di cosa dire, al che aveva riso, come fa sempre, quando entro nel panico.
 
« La vuoi trovare o no? Bene, allora niente storie, si va al bancone, forza, muovete quei culetti dorati! »
 
Ci aveva detto Paul scherzando, sotto lo sguardo di quei clienti seduti ai loro tavoli nella saletta sul retro, che probabilmente non avevano capito chi fossimo, forse ci avevano visti su qualche giornale mentre andavano al lavoro durante il viaggio in metro, ma niente di più, non stavano urlando, non si spingevano, niente.
Mi sentivo in pace e.. normale.
 
Una volta arrivati davanti al bancone, avevo notato che c’erano solo due ragazze: una era bassina e bionda, sui venticinque anni, mentre l’altra aveva i capelli neri ed avrà avuto più o meno la mia età, e, quando ci avevano visti, non avevano fatto una piega, soltanto la mora aveva fatto un sorriso che sembrava rivolto più a se stessa che a noi, per poi tornare a servire gli altri clienti in attesa al bancone. Nessuna delle due si era scomposta, e questo rendeva ancora più difficile capire chi fosse Freckles, le cose stavano diventando complicate, soprattutto perché erano entrambe belle ragazze, ma per nessuna avevo sentito nulla, potevano essere bellissime, eppure nel mio cuore non era successo nulla, nessuna scossa, nessun mal di pancia improvviso, niente, anzi, mi sentivo ancora più vuoto di quanto non lo fossi prima di entrare in quel pub. Potevo giurare che nessuna delle due fosse lei, ne ero quasi sicuro.
 
« Ciao, cosa posso servirvi? »
« Ehm.. tre Guiness, per favore! »
« Niall, lo sai che io non bevo, vero? »
« Facciamo due Guiness e una Pepsi, per favore. »
« Certo.»
 
Il dialogo con la ragazza bionda era durato venti secondi, ed ero sicurissimo che non fosse lei, lei non era la mia Freckles, come ero alquanto sicuro che non lo fosse neppure la mora, che però continuava a sorridere tra se e se, come se avesse qualcosa di davvero importante da dire alla sua migliore amica, e non vedesse l’ora di raccontarglielo.
 
Dopo aver bevuto i nostri drink, seduti tranquillamente ad un tavolo, e dopo aver ascoltato per venti minuti Liam dire “lo vedi? Cosa hai risolto? Niente!”, avevo leggermente perso la testa e mi ero alzato sbattendo il bicchiere sul tavolo con violenza, tanto che parecchie persone si erano girate a guardarmi, per poi uscire sbattendo la porta e rifugiarmi in un angolo a riflettere per qualche istante. Mi ero addirittura acceso una di quelle sigarette che mi conservavo per i momenti decisamente no, non ho mai avuto il vizio del fumo, ma quella volta ne avevo davvero davvero bisogno.
 
«Da quando Niall Horan, popstar amata da tutte le tredicenni del globo fuma?»
 
Avevo sentito una voce dietro di me, tanto che ero sobbalzato, mi ero girato di scatto e mi ero ritrovato davanti alla ragazza dai capelli neri del pub appoggiata al muro a fumare una sigaretta.
 
«Solo quando sono nervoso.»
«E perché saresti nervoso?»
«E tu perché sorridevi da sola prima, quando siamo entrati?»
«Prima rispondi tu, poi io risponderò alla tua domanda.»
«Sono nervoso perché sto cercando una persona, ma non so nemmeno come sia fatta, potresti essere anche tu per quel che ne so.»
«Interessante.. potrei essere io? Cosa te lo fa pensare? E perché sei venuto proprio qui? E come si fa a cercare qualcuno che non conosci poi?»
«Frena frena frena, io ho risposto, ora tocca a te.»
«Okay. Sorridevo perché sei venuto l’unico in giorno in cui una mia amica tua fan non c’è, quando lo saprà mi ucciderà, ne sono sicura, sai, lei non sa che io so che lei scrive cose su di te, pensa che nessuno lo sappia, invece un giorno ho trovato il suo laptop aperto mentre era in pausa e ho trovato questa robba su di te, oddio, non è buffo?»
 
“scrive cose su di te.”
SCRIVE COSE SU DI ME?!
Oh porcaccia di una miseriaccia irlandese, è lei. Deve essere lei per forza, è assolutamente ed indiscutibilmente LEI.
Ed oggi riposa.
Sono o non sono l’uomo più sfigato del globo? Allora?
 
«Come si chiama?»
«Emma, si chiama Emma.»
 
Senza aggiungere una parola avevo buttato la sigaretta ed ero corso dentro a chiamare Liam e Paul, e li avevo scongiurati di tornare a casa, avevo da fare, dovevo organizzare un discorso per domani. Ora sapevo che sicuramente domani avrei potuto vederla, sapevo il suo nome, avrei avuto l’occasione, sarebbe stata la mia occasione per una volta. 

Durante il viaggio di ritorno avevo pensato a Lei per tutto il tempo; avevo pensato al suo nome, Emma, e allora avevo cominciato a fantasticare su come fosse fatta, me l'ero immaginata bella come una principessa delle fiabe, ma buffa come le ragazze nei cartoni animati. 
 
Una volta a casa, avevo acceso di corsa il pc, ed ero andato subito al sito delle fanfiction, sperando di trovare qualche nuova storia su di me, ma l’unica cosa che avevo trovato era stata un messaggio postato da Emma, in cui diceva:
 
“Ciao a tutti,
volevo scrivere qualcosa di bello visto che oggi ne avevo la possibilità, ma la mia mente non ha trovato nulla di interessante da raccontarvi. Scrivo solo questo semplice messaggio al ragazzo che mi ha rubato il cuore, anche se non gli arriverà mai, volevo fargli sapere che non so come sia potuto succedere, non so come spiegarmi tutto l’amore che provo nei suoi confronti, e volevo dirgli che spero che un giorno trovi la donna giusta, quella che lo renderà felice e che lo amerebbe anche se non fosse una star planetaria, perché è quello che farei io. Ecco, Niall, io ti amerei in ogni caso, certe volte penso a quanto sarebbe bello se tu fossi solo un ragazzo normale ed io abitassi a Mullingar, potrei parlarti, magari tu non mi ameresti lo stesso perché non sono niente di speciale, ma io.. beh, io sono sicura che mi sarei innamorata di te lo stesso, già. Penso che ti amerei in ogni caso, ed è strano, troppo strano, perché io non ti ho mai nemmeno visto dal vivo, eppure penso di aver sognato talmente tante volte il tuo profumo, che ora sono convinta di conoscerlo, e se le persone sapessero queste cose verrei chiamata sicuramente pazza. Ma può una persona essere chiamata pazza, solo perché è innamorata? Io credo di no, credo invece che l’amore sia il sentimento che ci fa capire che stiamo vivendo, ecco ciò che credo, e, anche se tu non sai della mia esistenza, io so della tua, e questo mi basta per capire di essere viva, mi basta perché amandoti spesso non dormo, e quando lo faccio ti sogno, mi basta perché se un giorno tu venissi al pub dove lavoro non so cosa succederebbe al mio cuore, mentre per te sarei solo una persona come un’altra, l’ennesimo volto in mezzo a tanta gente.
Mi basta questo perché ti amo, ti amo infinitamente che spero che un giorno troverai una ragazza che possa amarti almeno la metà di quanto lo faccio io.”

 
 
Il mio cuore aveva perso non uno, ma cento battiti. Come poteva una ragazza che non sapeva nulla di me, del vero me, amarmi così tanto? Come poteva amarmi con tutta quella dedizione? Eppure, al leggere quelle parole mi ero emozionato, avevo sentito qualcosa accadere dentro di me; leggere tutte quelle cose su di me mi aveva reso una persona felice.

Caro domani, arriva in fretta, 
con amore
Niall.

 




***
Alex's Corner.

 


Yo.
Si, lo so lo so, ci ho messo un'intera settimana per pubblicare questa merdina, ma non vogliatemene, ho troppe cose da fare, seriamente. 
Comunque, veniamo a noi, che ne pensate, seriamente?

Volevo ringraziarvi di cuore per le 10 recensioni ricevute nel capitolo scorso, non so davvero come facciate ad essere così fantastiche, e di nuovo, GRAZIE.

Poi, ci tenevo a specificare un fatto: Quello che Emma pensa di Niall, tutto ciò che lei scrive riguardo a lui, non è altro che quello che provo
io, sono le mie sensazioni, le mie emozioni ed i miei pensieri, è il fatto che avere 20 anni e provare certe cose per qualcuno che non conosci neppure realmente ti fa sentire strana, diversa da tutte le altre ragazze della tua età, eppure a me il cuore è esploso per lui, cosa posso farci? Nulla, per l'appunto.

Ora scappo, spero di riuscire ad aggiornare il più presto possibile, sul serio, nel frattempo, se avete tempo da perdere fate un giro qua,
 http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=203870 , vi avviso che il 90% delle cose scritte su questo profilo (il mio), sono dedicate a Niall. 

Bene, un saluto grande come sempre a quelle tre ragazze, per cui vorrei esserci di più, ma che mi capiscono, ed una dedica speciale ad una delle persone più belle che abbia mai conosciuto, la persona che ha reso folli i miei weekend in Italia, la mia socia, Clarissa, la parte pazza di me. 
Ti voglio bene Squi.



On twittah: @madstrongirl


Alex 
<3.

 


 

 

  
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