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Autore: Lovva_Chan    17/12/2007    1 recensioni
Eleanor Cullen, ragazza strana, vampira pazza, innamorata e ricambiata da Jacob Blake, licantropo nemico dei vampiri, l'imprinting è stato con lei, ragazza dai capelli color fiamma, che non riesce ad essere seria tranne quando occorre, col terrore per la caccia agli orsi che ogni anno le impone Emmet per farsi due risate. Riuscirà il loro amore ad affrontare tutto ciò che li riserba?
Genere: Romantico, Triste, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Alternate Universe (AU), OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 2

Capitolo 2

Ricordi…

 

Era notte, quando rientrai nella piccola casetta dove convivevo con Jacob, lui era già lì e, capì subito che ero scossa per qualcosa, mi venne incontro e mi strinse a se accarezzandomi i capelli, ogni volta che lo facevo ridacchiavo, lui quasi due metri, io un metro e sessanta, ma stavolta no, stavolta non risi, lo strinsi di rimando nascondendo il viso, desiderando ardentemente che le lacrime scendessero dai miei occhi, ma io non avevo lacrime da versare, e questo non faceva che aumentare la mia sofferenza.

-Ella…- mi sussurrò piegandosi per guardarmi negli occhi –Che hai? Non ti senti bene?-.

Scossi la testa e sorrisi dolcemente accarezzandogli la guancia, non volevo e non potevo farlo preoccupare, informandolo del mio litigio con Edward l’avrei solo fatto arrabbiare –Tranquillo Jake, sono solo un po’ stanca, forse dovrei andare a caccia…- prospettiva non molto allettante, visto che gli orsi non erano il mio forte –Emmet mi ha già avvisato, starò via due giorni…- sussurrai. Già stavo male per via della separazione momentanea, sapevo che in quei due giorni mi avrebbero assillata per farmi cambiare idea, ma sarei rimasta irremovibile.

Lui annuì e mi posò un bacio sulla fronte –Fai attenzione però, ritorna tutta intera!-.

Mi scappò una risatina –Sono anni che vado a caccia d’orsi con Emmet, non mi è mai successo nulla- lo rassicurai –A parte quando Emmet mi versò addosso il miele e un orso decise che sarei potuta essere uno spuntino!- un brivido percorse la mia schiena a quel ricordo, certo ero stata più veloce dell’orso, ma chi si scorda lo spavento che mi ero presa, Emmet se la rideva, ma se io fossi stata viva sarei sicuramente morta d’infarto.

Jacob mi fissò scioccato ed io risi maggiormente –Tranquillo Jake, non mi accadrà nulla- lo bacia mettendogli le braccia al collo, lui mi strinse dolcemente e mi sollevò con facilità rispondendo al bacio, mi distaccai lentamente per riprendere aria e gli sorrisi, con uno dei miei tanti sorrisi che lui amava.

-Mi prometti che fai attenzione?- chiese fissandomi intensamente con i suoi occhi d’onice, io annuì e gli accarezzai la guancia, era sempre così bollente, sempre così dolce. Gli accarezzai il petto nudo e gli posai un piccolo bacio sul collo, lui rise –Non è che vuoi assaggiare il mio sangue?- mi chiese ironico, io lo fissai e feci finta d’irritarmi.

–Ma dico, io non mordo cani!- esclamai mettendo le braccia in conserta, lui mi appoggiò a terra e mi squadrò per poi darmi un colpetto sulla spalla, io lo ignorai e gli diedi le spalle fingendomi offesa. Jacob mi abbraccio poggiando il mento sulla mia testa.

-Dai, facciamo pace?- mi chiese stringendomi a se, io appoggiai la schiena al suo petto e sorrisi alzando la testa per incontrare il suo sguardo, mi fece voltare e mi baciò per l’ennesima volta, eppure non mi stancavo mai.

Passai la notte ad accarezzargli i capelli, a guardarlo dormire tranquillamente, ne ero felice, perché per me era motivo di gioia, stare con lui in quella piccola casetta, posta oltre i confini d’entrambe le arti, così semplicemente arredata e tranquilla.

All’alba gli scrissi un bigliettino che appoggiai sul tavolo, gli baciai la fronte e mi diressi a casa di Carlisle, preparandomi psicologicamente a ciò che mi aspettava. Non appena entrai trovai Carlisle che parlava con Esme, non appena mi videro non mi sorrisero come avrebbero fatto sempre, mi fissarono preoccupati, possibile che mi trattavano come una bambina?

Edward scese le scale con la sua solita eleganza, non mi degnò nemmeno di uno sguardo, mi fece star male, non mi andava giù di stare litigata con lui, ma non potevo di certo chiedere io scusa, era stato lui ad attaccare briga.

Emmet mi strinse da dietro sollevandomi, fingendo di usarmi come peso, io risi e lo fissai –Ma che fai scusa?- chiesi.

-Mi alleno no? Sei più pesante tu di un orso!- detto ciò mi mise a terra e corse via sparendo dalla mia vista, io strinsi i pugni sentendo la rabbia scorrermi dentro.

-ME LA PAGHERAI EMMET!- gli urlai dietro sicura che mi avrebbe sentita.

Carlisle s’avvicinò e mi poggiò le mani sulle spalle –Eleanor…- sussurrò, io sospirai pronta alla ramanzina, che non arrivò, mi strinse a se e mi accarezzò i capelli –Non posso dirti nulla, tranne di fare attenzione…-.

Io sorrisi e lo strinsi –Grazie Carlisle…- sussurrai strusciando la testa.


Ci mettemmo poco ad arrivare sul luogo di caccia, Emmet era più arzillo che mai, si sfregava le mani, sicuramente stava architettando qualche scherzo, Edward d’altro canto non mi rivolgeva minimamente la parola e, forse era anche meglio, lui e il suo stupido senso del dovere, il suo stupido orgoglio e il suo stupido pregiudizio.

Anche io ero orgogliosa, ma non avevo pregiudizi, infatti, stavo tranquillamente con un licantropo. M’avvicinai a testa alta e gli afferrai un polso costringendolo a voltarsi, i suoi occhi erano neri di sete, proprio come i miei, lo fissai intensamente, sapevo che mi stava leggendo nel pensiero, poco importava, che vedesse cosa faccio col mio ragazzo.

Il suo sguardo si riempì di rabbia, strattonò il polso e ringhiò forte, mentre s’avvicinava minaccioso –Ti sei fatta mettere le mani addosso da un licantropo!- m’accusò.

Io non mi mossi di un millimetro e sostenni il suo sguardo –Non farmi la predica Edward, tu stai con un’umana dall’odore dissetante!-.

Edward ringhiò più forte –Smettila di mettere in mezzo Bella per difenderti!-.

-E tu smettila di comportarti come se fossi il padrone della mia vita…- sussurrai e, avrei di nuovo voluto poter piangere, strinsi i pugni e chiusi gli occhi, respirai a fondo per calmarmi e poi li riaprii  –Me ne torno a casa- dissi e, senza dargli il tempo di fermarmi corsi via sparendo.

Entrai nella mia piccola e accogliente casa, rannicchiandomi sul letto, sarei andata a caccia dopo che Jacob si fosse addormentato. Aspettai a lungo, ferma sul letto, ma di Jacob neanche l’ombra.

Passai due giorni ad aspettarlo, senza che lui tornasse, senza vedere quel sorriso dolce, quelle forti braccia che mi stringevano e, che riuscivano a dare calore anche al mio corpo freddo.

Al terzo giorno, ero più affamata che mai, arrivai a casa di Carlisle e Alice aprì la porta fissandomi –Ella…- sussurrò prendendomi per mano –Vieni, andiamo a cacciare qualcosa…-.

Io annuì senza nemmeno accorgermene, quando tornammo mi fece sedere in salotto, i miei occhi erano nuovamente d’orati, ma erano pieni d’ansia e preoccupazione, mi chiedevo dove potesse essere finito Jacob, se stava bene.

Edward ed Emmet tornarono poche ore dopo, il primo infuriato come non mai, il secondo preoccupato per la mia salute mentale. Edward s’avvicinò e mi afferrò il polso trascinandomi in camera sua per poi chiudersi la porta alle spalle –Guardati come ti sei ridotta!- mi ringhiò contro, io sospirai e lo fissai.

-Non sono la prima!- ribattei acida riferendomi a ciò che era successo con Bella tempo prima.

Lui ringhiò –Infatti me ne sono amaramente pentito!- il suo volto, il ritratto della rabbia si rilassò diventando preoccupato, quando abbassai lo sguardo, ed ecco di nuovo quelle lacrime invisibili che scendevano dai miei occhi, mi strinse a se, accarezzandomi i capelli, io strinsi il suo maglione disperata, preoccupata, in me desideravo che al suo posto ci fosse Jacob, chiusi gli occhi, per lo meno l’avrei potuto immaginare –Eleanor… Per favore riprenditi…- mi sussurrò all’orecchio, sospirai e sciolsi l’abbraccio fissandolo.

-Sono preoccupata Edward… E’ scomparso capisci? Non so dove sia, non è nemmeno a La Push…-.

Lui mi guardò interrogativo, ma capì –Hai chiesto a Bella di andare lì vero? Non potendo andare tu hai mandato lui…- io annuì e mi risedetti sul divano.

-Temo che c’entrino i Volturi…- ringhiai stringendo i pugni –In particolar modo Aro…-.

Edward alzò un sopracciglio e sospirai, non volevo parlare, così lasciai scorrere i pensieri, s’infuriò, non mi aspettavo altro –Quindi…- cominciò respirando profondamente per calmarsi –In questi dieci anni che non ti sei fatta viva era perché stavi con i Volturi…- io annuì incapace di parlare –E come se non bastasse, hai scoperto il tuo passato…- alzai lo sguardo, quei pensieri li avevo bloccati, ma evidentemente aveva fatto due più due –Carlisle ti ha sempre detto di non toccare oggetti che non conosci!- ringhiò furioso.

Carlisle sopraggiunse e mi fissò, l’aveva sentito, poco ma sicuro –Che hai toccato? Ma soprattutto dove?- mi chiese infatti poggiandomi le mani sulle spalle, io sospirai e chiusi gli occhi.

-Sono nata a Roma, il 14 Luglio 1890, mia madre Anna Montello era figlia di contadini, mio padre Giacomo Hodest era un americano venuto in Italia per ragioni di lavoro, conobbe mia madre e s’innamorarono, si sposarono a Maggio del 1988, due anni dopo nacqui io…- sospirai e riaprì gli occhi, volevo cancellarmi dalla mente l’immagine di quella donna dai capelli biondi e gli occhi celesti che sorrideva felice con l’abito bianco, a braccetto con un uomo dai capelli rossi come i miei e gli occhi marroni. Carlisle annuì –Te la senti di andare avanti?- mi chiese, io annuì e ripresi a raccontare –Era il giorno del mio compleanno, pioveva anche se eravamo in piena estate- sorrisi, la sensazione dell’acqua sul mio viso, io che correvo sulla spiaggia, inseguita dal mio cagnolino, la scivolata, la caduta in mare, l’urto della mia testa contro lo scoglio… La mia morte e la mia rinascita, le immagini si susseguirono veloci nella mia mente, strinsi gli occhi non volevo rivedere, non volevo ricordare.

Carlisle mi strinse a se, io fissai il muro con sguardo perso –Sono entrata a casa mia…- sussurrai –Ho toccato la collana che portavo sempre…- misi una mano sul collo e da dentro la maglia estrassi una catenina d’oro, il pendaglio era una pietra a forma di goccia dai colori dell’arcobaleno –Me l’avevano regalata i miei, quel giorno…- sussurrai e poi sorrisi –Ora in quella casa vivono i miei nipotini, i figli dei figli di mio fratello…- strinsi il pendaglio e guardai Carlisle –Sai, c’è una delle mie nipoti che si chiama come me, si è appena sposata, suo marito è un uomo che la ama tantissimo, si notava da come la guardava, da come la trattava…-.

Edward si sedette accanto a me e mi strinse –Quindi hai toccato la collana…- sussurrò, sapeva già la risposta, infatti io annuì e rimisi la collana dentro la maglia. Carlisle mi guardò, i suoi occhi scintillarono leggermente severi, non avevo il permesso di toccare oggetti sconosciuti, il mio potere prevedeva il poter vedere il passato legato a quegli oggetti, i momenti che aveva trascorso la persona a cui era appartenuto, il più delle volte non era piacevole, all’inizio non capivo il funzionamento del potere, una volta arrivai addirittura a gridare solo perché avevo sfiorato col dito una macchia di sangue secco sulla strada.

-Scusa Carlisle…- sussurrai sospirando –Volevo solo ricordare…- chiusi gli occhi, nella mia mente si materializzò l’immagine del mio corpo steso sulla riva della spiaggia, sanguinavo molto, l’urto che avevo preso alla testa era stato forte, le onde s’infrangevano sul mio corpo, fu allora che sentì l’abbaiare del mio cane, era impercettibile, così silenzioso, lo sentivo a mala pena, poco dopo sopraggiunse Carlisle, mi sollevò con facilità, mi portò a casa sua, sapevo che era un dottore che viveva con un ragazzino di nome Edward, invidiavo i capelli di quel ragazzo, così bronzei, ci avevo stretto amicizia, eravamo inseparabili, ora capivo perché anche dopo la mia rinascita, anche dopo che non ricordavo nulla mi sentì subito legata a lui, Carlisle mi trasformò, per me furono giorni orribili, desideravo morire con tutta me stessa, anche se non parlavo, volevo che tutto finisse, poi come se qualcuno avesse ascoltato le mie richieste tutto cessò ed io divenni Eleanor Cullen, andammo via dall’Italia, per un periodo tutti cedettero che ero la gemella di Edward, poi divenni la nipote di Carlisle ed Esme, cugina di Edward, e poi in seguito di tutti gli altri, alla fine li lasciai, volevo essere libera.

Strinsi forte Edward e sorrisi, il nostro legame, era forte da prima della mia trasformazione. Ad un tratto mi affiorò nella mente il viso di Jacob e sobbalzai scattando in piedi –I VOLTURI!- gridai, Carlisle e Edward mi guardarono confusi, io li fissai –I Volturi anno sicuramente capito tutto…- ero angosciata, preoccupata, ma l’avrei salvato.

 

 

Nota dell’autrice: Da quel che avete potuto leggere Eleanor è “nata” due anni dopo Edward più o meno, ovviamente la sua storia non è completa, c’è dell’altro in agguato ma non anticipo nulla *me si cuce la bocca*

 

 

Ringrazio:

Kokky: Grazie mille per il commento e grazie per aver aggiunto la mia storia fra i preferiti, spero che il capitolo ti sia piaciuto^^ se ti va puoi contattarmi a Edward-Fan@hotmail.it mi farebbe piacere^^

Cristie: Me arrossisce >///< è la prima storia che scrivo su Twilight e sinceramente ho paura che non piaccia, spero che il secondo capitolo sia stato di tuo gradimento^^

Mar: Grazie mille^^ spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Bily: Grazie^^ io la continuo il prima possibile, spero che il capitolo ti sia piaciuto!

Bar Girl: NIPOTINAAAAAAAA! Sai che ti adoro vero? Io spero che anche il secondo capitolo ti sia piaciuto, credo che comunque la reazione di Edward sia normale, da come hai potuto leggere loro due anno un legame speciale, quindi proprio come con Bella il nostro caro vampiretto è geloso! XD un bacione e grazie per averla aggiunta hai preferiti!

Lenus: Grazie mille Bea^^ mi fa davvero piacere cha la storia sia stata di tuo gradimento, spero continuerai a seguirla un bacio anche a te^^

Un grazie anche a chi legge^^

Ovviamente per chiunque volesse contattarmi il mio indirizzo è disponibile^^ un bacio e al prossimo capitolo!XD


 

 

 

  
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