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Autore: HellSINger    01/06/2013    4 recensioni
Rin stringeva forte la sua mano, cercava di scaldarla.
Non poteva, non doveva finire così, con tutti quei progetti ancora da realizzare.
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è la mia prima fanfic in assoluto quindi siate critici =)
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Len Kagamine, Miku Hatsune, Rin Kagamine | Coppie: Len/Rin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Len aprì gli occhi era sdraiato su un prato, tutto indolenzito si girò e si trovò faccia a faccia con una ragazza addormentata :Rin. Il tramonto tingeva i capelli della ragazza di uno splendido arancio, ed illuminava il suo viso: sembrava fatta d’oro fuso… era sempre stata così bella?
La sua visione lo rese molto felice, aveva fatto un sogno terribilmente strano…
Il solo pensiero di quel sogno lo agitava e decise di cambiare subito pensiero.
Come diavolo avevano fatto ad addormentarsi sul campetto della scuola?
Ormai cominciava a imbrunire ed il freddo e l’umidità sopraggiunsero come dei cavalieri al galoppo, dovevano tornare a casa, Len si caricò Rin sulle spalle per non svegliarla: era troppo bella quando dormiva.
Mancavano ancora quattro isolati, quando cominciò a piovere pesantemente, le gocce cadevano come dardi sulla pelle dei due.
“…mm…ahh” mugolò sbadigliando Rin
“ben svegliata mia principessa ”
”Len” urlò dimenandosi la ragazza
, un improvviso movimento fece cadere il povero principe che sotto il temporale si ritrovò sotto la sua principessa, faccia a faccia solo pochi millimetri tra loro.
La pioggia continuava a sferzare la strada, i due rimasero alcuni secondi fermi intrappolati nell’incantesimo di quel secondo, finchè la ragazza decise di romperlo con quelle parole, che non era mai riuscita a dire, si avvicinò all’orecchio del suo amato, che gocciolava splendide goccioline d’acqua e sussurrò
“sai… ti Amo”
“uh… anche io…”
“ora sai cosa sarebbe carino?”
“…cosa?”
“andare a casa ho freddo”
“um” bofonchiò deluso
I due si alzarono,
“se vuoi mi puoi scaldare un po’, mi abbracceresti?”
“ok…come siamo infantili mia principessa ”
“cattivo…e che ho fatto un brutto sogno”
“anche io ma era solo un sogno no? Ora siamo insieme e lo saremo sempre”
“ti prego di’ per tanto tempo, per sempre suona troppo come una splendida bugia ”
“ok mia signora, staremo insieme per tanto tantissimo tempo”
“hai finito di giocare alla principessa e al prode cavaliere?”
“no, haha”
“Allora oh mio baldo accompagnatore mi dovete salvare sono vittima di un incantesimo di una strega malvagia…”
“oh mia punzella per voi affronterò draghi e mostri”
“niente di ciò voglio solo un bacetto” *smack* “non sulla mano cavaliere santarellino.”

“dai un bacio sotto la pioggia sa troppo di addio melodrammatico(e vorrei non dirti mai addio)”

“tanto siamo arrivati…”

ora sarebbe meglio far fuggire questa storia lontano solo per farla finita.
Infondo che significato ha lottare se non si ha niente da proteggere?
Che significato ha proteggere una cosa che prima o poi morirà?
Forse è per questo che gli “umani” difendono le cause perse, perché sanno che prima o poi le cose finiscono?
Ah questa è la mia piena sconfitta, o oppure è solo un altro canto?
Ti chiedi chi è questa… beh,
Potete chiamarmi in tanti modi: Sono Dio, La voce narrante, sono tutto quello che volete niente mi
distoglierà dal vero me stesso, ossia… beh siete sicuri di volerlo sapere?



I due erano ormai arrivati a casa, il tepore accarezzò i loro visi fradici come la mano di una mamma accarezza i suoi figli dopo che si sono svegliati in preda agli incubi; la piccola stufetta del loro appartamento si doveva essere accesa. entrarono in casa lasciando tante goccioline sul pavimento, sembravano piccole tracce lasciate da qualche animale in fuga.
La luce non funzionava e tutto restava avvolto in una penombra surreale.
Le gocce che imperlavano i loro capelli cadevano creando piccole sinfonie di tonfi: plic plic. Il tepore era ormai svanito, i due si cambiarono, Len decise di preparare un buon caffè. “sei bagnato fradicio e ti fai un caffè? Beh questa è dipendenza” la biondina sghignazzò
“kyahah hai ragione”
rise lui sarcastico.
La caffettiera rispose sbuffando sbuffi dall’intenso aroma di caffè:era ormai pronto per essere versato nelle due piccole tazzine bianche decorate con fiori, che erano stati dipinti dalla stessa Rin. Si formarono due leggere increspature nel momento in cui le labbra dei due si immersero nel liquido nero, nero come il peccato.
La bionda posò la tazzina, e il ragazzo potè quasi specchiarsi nella gocciolina ribelle che assediava l’angolo sinistro della sua bocca .
“sei sporca”
“um dove?”
“qui” disse leccando via la macchietta che oltraggiava col suo nero il rosso perfetto delle sue labbra, lei con un movimento ben calcolato lo intrappolò in un bacio, l’amaro e il dolce si mescolarono creando un equilibrio. (Rin ha zuccherato il caffè, Len no)
Un pensiero cominciò a farsi strada nei pensieri dei due e come un seme infetto germogliava coi suoi splendidi fiori sacrileghi.
Il tempo sembrò quasi fermarsi e i due rimasero intrappolati nel più bel secondo della storia…dopo tutto non importa quanto sia considerato immorale un amore è e resterà se stesso: amore.
Che dire degli errori degli “umani”: tutte quelle volte che si innamorano della persona “sbagliata”: di uno con lo stesso sesso per esempio, oppure di un consanguineo: di un fratello,un cugino,
oppure beh che c’è di più penoso dell’ innamorasi del proprio migliore amico, o di una persona che mai ti corrisponderà?
E che dire degli amori "normali" questi sono accadono tante volte e rendono le cose banali, già viste milioni di volte, come gli amanti che guardano il cielo sognando un futuro radioso insieme.


poi all’improvviso notarono un qualcosa di strano nell’ombra.
La casa era in disordine come sempre, i mobili erano polverosi come al solito, il rubinetto della cucina gocciolava debolmente come era d’abitudine, sul tavolo c’erano delle lettere ecco quello era strano: nessuno dei due aveva ritirato posta.
Col fiato sospeso, aprirono la prima: una sola parola color mare spiccava sulla carta “grazie”.
Aprirono anche la seconda questa volta erano piu’ parole ed erano scritte in blu- grigietto “ “benvenuti al prossimo giro extra bonus”
beh che altro dirvi… non saprete mai se questo è il mondo o solo un'altro sogno, la realtà è decisamente troppo flessibile.... ah che sbadata mi sono dimenticata di dirvi il mio nome: sono me stessa e sono la nuova Amore… Odio dopo aver confessato di amarmi è svanito… Beh ora che cala il sipario non date troppo peso alle mie parole…potreste impazzire a cercare di trovarmi un senso… Questa è la fine o un nuovo inizio? Forse entrambi: ogni inizio reca fine a qualcosa e ogni fine implica un inizio…questo è un gioco eterno in questo Nuovo mondo*


ANGOLINO DELL’ AUTRICE

Bene dopo questa fanfic proclamo che quel briciolo di sanità mentale che avevo è andato a farsi friggere. XP *Amore parla un po’ al femminile e un po’ al maschile non perché è scema o cosa ma perche lui non ha un sesso ben definito… oppure vuole solo giocarvi un brutto tiro…sta a voi decidere XD.
Ah per chi non l’avesse capito “la nuova Amore ”è Miku o almeno ha i suoi ricordi, poi boh questa cosa resterà in sospeso penso.
Per chiarimenti sulla storia o sul recupero della mia sanità mentale, sono disponibile a rispondere a qualunque domanda XP
Beh vi ringrazio per avermi seguito fino a qui Kiss Yuky
   
 
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