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Autore: Soul of the Crow    03/06/2013    1 recensioni
Ecco a voi il sequel de "In mezzo alla lotta tra la Vita e la Morte".
La sorella di Diana Raven e i suoi Angeli della Notte hanno un piano: sbarazzarsi dei Gemelli della Creazione e della Distruzione per aver rovinato le loro vite.
Toccherà agli Angeli del Regno della Vita impedire che ciò accada, e tra nuovi poteri e nuovi OC tra i personaggi, emergeranno anche molti segreti riguardanti gli Angeli, i loro nemici e novità sui tre Regni e su coloro che si trovano davvero all'inizio di tutto.
Buona lettura.
Genere: Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My favourite IE GO pairings'
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 Shindou aveva perso le tracce di Mizu da un quarto d’ora circa, e mentre la cercava, aveva trovato diverse trappole come quelle che si utilizzavano sulla Terra per catturare alcuni animali, come trappole per orsi nascoste tra i cespugli o gabbie create con corde e rami; alcune di esse erano normalissime e non gli avevano creato problemi, ma altre erano state rese invisibili dall’aura dell’Angelo della Notte e aveva avuto qualche difficoltà a liberarsi da quelle. Una cosa era certa: quella ragazza si atteggiava da “cacciatrice” e rendeva onore al nome.
Ad un certo punto, sentì un fruscio tra i rami degli alberi, in seguito il rumore degli spari, e dopo ancora vide i proiettili di Mizu a pochi metri di distanza da lui:
- Dopo tutti i suoi discorsi sulla reputazione da cacciatrice che vuole difendere, la credevo più astuta. - pensò Takuto, mentre creava un campo di forza con la spada per difendersi dalle pallottole, e rimandarle subito dopo al mittente. Dalla cima di un albero comparve la turchese, la quale aveva in mano due pistole.
- Se credevi che avessi solo il fucile e quelle trappole, sei un vero illuso. Come ti ho già detto, ho una reputazione da difendere e non mi faccio cogliere impreparata quando devo inseguire una preda. - dopo quella frase, l’ex Mietitore sentì una specie di puntura al braccio destro, uno dei pochi punti non protetti dall’armatura, e quando diede un’occhiata, notò un ago. Una volta estratto, avvertì una leggera scossa in tutto il corpo, poi sentì il braccio destro intorpidito.
Si voltò nuovamente verso l’Angelo della Notte, la quale aveva un sorriso divertito sul volto.
- Cos’hai fatto? - le domandò.
- Dovresti chiedere a lui, non a me. - gli fece notare lei, e quando Shindou distolse lo sguardo da Mizu, vide una figura maschile dai capelli, gli occhi e una corta barba neri e la carnagione lievemente abbronzata. Indossava una toga candida come quelle indossate dai nobili romani nell’antichità, e nella mano sinistra teneva un tridente avvolto da alcune alghe verdi.
- Lui è il mio keshin: si chiama Padre delle Ninfe del Mare Nereo. Come avrai capito, l’ago è un’altra arma che ho creato contro voi Guardie Angeliche: la punta era imbevuta di una sostanza paralizzante. È un peccato che non abbia subito effetto, ma non importa: inizialmente sentirai il corpo intorpidirsi, e dopo un po’ rimarrai completamente paralizzato.
Normalmente Nereo non potrebbe usare quegli aghi, e anche se gli devo cedere una buona parte dei miei poteri per permettergli di utilizzarli, ne vale la pena perché li rende più efficaci.
Un cacciatore prima si occupa di ferire la sua preda, in modo da renderla inoffensiva, solo dopo la elimina; come avrai capito, la stessa sorte toccherà anche a te.  -
- Credo che l’unica cosa di cui tu non sappia niente sia la lealtà. - mormorò Takuto, ma l’altra lo sentì ugualmente e strinse la presa sulle pistole come se volesse trattenersi dal togliere di mezzo il ragazzo che aveva davanti; avrebbe voluto sbarazzarsi di lui in fretta, ma sapeva che la minima mossa avventata poteva costarle cara.
- Qualche mese fa, se ben ricordo, tu eri ancora un Diavolo e hai mietuto le vite di molti umani. Nonostante ci fosse quell’Angelo dai capelli rosa a fermarti, non hai risparmiato nessuno, anzi, quella Guardia Angelica ha avuto la sua parte durante gli scontri in cui avete coinvolto gli umani. Scommetto che non v’importava nemmeno se rischiavate di togliere di mezzo degli innocenti. - gli rinfacciò l’Angelo della Notte con un evidente disprezzo nella voce.
Shindou sospirò rassegnato:
- Che cosa vuoi veramente da me? -
Mizu schioccò le dita e il castano vide il keshin della nemica con Kirino, il quale era completamente avvolto nella rete, ad eccezione del collo e della testa, e aveva le mani bloccate dalla presa di Nereo.
- L’ho portato qui per due motivi: voglio che ognuno di voi assista alla fine dell’altro e anche perché intendo parlarti del motivo per cui mi voglio vendicare. Il tuo amico sembra aver più memoria riguardo a quello che avete fatto sulla Terra, ma per te non sembra essere lo stesso, e siccome non ho voglia di sprecare altre parole con te, ti farò vedere quel ricordo. - l’Angelo della Notte materializzò una cerbottana con la quale sparò un dardo che colpì la fronte del rosa, facendo fuoriuscire da essa un fumo argentato. Esso si accumulò di fronte al castano, e dopo un po’ su di essa apparvero delle immagini: si trattava di Takuto, quando era ancora un Mietitore, che combatteva contro Ranmaru e stava per attaccare due ragazzini umani. Solo in quel momento, l’ex Mietitore notò che uno degli umani nell’immagine assomigliava tantissimo a Mizu, a parte alcuni tratti del viso e il taglio di capelli.
- Quello è identico a te… -
- Quel tipo con i capelli rosa ci ha impiegato molto meno tempo a capirlo, ma in quanto prontezza di riflessi è piuttosto scarso: è ancora una mia preda, ma non mi ha dato molta soddisfazione. - ammise la sua avversaria leggermente seccata.
- Come ti permetti? - ribatté seccato Kirino, pur avendo qualche difficoltà a parlare perché la rete era arrivata al collo e stava cominciando a soffocarlo.
- Se hai ancora fiato in corpo nonostante la rete stia cercando di strangolarti, sei più resistente di quel che pensassi, ma voglio vedere se lo sarai anche quando ti sarà iniettato il veleno nel corpo.
Inoltre, dovresti imparare a tenere a bada il tuo carattere: non sei nella posizione più adatta per dare ordini. E ora se non ti spiace, mi devo occupare del tuo amico. -
L’Angelo della Notte estrasse la sciabola-baionetta dal cinturino, e mentre l’arma si ricopriva d’energia verde, l’avatar puntò il tridente verso il cielo coperto dalle nuvole e scagliò un fulmine contro la volta celeste; dopo pochi secondi, dal cielo cominciarono a sprigionarsi delle saette di un insolito colore verde che si diressero in direzione di Takuto. Il ragazzo sentiva il corpo intorpidirsi sempre di più, probabilmente la sostanza usata da Nereo stava facendo effetto, così dovette usare i propri poteri per creare un campo di forza per difendersi dalle scariche elettriche. Uno dei fulmini colpì l’arma di Mizu e quest’ultima creò sopra di lei un’enorme sfera d’acqua:
- Onda delle Ninfe del Mare! - gridò la turchese, e il globo d’acqua si tramutò in un’enorme onda che investì le due Guardie Angeliche e Nereo.
Dopo qualche secondo, l’onda scomparve, lasciando dietro di sé soltanto diverse pozzanghere sparse qua e là, molti alberi sradicati e cespugli distrutti; quell’attacco avrebbe potuto causare molti più danni, ma l’Angelo della Notte aveva dovuto dare una buona parte dei suoi poteri al suo keshin in precedenza e aveva dovuto trattenersi per non esaurire le sue energie; mentre osservava il suo operato e quello dell’avatar, notò Shindou e Kirino, il quale era ancora imprigionato nella rete di fusti, sdraiati all’interno di una pozzanghera e apparentemente privi di sensi, invece Nereo si era difeso dall’ondata d’acqua grazie ad una barriera creata col tridente.
Dopo qualche secondo, vide un portale argenteo comparire vicino alle due Guardie Angeliche da quale uscirono due Angeli: il primo, dalla carnagione abbronzata, gli occhi scuri e i capelli verdi raccolti in un chignon, s’inginocchiò per controllare le condizioni di Takuto e Ranmaru, mentre l’altro, dalla pelle pallida, gli occhi verdi e i corti capelli rossi si avvicinò a Mizu.
- Finalmente ci rivediamo Mizuka. - la salutò il rosso, ma l’altra non accennava a muoversi.
- Com’è possibile? Cosa ci fate voi due qui? - domandò l’Angelo della Notte ai due nuovi arrivati.
L’Angelo dagli occhi verdi non le rispose subito, poiché il compagno si avvicinò a lui e gli disse qualcosa, ma la sua voce era talmente flebile che la turchese non riuscì a capire cosa si stavano dicendo; ad un certo punto, vide il rosso accennare un “sì” come la testa, mentre l’Angelo dagli occhi scuri scomparve, portando con sé le due Guardie Angeliche.
- Non mi hai ancora risposto Hiroto, e poi perché tu e Midorikawa avete aiutato quei due Angeli? Nel caso tu non lo sappia, hanno eliminato Masaki! -
- Sei proprio sua sorella, non c’è che dire. In ogni caso, non ti devi preoccupare per tuo fratello: è stato ferito, ma adesso sta bene e vive ancora a casa nostra. - il tono di Kiyama sembrava essere diventato triste. Mizu pensò si trattasse del fatto che, sebbene Masaki potesse essersi salvato, per il suo tutore le cose erano cambiate da quando era finito nel Regno della Vita, e forse era lo stesso anche per il fratello della turchese.
- Sono sorpreso di quello che hai fatto: non ti credevo capace di fare questo a due persone. Prima non eri… - le parole del Guardiano dell’Ovest furono interrotte da un’occhiata glaciale della figlia adottiva.
- Hai detto bene. Prima non ero così, ma le cose sono cambiate e spero che tu e Ryuuji non vi vogliate mettere ancora in mezzo.
Ora che ci penso, cos’è successo veramente quella sera in cui siete scomparsi? - gli chiese ad un certo punto lei.
- Mi sembra giusto. Se ben ricordi, quella sera avevamo avvisato te e Masaki che avremmo potuto fare tardi, ma quando stavamo per tornare a casa, notammo davanti a noi un turbine di petali di rose nere. Quando il vento smise di soffiare, davanti a noi comparve una donna dai capelli e gli occhi ramati. All’inizio non sapevamo perché, ma ci attaccò e noi non potevamo difenderci. Quando stava per sferrare un secondo colpo contro di noi, un raggio di luce ci investì; una volta riaperti gli occhi, ci ritrovammo in quello che scoprimmo essere il Regno di Mezzo. Erano stati i Rappresentanti della Creazione e della Distruzione a salvarci, anche se non sapevano perché eravamo stati attaccati; inizialmente volevano rimandarci sulla Terra, ma qualcosa impedì loro di agire: era una maledizione posta dalla persona che ci aveva attaccati nel Mondo degli Umani. - Mizu non credeva a quello che sentiva: era stata l’incompetenza dei gemelli a svolgere il loro compito che era comparso quel Mietitore che aveva attaccato suo fratello, e adesso veniva a sapere che i Le Loire avevano aiutato Hiroto e Midorikawa? Decise di ascoltare il resto del racconto, ma non si accorse che una liana del bulbo, il quale si trovava poco distante da lei, aveva raccolto la sciabola-baionetta caduta a terra durante l’attacco dell’Angelo della Notte, la spezzò e l’aura bianca e nera che ne scaturì si riversò in Nereo.
- Soltanto le anime erano ammesse nei Regni, così eseguirono numerosi tentativi per farci tornare nel Mondo degli Umani, ma quel potere era più forte di quelli che possedevano loro. Non riuscirono a farci tornare a casa, così decisero di assegnarci il ruolo di Guardiani dei Giardini della Vita; non potemmo lasciare quei luoghi, ma continuammo a tenere d’occhio te e tuo fratello, anche se poco tempo dopo la nostra scomparsa, anche tu sparisti nel nulla… - prima che potesse terminare il discorso, Kiyama sentì una stretta alle mani: si voltò e vide che l’avatar di Mizu gli stringeva le mani per impedirgli la fuga e gli puntava il tridente alla schiena.
- Hiroto, ti devi liberare! - esclamò l’Angelo della Notte.
- Non posso. Ho usato una buona parte dei miei poteri per uscire dal Giardino e creare il portale… - la informò lui.
- Nereo, devi liberarlo subito! - ordinò la turchese al keshin, ma lui avvicinò il tridente alla schiena del Guardiano dell’Ovest.
Non sapeva cosa fare: se avesse potuto utilizzare i suoi poteri, avrebbe potuto liberare il suo tutore, ma ne aveva dati molti a Nereo quindi non le era possibile. Inoltre, non poteva chiedere aiuto a Midorikawa perché era andato chissà dove con le sue prede. Le rimaneva una sola scelta, anche se non avrebbe voluto ricorrervi: prese un coltello dal cinturino, e lo avvicinò al tatuaggio degli Angeli della Notte posto sulla spalla sinistra:
- Hiroto. - lo chiamò lei, e appena ebbe ottenuto l’attenzione di Kiyama, continuò a parlare:
- Non so che pensare riguardo ai due gemelli, del resto gli Angeli della Notte sono nati con lo scopo di toglierli di mezzo per sempre, ma non voglio che accada qualcosa a te e a Midorikawa, non dopo che avete dato a me e Masaki una famiglia quando credevamo che avremo dovuto passare la vita in solitudine.
Ciò che sto per fare potrebbe non piacerti, ma nessuno di noi due si trova in una bella situazione: mi resta solo una cosa da fare. - avvicinò ancora il coltello al tatuaggio:
- Addio. - dopo quell’ultima parola, Mizu praticò un taglio sul tatuaggio; pochi secondi dopo, Nereo si dissolse in particelle di luce verdi, lasciando libero Hiroto, ma anche la turchese stava per subire la stessa sorte del suo avatar:
- Cosa ti succede? - le domandò.
Lei non rispose; si limitò ad indicargli un foglio per terra con lo sguardo, prima di sorridergli tristemente, e infine scomparire in una scia di luce verde.
Kiyama si avvicinò al foglio e lo lesse:
“Quando temporali e maremoti si abbatteranno sulla patria dei ribelli…”
 Il rosso non capiva il significato di quelle parole, ma ormai era chiaro che le cose da allora sarebbero cambiate per davvero: Masaki credeva che fossero morti e Mizuka era scomparsa per sempre. La sua famiglia non sarebbe più tornata come prima…
 
 
Angolo di Emy
Anche il nome del keshin di Mizu è ispirato ad una Divinità: si tratta di Nereo, il padre delle Nereidi, cioè delle ninfe amiche dei naviganti. Inoltre, rappresenta il lato benefico del mare ed è in grado di prevedere ciò che accadrà in futuro.
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se sono incerta se proseguire la vicenda di Tenma o di spostarmi sul combattimento dei gemelli Le Loire. Voi che ne dite?
Grazie a chi recensisce e segue.
Baci
Emy
  
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