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Autore: OD2005    04/06/2013    2 recensioni
"Sei una tipa strana" le disse Zayn.
"Grazie, bello" rispose Jamieh con sarcasmo in gola.
"Non è un'offesa, sto solo dicendo che mi piaci"
"Non mi tenti, io te l'ho detto, non sono come una di quelle ragazzine che ti cadono ai piedi e piangono se le segui su twitter, anzi" sbottò la mora.
Lui rimase a fissarla per qualcche istante.
"Mi piacciono i tuoi capelli, profumano" cambiò dolcemente discorso il ragazzo, mettendole delicatamente una ciocca di capelli dietro un orecchio.
Jam fece una smorfia e si scansò. Dopodichè si volto e scuotendo la testa lentamente sussurrò: "Montati, ecco cosa siete".
"Ehi, ti ho sentita!" protestò Zayn.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nora stava piangendo tra le braccia della cugina. Borbottava parole incomprensibili che nessuno capiva, ma d'altronde non era questo che importava. La cosa più importante era che aveva appena realizzato una parte del suo sogno.

“Ei, Nora? Non vorrei farti piangere di più, ma questa è solo la prima parte di questa grande serata” disse dolcemente Jamieh.

Nora alzò il viso e, tirando su col naso, annuì. Jam prese la mano alla bionda e insieme si diressero verso il palco. Salirono le piccole scale e appena arrivarono in cima Jamieh si voltò verso la platea. Un mucchio di ragazze stavano lì: alcune piangevano, altre si abbracciavano e altre ancora camminavano verso l'uscita. Immaginò per un secondo come potevano sentirsi quei cinque ragazzi che alla sua età erano già famosi e cantavano su un palco come quello. Sentì strattonarsi da Nora, così fu costretta a voltarsi.

“Mi scusi, noi abbiamo i pass per il backstage, dove dobbiamo andare?” chiese ad un buttafuori.

“Prendi quella porta e segui il corridoio, in fondo troverai un altro buttafuori”

“Grazie mille”

Così si incamminarono verso la porta indicatogli e percorsero il lungo corridoio, fino ad arrivare ad un'altra porta sorvegliata da un buttafuori piuttosto grosso di corporatura, con i capelli biondi e tagliati molto corti.

“Mi scusi, noi siamo-”

“Mostratemi i pass” disse molto sgarbatamente.

La mora aprì la borsa e tirò fuori il pass che le fu consegnato dal padre, poi lo porse all'uomo.

“Questo è un pass, voi siete due, o vedo doppio?” commentò.

“A noi ci hanno spiegato che siccome lei è minore di quattordici anni, dovevo accompagnarla”

“Devi accompagnarla, nessuno ha mai detto che potevi senza pass, insulsa ragazzina”

“E io come faccio, ora? Non posso lasciarla entrare da sola”

“Arrangiatevi”

Nora le strinse la mano a fianco a lei, poi sussurrò: “Ti prego...”

A quel punto Jamieh fu invasa dal nervosismo e cominciò ad urlare.

“SENTA, LEI NON CAPISCE. IN QUESTO MODO STA ROVINANDO I SOGNI DI UNA RAGAZZINA CHE VOLEVA SOLAMENTE ABBRACCIARE I SUOI IDOLI, OK? SE LEI NON PUO' CAPIRE ALLORA E' PROPRIO UN UOMO SENZA EMOZIONI PERCHE' QUESTO E' DAVVERO IMPORTANTE PER LEI”

E come se la fortuna volesse venirci in soccorso, la porta si aprì e spuntò una piccola ragazza che chiese dolcemente cosa stava succedendo. L'uomo diventò rosso così Jamieh si sentì chiamata in causa e spiegò l'accaduto.

“Dai, Michael, lasciale entrare, solo per questa volta” disse la ragazza rivolta all'uomo.

Dopodichè si spostò di lato e ci fece passare.

Dentro c'erano una ventina di ragazzine in lacrime che si abbracciavano.

“Loro sono altre ragazze fortunate come te che abbracceranno e parleranno con i One Direction per dieci minuti ciascuna” spiegò la ragazza a Nora.

Ci sedemmo su una sedia e dopo cinque minuti, la ragazza tornò e chiamò l'attenzione di tutti.

“Ok, lo so che questo è un momento importante per tutte voi” si lasciò scappare una risatina isterica “ma ora vi spiegherò come avverranno le cose: per prima cosa i ragazzi vi saluteranno da quello schermo e di conseguenza verrete chiamate a due a due, entrerete da quella porta” indicò una porta alle sue spalle “e passerete i vostri dieci minuti con loro” sorrise e si avvicinò a Jam.

“Ciao bellezza, senti puoi dirmi come ti chiami che così vi faccio entrare assieme?”

“Io sono Jamieh Evrington, mentre lei è Nora Evrington”

“Perfetto, vi va bene se vi faccio entrare per prime?”

“Nessun problema”

“Aspettate che vi chiami, allora” sorrise di nuovo e passò per la porta da cui fu uscita.

Appena la porta si chiuse alle sue spalle, lo schermo si accese e cinque ragazzi piuttosto attraenti comparirono.

“Ciao a tutte, pronte per il grande momento?” disse il biondo.

“Noi siamo dietro alla porta rossa!” disse il moro che durante il concerto aveva preso il peluche.

“E' verde, idiota!” lo rimproverò il ragazzo dagli occhi azzurri e i capelli scuri.

Il riccio rise guardandolo in modo strano, mentre l'ultimo disse: “Ci vediamo fra qualche minuto!” poi lo schermo tornò nero.

Nora si avvicinò alla mora e disse: “Jam, ho paura” quest'ultima la guardò di traverso.

“Come puoi avere paura?”

“Non lo so, io-”

Una voce all'altoparlante ci interruppe: “Jamieh e Nora Evrington?”

La bionda deglutì prima di prendere la mano alla cugina ed incamminarsi assieme verso la porta verde. Jamieh si prese la responsabilità di aprirla molto lentamente, poi la richiuse alle sue spalle.

Nora le strinse la mano fissando i cinque ragazzi seduti su un divano in mezzo alla stanza, poi scoppiò in lacrime abbracciando Jam.

“Ei!” ridacchiò lei accarezzandole la schiena per consolarla.

I cinque ragazzi si fecero scappare delle piccole risate per poi avvicinarsi alla piccola e abbracciarla. La scena faceva molta tenerezza.

Solo il ragazzo che aveva raccolto il peluche, si avvcinò a Jamieh.

“Piacere, io sono Zayn”

“Jamieh” sorrise.

“Umh, tu non sei-”

“No, non lo sono, io la accompagno soltanto” ridacchiò.

Il moro sorrise, prima di andare verso la piccola e abbracciarla a sua volta.

“Tu no?” chiese il biondo.

“Io la accompagno, tutti qui”

“Non vorresti abbracciare cinque ragazzi famosi che hanno fatto piangere tua sorella?”

“Cugina” lo corresse.

Nel giro di qualche secondo si ritrovò ad abbracciare i One Direction, non è una cosa che capita tutti i giorni.

Per ultimo abbracciò Zayn.

"Sei una tipa strana" le disse Zayn sciogliendosi da quel abbraccio.

"Grazie, bello" rispose Jamieh con sarcasmo in gola.

"Non è un'offesa, sto solo dicendo che mi piaci"

"Non mi tenti, io te l'ho detto, non sono come una di quelle ragazzine che ti cadono ai pie

di e piangono se le segui su twitter, anzi" sbottò la mora.
Lui rimase a fissarla per qualche istante.

"Mi piacciono i tuoi capelli, profumano" cambiò dolcemente discorso il ragazzo, mettendole delicatamente una ciocca di capelli dietro un orecchio.

Jam fece una smorfia e si scansò. Dopodichè si volto e scuotendo la testa lentamente sussurrò: "Montati, ecco cosa siete".

"Ehi, ti ho sentita!" protestò Zayn.

La ragazza lo ignorò e guardò Nora che era intenta a spiegare a Liam (si chiamava così?) cosa provava per loro.

Non riuscì a trattenere un sorriso.

“Hai anche un bel sorriso” sussurrò Zayn all'orecchio della ragazza.

“E finiscila!” ridacchiò lei.

“Grazie per il bracciale, comunque”

“Primo: è una collana e secondo: non è da parte mia, ma di Nora”

“N-nora?”

“Si, vedi quella ragazzina lì?” indicò la cuginetta “lei è qui per voi, dovresti andare da lei piuttosto che provarci con me” sbottò.

Lui la fissò per qualche secondo e poi la superò e raggiunse la bionda che in quel momento era in braccio a Harry mentre gli altri tre le facevano il solletico.

“Mancano tre minuti” annunciò una voce all'altroparlante qualche secondo dopo.

Nora scese dalle braccia di Harry e raggiunse Jamieh.

“I-io, volevo dirvi una cosa” disse la piccola guardandosi la punta delle sue converse.

“Dicci, bellezza” disse Niall.

“Io vi amo e non è un vi amo normale. Certo, è amore platonico, ma vi amo davvero: amo le vostre voci, le vostre mani, i vostri occhi, le vostre labbra... Insomma tutto di voi. E vi ringrazio perchè mi avete salvata. Nei momenti tristi mi basta mettere un paio di cuffie e mettere in play su una vostra canzone per ritrovare al felicità. Davvero, non sto esagerando. Grazie per tutto quello che fate per noi, anche se molte volte siamo insopportabili”

Jam la guardò sbalordita, da dove aveva preso tutte quelle parole?

La piccola alzò lentamente lo sguardo e guardò uno per uno gli occhi dei suoi idoli: erano tutti lucidi e senza parole. Per primo parlò Harry: “I-io non so che dire, davvero. Noi facciamo semplicemente quello che ci viene da fare”

“Non pensavamo fosse così importante per voi” disse Zayn.

Nora fece spallucce, poi una voce all'altoparlante annunciò che il tempo era finito.

Le due ragazze abbracciarono per l'ultima volta i ragazzi, mentre Zayn trattenne la mora.

“Senti, noi siamo qui per un'altra settimana. Dove alloggiate?”

“Nel nostro albergo”

Il moro sbuffò.

“Si chiama Hotel Miley”

Poi lui le prese il braccio, le tirò su la manica della felpa e le scrisse un elenco di numeri.

“Chiamami” sorrise.

 

Ciao belle!

Ok, nessuna ha recensito lol Posso capire che magari non vi piace, anche a me molte fanfiction non piacciono ma da qui inizia un po' la storia. Spero molto vivamente(?) che almeno questo capitolo vi piaccia.

Vi prego, recensite? Mi farebbe moltissimo piacere, giuro.

Comunque grazie di farvi avanti per leggere questa merda.

Baci,

OD2005

  
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