"KIRINO ASPETTAMI!" la voce affannata, dovuta alla grande fatica nel seguire il rosa, di Kariya sembrò rianimare la voce della foresta. Era quasi buio e il rumore delle cicale riempì il silenzio del sentiero, come a voler far compagnia all'azzurro.
“KIRINO!” urlò ancora ma senza ottenere una risposta. Kariya si sentiva debole, stanco e dolorante. Si buttò a terra per riprendere fiato e posare il piccolo Pokemon sul soffice terreno erboso.
Alzò lo sguardo sul cielo notturno. Si accorse che la notte fuori da Tokyo aveva un non so che di ‘MAGICO’.
‘Si vedono le stelle!’ pensò meravigliato mentre i suoi occhi elettrici contavano le varie stelle che incontravano per la strada. Tutto ciò poteva sembrare stano ma, per Kariya Masaki, non era così. Lui era abituato alla luce artificiale della città, quelle luci che abbagliavano i suoi occhi con potenza.
“57,58,59…” continuava a contare quei piccoli puntini gialli luminosi senza distrazioni. Mido-chan, suo tutore, gli aveva insegnato che le stelle erano pianeti posti a distanze incredibili e inimmaginabili. Ma lui, anche a questa età, credeva fermamente alla fiaba che gli leggeva la madre, la vera madre.
“Le stelle sono sogni, sono appese in cielo per farci ricordare. Dobbiamo ricordarci cosa vogliamo e crediamo” si ripeteva quando, raramente, vedeva le belle stelle gialle.
Poi le palpebre cominciarono a pesarli e, pian piano, ricoprirono la visuale di Kariya di un buio totale.
L’odore dei pini pieni di piccole brillanti gocce di rugiada, dovuto alla precedente tempesta, lo stava inebriando.
“Chissà quanti sogni mi mancan..” si fermò a 99.
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Quando l’azzurro si risvegliò le sue narici furono investite da un forte odore di cannella.
Aprì gli occhi e vide, seduto accanto a lui, Kirino che lo guardava con un misto di preoccupazione e rabbia. Ma fu felice di rivedere quell’irritante rosa al suo fianco.
“Idiota!” e gli mollò un buffetto sulla nuca ma senza perdere il sorriso dolce che lo caratterizzava.
“Dove siamo?”
“A casa di un mio amico, si chiama Saru. Lui è un giovane esperto di Pokemon che volevo farti conoscere per il viaggio”
Angolo di una SPIONA
Sono sempre più nei casini. Gli esami mi stanno prendendo sempre più tempo e pubblicare storie mi risulterà più difficile del previsto.
Quindi chiedo scusa in anticipo per il futuro ritardo
BACIONI Lola