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Autore: Maka16    04/06/2013    1 recensioni
"Non piangere sulla mia tomba, perché io non sarò lì.
Ci sarò nell'aria che respirerai, nel sole che illuminerà la tua pelle, nelle strade che percorrerai."
Le sorrise un ultima volta e poi se ne andò per sempre e lei non potè fermarlo.
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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CAPITOLO VIII:
I tuoi ochi mi appartengono parte due.

Dover prendere gli occhi a Itachi fu come  privare il mondo della luna, spogliandolo così della sua stessa essenza.
Ogni gesto di Machi fu soppesato con la minima cura ed anche se lei non era un ninja medico cercò di ottenere la massima precisione da quell ingrato lavoro,  tentava di concentrarsi il più possibile sui gesti delle mani e sullo scorrere inesorabile del suo chakra per  evitare di scoppiare in un pianto isterico e folle.La rabbia che viene trattenuta troppo a lungo, scava un fosso nel profondo. Lì dentro ci vanno a finire tutte le parole non dette al momento giusto. Le urla taciute. Le proprie ragioni mancate. Poi, come tutti i fossi che non sono stati ripuliti, non accetterà più nemmeno una goccia di dolore. E tracimerà. E forse lo farà in uno di quei momenti da niente. Che poi gli altri si domanderanno - Ma è impazzita? –
Ma cosa c’ è di pazzo in un urlo glaciale di dolore? Esso vivrebbe lo stesso maturando dentro di lei..
Chi è il vero folle? Chi urla o chi tace mentre muore dentro?
Qual’ è la differenza?
Sasuke la guardava, come si guarda un animale sofferente in vetrina; non si può far altro che osservarlo sperando che quegli sguardi allevino almeno di poco il suo male di vivere, qualunque esso sia.
Nonostante i suoi occhi bruciassero e la sua vista sembrava calare progressivamente il suo sguardo rimase fisso su di lei: scrutò ogni sua espressione, ogni sua smorfia e ogni suo gesto cercando di scovarne il significato più profondo ma non fu semplice, notò solo che ogni volta che ripeteva un sigillo si mordeva il labbro inferiore con tanta violenza, quasi a volerlo strappar via. Per un attimo la rivide da piccola mentre con dedizione e fatica ripeteva le tecniche apprese all’ accademia, era capace rifare quei gesti un infinità di volte fino a raggiungere l’ estrema perfezione ma poi all’ ennesimo tentativo si fermava e gli sorrideva  piena di gioia, questa volta però quel sorriso non sarebbe arrivato, ne era sicuro.
“Ho fatto!”
Non si voltò nemmeno verso di lui, rimase a fissare il cadavere di Itachi privo dei suoi bellissimi e potenti occhi, si sentiva come pietrificata. In torno a lei si era creato il vuoto. C’era talmente tanta roba nella sua testa che il mondo fuori lo sentiva appena, passava come un’ ombra, la vita era tutta nei suoi pensieri.
Poi quasi con un gesto puramente istintivo calò il lenzuolo volto di Itachi e gli accarezzò la guancia gelida.
“Avvicinati Sasuke!”
Obbedì senza esitazione alcuna e si sistemò di fronte a lei.
Questa volta ci mise molto meno, non curò ne i gesti ne il flusso del chakra, non puntava alla perfezione.
“Ecco ora sei apposto!”
Sasuke aprì gli occhi e guardò la ragazza che a sua volta lo fissò con aria smarrita. Ora aveva gli occhi di Itachi, avrebbe potuto vederli sempre, ogni singolo giorno. Un’ inaspettata allegria la pervase per circa un secondo poi però l’ abbandonò di nuovo nel baratro.
Aveva i suoi occhi, certo, ma non era Itachi.
Nessuno sarebbe potuto essere Itachi.
 
“Machi mi dispiace?”
“Di cosa?”
“Di tutto questo..”
La ragazza incredula sorrise scuotendo leggermente la testa.
“non ti preoccupare io devo portare questo peso non tu!”
“Perché?”
“E’ la mia condanna Sasuke, ognuno ha la sua!”
Lo superò di qualche passo senza dire una parola.
“ … Ho fatto troppi errori e devo pagarne le conseguenze ma Itachi …. Lui sarà sempre nel mio cuore. Non avere qualcuno vicino non t’impedisce di averlo dentro. E se ce l’hai davvero dentro non riuscirai a lasciarlo lontano.”



 
Angolo dell’ autrice:
In questo caso dovrei scrivere: angolo della sclerotica!
Sono arrivata ad un punto in cui la mia confusione mentale (dovuta a vari problemi) mi impedisce di dare un apparente nesso logico alla mia storia, quindi mi scuso in anticipo se vi sembrerà un poco insensata ma non riesco davvero a rendermene conto.
Rimedierò il prima possibile!
  
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