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Autore: itsedwardbitches    05/06/2013    15 recensioni
Avrei soltanto voluto sentire ancora una volta quel maledetto profumo di vaniglia.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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11 settembre 2010, due anni prima

Allyson.

L'acqua cadeva sul mio corpo dolorante lentamente. La sensazione delle gocce scorrere sulla pelle era la più dolce in assoluto. Mi rilassava più di ogni altra cosa.
Strofinai bene le gambe con la spugna e il bagnoschiuma scivolò sulle ferite ancora fresche della sera prima. 
C'era stato un taglio, poi due, poi tre finché non riuscii a sentirmi definitivamente meglio. Era una cosa che facevo da circa tre anni, ma nessuno se ne sarebbe mai accorto, poiché le lesioni erano sulla parte alta delle cosce. 
Il colare del sapone sulle ferite mi provocava un bruciore da farmi stringere i denti ma non insopportabile. 
Mi risciacquai in fretta poichè già cominciavo a sentire l'acqua diventare fredda, segno che la caldaia aveva esaurito il suo tempo di funzionamento per quel giorno. 
Mi avvolsi in un telo e mi asciugai per bene i capelli per poi gettarmi supina sul letto abbastanza grande da accogliere due persone. 
Mi nascosi completamente sotto le coperte e indossai le cuffie. Misi la prima canzone che mi capitò all'iPod. 
'And they say, she's in the class A team,
stuck in her daydrem...' 
Ed Sheeran. L'unica persona che riusciva a farmi sentire accettata così com'ero. 
Era il mio idolo da circa due anni e la mia sopravvivenza dipendeva in parte dalla sua incredibile voce angelica. 
Mi addormentai sulle note della canzone successiva 'Small Bump', pensando al significato del testo e iniziando a piangere come ogni vota che la ascoltavo.
Mia madre quattro anni prima aveva affrontato una gravidanza che non andò a buon fine, il bambino morì.
I mesi seguenti furono i peggiori della mia vita ma soprattutto della sua. 
Fu ricoverata in un centro psichiatrico per cinque lunghi mesi. 
Dopo la morte del bambino non fu più la stessa, era come impazzita, pensava di vederlo ovunque andasse, cucinava per lui e delle volte capitava di vederla anche parlare con il presunto bambino mai nato. 
Fu mio padre, giunto al limite della pazienza, a farla richiudere in ospedale. Inizialmente ero del tutto incline alla scelta dell'uomo ma dopo capii che era la cosa giusta da fare. 
Dal periodo in cui vissi con Joshua Bale, mio padre, cominciai a fare i primi graffi sulle cosce, che col tempo cominciarono a diventare veri e propri tagli.
Per questo la canzone di Sheeran che più mi rappresentava era 'Small bump", motivo per il quale quasi ossessivamente mi ritrovavo a riascoltarla ogni sera, anche se mi piaceva pensare che fosse solo un caso del destino. Mi ricordava lei, come qualsiasi cosa dalla sua morte in poi. 
Il sole all'alba e al tramonto. 
Il luccichio dell'acqua colpita dalla luce del sole. 
L'arcobaleno dopo la pioggia.
Era tutto collegato a lei, che per sempre avrebbe camminato nel mio cuore, nonostante tutto il male che mi aveva procurato.
Se ne era andata per sua volontà. Un suicidio.
Sui giornali scrissero 'donna mentalmente instabile si getta dal quarto piano di un palazzo'. 
Fu mio padre a crearle il disagio necessario per compiere un gesto del genere. 
Dopo tre giorni dall'accaduto, provai a raggiungerla, sentivo che senza di lei non sarebbe stato più lo stesso.
Mi tagliai i polsi molto in profondità causandomi un emorragia. Fui trovata dopo pochi minuti da mio fratello maggiore che chiamò l'ambulanza non appena mi vide per terra con i polsi in sangue. Fui salva per miracolo, grazie a Jack e gliene sarò grata per tutta la vita. Mi garantì quel futuro che mi avrebbe permesso di trascorrere i momenti migliori della mia vita, oltre che a quelli peggiori.
Per il mio atto di tentato suicidio fui portata due giorni alla settimana da uno psicologo e fui rimpinzata di anti-depressivi per più i un anno.
Ora ero lì nel mio letto ancora viva, con dei tagli sulle gambe e gli stessi pensieri suicidi di sempre.

'Allyson!' mi svegliò mio padre con voce graffiante, 'Datti una mossa. Non devo mica andarci io a scuola' disse aprendo la porta facendola sbattere contro il muro della stanza. Poi si dileguò al piano di sotto.
Mi alzai rassegnata. 
Infilai i jeans, indossai la prima felpa che mi capitò a mano e le solite converse bianche che calzavano i miei piedi da più di un anno e mezzo.
Scesi in cucina. Mio padre mi incitò a mangiare, ma solo l'idea di ingerire del cibo prima di prendere l'autobus mi rendeva nervosa. Ero sicura che il mio stomaco non avrebbe retto e avrei rigurgitato agli occhi di tutti.
Uscii di casa e mi sedetti su di una panchina per aspettare l'arrivo dell'autobus. 
Di fronte a me la stessa pompa di benzina di sempre e lo stesso ragazzo imbronciato, il figlio del benzinaio. 
All'arrivo dell'autobus lasciava il lavoro, prendeva lo zaino e saltava su, andandosi a sistemare tra gli ultimi posti come ogni ragazzo popolare. 
Zayn Malik, il ragazzo di origine pakistana dai tratti tremendamente perfetti. Malik i primi giorni che trascorsi nella nuova scuola era sempre disponibile per me, un giro per conoscere la scuola, una presentazione dei compagni o insegnati. Insomma era la prima persona a dimostrarsi gentile nei miei confronti. Ma il suo comportamento cambiò. 
Improvvisamente per lui divenni più invisibile dell'aria, quasi gli creassi disgusto. 
Ma sapevo che la causa del suo rifiuto era solo una: Harry Styles, il ragazzo bello e ribelle, dagli occhi incredibilmente verdi, stupendi, dovevo riconoscerlo, e sul corpo un numero indecifrabile di tatuaggi per me privi di significato per quanto lo conoscessi. Frequentammo le elementari insieme ed era sempre stato uno stronzo. Se la prendeva con i più fragili e io ero una di quelli, ma ero l'unica ragazza ad essere trattata male da Harry. 'Perche?' mi chiedevo sempre, 'perché io e non anche le altre ragazze?' e poi mi rispondevo 'Perchè sei inferiore, sei brutta e sei uno zero'.
Da lui non ero mai chiamata per nome, ma con aggettivi offensivi che mi davano allo stomaco solo a pensarci. Ogni qual volta gli passavo avanti o lui passava avanti a me, mi lasciava un pugno sul braccio o sulla schiena che mi causava un livido da aggiungere ai tanti che collezionavo grazie a lui. 
Lo lasciavo fare, non mi sarei cacciata nei guai.
Liam Payne, il figlio del benzinaio. Una corporatura abbastanza muscolosa. Era il capitano della squadra di calcio della scuola e questo lo rendeva affascinante sotto gli occhi di qualunque ragazza della St. Patick High School, ma chiunque ormai era consapevole delle preferenze di Liam per gli uomini, e non sembrava infastidirlo, minimamente, nonostante tutti gli insulti che ricevesse. Ma lui restava sempre Liam Payne, e bisognava rispettarlo in fin dei conti.
In giro si diceva che Liam avesse un ragazzo, ma non sapevo di chi si trattasse.
I tre ragazzi erano una coppia inseparabile, ovunque andassero.
Ma rendevano la mia vita come quella di molti altri ragazzi, un inferno.
Mi sedetti tra i primi posti ignorando qualsiasi faccia, come sempre, e il pullman partì.

'Cosa ne pensi dei The lumineers?' esordì Niall in modo rilassato.
Esitai nel rispondere, come sempre facevo quando il ragazzo mi rivolgeva una domanda. 
Ci si poteva aspettare qualsiasi reazione da un tipo mentalmente contorto come Niall.
Lo conoscevo da circa tre anni. Aveva degli occhi azzurro cielo quasi ipnotizzante, capelli biondo tinto più morbidi della seta e atteggiamento da ragazzo strafottente. Era una persona acida con chi non conosceva, ma si rivelava dolce e aperta con me. 
Ascoltava musica rock metal e per la maggior parte dell'anno indossava giacche di pelle nere abbinate a pantaloni rigorosamente neri con alcune catene quà e là. Manteneva il suo animo rock sia all'intero che all'esterno, e non aveva paura del parere degli altri. 'È la mia di vita, non la loro. Che criticassero pure, a me non interessa!' ripeteva sempre, aveva ragione e col tempo avevo imparato a prendere la vita come lui.
Conosceva ogni minimo particolare della mia esistenza ed io il suo, questo ci unì, e diventammo come una sola persona.
Era lui a difendermi ogni qual volta Styles mi si avvicinava, ed ero io a salvargli la pelle quando ne aveva bisogno.
Eravamo solo io e lui, contro tutti. 
Era la seconda causa della mia salvezza, senza il suo aiuto e la sua compagnia, sarei rimasta completamente sola per il resto della mia esistenza. 
'Mi piace la loro musica' risposi esitante. Misi in bocca una foglia di insalata dal mio piatto.
Eravamo in mensa per pranzare. Ci sedemmo ad un tavolo da soli e consumare il nostro pasto.
Niall ignorò la mia risposta e prese a guardare nel mio piatto 'Davvero mangi solo quello?' chiese con sguardo sconvolto.
Nel mio piatto c'era solo un insalata, nel suo due panini con hamburger e una porzione abbondante di patatine, e di certo dopo averli prosciugati non si sarebbe fatto scappare il gelato. 
'Non puoi continuare questa dieta per l'eternità, Ally! Sei dimagrita abbastanza e...' continuò a parlare per un pò, ma il suo discorso passò in secondo piano di fronte a ciò che fece capolino da dietro la porta.
Fu allora che lo vidi per la prima volta.
Entrò in mensa, sembrava spaesato e nervoso. Si strofinò le mani sudate sui pantaloni e avanzò fino al tavolo più vicino a lui, quello lontano da me solo pochi metri.
Mi persi nei suoi occhi. Mi sembrò come essere entrata in una bolla, isolata dal mondo e potessi vedere solo lo straordinario colore dei suoi occhi, azzurro come il mare. I capelli scompigliati adornavano il viso perfetto. Pensavo alla sensazione che avrei provato nel toccare quella pelle, solo alla vista, incredibilmente liscia e morbida.
Sorrise guardando la pizza nel suo piatto, e quell'unico movimento che portò le labbra serrate a tramutarsi in un dolce sorriso, riaprì il mio cuore. Avvertii una sensazione di calore in tutto il corpo, sensazione che non avvertivo da molto.
Quando alzò lo sguardo e i suoi occhi incrociarono i miei, per me fu l'inizio della fine. 
Quell'azzurro mare mi avrebbe consumata fino a rendermi cenere.









SALVE BELLI.
Con questo nuovo capitolo volevamo cominciare con il presentare i vari personaggi. La debole Allyson che con l'aiuto del Niall trasgressivo, riesce un pò a sbloccarsi. Il trio Harry, Zayn e Liam. Perfetti stronzi. Ed infine il bello e misterioso Louis che sconvolge un pò Allyson...ci saranno delle belle. Speriamo che questo primo capitolo sia di vostro gradimento...presto ci sarà l'arrivo del secondo in cui le cose cominceranno a movimentarsi un pochino. UN BACIONE E A PRESTO -Nunzia e Federica <3 :))
  
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