Capitolo diciassette: c'è chi va e chi resta
Tamara's pov
Se n'era andato. Se n'era andato all'alba e io non avevo fatto nulla. Anzi, da brava stupida l'avevo costretto, perché sapevo che se non se ne fosse andato via subito non sarebbe più partito. Aveva cercato di restare, aggrappandosi allo stipite della porta. “No!” aveva protestato. “Non me ne vado! Non posso, voglio restare con te, il più possibile!” Io gli avevo messo le mani sul petto e avevo spinto con tutte le mie forze. “Vai, Zayn, vai! Ricordati di Perrie, della tua carriera, dei ragazzi!”avevo esclamato, trattenendo a stento le lacrime, prendendogli il volto tra le mani. E lui se n'era andato, un'espressione sconsolata sul volto idilliaco.
Con un sospiro tirai fuori dalla valigia un paio di leggins neri, una felpa grigia enorme e le superga nere. Non ero in vena di mettermi in tiro, mi guardai allo specchio e cercai di tirare fuori un sorriso. Quando fui soddisfatta del risultato, uscii.
Harry's pov
«Ciao ragazzi!». Ci voltammo simultaneamente e vedemmo Tamara che si dirigeva verso di noi correndo. Gaia le corse incontro e le due amiche si strinsero in un abbraccia fraterno, sorrisi fra me e me, nel vederle così unite; Gaia avrebbe sopportato meglio la nostra separazione, con Tamara al fianco. Si avvicinarono, tenendosi per mano, rimasi spiazzato dall'aspetto della mora: era vestita con toni grigi, scuri, e la sua espressione era diversa. In apparenza pareva felice come sempre ma c'era una strana luce nei suoi occhi, di una profonda tristezza. Feci finta di niente e recuperai Gaia, stringendola fra le mie braccia. Liam tirò un pugno amichevole sul braccio di Tam, che ricambiò al volo. «Andiamo?»chiese, impaziente.
«Non viene Zayn?»domandò stupito Louis.
Il volto della mora si irrigidì impercettibilmente. «No, passava la giornata con Perrie, credo.»rispose, scrollando le spalle.
Liam annuì, circondandole le spalle con fare protettivo, e ci avviammo verso il centro di Londra, pronti a passare una giornata memorabile.
Niall's pov
Dopo pranzo andammo all'Hide park, per rilassarci un po'. Ci stendemmo sull'erba, a prendere il sole e chiacchierare come vecchi amici.
«Cosa farete una volta in Italia?»domandai a Tamara.
Mi scoccò un'occhiata stupita, non avevo quasi aperto bocca durante tutta la mattinata. «Be'...ci prenderemo i nostri diplomi di maturità e poi...io credo che andrò all'università per traduttori e interpreti. Tu, Gaia?»chiesi, voltandosi verso la rossa.
«Dopo il diploma andrò all'università anch'io, immagino che farò medicina per diventare una patologa.»sorrise, rispondendole.
Harry tossicchiò, allibito e divertito insieme. «Patologa? Davvero?»esclamò, spiazzato.
«Certo.»ribatté lei, leggermente offesa. «Tu fai il cantante e io non posso fare la patologa? Almeno non sarò costretta a fare delle piramidi umane.»
Ci fissammo tutti in silenzio e poi scoppiammo a ridere, senza fiato.
«Voi cosa farete?»riprese Tamara, inclinando la testa da un lato, incuriosita.
Lanciai un'occhiata di sbieco a Liam e Louis. «Dovremmo fare un altro tour fra sei mesi, più o meno. Un tour mondiale,ovviamente, staremo via un anno.»
Il viso di Tamara si illuminò. «Verrete anche in Italia?»domandò sorridendo e leccandosi le labbra.
Annuii. «Dovremo fare cinque date, in teoria.»risposi, ricambiando il sorriso.
La mora e la rossa si scambiarono uno sguardo colmo di gioia.
Intonai una canzone che avevamo sempre amato, seguito subito dagli altri, le ragazze comprese:
Don’t try to make me stay
Or ask if I’m okay
I don’t have the answer
Don’t make me stay the night
Or ask if I’m alright
I don’t have the answer
Heartache, doesn’t last forever
I’ll say I’m fine
Midnight, ain’t no time for laughing
When you say goodbye
It makes your lips
So kissable
And your kiss
Unmissable
Your fingertips
So touchable
And your eyes
Irresistible
I try to ask myself
Should I see someone else
I wish I knew the answer
But I know
If I go now
If I leave
Then I’m on my own tonight
I’ll never know the answer
Midnight doesn’t last forever
Dark turns to light
Heartache flips my world around I’m falling
Down, down, down that’s why
I find your lips
So kissable
And your kiss
Unmissable
Your fingertips
So touchable
And your eyes
Irresistible
Irresistible
Irresistible
Irresistible
Irresistible
It’s in your lips
And in your kiss
It’s in your touch
And your fingertips
And it’s in all the things and other things
That make you who you are
And your eyes
Irresistible
It makes your lips
So kissable
And your kiss
Unmissable
Your fingertips
So touchable
And your eyes, your eyes, your eyes
Irresistible
Il giorno dopo...
Tamara's pov
Eravamo all'aeroporto, pronte per partire, stavamo con i ragazzi in un luogo appartato per evitare che le loro fans li assalissero. Erano disposti in fila davanti a me, per essere salutati uno alla volta. Harry stringeva Gaia per la vita, come se temesse che lei potesse evaporare da un momento all'altro.
Feci un passo avanti e cominciai da Louis:«Mi mancherai davvero, Lou, sei il miglior buffone che abbia mai conosciuto.»sorrisi. Lui mi fece l'occhiolino, dandomi una pacca sulla spalla.
Passai a Harry, ancora avvinghiato alla rossa: aveva gli occhi lucidi, come Gaia, ci scambiammo una stretta di mano imbarazzata e un rapido bacio sulla guancia.
Accanto a lui c'era Niall, mi strinse forte la vita mentre io gli circondavo le spalle, restammo così per svariati secondi e poi ci separammo. Un fiume di lacrime gli solcava il volto, cercai di sorridergli e rise della mia smorfietta triste. «Abbi cura di te, Tam.»disse, posandomi una mano sulla guancia. Vicino a lui sentii Zayn irrigidirsi.
«Anche tu...Fratello.»replicai, stringendogli il braccio per un momento.
Mi voltai verso il pakistano, cercando di mantenere un'espressione neutra. Gli porsi la mano, formale, e lui la strinse; la sua faccia era di pietra e ci scambiammo un cenno distaccato.
E l'ultimo, uno dei ragazzi a cui tenevo di più, era in piedi e piangeva silenziosamente. Gli gettai le braccia al collo e lui mi strinse forte.
«Arrivederci, Tamy. Non sciupare la tua vita.»mormorò Liam, saggiamente.
Non dissi nulla, non ce la feci. Mi separai da lui e, prendendo per mano Gaia, mi avviai verso il nostro punto di imbarco.
Una volta sedute nell'aereo guardai fuori dal finestrino e vidi i ragazzi nell'aeroporto fissarci e salutarci con la mano. Sorridemmo e ricambiammo il saluto; incontrai lo sguardo impassibile di Zayn e con le labbra mimai un “Mi dispiace”. Annuì, comprensivo, gli occhi lucidi e rispose alla stessa maniera: “Ti amo”. Sorrisi tristemente e pronunciai l'ultima frase prima che l'aereo partisse: “Anch'io”.
L'aereo decollò e io continuai a guardare Londra, ormai era diventata la mia seconda casa.
“Addio ragazzi.”pensai. “Vi prometto che non sciuperò la mia vita.”
AAAAAAAAAALT! FERME LÌ!!! COSA CREDETE DI FARE?! NON VI È ANCORA CONCESSO IL PERMESSO DI PIANGERE, DI RIDERE, DI FREGARVENE E DI ANDARVENE DA QUESTA STORIA!!!!! E SAPETE PERCHÉ? PERCHÉ NON È ANCORA FINITA! L'EPILOGO POTREBBE TANTO CONSOLIDARE QUESTO FINALE QUANTO STRAVORGERLO QUINDI...NON PROVATE NEMMENO A MOLLARMI SUL PIÙ BELLO! ABBIATE PAZIENZA, PLEASE....
UN ABBRACCIO A TUTTE, CI VEDIAMO AL PROSSIMO E ULTIMO CAPITOLO CHE SARÀ MOLTO PIÙ LUNGO E AVVINCENTE DI QUESTO...SPERO!
LOTS OF LOVE, TEA xxx