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Autore: dark_lady89    05/06/2013    0 recensioni
E' il compleanno di Draco e suo figlio decide di fargli una festa a sorpresa con tanto di "invitato" a sorpresa.
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Harry
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Quel giorno il Manor era silenzioso.
Il piccolo Scorpius fremeva dall’eccitazione. Quel giorno era il compleanno del suo papà e lui voleva vederlo felice.
Gli aveva fatto due sorprese, ci era voluto un mese per prepararle ma ne era soddisfatto.
Erano appena le otto, a minuti Draco sarebbe sceso per la colazione inconsapevole di tutto. Dei passi annunciarono il suo arrivo e il piccoletto corse a nascondersi.
Draco scese normalmente, si avviò verso la sala da pranzo non notando niente di strano. Scorpius attese il momento giusto e quando il padre gli fu abbastanza vicino sbucò fuori dal nascondigli per saltargli addosso. Draco, in un riflesso automatico, lo abbraccio e lo tenne stretto. Lo scostò da sé e con sguardo interrogativo fissò suo figlio.
«Buon compleanno!» esclamò tutto felice il bambino.
Draco a quella manifestazione di ingenuità sorrise, e lo abbraccio con affetto.
«Grazie.» una semplice parola, niente smancerie, ma che fecero Scorpius il bambino più felice del mondo.
Draco lo mise a terra e insieme andarono a fare la colazione. Come ogni giorno sedettero al tavolo da soli. Il bambino che parlava di giochi nuovi che avrebbe provato e il padre che ascoltava silenzioso.
Era tutto molto dolce e triste allo stesso tempo.
Il padre non era felice, Scorpius lo aveva capito. Da quando la mamma era morta, il suo papà non sorrideva più, salvo alcune volte in cui lo guardava giocare.
Voleva vederlo sorridere più spesso, perché nessuno aveva il sorriso più bello del suo papà. Fu per questo motivo che insieme alla sua tata aveva preparato una festa a sorpresa invitando tutte le persone che gli erano simpatiche.
Trascorsero la giornata insieme: Scorpius giocava, rideva, si divertiva e Draco lo osservava sereno, abbeverandosi di quella vitalità.
Erano quasi le quattro quando Draco venne convocato al Ministero d’urgenza, contrariato ma non avendo scelta salutò il figlio con la tata, promettendogli di fare presto, e andò via.
Dieci minuti dopo il Manor era irriconoscibile. Gli addobbi vennero sistemati, il cibo preparato. I primi invitati iniziarono a venire, erano quasi le sei e Scorpius corse a prepararsi, lasciando tutto nelle mani della tata e degli altri camerieri.

Era tutto pronto, mancava solo il festeggiato. Gli ospiti e gli addobbi erano nascosti da un incantesimo e la casa sembrava come al solito.
Draco tornò dal Ministero a passo lento, soprappensiero. Attraversò il pesante cancello e all’ingresso trovò suo figlio in tenuta elegante che sembrava spizzare gioia da ogni poro.
«Cosa succede?» chiese sospettoso, avvicinandosi a Scorpius.
«Devo farti vedere una cosa.» rispose il bambino, poi lo afferrò con una mano e iniziò a trascinarselo dietro. A Draco non restò altro che seguirlo.
Draco si vide spingere nella sala da ricevimento. Si bloccò sulla soglia, qualcosa non quadrava. Le luci erano spente e sotto pelle avvertiva la presenza di qualcuno. Inconsciamente capì di non essere solo con il figlio, fece per tirarlo indietro quando ci fu uno scoppio di luci e un insieme di voci proruppero urlando: “Sorpresa!”
Malfoy si bloccò non credendo ai proprio occhi, mano a mano che scorreva i volti capì di trovarsi circondato da tutti i suoi più cari amici.
Ebbe appena il tempo di vedere sfuggita suo figlio gettarsi tra le braccia di Pansy che fu travolto da tutti.
Ognuno voleva fargli gli auguri e così si ritrovò per la seguente mezz’ora a stringere mani, sorridere e ringraziare.
Pansy gli si avvicinò e con lei anche Scorpius. Era radioso, felice di essere riuscito a sorprendere il suo papà.
Draco si abbassò alla sua altezza, lo fissò negli occhi e sorridendo lo abbracciò.
«Grazie.» gli sussurrò tra i capelli. Il bambino gli strinse forte le braccia al collo e Draco se lo tirò dietro alzandosi e continuando a tenerlo tra le braccia.
«Auguri tesoro.» Pansy gli baciò le guance, diede una carezza al piccolo e si allontanò.
Draco era incredulo. Le persone presenti erano più di quanto credeva di conoscere. Tutti sorridevano, chiacchieravano, all’apparenza rilassati e la serata trascorse serenamente.
Ad un certo punto Scorpius, che si era allontanato per giocare con i suoi amici, si avvicinò.
«Papà, ho un regalo per te. L’ho messo nel tuo studio. Possiamo andarci adesso?» chiese fremendo.
«Un regalo? Non è questo?» chiese Draco stupito.
«Nooo. Questa era solo la festa a sorpresa. Il regalo è un’altra cosa.» rispose con fare ovvio. «Andiamo, dai!» e corse lasciandosi dietro il padre che ridacchiava contento.


In fondo alla stanza una persona aveva assistito alla scena, e sorrise nel vedere la gioia sul volto del biondo. Felice di vederlo sorridere di nuovo, anche se non era per lui.


«Scorpius, non correre. Aspettami.» ma non c’era rimprovero nella voce e il bambino non se la prese.
Davanti allo studio il piccolo lo attendeva saltellando. Non appena il padre gli si avvicinò lo esortò a sbrigarsi.
«Forza, forza» lo sollecitò impaziente.
«Calma. Non scappa mica.» rise Draco.
Apri lo studio ed entro seguito dal figlio che lo superò per avvicinarsi alla scrivania. Sul lato desto c’era un telo che il bambino tirò scoprendo un dipinto fatto a mano che ritraeva lui. Il quadro riprendeva una sua vecchia foto.
Nel quadro sorrideva spensierato, felice. Guardava avanti, verso l’orizzonte, con il sole che gli feriva gli occhi ma che non intaccava minimamente l’aura gioiosa che emanava.
Ricordava perfettamente quella foto, il momento esatto in cui fu scattata, la persona che la scattò. Fu come un pugno in pieno stomaco ma continuò a sorridere per non ferire suo figlio.
«Allora!?!?» il bambino aveva notato la sorpresa del padre, aveva anche notato una leggera increspatura nella sua espressione, ma poi il papà aveva sorriso di nuovo e si era tranquillizzato.
«E’ bellissimo Scorpius. È la cosa più bella che mi sia mai stata regalata. Grazie!» fece sincero il biondo. Il quadro era davvero bello, i tratti erano acerbi ma già si notava un certo talento innato che avrebbe portato suo figlio a diventare un grande artista, un giorno.
Il piccolo ne fu lusingato. Nel tono di suo padre c’era talmente di quell’orgoglio che il bambino ne fu sopraffatto e inizio a piangere piano.
Draco notando le lacrime gli si avvicinò preoccupato ma il figlio lo abbracciò. Erano lacrime di felicità. Era felice perché il suo papà era felice.
Mentre il bambino si calmava, bussarono alla porta.
Draco si avvicinò alla porta e quando la aprì per vedere chi era, rimase bloccato dalla sorpresa.
«Puoi lasciarci soli, piccolo? Va’ di sotto, ti raggiungo tra poco.» Scorpius si dileguò in un attimo, avvertendo la serietà nelle voce del suo papà. Era buio nel corridoio e non era riuscito a capire chi aveva bussato ma doveva essere qualcuno di importante.

 

«Cosa ci fai qui?» fu più brusco di quanto volesse.
«Sono stato invitato.» rispose Harry.




Ehm... so che devo aggiornare l'altra storia ma oggi non potevo mancare.
Oggi Draco compie gli anni, non potevo far finta di niente, sono pochi capitoli. Giusto uno o due ancora.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacio come sempre ♥
   
 
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