1. This is my life.
« Buongiorno patatina! » esclamo`, strofinando il naso contro il mio.
« Ma come siamo cucciolose oggi! Come mai cosi presa bene? Che e` successo? »
« Ti racconto per strada. » le si illuminarono gli occhi, e capii che era una bella notizia.
« Ma` io vado, a piu` tardi! - chiusi la porta alle mie spalle - Allora, cosa devi dirmi? »
La mia adorabile stellina si illumino`, e i suoi occhi sembrarono addirittura ingrandirsi, quindi dopo aver fatto passare quei cinque o sei secondi che si lasciano per dare un po` di "suspence" alla persona in ascolto, alzo` la mano sinistra e mi mostro`, nell'anulare, un anello argentato tapezzato di piccoli diamantini, e comincio` ad agitare la mano, impedendomi quindi di vederlo.
« Uff, sta` ferma! - le afferrai la mano e lo ammirai in tutta la sua bellezza - Porca paletta, chi e` il miliardario che ti ha comprato quest'anello?? »
« Non indovinerai mai! - sghignazzo`, facendomi aspettare i soliti cinque-sei secondi - ...Me l'ha dato Federico ieri!! »
« Checcosa?!?! Federico, quel Federico?? » chiesi, inclinando il collo e spalancando gli occhi.
« Quel Federico, si. Ieri mi ha preso da parte, e dopo una dichiarazione degna del ragazzo piu` dolce della terra, mi ha dato questo. »
Ok, adesso dire che Federico era il ragazzo piu` dolce della terra era un'assoluta cazzata, l'unico momento in cui si poteva ritenere "dolce" era quando giocava a calcio, perche` sembrava colpire la palla con leggerezza per non farle male, e un giorno aveva addirittura affermato di amarla! ...Ma, se Sarah era felice con lui, non potevo impedirle di starci assieme.
Ad ogni modo, all'incrocio vicino a scuola incontrammo Andrea e Federica, l'altra coppia, ed infine la mia dolce meta`, quel ragazzo che da quasi un anno formava con me una cosa sola: Marco. Lui non mi aveva regalato nessunissimo anello, ma ero stata io a pregarlo vivamente di non farlo, dato che odiavo gli anelli! E poi ero pienamente convinta che non servisse mettersi un anello al dito per dimostrarsi amore vero, o magari amore eterno, nel caso del matrimonio.
Arrivati a scuola, baciai Marco sulle labbra di fronte alla mia classe, e lui dopo avermi stretto la mano e avermi fatto una dolce carezza sulla guancia, ando` nella sua classe, assieme a Federico.
« Che fai stasera? » mi chiese Federica.
« Penso che usciro` con Marco, tu? »
« Io esco con Andrea e gli altri, vengono anche Federico e i suoi amici, e me li vogliono presentare! »
« Chee coosa eccitaante! » sbuffai.
« Magari piu` tardi ci incontriamo, ok? » rispose, sconsolata.
« Non ti prometto niente. Sai, Marco dice che vuole farmi una sorpresa! »
« Oh mio dio, e` qualcosa di serio! Beh, allora resta pure sola con lui! » rise.
« Johnson e Ambrosini, finitela! » grido` la professoressa, irritata. Faceva cosi ridere che non riuscii proprio a trattenermi e scoppiai a ridere di fronte a lei, e dato che avevo una risata molto contagiosa, tutta la classe venne contagiata dal virus della risata, cosicche` la professoressa mise una nota sul registro a tutta la classe, minacciando di sospendermi se avrei fatto di nuovo una cosa del genere.
Una volta uscita dalla doccia, andai di fronte all'armadio e scelsi dei vestiti semplici: un paio di jeans e una felpa. Mentre mi truccavo, Chiara spalanco` la porta, facendomi sobbalzare.
« E` arrivato il tuo ragazzo!!! » grido`, con un sorriso ebete stampato in faccia.
Chiara era mia sorella, la mia inseparabile sorellina, di due anni piu` piccola di me ma incredibilmente matura, anche se un po` pazza, e quello l'aveva preso da me!
« Per la cronaca, si chiama Marco, e non c'e` bisogno che lo sappia tutta la via! »
« Uff, non si puo` neanche scherzare! Antipatica! » e usci` sbattendo la porta. Sentii che salutava Marco, dicendo qualcosa tipo "E` in camera sua l'antipatica, fra poco scende!", e poi mi venne un secondo infarto, questa volta provocato dal mio dolcissimo Marco, che aveva spalancato la porta per dire: « E` arrivato il tuo ragazzo!! », muovendosi come un gay nel tentativo di imitare mia sorella, con il risultato pero` che sembrava solo una scimmia ubriaca!
« Sei un figo Marco! »
« Oh, lo so! » agito` la mano come per dire: "Pff!".
Poi mi guardo` mentre mi sistemavo i capelli e mi disse: « Non c'e` bisogno che ti tormenti quel ciuffo per farlo stare giu`, sei gia` bellissima cosi, senza trucco o acconciature... »
Lo fissai per un momento, e mi sentii sciogliere: era davvero cosi dolce??? Dopo un po` cominciai a sclerare e a muovere le braccia come una pazza, tanto che Marco si mise a ridere e mi abbraccio` forte, stampandomi poi un dolce bacio sulle labbra.
« Ma come faccio a meritarmi una ragazza come te? » mi chiese, guardandomi intensamente negli occhi. Era incredibile quel ragazzo, quando ero con lui non riuscivo a pensare a nient'altro se non a quanto era bello, a quanto lo amavo, e a quanto mi sarebbe mancato non appena se ne fosse andato. Perche` lui era parte della mia vita ormai, e non riuscivo a stare senza di lui! Lo scrissi anche sul diario dove annotavo tutti i miei pensieri.
Quella serata con Marco fu fantastica come sempre, alla fine non raggiungemmo gli altri perche` volevamo stare un po` da soli, e quando fu il momento opportuno comprammo delle paste e andammo in un parco li vicino, il nostro preferito.
« Ti ricordi come ci siamo conosciuti? » mi chiese, prima di addentare la sua pasta alla crema. Certo che me lo ricordavo. Ricordavo ogni parola, ogni gesto, ogni emozione provata quel giorno d'estate quando, imbarazzato, dichiaro` di essere innamorato di me, ed io con sua grande sorpresa confermai lo stesso. E da quel giorno cominciammo ad uscire. Gli raccontai per filo e per segno tutto cio` che ricordavo, e lui spesso aggiunse dei particolari o modifico` qualcosa per come la ricordava lui, e parlammo per tutto il tempo di questo.
« Eravamo qui al nostro primo appuntamento. » riflettei a voce alta.
« Gia`, e fu una giornata fantastica ed indimenticabile, come tutte le altre passate con te! - fece una pausa - Io ti amo, Viola. » era rosso in viso, ma non per l'imbarazzo, piu` che altro perche` cominciava a fare freschino.
« Vuoi la mia felpa? Ti congelerai, se no. » disse infatti, sfilandosela.
« Sto bene cosi, grazie. Quello che mi hai detto mi ha riscaldato il cuore, e non ho bisogno di nient'altro. » ci baciammo, poi lui si sdraio` sull'erba morbida e mi fece poggiare la testa sul suo petto, carezzandomi i capelli. Era bellissimo stare li`. Cosi bello, che doveva proprio essere interrotto da mia sorella che mi chiamava al cellulare.
« Oh, Dio, io la strozzo quella ragazza!! » esclamai, furiosa. Aveva rovinato un momento magico come quello, e chissa` per cosa!! Ma, non appena risposi, capii che c'era un motivo valido se mi aveva interrotto...
« Checcosa?!?! Avrai sentito male, non e` possibile!! ... Oh mio dio. Vabbe`, arrivo. »
« Che e` successo? » chiese Marco, preoccupato.
Avevo le lacrime agli occhi, non sapevo come spiegargli cio` che mi era appena stato detto, non riuscivo a crederci nemmeno io.
« I miei divorziano. » ebbi una stretta forte al cuore nel dirlo, e mi lasciai cadere fra quelle braccia muscolose sempre pronte ad accogliermi in qualsiasi momento. Poi mi accompagno` a casa.
*Spazio dell'autrice*
Ecco il primo capitolo, l'unica cosa che vi chiedo e' di recensire ed essere sincere! Ci conto eh v.v
E non preoccupatevi se ancora non si parla di One Direction, arriveranno tra un po'. L'ho fatto tanto per sperimentare, ahaha:P
Byee xx