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Autore: mariisullivan    08/06/2013    16 recensioni
Sophie e Lauren Price, cheerleaders per eccellenza, erano le migliori amiche di Hope Bennet, la ragazza modello della Los Angeles High School.
Le tre ragazze adoravano la loro comitiva: Zayn Malik era il migliore amico di Lauren, Harry Styles era il fidanzato di Hope da ben 4 anni, Liam Payne era il migliore amico di Zayn, Niall Horan era il capitano della squadra di football, e Louis Tomlinson era il "Don Giovanni" della scuola.
Ben presto si troveranno con una nuova amica, Arper Lopez, con cui condivideranno gli amori comuni e l'odio verso Jenny Watson, anche se, ultimamente, non per tutti è odio.
**
Va sempre tutto tranquillo e lisco durante una storia che va avanti da 4 anni?
Riuscirà liam a riconquistare la sua Lauren?
E Zayn? Cosa succederà tra lui e la nuova arrivata, Arper?l
Louis, cosa farà lui per far si che Sophie diventi finalmente la sua ragazza?
Per Niall Horan le donne non sono mai state un mistero ma sembra proprio che questa Jenny Watson sia un vero e proprio enigma.
Cosa succederà a Los Angeles tra questi ragazzi tanto popolari?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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~Marry the night.

 

L'aria estiva si faceva sentire sempre più a Los Angeles e i ragazzi ne furono più che felici.
Gli esami si avvicinavano e tutto procedeva per il verso giusto. L'anno era passato tranquillamente nonostante i suoi soliti alti e bassi.
Jenny sentiva sempre più la mancanza della nonna ma, secondo lo psicologo che aveva deciso di consultare, era più che plausibile.
Erano passati soltanto due mesi e, nonostante fosse la fine di Maggio, doveva passare ancora del tempo.
Non si cancella facilmente il dolore della perdita di un caro ma con la giusta dose di supporto e amore da parte di chi ti vuole bene, quella fitta perenne al cuore può
affievolirsi.

«Bisogna cremarla.» disse a Niall che si stava occupando del funerale «Era quello che voleva.»
E il biondo esaudì il suo desiderio. Dopo la cerimonia religiosa, si occupò della cremazione e della spartizione delle ceneri.
La bruna aveva deciso di spargere le ceneri in mare, la passione di sua nonna.
Il mare era sempre stato il rifugio di entrambe: amavano sentirne l'odore di primo mattina e la cosa che più le faceva rilassare era il rumore delle onde che si
infrangevano contro gli scogli.

Jenny amava andarci e da quando la sua ancora non c'era più, ci andava quasi tutti i giorni come per ricordarne la presenza.
Si metteva in riva, seduta su un piccolo asciugamano con le sue Ray-Ban rigorosamente nere, il vento che le scompigliava i capelli e la sua malinconia.
Passava quasi tutti pomeriggi su quella piccola zona, quasi sempre con i libri fra le mani.
Non era mai stata una secchiona e mai lo sarebbe diventata ma le piaceva sapere e studiare e aveva dei voti abbastanza buoni.
Voleva superare gli esami con dei buoni voti così da poter essere accettata alla facoltà di legge senza problemi.
Erano circa le 5 del pomeriggio quel giorno e Jenny era molto concentrata sul suo studio tanto da non accorgersi di Niall alle sue spalle.
Quando il biondo le sfiorò la spalla con le labbra, la bruna sussultò. Il biondo sorrise contagiando anche lei.
I sorrisi e Jenny erano nemici negli ultimi tempi ma solo con la presenza di Niall, Jenny sapeva rilassarsi gettando via tutto il negativo.
«Non mi diventare una secchiona, eh!» la prese in giro.
La bruna scosse il capo sorridendo. «Non lo farò mai, giuro!» 
Ci furono degli attimi di silenzio, dove entrambi si bearono della bellezza di quella giornata.
«Stasera c'è una cena di famiglia da me,» annunciò Niall. «e mi piacerebbe che ci fossi anche tu.»
«Ma se è una cena di famiglia, io non c'entro nulla!»
«Ci saranno tutti i miei spocchiosi cugini con le loro ragazze da 4 soldi, per una volta voglio mostrargli come sono fatte le vere donne!»
«Quindi mi porti solo per dare una lezione ai tuoi cugini?» lo punzecchiò fintamente arrabbiata.
«No! Non hai capito.»
«Io ho capito bene, mio caro!» continuò a scherzare Jenny.
«Voglio che tutti sappiano chi è la mia ragazza e che so scegliere tra il bene e il male. Credono sempre che io sia quello tenerello e stupidello della situazione senza sapere davvero un cazzo di me!» iniziò a sfogarsi Niall. «Sono un ragazzo intelligente, brillante e con una splendida ragazza. Riesco a gestire tante situazioni contemporaneamente ma la mia famiglia crede sempre che io sia un tonto!»
Jenny mise d'istinto una mano sulle labbra di Niall. «Non devi arrabbiarti se sono gelosi di te. Sei la persona migliore che abbia mai incontrato e io sono fiera e dico fiera di essere la tua ragazza. Non m'importa se gli altri ti trovano tonto, stupido o altro. Tu sei il mio tenerello, il mio stupidello e il mio tonto!»
Niall sorrise, accompagnato da Jenny che tolse la mano dalle labbra e lo baciò come solo lei sapeva fare.
«Vuol dire che mi accompagnerai?» chiese per conferma Niall.
La bruna annuì e lo ribaciò. Si abbandonò alla stretta del suo ragazzo e si sorprese, nonostante il tempo, di vedere che lei era fatta per stare tra le braccia di Niall. La facevano sentire protetta e amata.
«Vuoi ascoltare una cosa?» chiese Jenny.
Il biondo annuì e la bruna aprì il suo libro, sfogliando tra le pagine e arrivando ad una paragrafo interamente sottolineato.
«Le ragazze che sognano hanno gli occhi spesso lucidi, non si truccano quasi mai ma non rinunciano al mascara e alla matita nera, perchè vogliono essere guardate negli occhi, vogliono essere guardate a lungo negli occhi, vogliono che qualcuno le faccia arrossire. Le ragazze che sognano, quando ascoltano la musica, cantano con voce commessa per far sentire a chi hanno intorno quali parole le stanno facendo vibrare, muovono le mani e piedi come se a casa avessero un pianoforte o come se facessero danza da tutta la vita.» Niall ascoltava Jenny come se la sua voce fosse la sua melodia preferita. «Le ragazze che sognano, ho solo una certezza, al mondo non ci staranno mai veramente bene. Sono malinconiche, e appena realizzano un desiderio, quel desiderio gli manca già. Le ragazze che sognano non svegliarle, ti prego. Morirebbero.»
I due si guardarono negli occhi con la complicità di due amanti.
«E' bellissimo.» disse il biondo «Chi è l'autore?»
«Sconosciuto, ma credo che avrebbe dovuto mettere il nome. Lo trovo pazzesco.»
Mentre Jenny sfogliava ancora le pagine di quella raccolta di poesie, Niall controllò chi gli avesse appena mandato un messaggio.
-A mezzanotte tutti a casa mia. I miei non ci sono, portate i costumi. xx Louis-
«E' Louis. A mezzanotte tutti a casa sua. Andiamo?»
La bruna annuì convinta. «Ho voglia di stare con loro.» concluse sorridendo e abbandonandosi alle braccia del biondo.


Mentre Hope ed Harry si dedicavano completamente allo studio, studiando alternatamente le varie materie d'esame, Liam e Lauren si davano da fare in un altro tipo di
studio.

Si erano dedicati al sesso tutto il pomeriggio. L'avevano fatto sulla lavatrice, sulla tavola di biliardo, nella doccia ed ora avevano appena finito di farlo nel modo più classico: nel letto.
«Credo che ne avrò abbastanza per un anno intero.» annunciò la bruna, spostandosi sul lato sinistro ancora ansimante.
C'era un assoluto silenzio in camera e gli unici rumori che si udivano erano i loro respiri irregolari.
«Spero tu stia scherzando.» ridacchiò Liam.
La bruna sorrise a sua volta e fece per alzarsi quando Liam la prese per un braccio e la tirò a se.
Erano ad un palmo di distanza, la pelle ancora un po' umida e i capelli ancora un po' scompigliati.
Il biondo le riavviò i capelli per poi baciarla dolcemente.
«Ti amo lo sai?»
La bruna si alzò sul letto, ancora nuda. «Chi non mi amerebbe tesoro? Sono bella, intelligente e sono la dea del sesso. Sai una cosa? Anch'io m'amerei.» disse con fare teatrale.
E fu lì che Liam scoppiò dalle risate, portandola di nuovo a sé e baciandola ancora.
Gli piaceva il profumo della pelle di Lauren, lo faceva eccitare come non mai.
«Credo che se non vado a farmi seriamente una doccia finiremo di nuovo per fare l'amore.» sentenziò la bruna che si alzò e prese l'intimo pulito dal cassetto.
«A me non dispiacerebbe.» disse Liam che fece ridacchiare ancora la bruna.
«Ci metto 5 minuti ok?»
Liam annuì afferrando il suo cellulare per rispondere ad alcuni messaggi non letti.
«Amore, stasera siamo tutti invitati da Louis, dobbiamo portare un costume .»
«D'accordo.» urlò la bruna da dentro la doccia.
«Amore, qual è il tuo codice di sblocco?»
«Liam.»
«Che c'è?»
«Liam.» ripetè la bionda.
«Dimmi.»
La bruna bloccò il flusso dell'acqua e uscendo dalla doccia
«Liam ma sei scemo o cosa? Il codice è Liam! 4526.»
«Aaaah!» fu in quel momento che Liam scoppiò dalle risate contagiando anche Lauren.
Mentre Lauren finiva di prepararsi, il biondo guardava alcune foto dall'iPhone della bruna.
Era intento nel guardare una foto loro a Rio de Janeiro quando arrivò un messaggio.
-Hey bella, che ne dici se domani studiamo insieme come la settimana scorsa? :P xx Chris-
Liam non era mai stato un tipo geloso, non aveva mai letto i messaggi della bruna e mai avrebbe voluto farlo, ci teneva alla sua privacy e rispettava quella altrui ma
sapere che la sua ragazza si incontrava con un altro ragazzo per studiare, senza che lui ne sapesse niente, lo faceva un tantino irritare.

E poi, che significava quella faccetta? E quei baci a fine messaggio?
La bruna fece capolino nella stanza con un asciugamano avvolto attorno al suo corpo e i capelli ancora umidi.
«Che c'è?» chiese a Liam, notando il suo sguardo accigliato.
«Lauren mi tradisci?» chiese Liam senza mezzi termini.
La bruna spalancò gli occhi «Ma sei impazzito?»
Liam si alzò dal letto, posizionandosi a pochi centimetri dalla bruna. «Rispondi, mi tradisci?»
«No!»
«Sei sicura?»
«Liam ma stai scherzando? Sono più sicura del fatto che non ti tradisco che del fatto che mi chiamo Lauren Price.»
«Allora mi spieghi chi è Chris e perchè ci studi insieme senza che io sappia niente?! Io mi fido di te però..»
Liam fu interrotto dalla sonora risata di Lauren che sembrava non riuscisse più a smettere.
«Io ti parlo serio e tu mi ridi in faccia?»
«Sei geloso!» urlò Lauren saltando tra le braccia di Liam.
«Non sono geloso! Ok si, forse un po', ma mi spieghi questa storia?!»
«Chris sta per Christina e non per Christopher o Christian o qualunque nome tu abbia pensato! E' una ragazza del 4 anno che ha bisogno d'aiuto in alcune materie.»
«Aaah!»
«Sei carino geloso, sai?»
«M'è venuto un colpo, sai?» Lauren rise ancora e Liam la prese in braccio portandola di nuovo sul letto e iniziando a farle il solletico.
La bruna si dimenava a più non posso senza alcun risultato. Fu quando entrambi furono sul punto di morire per le risate che si fermarono.
«Non ti tradirò mai, ok? Saremo per sempre tu ed io, Lauren e Liam. Per sempre.»
«Per sempre.» sussurrò Liam baciandola dolcemente.
Lei si rigirò su un fianco, posò il capo sul braccio Liam. Lui la guardò. Tutto il cielo e la terra si specchiavano nei suoi occhi. Seguitarono a guardarsi. A Liam pareva che
avrebbe potuto annegarci nei suoi occhi. Poi l'accarezzò sul viso, si baciarono, la trasse a se. La strinse mentre con l'altra mano le frugava fra i capelli.

Fu un bacio d'amore, un lungo bacio di puro amore.


«Quale rosso preferisci? Tipo bordeaux oppure pompelmo-fragola?»
«Devi scegliere tu. Insomma, è casa tua.»
«Lo so, però voglio che quando tu entri dalla porta e magari sei stanchi sorridi perchè vedi che abbiamo scelto il colore insieme. Non so se mi spiego.»
Zayn sorrise d'istinto. Lui ed Arper erano vestiti da imbianchini ed erano tutti intenti nel tinteggiare l'appartamento della mora.
«Dai allora?!» insistette Arper.
«Pompelmo! Bordeaux è troppo spento come colore!»
«Bravo amore, ti avrei odiato a morte se avessi scelto bordeaux!» Arper rise contagiando anche Zayn.
«Scommetto che già sapevi che avrei scelto rosso pompelmo!»
«A dire il vero no. Ho seriamente pensato che avresti scelto il bordeaux.»
Arper iniziò a tinteggiare le mura, accompagnata da Zayn. «Perchè?»
«Non lo so! Me lo sentivo.»
Zayn scosse il capo e sorrise. «Non ti manca Barcellona?»
«Non necessariamente. Facciamo un gioco?»
Il bruno la guardò interrogativa «Tipo?»
«Tipo che chiudi gli occhi e vedi!»
Il bruno eseguì l'ordine e Arper, cercando di non far capire nulla, immerse la mano pittura per poi spalmarla tutta sul viso del bruno che indietreggiò di scatto.
Quando aprì gli occhi trovò la sua ragazza sporca di pittura e lo stesso odore di essa sulla sua pelle.
Arper lo guardò con aria di sfida e non appena il bruno mosse un piede in avanti la bruna schizzò via, cercando di non farsi prendere.
Fu una vera e propria lotta con i colori. Quando si scontrarono lei aveva già i capelli di 3 colori mentre lui sembrava letteralmente un arcobaleno.
Arper prese il pennello della pittura e Zayn, per sfuggire via, corse via, dirigendosi in camera di Arper.
La camera, come tutta la casa, era sommersa di scatoloni e, mentre Arper era intenta nel cercarlo, Zayn si trovò tra le mani alcuni documenti.
-Boston, 20 Gennario- era la data poco sotto l'intestazione che giaceva in alto -Harvard Univeristy-
-Cara Miss Lopez, la Harvard University è lieta di comunicarle che lei è stata ammessa alla facoltà di Medicina. Le ricordiamo che a Settembre inizieranno i corsi...-
Zayn non volle più continuare a leggere. Era in piedi, con gli occhi fissi su quel foglio di carta.
Zayn ne ebbe la conferma: le parole fanno più male di qualunque pugnalata.
«Eccoti qui!» urlò Arper che s'ammutolì dopo aver visto cosa aveva tra le mani il bruno.
Ci furono degli attimi di silenzio, la bruna si avvicinò a Zayn e gli sollevò il capo per avere un contatto visivo con lui.
«Lo so, avrei dovuto parlartene ma volevo farlo insieme a tutti gli altri..»
«Giusto.. perchè io sono come tutti gli altri. Io non conto niente..» rispose Zayn amareggiato.
«No, no! E' solo che non sapevo come dirtelo e ho pensato di dirlo prima tutti insieme..»
«Sai una cosa? Il mio sogno è aprire una società con Liam. Vogliamo fare gli architetti solo che lui vuole continuare a stare qui a Los Angeles e il mio sogno era andare a Londra.. solo che poi ho conosciuto te e credevo che non sarei mai più andato a Londra, per continuare a stare con te. Ma sai che ti dico? Ognuno ha il proprio futuro. Tu hai il tuo, a Boston e io ho il mio a Londra.»
Zayn poggiò il foglio sopra lo scatolone e uscì dalla camera, seguito da Arper.
Fu ad un passo dalla porta quando si voltò di scatto. «Erano tutte cazzate allora? Erano tutte cazzate! I colori delle pareti, lo stare insieme dopo una dura giornata.. ed io che davvero ci credevo ad un futuro insieme.»
Arper era rimasta per tutto il tempo in silenzio. Le si era bloccato tutto in gola, era un groppo troppo grande da mandar giù o da essere sputato fuori.
«Quindi.. è finita?» disse con quel po' di voce che le rimaneva.
Zayn sorrise, uno di quei sorrisi amari, spenti, che ti frantumano il cuore. «Vorrei poter dire il contrario ma è così. Le nostre strade si dividono..»
E fu così che uscì di casa, lasciando Arper in mezzo al corridoio, una mano stringeva il pennelo, l'altra il cuore che credeva si sarebbe frantumato a breve.


«Perchè i nostri amici sono perennemente in ritardo?» chiese Sophie.
«Perchè sono ritardati?» rispose Louis scatenando tutta la sua ilarità.
«Sei squallido.»
Louis avvolse la vita di Sophie con le braccia e la baciò «Però mi ami uguale!» sentenziò allontanandosi.
«E' tutto pronto?» chiese.
«Gli alcolici sono sul tavolino vicino la piscina, i bicchieri idem. Il cibo è sul tavolo e i film vicino alla TV.»
«Il posacenere per Zayn?» chiese Louis.
«Sul tavolo. E' immancabile.» ridacchiò «Li odio quando fanno tardi!»
«Sono mezzanotte e due minuti amore, sta' tranquilla!»
«Eccoli!» urlò Sophie udendo il campanello.
Non appena aprì la porta tutta la sua comitiva si materializzò nel salotto di casa Tomlinson.
«Avete portato i costumi vero?» chiese Louis.
Tutti annuirono alzando in alto i loro costumi.
«Andatevi a cambiare! Bagno in piscina di notte!»
I maschi urlarono di gioia come fossero delle donne e tutti scoppiarono in grosse risate.
Louis e Sophie intanto, muniti già di costumi, regolarono la temperatura della piscina e crearono un'atmosfera assolutamente soft.
Louis le cinse i fianchi e Sophie si perse nella bellezza degli occhi di Louis.
Ad interrompere quell'attimo così romantico fu Harry che, con grande delicatezza, spinse entrambi in piscina dando il via ad una serie di tuffi collettivi.
E così furono tutti in piscina: Zayn, Liam, Harry, Sophie, Lauren, Niall, Arper, Jenny, Louis ed Hope.
I Fantastici 10.
Si scatenarono per un buon 30 minuti, fino a quando non uscirono tutti dall'acqua.
Ognuno di loro prese un asciugamano per poi stendersi al chiaro di luna.
«Harreh, mi passi un po' di crema lunare, ho paura di scottarmi.» scherzò Louis.
«Oh Lou, la tua pelle cristallina non può mica rovinarsi?»
«La smettete checche impazzite?» disse Zayn alzandosi per fumare.
«Miaooo!» lo punzecchiò Louis che però ricevette solo un'occhiataccia da parte del bruno.
«Chi vuole un giro di vodka?» chiese Louis.
Tutti alzarono la mano, pienamente coinvolti.
Louis posizionò il tavolino con l'alcol in mezzo a tutti loro e dopo aver distribuito un primo giro di vodka continuò con il secondo.
«Ho una cosa da dirvi!» disse Louis.
«Spara amico!» continuò Liam.
«No! Prima un altro giro di alcol.»
E fu così che distribuì il terzo giro.
Non erano di certo ubriachi ma erano già alquanto brilli.
«Ok, prima di rivelarvi la mia notizia. Avete ricevuto tutti la risposta alla domanda d'ammissione vero?»
I ragazzi cominciarono ad accigliarsi ma annuirono, volendo seguire il discorso di Louis.
«Bene, un altro giro!»
Tutti buttarono giù un'altra quantità di alcol, non era uno degli argomenti preferiti di Louis parlare di futuro e roba varia e così buttava tutto sullo “scherzo”.
«Perfetto. Ora che siamo un po' tutti brilli voglio dirvi una cosa. Anzi no! Facciamo un gioco!»
«Hai rotto le palle tu e i tuoi giochi!» disse Zayn.
«Ancora miao eh Zayn! Comunque ho un'idea. Ognuno di voi scrive su un pezzo di carta dov'è stato ammesso e per quale corso e cosa vuole diventare. A turno peschiamo e ogni biglietto che viene pescato il proprietario alzerà la mano per poi offrire a tutti un giro. Ci state?»
Harry baciò sulla guancia Louis talmente forte da fargli mancare il respiro. «Lo amo quando ha queste idee!»
«Bene, smettila.»
«Chi prende carta e penna?»
«Già fatto!» disse Sophie.
«Quanto siete attivi stasera!» scherzò infine Louis prendendo un foglio e una penna.
Dopo aver finito di scrivere, Lauren si avvicinò ad Arper. L'aveva vista silenziosa e in disparte tutta la serata e perlopiù l'aveva vista lontana da Zayn.
«Hey!»
La bruna le sorrise. «Come va?»
«Bene, più che altro a te come va?» chiese diretta Lauren «E' successo qualcosa tra te e Zayn non è vero?»
Arper sospirò rumorosamente abbassando lo sguardo per poi riportarlo sugli occhi di Lauren.
«Ci siamo lasciati.»
La riccia spalancò gli occhi. «E perchè?»
«Perchè io a Settembre vado a Boston, ad Harvard e non gli ho accennato nulla poi oggi eravamo insieme e ha trovato la carta d'ammissione e abbiamo discusso..»
«E qual è il problema?» ribatté Lauren.
«E' complicato da spiegare..» concluse Arper sorridendo malinconica.
Quando tutti ebbero concluso i fogliettini vennero piegati e mischiati dentro una ciotola.
«Inizio io!» disse Harry pescando il primo bigliettino.
«Columbia, New York, Cinema, Regista.»
«Hope!» dissero in coro Sophie ed Harry.
«Su i gomiti!» disse Louis e tutti bevvero un altro shottino di vodka.
«Tocca a me!» disse poi Hope che estrasse il 2 bigliettino.
«Stanford, San Francisco, Legge, Giudice.»
Jenny alzò la mano e Niall la guardò fiera.
«Figo! Ti ci vedo sai a fare il giudice! Ti immagino come quei giudici pazzi, pieni di tatuaggi e che arrivano in moto in tribunale, facendo anche tardi. E' figo!»
Louis come al solito fece ridere tutti, compresa Jenny.
«Pesco?» disse la bruna ma Louis la bloccò.
«Prima bevete!»
«E se uno non vuole?» obbiettò scherzosamente Hope.
«Ti butto in piscina!»
E fu così che la bionda, seguita da tutti gli altri, buttò giù il suo drink.
«Stanford, San Francisco, Architettura.» lesse Jenny e fu così che Liam alzò la mano.
Il gioco durò fino all'ultimo bigliettino.
Hope sarebbe andata a New York insieme a Sophie, Harry e Louis; avrebbero frequentato tutti e 4 la Columbia: Louis sarebbe diventato un pediatra, Harry un banchiere, Sophie una stilista e Hope una regista.
Lauren, Jenny, Niall e Liam sarebbero andati alla Stanford: Lauren sarebbe diventata una stilista come la sorella, Jenny un giudice, Niall un notaio e Liam un architetto.
Arper sarebbe andata a Boston, ad Harvard, per diventare un'oncologa.
Estrassero tutti i bigliettini tra miriade di risate e battute. Erano ormai ubriachi ma cercavano comunque di mantenere il controllo.
«Manca un ultimo bigliettino!» urlò Sophie che non aveva ancora pescato.
«Allora!» cercò di leggere attentamente ma la vista le era alquanto appannata. «Voglio diventare un architetto, aprire una società insieme al migliore amico e stare insieme alla donna che amo ma di queste 3 cose ho la certezza solo della prima.»
Tutti capirono che era Zayn l'autore di quel bigliettino ma erano fin troppo brilli per dire qualcosa.
«Ok, ok!» Disse Harry alzandosi in piedi. «Io devo dire una cosa importantissima!»
Il riccio andò vicino la sua ragazza e le prese le mani.
«Ok, io sono brillo o meglio sono letteralmente ubriaco e tu sei bellissima e ti amo ma domani io sarò sobrio, è vero, ma tu rimani sempre bellissima e io ti amerò comunque.» ad Harry tremavano letteralmente le mani «Ok, ti giuro che mi sto cagando addosso per questa cosa ma sono pronto.» il riccio fece un grosso respiro e cercò di mantenere la calma. «Lo farò nel modo più classico.»
Harry si mise in ginocchio e, mettendo una mano nel pantaloni, estrasse un'anello.
«Lo so che ti ho già regalato un anello e lo so che forse questa non è la cosa più romantica perchè siamo entrambi ubriachi ma io voglio dirti una cosa.» Harry notò che in quel momento non era l'unico ad avere gli occhi lucidi. «Io ti amo e sarò anche all'antica ma per me il matrimonio è la cosa più importante nella coppia. Mi sono innamorato di te quando avevamo entrambi 14 anni e ne abbiamo passate davvero tante insieme. So che ora abbiamo soltanto 18 anni ma io, io.. io lo voglio Hope. Mi va bene anche fra qualche anno però noi dobbiamo farlo perchè io devo avere la certezza che tu sarai mia per sempre e che io sarò tuo per altrettanto tempo..»
Il viso di Hope era ormai un fiume di lacrime. Gli altri rimasero tutti in totale silenzio. Sophie non riuscì a trattenere le piccole lacrime di gioia. Hope era pur sempre la sua migliore amica.
«E quindi..» continuò Harry «Hope Bennet, mi vuoi sposare?»






 

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Sullivan's space



in questo spazio voglio solo scusarmi per il ritardo però come vedete mi sono fatta perdonare.
non aggiungo nient'altro, lascio a voi tutto lo spazio di questo mondo.
io vi giuro che spero vi sia piaciuto, poi boh.
a voi la parola!


Grazie mille a tutti voi.
Siete la mia forza :*



 

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davvero, sono a vostra completa disposizione! 



 

ℳarìì Sullìvan

   
 
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