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Autore: afruittart    10/06/2013    1 recensioni
Raccolta di cinque OS riguardanti i ragazzi alle prese con il proprio figlio.
Spero vi piacciano c:
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Food. 

 
L’orologio della cucina segnava le 12.44, Elisabeth aveva l’uscita da scuola alle 13 e Niall si maledì mentalmente per essersi addormentato poco dopo aver guardato la partita dell’Irlanda.
Si infilò saltellando le scarpe e il giaccone, pronto ad affrontare una Londra alquanto fredda e caotica.
La sera prima, Ellie, gliel’aveva ripetuto almeno una dozzina di volte che doveva essere in orario di fronte alla scuola elementare e lui, ovviamente, si era addormento come un perfetto coglione.
Se mai la sua compagna fosse venuta a sapere una cosa del genere, sicuramente lui sarebbe finito in ospedale direttamente. L’unica cosa che lo confortava era che conosceva fin troppo bene sua figlia, sapeva che non se la sarebbe mai presa anche se fosse arrivato in ritardo a prenderla.
Parcheggiò la macchina affianco al marciapiede opposto all’istituto, attraversò in fretta e poi la vide, seduta sulle scale di fronte all’ingresso di scuola che sfogliava un libricino colorato. C’erano ancora parecchi genitori nello spiazzo davanti, non era l’unico stupido fuori orario, ma Niall non si fermò a ringraziarli uno per uno solo per non fare ancora più tardi. Le si parò di fronte con un sorriso enorme sul volto, un po’ di fiatone e gli occhi leggermente lucidi.
«Signorina, aspetta qualcuno?» chiese il biondino dolcemente, chinandosi in avanti. La bambina alzò lo sguardo verso la voce familiare, gli stessi occhi chiari della madre che si incrociarono con quelli del padre. Il sorriso subito le spuntò sulle labbra sottili mostrando i dentini e le finestrelle tipiche dei bambini.
«Papà!» esclamò felice saltandogli al collo. Niall la strinse forte al petto accarezzandole i capelli biondo cenere e lasciandole un lieve bacio sulla fronte.
«Hai aspettato tanto, Beth?» chiese il biondo posando la bambina di nuovo per terra e prendendola per mano
«No, papà. Siamo rimasti in classe un po’ di più perché John ha fatto arrabbiare la maestra» rispose Elisabeth assumendo un’espressione alquanto schifata. Non andava molto d’accordo con John, era un bambino troppo agitato per i gusti della biondina.
Niall annuì sorridendo mentre si avviavano verso la macchina
«Che ha combinato questa volta?» si interessò il padre aprendo la portiera anteriore della macchina e facendola accomodare sul sedile.
«Ha litigato con un bambino di un’altra classe per delle carte..» disse con sufficienza, poi
«..roba stupida da maschi.» commentò con la solita faccia disgustata.
Niall rise a quell’affermazione posizionandosi in macchina, infine partì verso casa.
«E tu invece cos’hai fatto oggi?» continuò il biondo dando un’occhiata nello specchietto per vedere la bambina che a quella domanda fece spallucce
«La maestra ha spiegato di nuovo quella cosa di matematica.. ma io già la so perché me l’hai spiegata tu.» affermò sfoderando l’ennesimo sorriso che riempiva Niall di felicità. La sua Beth era davvero intelligente e vispa, non si lasciava sfuggire niente. Era una bambina molto curiosa, come il padre.
 
Erano quasi arrivati a casa e durante il tragitto, Elisabeth, aveva raccontato tutto quello che aveva visto a scuola, tutto quello che era successo senza lasciarsi sfuggire niente. Il silenzio regnava da poco, ma fu subito rotto dalla piccola
«Ho fame, papà..» sì lamentò muovendo le gambe e guardando fuori dal finestrino. Niall svoltò l’angolo e si ritrovarono nella via di casa, ma l’uomo non si fermò e continuò ad andare avanti.
Beth si stupì e subito
«Hai passato casa nostra» affermò guardandolo, lui sorrise dando un’occhiata allo specchietto
«Ce ne andiamo al McDonald’s solo io e te, vuoi? Anche papà ha parecchia fame» rispose alla bambina curiosa che subito si agitò sul sedile ridendo e annuendo.
Non andavano spesso in determinati luoghi, a Ellie non piacevano. Diceva che si riempivano solo di schifezze e che non voleva assolutamente una figlia e un marito gonfi come palloni.
Niall, invece, riteneva che fossero più pratici e veloci, e poi amava quei panini.
Beth non era da meno; le piacevano tutte le salsine e la carne di pollo, per non parlare delle patatine.
L’uomo parcheggiò la macchina sotto i soliti tendoni verde muschio, fece scendere Elisabeth e di nuovo la prese per mano sorridendole. La bambine rise di romando; per lei, uscire con il padre, era sempre meraviglioso.
Si incamminarono verso l’ingresso, Beth stava già elencando al padre ciò che avrebbe voluto e Niall l’ascoltava ridendo e cercando di limitare un po’ le sue scelte. Amava mangiare quella roba, ma se avessero esagerato Ellie non gliel’avrebbe fatta passare liscia.
Il biondo fece l’ordinazione e poi si accomodò al tavolo dove la bambina era già seduta, un sorriso enorme stampato sulle labbra.
«Sei contenta?» chiese l’uomo sorridendole dolcemente, avrebbe fatto di tutto pur di renderla felice. Parecchie volte durante la sua vita si era ripromesso di diventare un padre non troppo accondiscende, magari un po’ rigido in fatto di regole e con il si non semplice, ma con Elisabeth era cambiato tutto. Non riusciva a negare quasi nulla alla sua bambina, quei grandissimi occhi azzurri e il sorriso dolce lo riempivano completamente.
«Si» fece Beth allungando le manine verso quelle grandi di Niall e giocandoci. Sì, avrebbe fatto di tutto pur di accontentarla.
«Bene! - esclamò il biondo battendo le mani sul tavolino – adesso mangiamo come se non ci fosse un domani!». Beth scoppiò a ridere, una risata cristallina e pulita tipica dei bambini e iniziò a mangiucchiare le patatine che erano ormai arrivate insieme al resto del loro ordine.
Niall sorrise l’ennesima volta quel giorno, e con il panino in mano
«Un’ultima cosa, tesoro» la guardò notando un po’ di salsa sulle guance che prontamente pulì un con tovagliolino
«..ovviamente la mamma non deve sapere niente, intesi?» propose e Beth rise di nuovo, contenta ed eccitata per quello strappo alla regola che il suo papà le aveva concesso. Di nuovo.

***

Angolo Autrice: Hiii c:
Bene.. non so come scusarmi. E non propriamente del ritardo immane di cui mi macchio (?), bensì dello schifo che ho scritto. Io non ho veramente parole.
L'ho letta e riletta giornate intere, aggiustato una frase di là, modificato una parola di qua. ..niente. Non sono riuscita a far di meglio, perdonatemi.
Sebbene sia uno schifo pazzesco, è comunque per quella cosa curiosa di Vit che boh.. mi odierà ancora di più dopo 'sta cosa oscena.
Non ha neanche una fine decente, cioè.. è preso e buttato dentro tutto quello che mi passava di mente. Chiedo ancora perdono, davvero.
Non mi aspetto visualizzazioni o recensioni perché dai.. no, basta. Se ci penso piango c.c
Okay, chiudo questo angolo di scuse. 
Spero di rifarmi con la prossima, e spero di non avere pressioni *look around* da parte dell'interessata.
See you soon with Zayn. c:

  
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