Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Lou_    11/06/2013    7 recensioni
Due ragazzi.
Due mondi paralleli.
Scienziati che giocano a controllare il mondo.
Un amore destinato a finire come è cominciato.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A






Epilogo







 

Aprii gli occhi di scatto, svegliandomi di soprassalto e spegnendo la sveglia accanto a me che trillava in modo insistente.
Sbadigliai, stiracchiandomi e mettendomi in piedi a fatica. La luce solare penetrava liberamente dalle tende della mia finestra, illuminando la stanza. Dal piano inferiore sentivo un muoversi continuo di oggetti metallici e tacchi a spillo sul palchet.
Sospirai, un'altra giornata stava per iniziare.
Strusciando le ciabatte sul pavimento, raggiunsi il corridoio centrale e, muovendomi a tentoni nel buio, raggiunsi i gradini iniziali delle scale.
-"Ciao tesoro! Come stai?" Cominciò allegra mia madre, tra un passo e l'altro per il salotto alla ricerca di non so cosa.
Sbadigliai ancora, stropicciandomi l'occhio e scendendo le scale barcollando.
-"Mh" mugugnai come risposta, facendola ridere leggermente.
-"Tesoro la colazione è sul tavolo...ah e per caso hai visto le chiavi dell'auto?" Continuò, con sguardo assente.
Io scossi la testa, raggiungendo l'isola della cucina e rubando qualche biscotto al cioccolato.
-"Ah eccole!" Urlò di gioia nell'altra stanza, facendomi sorridere.
Un altro zampettio di tacchi sul pavimento e
"Tesoro ultima cosa, come mi trovi? Devo essere impeccabile per il nuovo colloquio..." Abbassò lo sguardo sul suo abito, imbarazzata, per poi fare una piccola piroetta sul posto.
Scossi nuovamente la testa e, combattendo contro l'istinto di addormentarmi sul ripiano davanti a me, alzai un pollice di assenso verso mia madre che, sorridendo radiosa, si avvicinò a me e mi stampó un lungo bacio sui capelli.
-"Ti voglio bene, ricordatelo sempre" mi sussurrò quindi all'orecchio.
La salutai con un cenno del capo e la vidi sparire dietro lo stipite della porta della cucina.
Chiusi un attimo gli occhi, godendomi quel nuovo ed irreale silenzio, quindi corsi in camera mia a prepararmi per la scuola.







L'aria era fresca e leggera e mi scompigliava piano i capelli. Allungai il passo, ero come al solito in ritardo e non volevo trovarmi chiusa all'esterno del cancello scolastico a pregare di entrare. Scorsi da lontano, svoltando l'angolo, la scuola, ormai vuota all'esterno. Mi mordicchia il labbro nervosamente, cominciando a correre sull'asfalto.
Raggiunsi in breve tempo l'entrata, trovandomi chiusa fuori e una bidella intenta a spazzare via dell'erba dalla strada.
Presi fiato, quindi tossicchiai rumorosamente per attirarne l'attenzione. Quella smise di pulire e si voltò verso di me con aria seccata.
-"Scusi - cominciai, schiarendomi la voce - non è che mi farebbe entrare?"
La donna, sulla cinquantina e dai corti capelli neri scosse la testa categoricamente, voltandosi per tornare alle sue faccende.
-"La prego, ho solo cinque minuti di ritardo!" Imprecai a voce alta, poggiandomi al cancelli in ferro davanti a me.
La bidella sospiró, tornando ad osservarmi dall'alto in basso, prendendo un profondo respiro.
-"Senti signorina, la prossima volta punta la sveglia un po'..." La voce le si abbassó di colpo e io rimasi ad osservarla corrucciata.
Aveva lo sguardo puntato alle mie spalle, quindi mi voltai velocemente e scorsi un ragazzo riccio, alto e di corporatura esile ma muscolosa.
Sentii l'aria attorno a me venirmi a mancare, la realtà attorno a me farsi appannata, incrinarsi, le guance tornare umide. Tornai a guardare la bidella, che, nel frattempo, si era affrettata ad aprire il cancello al ragazzo, che ringraziò in modo sbrigativo, entrando dopo di me. Accelerai il passo attraverso il cortile scolastico; non volevo voltarmi, non volevo pensare, solo correre.
-"Ehi!" Una voce roca alle mie spalle, così familiare e contemporaneamente lontana e intoccabile.
Singhiozzai tra me, non smettendo di camminare.
-"Insomma ferma! - un grido esasperato, ora più vicino. Alzai lo sguardo davanti a me per notare lo stesso ragazzo riccio in piedi, con espressione preoccupata in volto.
-"Spostati" sussurrai, cercando di mantenere la calma, aggrapparmi a quella sensazione di tranquillità, sempre più irraggiungibile.
-"Se mi assicuri che stai bene..."
-"Sto bene" tagliai corto, mantenendo sempre lo sguardo basso.
-"Ripetimelo guardandomi negli occhi" continuò lui, con tono più dolce.
Imprecai, non riuscendo più a trattenere le lacrime e
"Non ho tempo per certe sciocchezze! Lasciami in pace! Non sto bene ma a te cosa importa? Vai ad importunare qualcun'altra" sbottai, spingendolo da un lato della strada e tornando sui miei passi.
-"Non è normale vedere una ragazza piangere mentre ti guarda, per questo ho chiesto." Disse con tono lapidario.
Mi bloccai nuovamente, sospirai, guardai in alto verso il cielo per qualche attimo, quindi deglutendo a fatica mi diressi verso il cancello.
-"Ora dove vai?" Riprese con tono esasperato.
Non mi voltai nemmeno, sorrisi solo amaramente e
"Ci si vede, Harry"









-"Anche io" la sua voce roca divenuta così lontana, poi il buio.
Mi alzai dolorante dal pavimento, massaggiandomi la testa e osservando l'ambiente familiare attorno a me: il mio bagno.
Mi morsi il labbro, accucciandomi in un angolo della stanza con le gambe piegate contro il mio busto e, finalmente, piansi.
Sfogai quel magone che avevo dentro, liberai la mia mente dalle ansie, le preoccupazioni, i pensieri e le assurdità degli ultimi giorni.
Ma soprattutto piansi per Harry.
Mi amava, io lo amavo.
L'amore è un sentimento che si sente così poche volte nella vita, e quel ragazzo lo aveva fatto sentire addirittura unico.
E ora lo avevo perso, come l'illusione di quel mondo che avevo appena abbandonato.
Singhiozzai, quindi, asciugandomi le guance con una mano, uscii dal bagno lentamente, cercando mia madre con lo sguardo.
Raggiunsi le scale, e un rumore di stoviglie rovesciate mi fece irrigidire, quindi mi voltai in direzione del rumore e scorsi mia madre, le mani sulla bocca, gli occhi velati da lacrime e arrossati, di chi si è svuotato anche dell'anima piangendo.
-"Mamma" sussurrai sconvolta.
E lei semplicemente corse verso di me, superando le scale senza sforzo e stringendomi a sé con amore, forza, affetto.
Quel gesto, quel gesto fu l'unico a farmi dimenticare Harry, la sua immagine, i suoi ricci le sue labbra i suoi occhi, per un attimo.
Mia madre che mi abbracciava, era da tanto che non accadeva.








Continuavo a rimuginare su quell'addio improvviso e costretto. Non lo volevo abbandonare, da quando gli avevo detto addio ero così vuota, una corazza di metallo senza nessuno dentro, inutile e terribilmente triste.
Mi ci erano voluti giorni per scordarmi dei suoi capelli, settimane la sua voce, un mese il suo tocco leggero e delicato su di me.
I suoi occhi invece mi comparivano davanti ogni notte.
Era l'unica cosa rimasta di lui nella mia mente alla quale potevo aggrapparmi, solo che ogni volta che mi ci appendevo con le unghie, la mattina svegliandomi cadevo rovinosamente al suolo.
Non avevo più avuto notizie di lui, non sapevo come stava, se Scarlett o Louis o Nicholas stessero bene. Se beveva il tea regolarmente prima di dormire come quando io ero con lui e lo preparavamo insieme, o se amava ancora indossare jeans informi, o se la mattina il sole gli illuminava ancora i capelli.
Nulla, solo ricordi.
E fino ad ora era andata bene così, potevo accedere alla mia immaginazione quando volevo, isolarmi un po' e stare in sua compagnia.
Mia mamma pensava al resto; era diventata molto più attenta e affettuosa nei miei confronti da quando ero scomparsa, il che mi faceva riflettere.
Ma oggi? Questa fottuta mattinata dovevo per forza incontrare l'Harry della mia realtà? Del mio mondo?
Una ferita dalla quale mi stavo ancora curando, venuta brutalmente riaperta.
Ed ora ero qui, sola e persa tra i miei pensieri, a camminare verso non so dove, forse a casa, l'unico posto che non mi ricordasse di lui.








L'aria si era affievolita, lasciando spazio ad un'atmosfera calda e soffocante, dannatamente afosa.
Il sole non dava cenni di sparire e io, coprendomi dal sole con una mano, aprii la porta di casa, per poi chiudermela alle spalle con uno scatto.
Il locale era deserto e silenzioso; sospirai per dirigermi al piano di sopra, lanciando pesantemente lo zaino in un angolo.
Mi tolsi in fretta camicetta e jeans, recuperai un asciugamano e corsi in bagno, chiudendomi la porta alle spalle.
Diedi un occhiata intorno e mi bloccai con le mani a mezz'aria, la bocca spalancata e gli occhi sgranati.
Il respiro mozzato in gola, il cuore che smise all'istante di battere.
Tutto in quel momento mi sembrò irreale e senza senso.
-"Cazzo" biascicò lui, tirandosi a sedere a fatica e massaggiandosi la testa.
Alzò il viso e incrociò il mio sguardo; sbiancò anche lui.
Attimi di silenzio interminabili, dove solo allora mi resi conto di essere spiacevolmente in mutande, quindi con uno scatto presi l'asciugamano e mi coprii alla meglio.
Lui arrossì, accennando un sorriso, quindi si passò una mano tra i ricci, alzandosi in piedi.
-"Sunny" sussurrò allora, il mio nome pronunciato dalla sua voce, roca e fievole.
Un tuffo al cuore.
Sorrisi, le lacrime a velarmi lo sguardo.
-"Ha...Harry" risposi io, ancora incredula e sopraffatta dalla gioia.









Giornooooo :D
Allora? iniziate le vacanze?
Fi io non ce la facevo più.... ma sono riuscita ad aggiornare ;)
Allora, che ne pensate di questo epilogo?
Secondo voi Harry come è tornato da Sunny?
Beh che dire.... questa è la fine :(
Vi ringrazio tutte di cuore, dalla prima all'ultima: senza di voi non avrei scritto un cazzo lol
Spero vi sia piaciuta come trama, un po' diversa dalle solite che si aggirano per il sito...
Ehhh niente, se volete sto scrivendo un'altra storia, angst e larry *^*
La trovate sul mio profilo ;)
Auguro buona fortuna a chiunque abbia esami da fare ;))
Bacione e a presto spero! <3
Lou_

GiornoooG 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Lou_