Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Give_me_only_kiss    11/06/2013    2 recensioni
Lui non era niente. Era nero. Questo pensava un piccolo Scorpius di appena undici anni, fissando le gocce di pioggia che bagnavano il vetro della finestra di camera sua. Si alzò sbuffando e si mise davanti allo specchio, scompigliandosi i capelli con la mano destra.
Tutto quello che vide fu la luce più assoluta: capelli biondi, quasi bianchi, da angelo e carnagione lattea, labbra sottili e lineamenti taglienti, occhi azzurro lucente eppure slavato, con picchiettature grigie.
Assomigliava ad un angelo.
Scorpius ghignò, ricordandosi un detto che aveva letto in un libro babbano.
L’apparenza inganna.
Perché per quanto Scorpius fosse bello fuori, dentro era marcio. Nero.
Genere: Dark, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Albus Severus Potter, Draco Malfoy, Hermione Granger, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Draco/Hermione, Rose/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 16

Albus era un codardo. Si sentiva un codardo. Erano quasi arrivate le vacanze di Natale e non aveva ancora detto nulla a Scorpius. In compenso, lui e Rose stavano migliorando in fretta.

Scorpius ormai maneggiava abilmente tutte le magie avanzate e Rose era diventata un’esperta di storia angelica. Erano tutti e due a buon punto. Quanto avrebbe voluto che avessero incontrato delle difficoltà, almeno Scorpius non sarebbe stato quasi pronto.

Quasi pronto al sacrificio.

 

-Allora, Scorp, vieni a casa mia per Natale, vero? – chiese Rose mentre lei e Scorp andavano da Domenique, per la solita lezione. Scorpius la guardò sorridendo.

-Poi vedremo – rispose, mentre le cingeva le spalle con il braccio. Rose fece una smorfia, liberandosi dalla stretta dall’amico.

- Le vacanze iniziano dopodomani, miseriaccia! Devi darmi una risposta!  - sbottò la rossa. Scorpius abbassò lo sguardo e Rose capì quale era il problema.

-Non preoccuparti, non andremo alla Tana, ma alla casa dove viviamo la mamma e io. Probabilmente la Vigilia la trascorreremo con i nonni, ma a Natale inviteremo te e Dray e la famiglia di Al a casa.

-Sicura? – domandò Scorp, mentre apriva le porte della stanza delle Necessità.

-Sicura – gli assicurò Rose con un sorriso smagliante. Entrarono.

La Stanza era trasfigurata come al solito. Un grande prato verde sconfinato, con una quercia nel bel mezzo, alla cui ombra stava seduta Domenique. La Veela stava facendo yoga, con le gambe incrociate e gli occhi chiusi.

Rose e Scorpius si sedettero di fronte a lei, aspettando che la Grifondoro uscisse da quello stato di meditazione assoluta. Delle volte ci volevano secondi, a volte ore.  

Passato qualche minuto, fortunatamente, gli occhi azzurri di Domenique si spalancarono, e lei sorrise.

-Ma che puntualità impeccabile, ragazzi – disse – mi piace molto. Mantenete questo ritmo, mi raccomando. Allora, oggi parleremo della natura dei Venerabili.

-Quindi di Albus? – chiese Rose, tirando fuori dalla borsa una piuma e un quadernino, dove teneva tutti gli appunti di storia angelica.

-Esattamente. Allora, prima della creazione degli Angeli, il primo Venerabile, un mago di nome Simon, abitava a Diagon Alley. Era temuto in tutto il villaggio, poiché era il primo Rettilofono non appartenente alla discendenza di Salazar Serpeverde. Cominciarono a chiamarlo Colui che Parla alle Creature della Terra. Era solo un ragazzino, e Fen lo prese sotto la sua ala.

-Lo addestrò come si deve a un mago d’elitè e nel giro di pochi anni, Simon divenne un mago eccellente e potente. Dovete sapere che alla creazione degli Angeli, ognuno dei tre – Fen, la Custode, il Venerabile – donarono una parte di loro agli Angeli.

-Il dono più grande fu quello della Custode, che donò la propria forza vitale. Fen donò parte dei suoi poteri magici. Il Venerabile donò la propria saggezza. Simon era cresciuto in un ambiente ostile, ma era di carattere ottimista e gli insegnamenti di Fen lo avevano fatto maturare prima del tempo. Per questo la saggezza è un’innata dote dei Venerabili.

- Simon salvò più volte il villaggio dai Demoni, anche se con molta fatica, e la gente cominciò a chiamarlo Venerabile. Dovete sapere che, avendo donato una parte di lui ai primi Angeli, Simon morì quando Perseus ed Eltanin morirono. Così sempre.

-Ogni Angelo ha una propria Custode e un Venerabile al suo fianco, e questi sono inesorabilmente legati a lui.

Scorpius abbassò lo sguardo. Rose e Albus dipendevano da lui. Guardò la rossa, che gli sorrideva. E si sentì colmo di fiducia in sé stesso.

-Dome? – intervenne il biondo – Fen ha detto di essere immortale, e che i Venerabili si resero immortali in un’altra forma. Quale? – Domenique sospirò.

-Proprio come noi Custodi siamo scelte attraverso un legame naturale che abbiamo con gli Angeli, i Venerabili devono cercare un Angelo a cui fare da guida, occuparsi della sua istruzione e aiutarlo anche in guerra, se serve. La forma che Simon scelse per rendere immortale lui e la stirpe dei Venerabili è la rincarnazione. Molto spesso lo spirito dei Venerabili sceglie persone vicine all’Angelo a cui deve fare da guida.

Scorpius annuì, mentre osservava la penna veloce di Rose che prendeva appunti.

 

-Buon Natale! – gridò Draco, stappando una bottiglia di champagne, abbracciato a Hermione.

Rose li osservò, sorridendo. Alla fine avevano optato per passare il Natale al Malfoy Manor, e avevano invitato anche la famiglia Potter. James e Lily erano rimasti a Hogwarts, ma Albus aveva accolto l’invito.

Draco e Hermione avevano resa pubblica la loro relazione, scatenando la felicità dei ragazzi.

In quel momento, dopo il brindisi, Albus, Rose e Scorpius stavano per annunciare la natura del biondo.

-Scusate, possiamo avere un attimo di attenzione? – chiese Rose. Scorpius era seduto accanto a lei, sorridendo in modo sghembo. Albus invece, non sembrava particolarmente felice di render e pubblica la notizia della natura sua, di Scorp e Rose.

Ma non appena tutti rivolsero lo sguardo verso la rossa a capotavola, Rose sganciò la bomba.

-Scorpius è un Angelo! – esclamò, portandosi le mani alla bocca. Hermione mise le mani sul cuore e Draco rimase a bocca aperta. Ginny applaudì. Solo Harry aggrottò la fronte, capendo la gravità della cosa, e scambiandosi un’occhiata d’intesa con il figlio.

-Quindi… - incominciò Harry – vuoi sconfiggere i Demoni? – chiese Harry. Scorpius si fece serio.

-Certo. È questo il mio obiettivo. E riscatterò il nostro nome, papà, te lo prometto – disse al padre. Draco annuì, guardandolo con gratitudine e orgoglio.

-E io lo aiuterò! – annunciò Rose con un sorriso smagliante. Hermione scattò.

-Non ci pensare nemmeno! Scorpius è un conto, è potente! Ma tu sei solo una ragazzina! Nemmeno gli Auror hanno potuto fare qualcosa contro quei mostri! – Rose però continuava a sorridere.

-Mamma, se non lo aiuterò, ne andrà della maggior parte della mia forza vitale! Sono una Custode, la sua Custode – indicò Scorpius – e lo aiuterò, che tu lo voglia o no!

Hermione rimase seria.

-Sei una Custode?

-Sì. E Albus è un Venerabile, anche lui dovrà aiutare Scorp e poi…

-Scorpius deve morire! – esclamò Albus. Il silenzio calò tra i presenti. Scorpius si voltò lentamente verso il Venerabile, l’incredulità negli occhi.

-Ecco, l’ho detto! – continuò, con le lacrime agli occhi – Scorpius, per quanto sia infinitamente potente, non potrà mai farcela contro un esercito di Demoni!

-E tu me lo dici solo adesso?! – gridò Scorp, alzandosi, mentre la rabbia gli graffiava il petto e le sue mani cominciavano a illuminarsi di azzurro. Albus si concentrò e uno scudo verde si stagliò intorno a lui, mentre Scorpius scagliava una fiammata azzurra contro di lui.

-Senti, te lo avrei detto prima, ma Fen… senti, lui crede che non sarai mai in grado di sconfiggere un esercito di Demoni da solo. Vuole sacrificarti non appena terminerai il tuo addestramento (credimi, gli duole il cuore al solo pensiero) per far risorgere Perseus ed Eltanin, gli Angeli più potenti mai esistiti.

-Quel bastardo! – urlò Scorpius, scagliando un’altra fiammata che corrose lo scudo di Al. Albus cercò di calmarlo dicendogli:

-Sta calmo! C’è un modo per evitare il sacrificio! – Scorpius si rilassò, respirando pesantemente, mentre Rose tentava di calmarlo e fulminava con lo sguardo Albus.

-Allora dimmi, prima che ti faccia a pezzi! – lo minacciò, estraendo due coltelli dalle tasche posteriori dei jeans e facendoli roteare. Albus deglutì. Domenique aveva istruito Rose all’arte della guerra, e gli aveva detto che Rose aveva una specie di.. insomma, sì.. di “talento naturale”.

-C’è un altro Angelo presente su questo pianeta. Un’altra, in realtà – disse Albus, con voce tremante – si chiama Diana. È potente quasi quanto te, Scorp. Forse con il suo aiuto, e quello della sua Custode, potremo farcela.

-E perché non ce l’avete detto prima? Perché Diana non ha iniziato il suo addestramento? Sa di essere un Angelo?

-Certo che lo sa – rispose una voce in fondo alla sala. Fen era là, guardava i presenti, serio.

-Ma non vuole combattere – continuò Albus – perché..

-Perché, miei cari ragazzi, i Demoni sono malvagi, e hanno tolto a Diana l’unica ragione che aveva per vivere. L’uomo che amava, il suo Venerabile. Lei ha provato a vendicarsi, ma non ce l’ha fatta. E ora vive spersa per questo mondo, con la sua Custode, in attesa della fine.

Scorpius guardò Rose, e i suoi occhi di tempesta parlarono da soli. Strinse la mano della rossa e disse:

-La troveremo. E sconfiggeremo quei mostri.   

È un capitolo schifoso, lo so, ma con gli esami scritti che mi perseguitano, non riesco a scrivere di meglio. Ma volevo pubblicare qualcosa. Spero che non ci siano errori, ho riletto velocemente. Nel caso ci siano, mi scuso.

Un bacio, Nihal Potter

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Give_me_only_kiss