Il
mattino del 31
Dicembre una piccola luce
filtrava dalla finestra. Chloe
si alzò ad aprire la persiana per metà, prima di
prendere Beth e portarla nel
lettone con sé. Si sdraiò dal suo lato e la mise
a pancia in giù su di se, con
la testolina rivolta verso il papà. Harry, per
l’appunto, si trovava accanto a
Chloe, girato sul fianco nella loro direzione. E mentre lei accarezzava
la
schiena della figlia, il ragazzo la guardava attentamente, scrutando il
suo
profilo. I capelli biondo cenere, un po’arruffati. Gli occhi
azzurri,
leggermente schiariti dal sole, sembravano mostrare il mare
all’orizzonte, di
prima mattina. Harry passò ad osservare il suo mento,
perfettamente lineare ed
esaminò il suo profilo. Le braccia esili, le gambe magre e
il ventre piatto,
che si notava appena sotto la maglietta. Le mani delicate si muovevano
lente
sulla schiena della piccola Beth, rilassandola. Per un attimo Harry si
chiese
perché non ci provassero, perché non riuscissero
ad amarsi sul serio. Lui era
attratto da Chloe da sempre, poi quella notte aveva cambiato un
po’ le cose. Da
allora lei era diventata la compagna di vita, la mamma e la migliore
amica. Di
certo non sarebbe mai stata la sua ragazza, erano decisamente andati
oltre.
Certo però con un’amica non ci finisci a letto,
per poi vivere nello stesso
appartamento e avere una figlia. Ma quello non era stato voluto, si
disse. Era
stato difficile ritrovarsi a vent’anni con una figlia, questo
era sicuro.
Ancora di più per Chloe, costretta a rinunciare ad un amore
al quale non si era
mai dichiarata. Ma insieme ce l’avevano fatta, avevano
resistito, facendosi
forza a vicenda. Tornò
a guardare Chloe
negli occhi, incontrando il suo meraviglioso sguardo. Storse in modo
buffo la
bocca e allungo una mano sulla sua fronte, spostandole una ciocca di
capelli.
Dio se era bella.
<<
A cosa stai pensando,
Har?>> Gli chiese flebilmente.
<< Penso che anche con tutti i rischi che abbiamo corso e tutti gli errori che abbiamo fatto, siamo arrivati fin qui. E rifarei tutto daccapo Chloe. Beth è la cosa migliore che ci potesse mai capitare, nonostante il fatto che abbiamo solo vent’anni.>> Le disse, avvicinandosi al suo viso.
Chloe gli sorrise, abbassando lo sguardo su Elizabeth che emetteva dei versetti adorabili. Piantò i suoi occhi in quelli di Harry e gli sfiorò le labbra, lasciandogli un morbido bacio al dolce sapore di fragole. Harry le sorrise di rimando, mostrando le adorabili fossette che si portava dietro da bambino. Chloe poté accorgersi che i suoi occhi smeraldo brillavano. Si alzò lentamente, portandosi con se la bambina e scese al piano di sotto a fare colazione.
Non appena appoggiò i piedi sul parquet, notò che in cucina si stava svolgendo una deliziosa situazione romantica.
Liam e Danielle se ne stavano tranquilli a bere cioccolata e scambiarsi sguardi languidi, mentre dal lato opposto del tavolo Eleanor puliva la bocca di Louis, che si era procurato i baffi con la panna.
Nel mezzo c’era Zayn, in simbiosi con il suo I-Phone, impegnato a messaggiare con qualcuno, molto probabilmente Perrie.
Elizabeth emise un vagito e Chloe prese un biscotto dall’apposita biscottiera posta al centro del tavolo, dandoglielo poi in mano. La piccola rise, distraendo tutti da ciò che stavano facendo. La mamma sorrise appena, e Niall allungò le braccia per prendere la piccola.
La bionda, ormai con le braccia libere, prese dalla credenza una bustina di Twinings, immergendola in una tazza d’acqua bollente.
Zayn la osservò fare tutti quei gesti meccanici, dettati dall’abitudine che ricordava avere da adolescente. Ricordava ancora i pomeriggi passati a studiare e ripetere con lei per farle passare l’esame. Era così bella, e adesso la vedeva così fragile. I suoi occhi erano davvero spenti, opposti a quelli che ricordava avere un anno prima. Ma l’incuriosivano ancora di più con quel tono così freddo, misto tra il grigio e il color ghiaccio. Erano davvero attrattivi, belli e dannatamente affascinanti.
Zayn la osservò premere la bustina con un cucchiaino contro la tazza, per poi buttarla. Aggiunse del miele e del limone, poi girò.
Il moro era incantato dai suoi gesti, e anche Louis ed Eleanor erano incantati a guardare quei due.
Chloe portò la tazza alle labbra, bevendo un piccolo sorso di the.
Quando riabbasso la tazza sul tavolo in linoleum, Zayn poté osservare le sue labbra rosse e gonfie, a causa della bevanda calda. Erano perfette, lisce e probabilmente molto morbide, con una magnifica forma a cuore. Per un attimo Zayn venne colto dall’irrefrenabile impulso di baciare la donna di fronte a sé, poi si trattenne per un soffio, dicendosi che era assurdo anche solo pensare a una cosa del genere, dal momento che lui era fidanzato e felice con Perrie.
Ma poteva davvero ritenersi tale? La realtà la sapeva benissimo, ma si rifiutava di capirla e dare ragione al suo cuore. Aveva sperato per tutto quel tempo che Chloe ritornasse, ma ora che era lì, era apparentemente troppo tardi, e troppo complicato. O no? Sarebbe andato tutto liscio se lui avesse seguito i suoi sentimenti? Avrebbero iniziato tutto daccapo, se solo lei gli avesse detto di amarlo? Zayn non sapeva bene le risposte a tutte queste sue domande, e la paura lo induceva a rimanere nella situazione in cui si trovava.
D’altra parte succedeva lo stesso. Chloe se ne stava lì, ad osservare Zayn, la sua pelle olivastra, i suoi occhi color cioccolato e la sua bocca carnosa, che tanto avrebbe desiderato baciare negli ultimi sette anni. Ma la paura la bloccava dal mostrare i suoi sentimenti a quello che un tempo era stato suo amico, ed ora si rivelava il suo peggior disprezzante.
Ripose con cura la tazza nella credenza, dopo averla sciacquata e recuperò la figlia dalle braccia di Niall. Salì al piano superiore e cedette Beth al padre, che la vestì e la portò con sé. Rimasta sola, Chloe decise che sarebbe uscita di casa, e si andò a preparare in fretta. Uscì di casa poco dopo, avviandosi verso il centro città, con le cuffie nelle orecchie e mille pensieri per la testa.
Eccomi qui, puntuale come un fuso.
Che dire, in questo capitolo si capiscono un po' meglio i caratteri dei protagonisti, di Harry particolarmente. Ma se l'avete letto è inutile che io scriva questa precisazione.
Ringrazio le 75 persone che, complessivamente, hanno letto la storia in anonimato.
Però, continuo a domandarmi perchè non recensite. Credo che infondo questa storia faccia così schifo che non vi scomadate nemmeno a buttare giù due righe di critica. Lascio a voi il verdetto, e se questa storia riceverà qualche recenzione, vuol dire che nn scrivo poi così a vuoto.
Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto.
A presto.