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Autore: itsbrie    15/06/2013    2 recensioni
Dalla storia : " Era arrivata lì solo due giorni prima, eppure quelle quarant’otto ore le erano sembrate un’eternità.
Certo, la sua mente era affollata dai pensieri sul nuovo anno, il sesto, che avrebbero affrontato ad Hogwarts, ma in quel momento non volle mentire a sé stessa e mordendosi le labbra, si chiese quando lo avrebbe ammesso.
Quando si sarebbe detta con chiarezza che era perdutamente innamorata di Fred Weasley. [...] Ma Fred non l’avrebbe mai guardata come lei sperava, perché lei era e sarebbe sempre stata la migliore amica di suo fratello minore, non una ragazza di cui potersi innamorare.
Sapeva che il suo interesse non sarebbe mai stato ricambiato, ma in un angolo remoto della sua intimità, si illudeva con forza che Fred potesse vederla così come lei desiderava. "
Se Hermione Granger si fosse innamorata di Fred Weasley?
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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fremione

Salve a voi tutti!
Sono qui per postare il secondo capitolo della Fremione! Scusate il tremendo ritardo, ma ho avuto un esame lunedì e sono riuscita a scrivere soltanto oggi!
Vi avverto che ho cambiato il raiting della storia perchè in questo capitolo ha presa una piega che neanche io mi sarei aspettata, ma, come sapete, le parole ogni tanto si scrivono da sole :)
So che la mia storia non è esattamente un lampo di originalità o genialità, ma se la leggeste e lasciaste un commento, mi fareste un grande regalo.
Ho voluto mettere su carta Hermione e Fred perchè li amo come personaggi e ho voluto sperimentare la coppia, quindi, se le ambientazioni e le situazioni vi suonano sentite e risentite, fate un passo avanti e ditemi se fa schifo o meno, se devo darmi all'ippica o continuare a sperimentare, perchè per me è davvero tanto importante!
Intanto, ringrazio l'affettuosissima Julia_Fred Weasley per aver recensito!
Penso di aggiungere un solo capitolo e poi chiudere la storia!
In realtà potrei chiuderla qui, ma vorrei solo aggiungere un finale più completo!
Grazie in anticipo a tutti voi che leggerete e/o recensirete!
Un abbraccio forte,
Leti.

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Le sembrava tutto stupido, a pensarci, sarebbe tornata indietro e avrebbe annullato il suo invito a Fred in un solo momento.
Dove diamine era quel Giratempo?
Okay, un attimo, si ripeteva, doveva mantenere la calma.
<< Ginny! >> urlò esasperata, buttandosi sul letto e coprendosi il volto con il cuscino.
Affondò in quel biancore tutte le sue ansie e sospirò gravemente.
La giovane Weasley la raggiunse poco dopo, mortificata per il ritardo.
<< Scusa, davvero è solo che.. >> farfugliò confusa.
<< Ti prego, mi sento ridicola, non posso farlo >> affermò Hermione con gli occhi lucidi.
La sua amica la raggiunse ai piedi del letto, prendendole le mani << Adesso basta >> proclamò << Non ti posso permettere di buttarti giù per questa festa, per mio fratello, capito? >>
La castana si morse il labbro e scosse il capo << Non avrei mai dovuto invitarlo, si prenderà beffe di me, e io già so che non sarò in grado di mettere due parole in fila >>
Ginny scoppiò a ridere << Per quanto ti possa piacere Fred, non credo che ti proibiresti di parlare, e questo lo sai anche tu! >>
Al suono di quelle parole, Hermione sorrise, leggermente rilassata.
Ginny aveva un effetto terapeutico su di lei, ogni volta che ne aveva bisogno, lei era la sua cura.
Per questo, le sarebbe stata sempre grata.
<< Piuttosto, tu con chi verrai? >> domandò.
A quel punto, la giovane Weasley ridacchiò << Harry >> sibilò.
La Granger si alzò in posizione retta e la guardò con occhi stralunati << Mi stai prendendo in giro! >> esclamò con un sorriso radioso.
Ma l’altra scosse il capo con decisione << Oh no! Oggi me l’ha chiesto, beh si.. C’è voluto un po’, ma poi è riuscito a dirlo e non ho potuto dire di no! >>
<< Certo che non avresti potuto! Sei cotto di lui e lui e cotto di te! Finalmente una bella notizia >>
Hermione battè le mani soddisfatta e si sporse per abbracciare forse la sua amica.
<< Penso proprio che questa serata ne vedrà delle belle >> disse Ginny, diretta verso la sua camera.
L’altra sospirò, ma non potè fare a meno di annuire, felice.
Nella sua mente le immagini di come sarebbe andata la serata, si proiettavano prepotenti, lasciandole immaginare un completo disastro.
Prima, Fred avrebbe riso del suo vestito – bianco, stretto sul petto, gonna ampia e vaporosa -, poi avrebbe riso della festa, di Lumacorno, del suo disperato tentativo di rendere tutto meno ridicolo.
Infine, sarebbe andato via, lanciando in aria un vassoio di tartine servito da Neville.
Che orrore pensava, mentre alzandosi dal letto, lisciava il vestito, sistemava i capelli e decideva come ultimare il trucco.
A pensarci meglio, avrebbe tenuto sciolti i capelli e si sarebbe truccata il meno possibile.
Non voleva dare troppa importanza al suo aspetto, se Fred avrebbe potuto mai provare un interesse verso di lei, doveva essere autentico, senza fronzoli.
Ma perché, quel ragazzo le faceva questo?
Perché la sua fermezza, la sua razionalità, sparivano appena pensava a lui?
Perché se il suo amore era pazzia, Fred era la sua chiarezza?
Perché se il suo amore era tragedia, Fred era il suo rimedio?
Perché doveva essere così perdutamente innamorata di lui?
Questo avrebbe dovuto chiederlo a sé stessa circa due anni fa, quando ancora sarebbe stata in tempo per salvarsi.
Invece, ci era caduta con tutte le scarpe e adesso, c’era dentro fino al collo.
Non si sarebbe ritirata, sarebbe andata alla festa, si sarebbe divertita, avrebbe fatto capire a Fred che per lei era importante stare bene.
E poi, se lui non l’avesse ricambiata, col senno di poi, lei lo avrebbe accettato.
Intanto, si beava del pensiero di poter stare da sola con lui, di poterlo guardare per tutto il tempo che avrebbe voluto.
Era felice perché, segretamente, avrebbe continuato ad amarlo e a tremare alla sua vista.
Era così, la sua passione per Fred, sincera, acerba.
Sperava con tutto il suo cuore di poter continuare a bearsi di lui, del suo sorriso, delle sue risate, del suo carisma e simpatia.
Non avrebbe mai rinunciato a quel volto così rassicurante, onesto, spiritoso eppure così profondo, chiaro, affascinante.
C’era in Fred qualcosa che la conduceva a godersi la vita, a lasciarsi alle spalle il resto.
Fred era la sua spinta irrazionale e razionale insieme.
Quanto desiderava- di poterlo amare sapendo di essere ricambiata, quanto avrebbe voluto che lui la guardasse con occhi colmi di desiderio..!
Ma quelle erano solo fantasie, Fred era così popolare, perché avrebbe dovuto interessarsi a lei?
Lei che era solo Hermione, la migliore amica di Ron, che era solo una ragazza troppo dedita allo studio, che era solo la ragazza che aiutava sua madre a lavare i piatti..
Chi era lei, per Fred?
Sospirò, guardandosi per l’ultima volta allo specchio.
Si vide pronta e forte, si vide serena e disposta ad accettare le cose, comunque sarebbero andate.

Raggiunse l’ala del castello dove si sarebbe svolta la festa da sola, non voleva arrivare fino a lì con Fred, meglio rifornirsi prima di aria.
Ma quando lo vide in lontananza, il suo cuore sussultò.
Si fermò, nascondendosi dietro una colonna.
Iniziò a respirare nervosamente, sventolandosi con il bigliettino d’invito.
Dopo un paio di minuti, mosse un passo in avanti e si decise a raggiungerlo.
Fred, dal canto suo, vedendola arrivare, sorrise << Eccoti, Hermione! >> esclamò muovendo un braccio.
Lei non potè non ricambiare quel sorriso e velocizzò i passi, diretti verso di lui.
Quando lo raggiunse, il diciannovenne l’abbracciò di slancio, poi si soffermò a guardarla.
Si disse che stava davvero bene, la sua finezza era impeccabile, l’eleganza che emanava lo riempiva tutto, dandogli una sensazione di benessere.
<< Sei davvero molto carina >> le disse, prendendola sottobraccio << Non te lo dico per lusingarti, ma adesso non ti montare la testa, bambina mia >>
Lei scoppiò a ridere, pensando che se sarebbe continuata in questo modo, come minimo sarebbe collassata.
Fred era davvero bello nel sua camicia bianca e pantalone nero, lo era così tanto, che involontariamente, carezzò il tessuto della camicia per inebriarsi del suo profumo.
Era totalmente assuefatta, non avrebbe resistito.
<< Grazie, so che detto da te vale veramente tanto >> sorrise lei.
Stavano entrando nella grande sala che il professor Lumacorno aveva organizzato alla perfezione.
Un lungo tavolo ricoperto di cibi e bevande di ogni tipo si estendeva davanti i loro occhi, ragazzi – anzi, studenti – servivano tartine e sfizi a tutti gli invitati.
Il fuoco nel camino bruciava indisturbato, e tutti chiacchieravano tranquilli.
<< Però, Granger, non ha affatto l’aria di essere di una festa noiosa con secchioni da ogni parte >> affermò Fred divertito.
Lei annuì, decisamente sollevata << Visto? Questo LumaClub non è poi così male >>
<< Forse potrei pensare di impegnarmi a pozioni! >>
<< Sarebbe un buon inizio, non credi? >>
<< Beh, Granger, io odio studiare, penso che tu lo sappia, non so se questo potrebbe spingermi a mettermi sui libri.. >>
<< Se ti aiutassi a studiare magari avresti qualche opportunità >>
Hermione non credette di averlo detto davvero.
Ci pensò un paio di volte, ma quella frase si ripeteva in continuazione nella sua mente.
Aveva davvero fatto una proposta del genere a Fred, lo aveva fatto senza neanche rendersene conto.
Lui scoppiò a ridere, accarezzandole il capo – gesto che la fece tremare – poi disse << Vedremo >>
Mangiarono qualcosa, mentre venivano finalmente raggiunti da Ginny e Harry, che sembravano essere una felice coppia di fidanzati.
Lo sguardo dolce con cui Harry guardava Ginny fece sospirare Hermione, che dal canto suo, guardava Fred che punzecchiava sua sorella.
<< Come va? >> le bisbigliò Ginny.
Lei alzò le spalle << Bene, niente di che, lui è davvero molto carino con me >>
La rossa ridacchiò << Sono certa che succederà qualcosa tra voi >>
Hermione alzò gli occhi al cielo << Ora come ora, non mi importa, mi sta facendo sentire così viva che.. Non fa nulla, potrebbe anche rifiutarmi, andrebbe bene lo stesso >>
<< Non lo farà! Ah se solo potessi renderti conto di come ti guarda! >>
<< Che cosa vuol dire? >>
Ginny scosse il capo << Non smette di fissarti, penso che conosca a memoria ogni piega del tuo vestito, che sono quasi certa, se potesse, ti sfilerebbe di dosso ora.. >>
<< Ma Ginny! >> la zittì la diciottenne << Questi pensieri impuri non dovresti dirli ad alta voce, dovrebbero restare nell’angolo più recondito della mia mente! >>
La Weasley la guardò basita << Hermione Jean Granger! Taci prima che ci sentano! >>
Infatti, Fred e Harry le stavano raggiungendo con due bicchieri di Acquaviola.
<< Per voi, dolcezze >> scimmiottò Fred.
Hermione prese il suo bicchiere, ma prima che potesse voltarsi per dire qualcosa a Ginny, lei e Harry erano già andati via.
<< Credi che tra loro ci sia qualcosa? >> chiese il rosso.
Lei annuì << Oh, ne sono certa >>
<< George ed io ci speravamo >> disse lui << In realtà, Ginny ha sempre avuto un debole nascosto per lui, ma questo non dovrei dirtelo >>
Così, i loro occhi si incrociarono.
Fred aveva lo sguardo più bello che avesse mai visto.
Sarebbe potuta sprofondare e risalire in esso senza neanche accorgersene.
Perché le faceva questo effetto?
<< Non importa, era palese anche per me >> rispose pacata.
<< Allora, posi quel bicchiere e balli un po’ con me? >>
Hermione lo fissò sbigottita.
La sua richiesta l’aveva spiazzata, totalmente.
Ma lui non le diede il tempo di rispondere, le aveva già preso la mano e la stava conducendo verso tutte le altre coppie che volteggiavano per la sala.
<< Vedo che non ti sei fatta pregare >> la provocò ridendo.
Hermione abbassò il capo << Ti prego >> mormorò.
Stava tremando, sperò che Fred non se ne accorgesse.
Ma come risposta, il diciannovenne aveva circondato il suo collo con le braccia di Hermione, mentre aveva stretto forte la sua vita a sé.
Questo contatto così intimo, provocò nel corpo di Hermione un fremito tale che non riuscì a parlare per un po’.
E Fred, instancabile, non smetteva di fissarla.
Forse era come aveva detto Ginny, conosceva davvero ogni piega del suo vestito, ogni pizzo, ricamo..
<< Mi spieghi perché Cormac McLaggen non ti leva gli occhi di dosso? >>
La giovane sorrise appena << Mi aveva chiesto di andare con lui, ma ho declinato >>
Ormai, non controllava più le sue azioni, ogni cosa prendeva la sua strada e lei non si opponeva.
Era proprio vero che Fred era la sua spinta irrazionale.
<< Ovviamente hai scelto il meglio, complimenti >> ribattè lui divertito << E poi McLaggen è davvero un tale viscido.. >>
Lei annuì << Beh, Fred, cosa mai potresti aspettarti da uno che mi ha dato della frigida solo perché non ridevo alle sue battute? >>
Il gemello Weasley la guardò sconcertato << Ma cosa stai dicendo? >>
<< Suppongo che non sappia nemmeno cosa voglia dire >>
<< Beh, direi di no >> sussurrò al suo orecchio << Ma questo non possiamo proprio saperlo >>
<< Fred! >> lo rimbeccò Hermione, mentre lui le faceva fare una piccola giravolta per poi attirarla di nuovo a sé con forza.
<< Oh beh, magari sotto quel vestitino bianco.. >>
A quel punto lei non potè fare a meno di diventare tutta rossa per l’imbarazzo.
<< Fred, per favore, non dire queste cose! >>
Lui roteò gli occhi << Beh se te l’ha detto.. >>
<< Non starai davvero insinuando che io sia frigida >>
<< Ti sto provocando e basta, Hermione Granger >> ripetè di nuovo Fred al suo orecchio.
Ma stavolta era più vicino, molto più vicino alla sua bocca.
Lei lo fulminò con uno sguardo << Non dovresti >>
<< E perché mai? >> ribattè lui.
<< Perché tu, tu.. Mi stai mettendo in imbarazzo, basta >>
Hermione fece per divincolarsi ma Fred la strinse ancora di più.
Si sentiva impazzire, il desiderio di baciarlo si faceva sempre più pressante, mentre la volontà razionale di mettere fino a tutta quella pazzia si faceva largo tra tutti quei pensieri.
Non avrebbe dovuto permettergli di comportarsi in quel modo fin dall’inizio, eppure, non ci riusciva.
In fondo, lei voleva che Fred la provocasse, che la facesse sentire qualcuno per lui.
E in quel momento, lui lo stava facendo.
<< Oh, Hermione.. Tutte queste resistenze non ti porteranno da nessuna parte >>
<< Dai, Fred, vado a prenderti qualcosa da bere >>
Ma lui scosse il capo << Granger, giuro che non voglio nulla, ti costa tanto intrattenere un pochino il ragazzo che hai invitato? >>
Fred sorrise, rilassando tutti i muscoli del viso.
Lei sospirò arresa << Sei davvero una testa dura >>
<< Lo sai come siamo noi Weasley, io sono decisamente il principe dei peggiori >>
<< A questo c’ero già arrivata da sola >>
<< Ma davvero? Non l’avrei mai pensato da te, che sei la maga più intelligente della tua età e tutte quelle altre cose! >>
Hermione rise: Fred non sarebbe davvero mai cambiato.
Per questo lo amava, per tutte quelle qualità che ogni volta la lasciavano sorpresa.
Come se fosse la prima volta.
E ogni giorno, non poteva fare a meno di ripetersi quanto fosse speciale e quanto fosse grata al destino per averla fatta innamorare proprio di lui.
<< Io potevo solo invitare il peggiore, infatti eccoti qui >>
Lui annuì con sguardo divertito << Vedo che sei entrata nello spirito della serata, ma ancora, non mi hai aiutato a dissipare il mio dubbio.. >>
Inevitabilmente le guance di Hermione si tinsero di rosso << Ancora con questa storia? >>
<< Non posso accettare che un verme come McLaggen ti abbia detto una cosa del genere >>
<< Beh, alla fine che ti importa? >>
<< No, è davvero un atto di prepotenza! >>
<< Ma mica tu puoi giudicare o altro, dopotutto.. >>
Non finì la frase, poiché le labbra di Fred avevano già raggiunto le sue.
La coinvolse in un bacio lento, dolce, ma colmo di passione.
Fred la stava letteralmente mangiando, ma con estrema delicatezza, se ciò è possibile.
Hermione si aggrappò alle sue spalle con quelle poche forze che le erano rimaste.
Aveva impiegato tutta sé stessa per riprendersi da quella scossa ma non ci era riuscita.
E quel bacio, quel vortice, la trascinava ancora.
Sapeva di essere caduta nell’amore più cieco e travolgente, ma quel bacio era molto, molto di più.
Fred teneva una mano sul suo viso, mentre l’altra sulla sua schiena.
Ma lei sapeva che non avrebbe retto ancora, per questo, si separò da lui con estrema calma.
Aveva il fiatone.
Non avrebbe mai voluto mettere fine a quel contatto, ma l’aria le mancava.
Il cuore impazziva di felicità.
Fred sorrise sulle sue labbra, continuando a strapparle tanti piccoli baci.
<< Non mi dire che.. Stai facendo tutti questi tentativi solo perché vuoi controllare se sono davvero frigida? >> mormorò Hermione.
Fred le prese la mano, non guardò in faccia nessuno e la condusse fuori dalla festa.
L’attrazione che provava per lei negli ultimi tempi si era fatta sempre più grande, incontrollabile.
Sapeva che partisse tutto da un forte interesse fisico, ma Hermione era molto più di quello.
Era bella, intelligente, sveglia, sincera, brillante, disponibile..
Era perfetta, nonostante sembrasse essere il suo esatto contrario.
Lei così pacata e posata, lui così distratto e goffo.
Ma avevano tanto da darsi, ne era certo.
E questo, lo sapeva senz’altro anche lei.
Senza neanche pensarci, Hermione si avvinghiò a Fred riprendendo ciò che avevano lasciato sospeso alla festa.
Le loro labbra danzavano, dando vita ad una ricerca disperata dell’ultimo respiro.
Ma poi, quelle di Fred, si spostarono al suo collo, provocando un gemito di approvazione da parte di Hermione, che subito, sbottonò i primi bottoni della sua camicia.
Stava succedendo tutto troppo in fretta, non voleva che si andasse subito a quel punto, ma non riusciva a trovare una scappatoia, perché la verità era che non voleva.
Voleva che lui la toccasse, la baciasse, voleva appartenergli.
E non le importava che stesse succedendo prima di tutto il resto, prima delle lunghe passeggiate, degli appuntamenti, delle carezze, delle parole dolci, delle intense strette di mano..
<< Fred, Fred >> ansimò << Aspetta un attimo >> gli disse.
Lui non rispose, prima di lasciarla parlare, l’abbracciò forte.
Hermione sentì le lacrime pizzicargli gli occhi.
<< Prima che succeda qualcosa, qualunque cosa.. >> fece lei con voce tremante << Voglio che tu mi prometta che non si fermerà qui, che non sono stata solo un capriccio.. Io.. Fred, ti prego, dimmi che non sono una come tutte le altre, voglio che tu me lo giuri >>
Lui le sorrise raggiante.
Come era pura, vera, la sua Hermione.
Come poteva meritarla? Come poteva averla lui?
L’aveva tanto bramata e adesso, ecco lì, stretta fra le sue braccia.
Un gioiello, una perla rara.
<< Hermione, non potrei mai farti del male, e non so dove tutto ciò ci porterà, ma io sento qualcosa per te già da tempo.. E non voglio, non posso lasciarti andare >>
Lei lo baciò ancora << Fred, non sai neanche da quanto sognavo questo momento >>
<< Aspetta >> le disse, prendendole le mani << Voglio.. Voglio che sia un bel posto >>
Hermione arrossì – molto probabilmente per l’ennesima volta quella sera – e non disse nulla.
<< Seguimi >> disse il diciannovenne.
Camminarono per un po’, fino a che delle scale familiari non ricordarono ad Hermione di stare per accedere alla Torre di Astronomia.
Quando furono in cima, un lieve venticello li avvolse.
La luna quella sera era d’argento ,bianca, incantevole.
La luce che emanava era tale da poter ipnotizzare, sarebbero rimasti lì a fissarla per ore ed ore, finchè il giorno e le prime luci dell'alba, non si sarebbero impossessate di loro ,facendoli svanire nel chiarore di una nuova giornata.
Il cielo decorato da tante stelle, sembrava voler essere teatro di una nuova avventura, di un nuovo inizio.
Il lago rifletteva la luce che si proiettava direttamente nei loro occhi.
Fred la strinse forte a sé, inalando il suo profumo che sapeva di rose.
<< Sono innamorata di te da sempre >>
Hermione lo disse tutto d’un fiato, ma fu certa che Fred l’udì bene, perche le baciò il capo.
<< Io sono innamorato di te da stasera, va bene lo stesso? >>
La diciottenne fece cennò di sì con la testa, poi si voltò verso di lui.
Fred la sollevò facendole fare un paio di giri, per poi condurla in un angolo.
Ripresero a baciarsi, con più forza e impeto di prima.
Lui le abbassò le spalline del vestito, mentre Hermione aveva già lasciato scivolare per terra la camicia del ragazzo.
Gli baciò le spalle e il torace, poi dietro l’orecchio, percependo approvazione dalla parte opposta, poiché il giovane si appoggiò al muro, scivolando per terra e trascinandola con sé.
Continuò a baciarla, ma stavolta scese verso il seno.
Al consenso di Hermione, Fred le tolse anche la biancheria della parte superiore, mentre lei lasciava si sfilava il vestito velocemente.
Tutto era perfetto: sotto quel magico chiaro di luna, Hermione e Fred si stavano scambiando una promessa.
Incerta, ma sigillata dai loro respiri affannosi, dalla voglia di essere l’uno dell’altra, dalla continua ricerca delle loro labbra, dalla voglia di non lasciare intatto neppure un centimetro di pelle.
E di nuovo così.
Ancora.
Fino ad aspettare l'alba.
.. che si impossessò della luna perchè un altro giorno era lì per nascere.
Pronto per essere vissuto senza più rimpianti.

   
 
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