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Autore: Harryette    16/06/2013    19 recensioni
Non mi avrebbe mai amata. Neanche con tutto l'amore del mondo ci sarebbe riuscito.
Eppure c'era qualcosa di estremamente perverso e masochista dentro di me.
Qualcosa che continuava ad urlarmi: ''Annega con lui, vai! Ti sta aspettando da qualche parte negli inferi, pronto a distruggerti''.
[STORIA IN FASE DI REVISIONE]
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
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I MIEI CONTATTI,POTETE CHIEDERMI QUALUNQUE COSA <3 AH, LEGGETE LA NOTA D'AUTORE IN BASSO,IL PUNTO 3 E' VERY IMPORTANT (?)

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VOLEVO RINGRAZIARE TUTTE VOI, SIETE INCREDIBILI.
 
''io non so spiegarti cos'è l'amore. so solo che non appena mi dici ''devo andare'', sento un nodo alla gola e mi inizi già a mancare''.


CAPITOLO 22
 
‘’Caro Jonathan
 Ricordi quando dicesti che volevi essere il mio ragazzo? Non ti ho neanche dato un bacio quando te ne sei andato, scusami. Ti ho dedicato un sacco di canzoni ,sai? E ho deciso che ti dedicherò anche quella che canterò al provino. Veglia su di me, mi fido.
Sembrerà strano, ma non sono triste. Infondo tu sei un angelo, e gli angeli non sono fatti per stare sulla terra. Non ho mai creduto tanto in Dio, non sono religiosa e credo che non lo sarò mai,ma forse qualcuno lassù ha deciso di farci incontrare, ed è stato un miracolo. TU MI HAI SALVATA ,JONATHAN. E non volevo scrivere una lettera strappalacrime, ma sto piangendo come una stupida.
Forse è stato un bene che te ne sia andato, così non sentirò più la tua voce squillante perforarmi i timpani, e non condividerò più il MIO pianoforte con nessuno.
Però non scomparire.
Pensami qualche volta e appari nei miei sogni.
Hai presente il detto ‘’chi trova un amico trova un tesoro’’? ho avuto l’onore di arricchirmi improvvisamente e di lavarmi con le banconote da 500 sterline.
Sei grandioso,Jonathan. E NON PARLERO’ MAI AL PASSATO.
Ovunque tu sia, con chiunque tu sia ,angelo, non dimenticarti mai di noi diavoli sulla terra.

                                                                                                                                                                                                          TI VOGLIO BENE
                                                                                                                                                                                                                                                     Melinda Gomez
PS: salutami Devonne e Jasper. E NON MANGIARE TROPPA CIOCCOLATA’’.
 


Quando finii di leggere la lettera che avevo scritto a Jonathan Hale ,da quella chiesetta sulla collina si levarono fortissimi applausi, e abbassando lo sguardo, avevo alzato il mio vestito nero ed ero ritornata sulla panca a sedermi, vicino Zayn.

Voleva nascondere il suo dolore ma non ci riusciva granchè.

Quando la mamma di Jonathan mi aveva chiesto di leggere qualcosa sull’altare, dopo di lei, avevo accettato senza pensarci. Non lo avevo neanche salutato ,il figlio. Glielo dovevo, a lei e a lui.

Ovviamente l’aveva chiesto anche a Zayn, ma lui aveva rifiutato, e la donna non aveva insistito oltre.
Avevo trattenuto le lacrime per tutto il tempo, in modo che la mia voce non fosse rotta dal pianto, ma non appena mi ero seduta ero crollata.

Collassata.

Subito scesero dai miei occhi migliaia di lacrime silenziose, che portarono via il poco trucco che avevo. Fu in quel preciso istante che Zayn mi strinse la mano, intrecciando le nostre dita, mentre guardava e ascoltava il prete . Lo guardai per un secondo. La mascella contratta, l’altra mano stretta in un pugno, e irrigidito. Stava trattenendo le lacrime.

E riuscì a non piangere per tutta la durata del funerale. I suoi occhi si fecero lucidi solo nell’istante in cui la bara di Jonathan fu portata fuori la chiesa. E io strinsi la sua mano ancora di più.

Quel semplice gesto significava tanto per me.

Per tutta la cerimonia le nostre mani restarono intrecciate. Come se si  ompletassero a vicenda. Come se ci avessero salvati entrambi.

 

°°°

 

‘La tua è stata davvero una lettera toccante. Neanche tanto pesante. Grazie, sono sicura che avessi un ottimo rapporto con mio cugino’ mi
 disse una ragazza rossa fuori la chiesa,alla fine del funerale.

Mi ricordava vagamente Devonne, nella sua camicia e gonna nere.

‘G-grazie. Si, avevo un ottimo rapporto con tuo cugino’.

‘Piacere, sono Jade’ esclamò, allungandomi la mano. I suoi occhi erano gonfi e arrossati, segno che aveva pianto per tutto il tempo, e non somigliava per nulla a Jonathan.

Forse mi stavo condizionando, ma sembrava la copia sputata di Devonne Gilbert.

Davvero.

‘Melinda Gomez’.

Lei sospirò e guardò la madre di Jonathan da lontano, distrutta mentre ringraziava i parenti per le condoglianze.

‘Sai Melinda, mio cugino è sempre stato fiducioso. Jonathan era convinto di farcela, e non voglio neanche pensare alla sua faccia quando si è reso conto che stava per andarsene’. Sussurrò.

‘Lo so. Sono stata con lui per due mesi interi, quasi tutti i pomeriggi. Soffro tanto per lui’.

‘Che teste di cazzo che sono questi qui’ esclamò, indicando tutti gli ospiti. ‘Alcuni di loro hanno visto Jonathan l’ultima volta quando aveva tre anni, ed hanno le palle di presentarsi e piangere’.

Capii subito che Jade era una tipa molto sveglia, e abbastanza divertente, nonostante il suo dolore.

Sorrisi. ‘Bhè, hai ragione, ma non spetta a noi decidere chi lo volesse bene davvero’.

‘Eh’.

Poi notai che stava fissando qualcosa, o meglio qualcuno. E chi poteva essere?

L’unico ragazzo in camicia bianca e pantaloni a cavallo basso che attirasse l’attenzione, anche quando faceva le condoglianze.

‘Oh mio Dio, che Jonathan mi perdoni, ma chi cazzo è quel tizio?’.

‘Chi? Zayn?’.

Okay, mi stavo irritando e non sapevo neanche perché. Infondo Jade era simpatica!

‘Lo conosci?’ domandò, scioccata.

‘S-si è…’.

‘Ti scongiuro presentamelo’ mi interruppe, sorridendo. ‘So che non è il luogo opportuno, ma quel ragazzo è una scopata!’.

Scopata? SCOPATA?  E va bene, ritirai tutto. Era irritante quella ragazza. Una scopata? Solo io potevo scopare Zayn!

‘Ehm, non credo sia una buona idea’ dissi.

Mi guardò sconvolta e delusa. ‘E perché?’.

‘Perché Zayn è il MIO ragazzo’ mentii. Dopo quel bacio, mi feci riaccompagnare a casa, e non dicemmo più una parola. E cominciavo a pensare che forse avevamo sbagliato a non chiarirci.

E a proposito di chiarimenti, dovevo ancora parlare con Liam.

OH MIO DIO MEL, CHE DIAMINE DICI? SEI AD UN FUNERALE!

‘Oddio, scusami, non l’avevo capito. Mi dispiace, i ragazzi delle mie amiche sono ‘out’ per me’ sorrise ‘Mi perdoni, Mel?’.

MEL? MEL? MEL?

Ero così prevedibile?

Sorrisi, con sforzo. ‘Certo che ti perdono’.

Poi notai Zayn incamminarsi nella mia direzione. Oh no, tornatene indietro! Proprio ora doveva degnarmi di uno sguardo? Che figura di merda che si prospettava.

‘Zayn’ balbettai.

‘Si, mi chiamano così’ rispose acido lui. Quando guardò alla mia destra e vide Jade le sorrise, ma quel sorriso non era neanche lontanamente paragonabile a quelli che riservava a me ,nelle sue giornate ‘si’.

‘Ciao’ accennò lei.

‘Ciao’.

Zayn parlava con lei, ma guardava me. Mi guardava negli occhi. Bravo Zayn, continua così.

‘Mel noi dovremo tornare a casa ora’ sussurrò, nervoso.

I funerali erano particolarmente deprimenti. A me ricordavano quello di Devonne, e a lui quello del fratello, Jasper.

‘Si’ risposi, ringraziando Dio. Poi mi rivolsi cortesemente a Jade. ‘Allora io vado, ci vediamo in giro’.

‘CERTO’ esclamò lei, mentre mi abbracciava di getto. Rimasi sconvolta e stritolata da quell’abbraccio. Somigliava sempre più a Dev quella donna!

Quella donna che sarebbe morta se non avesse smesso subito di abbracciare il MIO Zayn. Anche lui rimase sconvolto e non ricambiò l’abbraccio, anche se non si sottrasse.

‘Ci vediamo Zayn’ esclamò lei, sorridente. Ero sicura che dietro quel gesto non ci fosse malizia, ma mi urtò comunque. Mi urtò ancora di più quando mi porse un biglietto da visita con il suo numero sopra.

‘Chiamami, così magari in settimana facciamo un giro’.

PERCHE’ DIAVOLO L’AVEVA DATO ANCHE A ZAYN ALLORA?

 

°°°

Il silenzio che seguì nella sua range rover fu addirittura imbarazzante e carico di tensione. Stavamo malissimo entrambi per la morte di quel bambino innocente, che aveva portato luce nelle nostre vite.

Ero a terra, psicologicamente e fisicamente, e non c'era nulla che le persone potessero fare per tirarmi su di morale. Jonathan era andato via, morto, e nessuno poteva riportarlo indietro.

NESSUNO AVEVA POTUTO SALVARLO.

E mi sentivo praticamente impotente, perchè non ci ero riuscita neanche io. Sarebbe stato inutile anche provare. Dovevo distrarmi e smetterla di torturarmi con pensieri malsani.

‘Se non butti subito quel bigliettino da visita giuro che ti trucido’ ringhiai, in auto.

Lui sorrise sotto i baffi. ‘E perché dovrei? Jade è così carina’.

Che bastardo, voleva farmi arrabbiare appositamente?

‘Zayn anche io sono carina’ sputai. Al diavolo la timidezza, era proprio arrivato il momento di chiarire una volta per tutte.

‘Anche Jade lo è, però’. Era proprio un cretino patentato.

‘Zayn quale parte della frase ‘’brucia quel cazzo di numero’’ non ti è chiara?’ replicai.

‘MELINDA, SEI GELOSA?’ scherzò lui, ridendo.

‘Zayn non c’è nulla da ridere’.

Tra le risate riuscì ad articolare una frase di senso compiuto, e disse ‘Sei così carina quando fai la fidanzata gelosa’.

‘Non sono né la tua fidanzata, né gelosa’ replicai, fredda. Che si fottesse.

Avevo il ciclo, e si vedeva comunque.

Lui si calmò. ‘Melinda non sai scherzare per nulla’ scherzò.

‘No infatti, sono nervosa’.

‘Perché?’.

‘Forse perché siamo appena stati su un carro funebre?’.

‘Si è tristi ,in quel caso, non nervosi. Hai il ciclo, per caso?’ ironizzò.

‘SI’.

Lui tacque e trattenne a stento le risate.

Poi arrivammo, finalmente, fuori casa mia.

‘Ci sentiamo Malik’ ribattei, scendendo e chiudendo la portiera. Lui abbassò il finestrino e mi fece segno di avvicinarmi di nuovo.

Lo raggiunsi.

‘Il bigliettino l’ho buttato fuori la chiesa, comunque’.

 

°°°

 

MELINDA’S MUM’S POV

 

Certe volte avevo una maledettissima voglia di cambiare.

Di iniziare tutto daccapo. Ma c’era qualcosa, qualcosa che non riuscivo ancora a capire, che mi trascinava di nuovo giù ogni volta che cercavo di risalire a galla.

Volevo bene a Melinda, lei era la cosa migliore che mi fosse mai capitata. Eppure, quando ero ubriaca, non riuscivo proprio a trattenere quelle parole che,sapevo, l’avrebbero ferita a morte.

Melinda non meritava una madre come me, e io non meritavo una figlia come lei.

Quella notte, dopo tre anni di sonno tormentato da incubi continui e cupi, avevo sognato. Avevo sognato mia madre, la mia adorata mamma. Quella che era morta per quel maledetto incidente stradale ,otto anni prima.

Credo che da quel momento fosse iniziata la mia depressione ,e che il mio matrimonio fosse finito proprio per quel motivo.

Mi aveva detto, sorridendo. ‘HANNAH ,RIPRENDI IN MANO LA TUA VITA. RIPRENDI IN MANO LA VITA DI MELINDA, LEI HA UN DISPERATO BISOGNO DI TE’.

Ed era proprio quello che avevo intenzione di fare. Per questo motivo, e per tanti altri, il giorno seguente chiamai una clinica di disintossicazione.

‘Qual è il suo problema,signora?’ domandò un’infermiera, per telefono.

‘Sono un’alcolista e non posso continuare ad esserlo. Mia figlia ha un disperato bisogno di me’.

 

°°°

 

Dovevo sottopormi ad una visita medica specializzata al torace , per vedere in che condizioni fossero il mio stomaco e il mio intestino, prima di entrare in riabilitazione.

Quando prenotai la visita, e mi recai nello studio del medico, c’era solo una donna davanti a me. Doveva aver avuto i capelli biondi, che ora erano sommersi da uno strato di capelli argentati.

Era magrissima, e aveva un volto ancora più stanco del mio.

Mi sedei accanto a lei, abbastanza sicura che non volesse fare conversazione.

Ed invece la buona educazione ebbe la meglio, e parlò. ‘Che visita deve fare?’ mi chiese.

‘Allo stomaco e all’intestino, lei?’.

‘Mi fa molto male la schiena ultimamente, devo solo farmi dare un’occhiata’ sussurrò. Doveva essere una donna dolce, scura di pelle.

‘Piacere, mi chiamo Hannah Calder’ esclamai ,porgendole la mano, che subito afferrò.

‘Trisha. Trisha Malik’.

 

°°°

 

Stavo bene, a parte qualche rimprovero da parte del medico, stavo bene.

Potevo curarmi.

Per tutto il tempo avevo parlato con Trisha, che si era rivelata una donna d’oro. Sebbene si vedesse che stesse male, era sempre sorridente.

Ci eravamo addirittura date un appuntamento il giorno seguente al parco, per fare una passeggiata insieme. Era la mia prima amica dopo tanto tempo.

Forse quello era un nuovo inizio, per me e per Melinda.

 

°°°

 

MELINDA’S POV

 

‘Perdonami Liam, ma…’.

‘Ma siamo come fratelli’ concluse lui. Mi sorpresi.

Lo facevo più tosto.

‘Melinda ,Kally mi ha lasciato perché era convinta che ti amassi, e ne ero convinto anche io. Per questo voglio dirti grazie’.

‘P-perché?’.

‘Prima di tutto perché mi serviva uno scossone, e poi perché ho capito. Ho capito che non ti amo. Che avevo distorto quel sentimento di bene profondo che ho nei tuoi confronti. Quando abbiamo fatto l’amore ,io non ho sentito quello che si dovrebbe sentire…’.

‘Non hai sentito le farfalle nello stomaco e le mani tremare’ lo anticipai.

‘Esatto. Nulla di tutto questo. Mi è servito per capire, e credo sia servito anche a te. Poi, quando sono entrato dentro di te, hai sussurrato il nome di Zayn’.

‘Lo so’ ammisi,imbarazzata.

Lui si avvicinò di più a me, e mi abbracciò. ‘Mi dispiace tanto Mel, per tutto quello che ti ho fatto passare. Hai la mia benedizione, infondo Zayn non è proprio perfido’.

‘E tu come fai a saperlo?’.

‘Gli ho parlato ,stamattina’.

Per poco non svenni. Cosa? Oh cristo, che aveva fatto?

‘EH?’.

 

*FLASBACK*

LIAM’S POV

‘Zayn non sono pentito di averti detto la verità, ma Melinda ha ragione quando dice che si è innamorata davvero’ sussurrai.

‘Come mai ,tutto ad un tratto, la difendi?’.

‘Ti ama Zayn. Te lo posso assicurare. E mi dispiace, per tutto’.

‘Sei stato tu ,vero?’ domandò. E io non capii.

‘A fare cosa?’.

‘Sei stato a letto con lei?’. Era inutile negare, tanto l’aveva capito.

‘Si, ma ci siamo pentiti entrambi, ne sono convinto. Quando…si insomma quando… comunque ha ansimato il tuo nome’.

Lui si pietrificò.

Era così difficile per lui ammettere che Mel lo amasse? Era una ragazza straordinaria.

‘E cosa dovrei fare ora, Payne?’.

‘Non lo so. Ma sappi che tu sei l’aria che respira’.

‘Non  la merito’.

Mi avvicinai a lui, e gli poggiai una mano calda sulla spalla. ‘Si che la meriti’.

*FINE FLASHBACK*

 MELINDA’S POV

‘Liam mi hai fatto fare una figuraccia’ sbuffai.

‘Non gli ho detto nulla che lui già non sapesse’.

Ed era maledettamente e completamente vero. Ma cosa dovevo fare ora? Qual’era la cosa giusta da dire?

‘E ora che cazzo faccio?’.

Lui parve pensarci un attimo,prima di darmi una leggera spinta. ‘Vai da lui, diglielo tu stessa che lo ami’ ordinò.

‘Ma…’

‘VAI’.

Presi di scatto la mia borsa ,e feci per uscire dal locale dove stavamo bevendo un succo. Prima però mi voltai verso di lui, verso il mio migliore amico, e sorridendogli ,mimai con le labbra un ‘GRAZIE’.








HERE I'M(?).

ALLORS: SCUSATE PER IL RITARDO, SOLO CHE COME SAPETE HO AVUTO DA FARE LOL.
COMUNQUE DEVO DIRE ALCUNE COSE:

1-    GRAZIE MILLE! 17 RECENSIONI! 17! IO MUOIO. GIURO CHE MUOIO HAAAHAAHAHA.

2-    CHE NE PENSATE DEL CAPITOLO? AMATEMI, ANCHE PERCHE’ ANTICIPA UN GRAAAAANDE CAPITOLO C:

3-    ASCOLTATE BENE: SU FACEBOOK HO CREATO UN GRUPPO ‘EFP’ PER PUBBLICIZZARE FF, CHIEDERE CONSIGLI E CONOSCERCI MEGLIO, QUINDI SE MI MANDATE LA RICHIESTA E MI CHIEDETE DI AGGIUNGERVI, LO FACCIO<3 I MIEI CONTATTI SONO IN ALTO AL CAPITOLO <3

CON QUESTO TOLGO IL DISURBO, PERCHE’ VI HO GIA’ ROTTO LE COGLIE ABBASTANZA HAHAHAA.
SE AVETE CRITICHE NON ESISTATE A FARMENE, GIURO CHE MIGLIORERO’, DOPOTUTTO SONO ANCORA INESPERTA LOL

BACI, VI AMO

H.
  
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