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Autore: AngelWithoutWings    16/06/2013    6 recensioni
Cazzo Lyn, non puoi scegliere lui!
Perché tu meriteresti di essere amata. Amata davvero. Amata come saprei fare io.
Meriti di essere guardata con degli occhi davvero innamorati, che ti facciano sempre sapere quanto sei bella. E per me, sei la ragazza più bella che abbia mai incontrato.
Ma sei molto più di questo.
Meriti di essere accarezzata, sfiorata come se fossi ciò che di più prezioso, raro e delicato c’è al mondo.
Meriti di avere al tuo fianco un uomo che ti infonda sicurezza e su cui tu potrai sempre contare.
Meriti di non essere tenuta nascosta, ma di essere mostrata al mondo intero.
Meriti di sentirti ripetere ogni giorno, ogni ora, ogni secondo, ad ogni sguardo quanto sei importante, quanto sei perfetta e quanto sei amata.
Io lo farei, Lyn.
Io sarei tutto questo per te.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Little Bird'
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20 ~ Harry vs James

And I,
I hate to see your heart break
I hate to see your eyes get darker as they close
But I've been there before

For all the air that's in your lungs
For all the joy that is to come
For all the things that you're alive to feel,
Just let the pain remind you hearts can heal

Hate to see your heart break - Paramore

 

 
“Hei, Harry, qual buon vento?” lo accolse Chris, aprendogli la porta.
“Ho fatto un casino.” Rispose Harry, l’espressione seria che fece preoccupare Chris.
Entrarono, sedendosi sul divano. Chris spense la tv sintonizzata su un canale sportivo e offrì un pacchetto di patatine all’ospite, che scosse il capo, ringraziandolo.
Quando Harry si sfilò la giacca, posandola sul bracciolo del divano, Chris gli chiese “Se sei qui, vuol dire che c’entra Hayley, giusto?”
Harry annuì, passandosi una mano tra i capelli “Ecco, oggi pomeriggio, a casa sua…”
 
Seduti sul suo letto, Harry con la schiena poggiata alla spalliera e Lyn contro il suo petto, il pc poggiato sulle sue gambe. Era divertente scoprire di più sul suo ragazzo alternando le domande alle ricerche su google.
“Quindi sei sicuro di non essere gay?” Gli chiese, guardandolo con occhio critico.
Harry alzò gli occhi al cielo, sospirando “Se sto con te, come faccio ad essere gay?”
“Qua c’è scritto che pure l’ex di Louis, là… Eleanor, in realtà era una…” provò a ribattere.
Harry le prese il viso tra le mani, interrompendola quando posò le labbra sulle sue. Gliele fece socchiudere da subito. L’avvicinò a sé, premendo dietro la nuca e le accarezzò i denti con la lingua, prima di farle incontrare la sua, continuando a baciarla appassionato.
Si allontanò, godendosi l’espressione piacevolmente sorpresa di Hayley “Convinta?”
“No, aspetta, ho ancora dei dubbi...” sorrise lei, mordicchiandosi le labbra. Allontanò il computer e si voltò verso di lui, sedendoglisi in braccio, le gambe ad intrecciargli la schiena.
Harry sorrise sghembo, stringendola a sé e la baciò di nuovo, dimenticandosi in poco tempo delle ricerche su internet sul suo conto.
Lyn adesso era stesa di schiena e il corpo di Harry sovrastava il suo, impegnato a baciarle il collo.
“E che mi dici di tutte queste fan fiction?” Gli chiese, accarezzandogli i capelli.
“Sono delle storie che le fan inventano su di noi.” Le rispose, catturandole le labbra in un bacio per riavere la sua completa attenzione.
“Le hai… mai… lette?” riuscì a dire, tra un bacio e l’altro.
“No.” Sbuffò, baciandole il profilo del viso per cercare di distrarla.
“Perché Hope ne ha lette alcune e ha detto che…” insistette Lyn.
Harry alzò gli occhi al cielo, rotolandosi su un fianco, sbuffando di nuovo “Ha detto che?”
“Ha detto che ce ne sono alcune in cui… sì, insomma… in cui la protagonista fa l’amore con uno di voi. Scene esplicite, intendo.” Disse Lyn, voltandosi con il viso per guardarlo “Non ti da fastidio?”
Harry alzò le spalle, guardandola “No, a te sì?”
“Beh, un po’ sì.” Ammise, giocherellando con il colletto della maglietta “Non mi fa impazzire l’idea che chissà quante ragazze, in chissà quante lingue scrivano scene di sesso con il mio ragazzo come protagonista.”
Harry le sorrise, avvicinandosi per baciarle la punta del naso.
“Se poi ci aggiungi che le stesse ragazze che scrivono ti salterebbero addosso quando ti incontrano ai vostri concerti…” Imbronciò le labbra, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo.
“Già, paradossalmente, l’unica che non me la da è la mia ragazza.” Si lasciò sfuggire.
Si rese conto di quello che aveva detto non appena vide lo sguardo furente della sua ragazza.
Ma, a quel punto, era troppo tardi per riparare.
 
“Ti prego, dimmi che non l’hai detto davvero.” Commentò Chris, scuotendo la testa.
“Mi dispiace, non so neanche io come ho fatto a lasciarmi scappare questa battuta infelice, non volevo!” Si giustificò Harry.
“E lei, cosa ha fatto?” Lo guardò, preparandosi al peggio.
“Ha dato di matto.” Rispose.
“Beh, il fatto che sia arrivato qui con le tue gambe è già una cosa buona.” Constatò Chris “Ti ha fatto del male?”
Harry rise, scostandosi i capelli “Eravamo sul letto, si è limitata a cacciarmi a forza di cuscinate e insulti.”
Chris annuì, convenendo “Sei stato fortunato, allora.”
“Posso chiederti una cosa?” si fece serio di nuovo.
Chris annuì, così continuò “A te ha mai detto niente… su noi due… intendo,sul… sesso?”
“Ah no, mi dispiace, se vuoi sapere quanto ti ha dato da uno a dieci devi chiedere a Summer o Hope, io non voglio sapere niente!” Alzò le mani Chris, coprendosi le orecchie.
“No, non volevo dire questo!” rise Harry “Il punto è che, non c’è… niente a cui dare voti.”
“Cioè tu e lei… in tre mesi… Niente?” Chiese Chris.
Harry scosse la testa “Io non capisco che cosa c’è che non va.”
“Stiamo parlando di te o di lei?” Si accertò Chris.
L’altro alzò un sopracciglio, con espressione ovvia, e Chris annuì “Di lei, ho capito. E perché?”
“Perché, perché ogni volta che…”
 
Due weekend prima.
Harry si buttò sul letto, sospirando.
Lyn sorrise, guardandolo, mentre posava affianco alla scrivania le buste con gli acquisti.
“Ricordami di inventare una scusa, la prossima volta che tu e le tue amiche volete fare shopping con i vostri fidanzati.” Disse, guardandola sedersi affianco a lui.
Gli posò una mano sul petto, accarezzandolo “Ti sei stancato, cucciolo?”
Harry annuì, sporgendo il labbro inferiore, imitando una vocina da bambino “Tanto…”
Gli si sedette a carponi, tenendosi con le mani al materasso e gli si avvicinò, baciandolo a fior di labbra “Adesso mi prendo io cura di te.”
Si scostò, mettendosi a sedere al centro del letto, dicendogli di levarsi le scarpe e sedersi davanti a lei. Seguendo le sue istruzioni, si mise a gambe incrociate davanti a lei.
Lyn posò le mani sulle sue spalle, massaggiando queste e il collo. Quando incominciò a baciarlo dietro l’orecchio, Harry si lasciò sfuggire un sospiro, reclinando la testa.
“Levati la maglia.” Sussurrò.
Senza farsi domande, Harry prese l’orlo della maglietta a maniche lunghe e la sfilò con un gesto fluido.
Lyn si mordicchiò il labbro, guardando quelle spalle muscolose per cui aveva un debole e tornò a massaggiarle.
Posò il mento sulla spalla sinistra, baciandola e gli cinse il collo con le braccia “Mi piacciono da morire le tue spalle.”
Harry rise, compiaciuto “Perché, davanti non ti piaccio?”
Lyn ammiccò, abbassando una mano ad accarezzargli il petto, poi gli addominali “Sì, anche qui davanti non posso lamentarmi.”
“Se ti levi anche tu la maglietta, ti faccio vedere cosa piace a me.” Sussurrò lui, accarezzandole la guancia con le labbra.
Hayley ridacchiò, mordendosi il labbro e tornò a guardarlo “Credevo che fossi stanco.”
“Sì, ma il tuo massaggio fa miracoli.” Ammiccò.
Lyn si allontanò, facendolo voltare per poterla guardare “Beh, io invece sono parecchio stanca.”
“Vuoi un massaggio anche tu?” le si avvicinò, baciandola a stampo.
“No grazie. Preferisco andare a dormire.” Lo liquidò, afferrando il pigiama sotto il cuscino per poi sparire in bagno.
Harry sospirò, passandosi una mano tra i capelli e si lasciò cadere sul letto.
 
 
Il weekend precedente.
“Harry, Harry!” lo svegliò Lyn, scuotendogli la spalla.
Mugolando, Harry aprì gli occhi, abituandosi alla luce dell’abatjour “Che succede, amore?”
“Mi stavi palpando le tette nel sonno, amore.” Rispose lei, un misto tra l’essere divertita e l’essere scocciata.
“Che cosa?” gracchiò Harry, aggrottando le sopracciglia “Lyn, mi… mi dispiace… io…”
“Beh, non voglio sapere che cosa stessi sognando.” Ammiccò lei “Però forse è meglio se per stanotte tu dormi nella tua metà e io nella mia.”
Prima che potesse protestare, Lyn aveva già spento la luce e voltato le spalle.
 
La sera prima.
“Mi sei mancato da morire, cucciolo.” Gli sussurrò all’orecchio.
“Anche tu Lyn, tantissimo.” Le disse, tornando a baciarla.
Lei gli cinse il collo con le braccia e i fianchi con le gambe, spingendolo contro di sé sul divano.
Rimasero nel salone, la televisione accesa ma ad un volume minimo e continuarono a coccolarsi sul divano, riempiendo la stanza degli schiocchi dei loro baci e dei loro sospiri.
Harry, cautamente, le alzò la maglietta su un lato, posandole la mano sulla pelle morbida e calda del suo fianco. Aspettandosi che lo fermasse, si stupì quando non ricevette nessun divieto.
Anzi, continuando a stringerlo, Lyn gli stava lasciando una scia di baci lungo il profilo della mascella.
Abbassò di nuovo il viso e lo nascose nell’incavo del suo collo, baciandola. Intanto, sempre con cautela, alzò la mano sotto la maglietta.
Ancora, lei non si stava opponendo.
Alzò gli occhi al cielo, mimando con le labbra “Grazie!”
Allora si puntellò su un gomito, sistemandosi con il braccio per sistemarsi meglio su di lei, ma finì per posarsi sul telecomando, cambiando canale.
Non sprecò tempo a guardare la tv, avvicinandosi di nuovo alla sua ragazza per tornare a baciarla, ma Lyn lo fermò “Harry, guarda: Titanic!”
Harry alzò lo sguardo da lei, sintonizzandolo sulla tv “E allora, lo sai a memoria, non dirmi che vuoi vederlo.”
“Certo che voglio vederlo!” ribatté lei, spingendolo per farlo allontanare.
“Ma…” provò a protestare Harry, prima che lei lo interrompesse, baciandolo appena sulle labbra.
“Cucciolo, io ti amo e amo stare con te. Però devi essere cosciente di una cosa.” Disse, seria, accarezzandogli la guancia mentre si rimetteva seduta composta affianco a lui.
“Cioè?” aggrottò le sopracciglia.
“Io non ti amerò mai quanto Leo Di Caprio.”
 
Chris scoppiò a ridere, battendo le mani, finché lo sguardo seccato di Harry lo fece smettere “Ok, scusa.”
Si riprese, mettendosi a sedere composto. Si schiarì la gola, proponendo “Adesso, vado a parlarle e poi la porto qui, ok?”
“Grazie, Chris.” Gli sorrise, annuendo “Quindi, ti aspetto qui?”
L’altro si alzò, avvicinandosi all’attaccapanni “Non so quanto potrebbe volerci per convincerla, intanto puoi guardare la tv, mangiare, -ma stai alla larga dai biscotti con l’etichetta Chris!- Insomma, fa come se fossi a casa tua.”
Prese le chiavi ed uscì, lasciandolo solo.
Almeno, così credeva Harry.
Si alzò, raggiungendo la cucina per versarsi un bicchiere d’acqua. Quando lo riposò affianco al lavandino, saltò per la sorpresa, ritrovandosi davanti James.
Questo lo salutò, con un cenno del capo “Hei.”
“Hei.” Ripeté Harry.
Da quando stava insieme a Hayley i rapporti tra lui e James erano migliorati. O almeno, fingevano di non odiarsi ogni volta che uscivano in gruppo. Di certo non erano amici e non lo sarebbero mai stati.
“Non sapevo che fossi in casa.” Disse Harry, poggiandosi con le spalle al frigorifero.
“Ero di sopra.” Alzò le spalle James, poggiandosi al tavolo.
Rimasero qualche secondo in silenzio, prima che parlasse di nuovo “Posso darti il mio parere?”
Harry aggrottò le sopracciglia “Su cosa?”
James fece un mezzo sorriso, alzando le spalle e il suo interlocutore capì che aveva sentito la discussione con Chris e non poté non sentirsi in imbarazzo. Lui era l’ultimo che avrebbe voluto fosse al corrente dei suoi problemi con Lyn. Almeno, di quel tipo di problemi…
Lo incitò ad andare avanti con un gesto del capo “Sentiamo.”
“Secondo me il problema sei tu.” Disse “Hai mai pensato che magari, semplicemente, lei non vuole fare l’amore con te.
Harry strinse i pugni nelle tasche dei jeans, schiarendosi la gola “Quindi, tu e lei non avete mai avuto problemi…”
“Già.” Annuì James “L’abbiamo fatto per la prima volta al primo appuntamento.”
Harry si passò la lingua sulle labbra, nervoso “Magari vuole aspettare per non rifare due volte gli stessi errori.”
“O magari vuole rifarli ma non con te.” Ripeté James, ghignando.
Harry aggrottò le sopracciglia “Che vuoi dire?”
“Voglio dire che io e Lyn abbiamo fatto l’amore.”  James si alzò, scendendo dal tavolo “Mentre voi eravate già insieme.”
“E ti aspetti che ci creda?” ribatté Harry, alzando un sopracciglio.
L’altro lo ignorò, continuando a parlare “Tu e Hayley avevate litigato perché tu eri stato visto a cena con un'altra, qualche tempo fa, giusto? Pensaci, quel giorno sei tornato ad Holmes Chapel e l’hai trovata che usciva da qui. Giusto?”
Harry si limitò ad annuire.
“Lei era venuta a cercarmi. Le ho aperto la porta e stava piangendo. Per colpa tua.” Lo accusò.
“E tu hai colto l’occasione al balzo, no?” Si difese Harry, lasciando l’appoggio del frigo.
“Oh no, io non ho fatto assolutamente niente, credimi. Io la stavo semplicemente consolando.” Sorrise James, ormai ad un passo da lui.
“E’ stata lei ad avvicinarsi, è stata lei a baciarmi ed è stata lei che mi si è seduta in braccio e mi ha pregato di fare l’amore con lei.” Continuò, fissando gli occhi azzurri in quelli di Harry.
“Lei. E’. La. Mia. Ragazza.” Scandì bene le parole, assottigliando gli occhi.
“Ma lei voleva me.” Replicò James, la stessa espressione.
“Non me ne frega un cazzo!” esclamò Harry, puntandogli l’indice sul petto “Tu devi farti da parte.”
“Lo farei, davvero. Mi sarei tirato indietro anche quel pomeriggio, se lei non avesse insistito…” Recitò James, posando una mano sul cuore, allontanando quella di Harry “Solo che poi lei ha cominciato a levarsi i vestiti ed è tornata a baciarmi, a chiedermi di prenderla. E i suoi occhi sono bellissimi, con quella luce particolare, in quei momenti. Lo sai, è impossibile resist… Ah no, giusto, tu non lo sai come sono i suoi occhi mentre fate l’amore perché lei a te non l’ha mai data.”
Harry non ci vide più, alzò il pugno e colpì con tutta la rabbia che aveva in corpo lo zigomo di James, facendolo barcollare. Questo si riprese subito, restituendogli il colpo, sbattendolo di nuovo contro il frigo.
“Non provare più a toccarla.” L’avvisò Harry, spintonandolo.
James l’afferrò per le spalle e, con uno spintone, lo buttò a terra, gettandosi su di lui “Lei era mia, era tutto perfetto e poi sei arrivato tu a rompere i coglioni!”
“Bravo, ERA!” ribatté, parando due colpi prima di colpirlo a sua volta con il gomito.
Lo afferrò per le spalle come aveva fatto lui e lo spinse di lato, a terra, sovrastandolo per colpirlo di nuovo “Lei ha scelto di stare con me!”
“Ma ha scelto di fare l’amore con me!” si difese James, cercando di colpirlo con il ginocchio su un fianco.
“Lei ama me!” ribatté l’altro, riatterrandolo.
James alzò di nuovo la gamba, stavolta dandogli una ginocchiata dritta ai ‘gioielli di famiglia’, che fece piegare Harry dal dolore e lui lo spinse al lato “Tanto non ti servono, no?”
Si rialzò su di lui e lo guardò, ghignando “Continua pure ad essere l’amore della sua vita che io continuo a scoparmela.”
“Io ti ammazzo!” lo minacciò Harry, rialzandosi, prima che sentissero Chris urlare dal salone.
Corse a separarli, spingendo via James da Harry, non prima che quest’ultimo riuscisse a dargli un’altra gomitata sul naso, facendogli perdere sangue.
“Che cazzo state facendo?” urlava Chris, mettendosi tra i due, una volta in piedi.
“Harry! James!” esclamò Lyn, raggiungendoli “Ma che succede?”
Si avvicinò ad Harry, prendendogli il viso livido tra le mani, ma lui, con un gesto seccato, l’allontanò.
“Non hai niente da dirmi?” la guardò, in tono accusatorio.
Hayley guardò prima lui, poi James e non le ci volle molto per capire il motivo della rissa “Harry… io…”
Ed Harry ebbe la conferma che James aveva ragione.
Lui e Hayley avevano fatto l’amore.
La sua Hayley, aveva voluto che fosse James ad averla, piuttosto che lui.
Le aveva promesso che sarebbe stato sempre sincero, ma lei non lo era stata.
Al contrario, l’unico a dire la verità era stato James.
“Lascia stare, non serve che tu dica niente.” La interruppe, la mascella serrata, le sopracciglia aggrottate.
“No, aspetta, dove vai?” Gli si parò davanti, bloccandogli il passaggio attraverso la porta.
“A casa.” Rispose lui, secco “Fammi passare.”
“No, aspetta!” provò a fermarlo, prima che la spingesse con la spalla e la superasse, diretto alla porta “Io posso spiegarti, ascoltami!”
“Non c’è niente da spiegare, Lyn.” Si infilò la giacca, aprendo la porta.
Prima che potesse uscire, Hayley gli cinse la vita da dietro, stringendosi a lui. La sentì singhiozzare contro le sue spalle, prima di riuscire a parlare “Mi dispiace Harry, ti prego, ascoltami. Io… io ti amo.”
Harry sospirò, allontanando le sue mani “Ti prometto che parleremo. Non oggi. Domani, o la settimana prossima, ma non oggi. Non ce la faccio.”
Si voltò, guardandola e le baciò la fronte. Poi se ne andò sentendola piangere e richiamarlo, camminando velocemente senza voltarsi.
 
Lyn si voltò, trovandosi di fronte James e gli corse incontro, tempestando il suo petto di pugni “Perché glielo hai detto!?!”
“Perché tu non gliel’hai detto.” Rispose semplicemente lui, prendendole le mani.
Chris chiuse la porta, facendola sbattere.
“Cazzo, non ci sto capendo un cazzo di niente, mi dite che cazzo succede in questa cazzo di casa!?!” sbraitò, gesticolando “Lo sapete che se mi arrabbio mi fate diventare volgare, cazzo!”
“Ho sentito te e Harry che parlavate e mi sembrava giusto dirgli che io e Lyn avevamo quasi fatto l’amore a gennaio, quando loro stavano già insieme.” Rispose James “Lyn, non credevo che reagisse così.”
“Ma… ma tu gli hai detto che non è successo nie-…” fu interrotta da un botto alle loro spalle.
“Chris!?!” esclamò, guardandolo per terra.
“Cazzoculo, che cosa avete fatto!?!” gracchiò, steso a faccia in giù sul tappeto.
“Niente.” Rispose di nuovo James, prima di tornare a parlare con Hayley, prendendole le spalle “Lyn, io continuavo a ripetergli che non è successo niente, gli ho detto che ci siamo solo baciati e che le cose sarebbero potute andare oltre, ma che tu mi hai fermato. Non gli ho detto neanche che eri mezza nuda.”
Prima che Hayley rispondesse, arrivarono altre imprecazioni colorite da dietro il tavolino da thé, dove giaceva Chris.
Hayley sospirò, tirando su con il naso e annuì “Vieni, ti aiuto a disinfettare queste ferite.”
James le sorrise appena, prendendole la mano e la seguì in bagno mentre Chris mandava a quel paese la gamba del tavolo contro la quale aveva dato una capocciata.
“Ma porca… tutte a me oggi!?!” fu l’ultima cosa che sentirono mentre salivano le scale, facendo ridere entrambi.
Hayley fece mettere seduto James sul bordo della vasca, mettendo del disinfettante su un pezzo d’ovatta prima di passarlo sulle ferite che aveva in viso e pulire il sangue sotto il naso.
“Avrei dovuto dirglielo, quella sera stessa.” Singhiozzò, mentre gli tamponava il labbro spaccato “Ha ragione ad essere arrabbiato con me.”
James sospirò, con un’espressione preoccupata da Oscar “No, Lyn.” Le fermò la mano, prendendo il pezzo d’ovatta per lanciarlo nel lavandino. La fece sedere sulle sue gambe, abbracciandola “Sono io che avrei dovuto stare zitto, hai ragione. Non volevo che succedesse tutto questo. Mi sento così in colpa, ma vedrai che si sistemerà tutto, ti starò vicino.”
Lyn gli cinse il collo, stringendosi a lui mentre piangeva “Grazie, James.”
Un nuovo colpo di genio lo folgorò, facendogli mordicchiare il labbro per nascondere un sorrisetto “Lyn, io… devo dirti un’altra cosa…”
Gli si allontanò appena, passando l’orlo della manica sotto gli occhi, per asciugare le lacrime “C- cosa?”
“Io ho provato a difenderti e a prendermi tutta la colpa, quando mi ha attaccato…” sospirò, addolorato “Ma lui, ha continuato a colpirmi, dicendo…”
“Dicendo?” singhiozzò Hayley.
“Harry ti ha dato della puttana, Lyn.” Confessò, alzando lo sguardo su di lei.
Vide i suoi occhi spalancarsi per la sorpresa, poi chiudersi e lasciar affluire nuove lacrime sul suo viso. Si strinse a lui, singhiozzando più forte, stringendogli la maglia tra le dita “Lo sono…”
“No, Hayley, tu… è stata solo colpa mia. Tu eri triste, arrabbiata con il tuo ragazzo e io non avrei dovuto dirti tutte quelle cose, non avrei dovuto baciarti. E’ solo colpa mia.” Le accarezzò la schiena, baciandole i capelli.
Le prese il viso tra le mani, asciugandole le lacrime con il dorso della mano “Ho sbagliato quel pomeriggio, ho sbagliato anche quando stavamo insieme, ma io non ti ho mai dato della poco di buono e non ci ho visto più quando lui ha detto…”
“Oh! Che cazzo state facendo voi due?” intervenne Chris, trovandoli troppo vicini “Levatevi dai coglioni, devo pisciare!”
 
“Ora capisci perché mi diverto a far arrabbiare mio fratello?” commentò James, quando furono sbattuti fuori dal bagno.
Hayley annuì, ridacchiando. Le fece segno di avvicinarsi a lui, poggiato contro il muro e lei gli si strinse al petto, lasciandosi accarezzare i capelli.
“Vuoi che ci parli io, con Harry, intendo?” le chiese.
“No, dobbiamo parlare noi due.” Rispose Lyn.
“D’accordo. Ti riaccompagno a casa, mh?” propose.
Hayley annuì, mentre lui alzava la voce, per farsi sentire da Chris dall’altra parte della porta “E ti porto da Camilla, così ti calmi un po’, isterico!”
“Isterico lo dici a tuo fratello, non a me.” Puntualizzò Chris, uscendo dal bagno, le mani ancora a sistemarsi la cintura.
“Ma sei tu suo fratello.” Gli fece notare Lyn.
“Cazzo, hai ragione.” Commentò Chris, grattandosi la testa “Sì, portami da Cami, ne ho bisogno.”
James annuì, andando a cambiarsi in camera sua.
Quando tornò, li ritrovò abbracciati, a parlare fitto come loro solito e quando vide un sorriso sulle labbra di Hayley seppe che Chris aveva fatto di nuovo il suo dovere da migliore amico.
“Andiamo?”
 
In macchina, Chris insistette per mettersi nel sedile anteriore affianco a James, lasciando Lyn sola dietro perché non si fidava a lasciarli vicini...
Era ancora nervoso e continuava a mandare a farsi benedire chiunque o qualunque cosa gli capitasse a tiro, compreso il piccione posato sul semaforo che, a suo dire, lo guardava in tono di sfida.
Almeno, finché non arrivarono davanti casa di Cami e la videro impegnata a innaffiare i fiori sul portico.
Chris sorrise, passando da un’espressione dura ad un’altra dolce, come la sua voce “Luce dei miei occhi!”
Scese senza neanche salutarli, correndole incontro saltellando per il vialetto.
James scosse la testa, ridendo insieme a Lyn “E’ proprio vero che i secondi figli non escono mai come i primi.”
“No, scusa, cos’hai contro i secondi figli?” protestò Hayley, scavalcando il freno a mano per sedersi al posto di Chris.
James rise, aiutandola, offrendole il braccio come appoggio “Tu sei un’eccezione, ovviamente.”
“Infatti, io sono molto più intelligente di Vic.” Si vantò Hayley, mentre ripartivano.
James annuì, svoltando a destra “Sì, e hai più tette.”
Rise, mentre Hayley gli dava un cazzotto sulla spalla.
 
Fermò la macchina davanti casa di Lyn e scese con lei “Sicura di voler stare da sola?”
Annuì, sorridendogli.
Le si avvicinò, cingendole la vita per avvicinarla al suo petto “Se ti serve qualcosa, chiamami e sarò da te in pochi minuti.”
“Grazie James.” Gli cinse il collo, lasciandosi cullare per qualche minuto da quell’abbraccio, prima di entrare in casa.
 
Harry seguì l’auto di James svoltare all’incrocio per poi sparire.
Solo allora lasciò la finestra, raggiungendo la madre che lo chiamava dal salone.
 
 
Il pomeriggio dopo, Hayley scese di corsa le scale, per vedere chi si fosse addormentato sul campanello “Arrivo!”
Quando l’aprì, sorrise, sollevata “Harry!”
“Ciao Lyn.” Sorrise appena lui.
“Avevo paura che non venissi.” Gli confessò, prendendogli la mano “Vieni, entra.”
“No, non ci vorrà molto. Non sono qui per parlare.” Rispose, restando fermo.
“Oh.” Riuscì a dire, tristemente “E allora, perché sei qui?”
“Io volevo dirti che… ho bisogno di tempo.” La guardò e se ne pentì subito, perché non avrebbe mai voluto vedere quello sguardo triste nei suoi occhi scuri spalancati, sapendo di esserne la causa “Ti ho promesso che parleremo di… quello che è successo e lo faremo. Ma non credo di essere ancora pronto.”
Lyn strinse la sua mano, nervosa “Quanto tempo?”
Harry sospirò, alzando le spalle “Non lo so. Magari anche solo un paio di giorni. Ho bisogno di stare un po’ da solo e… pensare.”
“Pensare a cosa?” gli si avvicinò, cercando il suo sguardo “Non mi vuoi lasciare, vero? Vero!?!”
“Devo andare, i ragazzi mi stanno…” disse, facendo per voltarsi.
“Rispondi!” provò a fermarlo ancora, strattonandolo per il braccio.
Le si avvicinò, prendendole il viso tra le mani e la baciò fino a toglierle il fiato “Ti amo.”
Poi si voltò e salì in macchina.


  Ok, ricordate il mio bunker?
Mi sa che dopo questo capitolo è meglio se vado a rinchiudermi lì dentro un altra volta!

Il "caro" James è un gran bel bugiardo, eh?
Però è astuto, alla fine, ha vinto lui.
PER ORA!

Nel prossimo capitolo,
Hayley, Harry e James si prendono una pausa,
lasciamo spazio a Summer.
Louis o Niall!?!

Aggiorno a 6 recensioni!

MI raccomando, voglio sapere che cosa ne pensate del capitoloooo!
Insulti, pianti, emozioni... tutto!


Un bacio.


 

 
Ve li immaginate questi due che fanno a botte!?!
asfdgfhhgakhbdfjs,fsnfaks :Q__________

  
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