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Autore: eppy    17/06/2013    5 recensioni
Harry Styles le aveva rubato pure l'anima. E se qualcuno le avesse detto che da un giorno all'altro si sarebbe ritrovata a sorridere guardando le loro dita intrecciate durante una passeggiata, che sarebbe annegata più di centocinquanta volte al giorno in quegli occhi troppo belli per poter essere descritti, e che avrebbe sentito le gambe cedere per ogni suo rassicurante sorriso, lei non gli avrebbe creduto.
Magari avrebbe rivolto lo sguardo al cielo sperando con tutto il cuore che un giorno o l'altro sarebbe almeno riuscita a guardarlo negli occhi dal vivo, anche per un attimo, le sarebbe bastato.
Essere oggetto delle sue coccole e attenzioni, essere stretta da quelle braccia muscolose, essere vittima consenziente dei suoi dolci, rudi, intensi, romantici, travolgenti e inaspettati baci...sarebbe troppo bello per essere vero, eh?
E infatti, è soltanto una finzione...almeno secondo quanto enunciato da quel contratto tanto squallido, quanto irrinunciabile.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tom Burbank e James Parker osservavano il centinaio di ragazze che quella sera avevano scelto di trascorrere qualche ora in spiaggia, avevano occupato uno dei tavoli del bar che la zia di Megan aveva riconosciuto dalla foto, e sorseggiavano una birra fresca e frizzante da un bicchiere di capacità 0,4; per chiunque li  vedesse, si trattava di due uomini in jeans e camicia che avevano intenzione di concedersi una bibita in compagnia, chiacchierando del più o del meno, per poi tornare a casa dalle loro mogli e dai loro figli; invece quei due avevano l'onore di essere i manager della boy band più amata del momento, ma nessuno avrebbe potuto riconoscerli, tenevano alla propria privacy, se poi però quella di qualcun'altro veniva venduta a riviste di gossip, non se ne facevano un cruccio... un nome a caso? Harry.   
Squadravano le ragazze da capo a piedi con l'apparente indifferenza di un bel giovanotto di fronte a una donna sulla sessantina, chiacchieravano persino tra loro, facendo credere alla gente ciò che volevano, e non era difficile, loro ormai ci erano abituati, speravano soltanto che i ragazzi avessero il buon senso di non arrivare in spiaggia come se niente fosse, quella sera avrebbero fatto meglio a scegliere un posto meno afffollato o addirittura a rilassarsi in albergo, tanto la struttura vantava di essere direttamente sulla spiaggia e i One Direction avevano una delle camere vista mare...era da lì che Niall aveva scattato la foto. 
L'orologio sulla parete segnava le 22.30 e i due uomini cominciavano ad annoiarsi, la gente non gli prestava attenzione e non poteva immaginare di essere di fronte a un gatto e una volpe presi in prestito da Pinocchio, che avevano intenzione di promettere guadagni non scavando una buca e depositandoci i soldi, ma facendo finta di recitare in un film diretto da due registi senza la minima esperienza, si sentivano gli organizzatori di una sorta di cripto-corcorso dal nome "finta fidanzata per Harry Styles!" Disgustoso.
Da quando si erano appostati lì, ne erano passate di ragazze che avrebbero potuto attirare la loro attenzione, non era difficile trovare belle regazze in spiaggia, ne avevano viste tante...  fancuille bionde e con gli occhi chiari che facevano pensare alle Barbie, decisamente belle, alcune con i capelli nero corvino e lo sguardo di ghiaccio che le rendeva inconsapevolmente perfette per un film su angeli e demoni, ma non per il loro; avevano persino visto qualche testa  pel di carota spiccare tra la folla, erano tutte ragazze indubbiamente belle, ma una rossa sarebbe stata decisamente troppo rara, e poi c'erano anche le orientali, le marocchine, e ovviamente le ragazze più comuni, quelle con capelli e occhi castani. Alcune passeggiavano da sole, altre con le amiche, altre ancora mano nella mano con dei ragazzi, alcune sembravano timide, altre estroverse, altre ancora un po' pazze, qualcuna chiusa in se stessa...ce ne era per tutti i gusti, eppure Burbank e Parker non erano ancora riusciti a sceglierne una. Loro avevano bisogno di una ragazza che passasse semplicememte inosservata, non doveva attirare la loro attenzione per la sua bellezza mozzafiato, doveva essere una di quelle che la mattina sbuffava quando sentiva la sveglia suonare, che andava a scuola anche in tuta, che rideva e scherzava assieme ai compagni,  e poi trascorreva i pomeriggi alternandosi tra libri, compiti e computer, una che preferiva mangiare patatine fritte e coca cola davanti alla tv con un'amica, piuttosto che scervellarsi per decidere cosa indossare per andare in discoteca, una ragazza che viveva in un modo completamente diverso rispetto al suo futuro 'fidanzato' e che, secondo le due menti malefiche, avrebbe dovuto rubare il cuore a Harry proprio per questi motivi, perchè sarebbe stata l'esempio vivente di ragazza diversa ma allo stesso tempo troppo simile a tutte le sue coetanee, e che in fondo in fondo, sognava un amore da favola.
Il gatto e la volpe di questa storia, stavano quasi per arrendersi e tornare in albergo con l'intenzione di riprendere le ricerche la mattina successiva, quando rientrarono nel bar per pagare ciò che avevano consumato e sentirono una ragazza chiacchierare, si voltarono all'istante e notarono che parlava al telefono.
 "ti sei già dimenticata di me, Meg?" lei sorrise scuotendo la testa "ci siamo viste solo stamattina!" le rispose subito dopo, Emma era la sua migliore amica, e se c'era qualcosa che le sarebbe sicuramente mancata in quei mesi, sarebbero stati i suoi abbracci "lo so...com'è andato il viaggio?" domandò l'altra "bene, zia Katy è venuta a prendermi all'aeroporto, mi ha portato a casa sua, abbiamo cenato, e adesso sono in spiaggia" spiegò "quanto ti invidio!" le disse l'amica, Meg rise "questo posto è fantastico, è affollatissimo, fa caldo, si sta da Dio" questa volta fu Emma a sorridere dall'altra parte del telefono, era contenta di sapere che la sua migliore amica si trovasse bene "nulla a che vedere rispetto alla nostra noce di cocco?" "no Em, è un altro mondo, te lo assicuro, amo il nostro Sud e sarà così per sempre, ma mi sento come se fino a questo momento fossi stata chiusa in un guscio e avessi scoperto ora l'esistenza di una realtà diversa dalla mia, qui c'è da perdere la testa" esclamò piuttosto su di giri "a proposito di perdere la testa....nessun incontro-scontro con qualche principe azzurro come succede nei film?" Meg rise, le voleva un bene dell'anima "no, sfortunatamente questa è la vita reale" "io sento che succederà qualcosa" ribattè l'altra "si certo come no" la prese in giro "eddai Meg, sei in California!" esultò "ancora non ci ho fatto l'abitudine...ti giuro che mi sento piccola quanto un moscerino se solo alzo gli occhi e fisso l'immensità del mare.. e questa spiaggia? non riesco a capire dove inizia e dove finisce, sembra infinita, ma è meravigliosa, e io mi sento libera Em" ammise, alzando lo sguardo sul serio "goditi questa vacanza, dolcezza" "lo farò..anche se con te sarebbe stato tutto più divertente"  le disse, sinceramente dispiaciuta di non poter condividere con lei quell'esperienza "l'anno prossimo mi nascondo in valigia Meg, sappilo" "va bene, comprerò una valigia enorme allora" esclamò lei stando al gioco, ed Emma rise dall'altro capo del telefono.
"adesso passiamo alle cose serie....hai scoperto dove alloggiano?" non c'era nemmeno bisogno di specificare il soggetto, loro due si capivano al volo "no, ma ho convinto zia Katy ad accompagnarmi alla spiaggia ritratta nella foto che Niall ha postato" disse fingendo di non essere su di giri per il solo fatto di trovarsi lì "tu mi stai dicendo che adesso sei in un posto dove sono stati anche loro?" Emma quasi l'aveva urlato "zitta che si sono girati tutti!" sussurrò lei, ma era più esaltata della sua migliore amica "Meg, ti rendi conto che potrebbero essere nei paraggi?" "probabilmente no, non me ne rendo conto...se li incontrassi, boh, li stritolerei di abbracci, Harry, Louis, Liam, Zayn, Niall, tutti, sarebbe un sogno Emma!" non poteva immaginare che i ragazzi fossero distanti circa duecento metri da lei "tutto quello che chiedo è potermi specchiare nei loro occhi per un attimo soltanto, voglio svenire per i loro sorrisi..." "si infatti, secondo me quando sarà il turno di Harry, invece di buttargli le braccia al collo come farai con tutti gli altri, resterai imbambolata, vedrai i suoi occhi, il suo sorriso, e addio Meg!" Emma la prese in giro e lei rise "Harry" sospirò a bassa voce "sei un caso perso!" esclamò Emma divertita "si vabbè tanto non succederà mai... mi sentirei la ragazza più felice del mondo anche se riuscissi a scorgerli da lontano, ma ci pensi? I One Direction sono nella città in cui sono io, già questo è sufficiente per affermare che sarà l'estate migliore della mia vita!" esclamò con un sorriso dipinto sul viso "devo andare Meg, ma ci sentiamo domani" "ovvio" rispose l'altra "non combinare casini" le raccomandò "notte Em!" la salutò lei, sì, la sua migliore amica  le sarebbe mancata, e tanto.  

" lei, lei è perfetta!" esclamò Burbank, sembrava molto sicuro di se, il collega si voltò dalla parte di Megan ancora una volta, Tom aveva ragione.
Mentre stavano pagando le birre, l'avevano sentita chiacchierare, all'inizio avevano colto soltanto qualche parola sconnessa, gli era parso che la ragazza stesse parlando del posto in cui si trovava, avevano captato la parola 'Sud' e si erano scambiati una rapida occhiata, avevano pensato tutti e due la stessa cosa, una ragazza che si trovasse lì in vacanza, ecco cosa stavano inconsapevolmente cercando. Da quel momento avevano teso le orecchie e cercato di ascoltare il discorso, ma Megan era educata, parlava a bassa voce, e loro due erano stati costretti a sedersi al tavolo dietro di lei e a restare in assoluto silenzio per poterci capire qualcosa in più; durante quel tempo l'avevano osservata, era una ragazza con i capelli castani e gli occhi altrettanto scuri,  un fermaglio impediva ai boccoli di caderle sulla fronte, indossava un jenas corto e una maglietta a mezze maniche, aveva la pelle chiara e la corporatura esile, e i manager capirono che poteva essere davvero lei quella giusta quando si accorsero che Megan era quel tipo di ragazza che passava inosservata, che non attirava gli sguardi su di se nonostante fosse carina, semplicemente perchè non le era mai piaciuto essere al centro dell'attenzione. 
Quando poi tesero le orecchie e captarono parole come "Niall" "foto" "abbracci" "Harry, Zayn, Liam, Louis" "sogno" "One Direction" "estate" , la loro espressione poteva essere paragonata a quella di un bambino che la mattina di Natale trova sotto l'albero il regalo che ha chiesto, vittoriosa.

" e adesso?" domandò Parker "lascia fare a me" disse l'altro, molto più furbo, si alzò e si diresse di nuovo verso il bancone del bar, lasciò qualche altra moneta e poi fece segno al collega di raggiungerlo, si misero tutti e due in piedi all'entrata, in attesa; qualche minuto dopo Megan di alzò e raggiuse la cassa, e restò piuttosto sorpresa quando il barista le comunicò che il suo esta-thè era già stato pagato, la ragazza pensò che ci fosse un errore, ma l'uomo dietro il bancone le assicurò che qualcuno aveva già pagato al suo posto "ma non conosco nessuno..chi è che ha pagato?" domandò lei, e a quel punto il tizio le indicò due uomini che stavano in piedi sulla porta, Megan si domandò se fosse meglio scappare a gambe levate, oppure andare da loro e chiedergli perchè le avevano offerto una bibita, ma prima ancora che potesse decidere cosa fare, si sentì prendere per un braccio e sobbalzò "almeno un 'grazie' ce lo meritiamo, no?" iniziò Parker, le sorrideva e Megan ebbe sul serio paura "chi siete?" domandò agitandosi "tranquilla, siamo gente per bene, vogliamo solo parlare con te" spiegò Burbank, la ragazza abbassò lo sguardo, aprì la borsa e tirò fuori il portafoglio, prese due euro e glieli diede "devo andare" disse un secondo dopo, scappando via. Tom Burbank  fu quasi tentato di correrle dietro, ma il suo collega ebbe il buon senso di sconsigliarglielo, l'avrebbero soltanto allontanata di più, e non gli conveniva affatto.

" forse dovevamo agire in modo diverso, l'abbiamo spaventata" esordì Parker quando furono rientrati in albergo "non sai quanto mi costa ammetere che hai ragione! Di questi tempi se ne sentono di tutti i colori in giro, e una ragazza che si sente presa per un braccio da due sconosciuti che le dicono di volerle parlare all'uscita di un bar, si, effettivamente, la fuga ci sta tutta" per quanto potessero comportarsi da stronzi, i due manager non si sarebbero mai potuti approfittare di una ragazza, erano contro questo genere di violenza "ci ritenteremo domani" "non sappiamo neanche il suo nome" "dobbiamo ritrovarla a tutti i costi" detto questo, ognuno di loro raggiunse la propria camera e chiuse la porta a chiave, la ragazza era stata individuata, ora bisognava soltanto convincerla a prendere parte a quella messa in scena...maddai, essere la fidanzata di Harry Styles, chi è che avrebbe rifiutato?!  




CIAOOOO :DD
Ecco il terzo capitolo! :))
Spero che vi sia piaicuto e che non vi abbia annoiato, come avrete capito questi sono capitoli di introduzione, stiamo conoscendo meglio la nostra protagonista e anche quei due mascalzoni! Comunque questa situazione non durerà molto, e già dal prossimo, si inizierà a capire qualcosa in più della storia :DD
Vi ringrazio con tutto il cuore, chi legge, chi ha inserito la storia in una qualsiasi lista, e ovviamente chi recensice ♥
Siete dolcissime! :DD E se volete essere avvisate quando aggiorno, basta chiedere, sarò felice di farlo :DD
Dai sono stracuriosa, ditemi pure tutto ciò che pensate :DDD
Un bacione, a prestoooooo <3<3<3
    
  
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