Un’avvertenza
importante: questo capitolo è leggermente, o molto rosso (Nc17). Chiedo scusa
di questa novità, e non penso riaccada, ma ci
stava bene in questo momento.
-ma era ovvio! se Hermione passa la
notte con Malfoy, il Re del Sesso, cosa vuoi che abbiano fatto? giocato a carte?- ma Hermione non le ascoltava. stava guardando Ginny, che le rivolgeva uno sguardo duro, ma
allo stesso tempo dolce. la rossa le prese le mani -il
primo passo...è ammettere cosa avete fatto...- le sussurrò
dolcemente. Hermione sentì di nuovo salirle le lacrime. -abbiamo...fatto
sesso. IO E DRACO ABBIAMO FATTO SOLO SCHIFOSAMENTE
SESSO!- urlò. Lavanda e Calì interruppero
la loro discussione per guardarla spaventate. poi
lanciarono un'occhiata a Ginny che annuì: essendo entrate da poco nella
lista attentamente stilata di migliori amiche di Hermione, non sapevano ancora
come comportarsi in ogni occasione. borbottando
qualche scusa, uscirono dal dormitorio lasciandole sole. Ginny si alzò e
si mise seduta di fianco a hermione, che ormai piangeva senza ritegno. -gli ho
mandato un biglietto ieri sera, dicendogli che
dovevamo incontrarci nella stanza delle necessità. io
volevo chiarire perchè mi tratta sempre come se fossi una stronza. in 5 minuti abbiamo parlato, poi...poi ci siamo guardati e
...lui mi piace ancora e vorrei rimediare a ciò che è successo in
passato. abbiamo fatto l'amore. ma
che dico? l'amore? no! mi
sono svegliata e lui mi dice -non voglio storie serie!- e io come una
stupida accetto! sono diventata una troia!-
tirò su con il naso. Ginny le accarezzò i
capelli -non sei una troia!- -sono andata con un puttaniere!
questo fa di me una troia! e
indossava la camicia!- -come?- chiese Ginny senza capire, ma Hermione non
l'ascoltava -e mi dice che era tutto il pomeriggio che voleva baciarmi, da
quando mi ha visto mezza nuda al bagno dei prefetti!- -e perchè ti ha
visto mezza nuda al bagno dei prefetti?- -aveva dimenticato l'asciugamano! e ora l'ho visto entrare nella stanza delle necessità
con un' altra!ma io dico, non gli si stanca mai il suo- -ok, Hermione calmati!-
la interruppe ginny -e poi cos'è questo odore di fumo? vi ho detto mille volte di non fumare qui dentro!- concluse
disperata gettando il viso tra le mani. Ginny l'abbracciò -shh, calma...
ascoltami, devo guardare avanti! trovati
un altro.- -io ci ho provato con Ron...- -sì, bè, vedi, ti
è successo l'inverso di ciò che accade di solito.- -non ti seguo-
ammise Hermione cominciando ad asciugarsi gli occhi -vedi, quando una ragazza
innamorata si lascia, solitamente le ci vuole molto tempo prima di riprendersi
e con il passare di questo, si trova nuovi ragazzi. tu
invece all'inizio sembravi felice, ti sei subito trovata un altro. poi ti sei lasciata e sei entrata ora, a scoppio ritardato,
nella crisi post rapporto con Draco. e non va bene! lui ormai è troppo...tenebroso, oserei dire
pericoloso per te! devi fare nuove avventure!- a quel
punto Hermione s'infiammò di nuovo -e riecco sta storia delle avventure!
ma vi siete messi tutti d'accordo con Blaise?- -ecco,
brava, perchè non parliamo di lui? ultimamente
vi ho visti...intimi...- -non posso passare da un puttaniere
a un altro puttaniere!- obbiettò Hermione, con
una nota di tristezza nella voce. Ginny la osservò: questo voleva dire che Zabini non le era poi così indifferente?
Hermione si alzò -ora ho una lezione. grazie Ginny.- la rossa la seguì, poi
l'abbracciò brevemente. aprirono la porta e
scesero le scale.
Hermione cercò di togliersi dalla mente
quel ricordo. Quel giorno così lontano,dove
aveva sentito Ginny vicina, come sempre. Una vera amica. Alzò le mani, bagnando
il viso con l’acqua calda. Era tornata a casa dall’ospedale e ora
si era immersa nella vasca da bagno. Era un’ora che era lì dentro.
Le lacrime si mischiarono con l’acqua insaponata e scivolarono via.
Finalmente decise di uscire. Si legò l’asciugamano al petto e
scese in cucina con i capelli bagnati. Sapeva che probabilmente quella sera
sarebbe stata sola in casa. Si sedette al tavolo, le mani che si stringevano. E rimase lì. Non sapeva quanto. Un’ora, forse.
Due. Quel che era certo era che quando Draco fece il suo ingresso in cucina
fuori era già buio. Non sembrava stupito di vederla lì, gli occhi
rossi, le mani che recavano i segni della battaglia, così come le gambe
che spuntavano dall’asciugamano. –ciao.- Hermione non rispose.
Draco si tolse il mantello e lo lasciò cadere sulla sedia. –è buio qui dentro.- notò il biondo.
–quella basta.- le rispose la voce lieve di
Hermione. Draco capì che si riferiva alla candela che lei aveva fatto apparire quando era sola perché non aveva voglia di
alzarsi per accendere la luce. –certo…hai fame? Cucino
qualcosa…- propose Draco. Hermione scosse la testa. Draco scrollò
le spalle. –ok.- andò al frigorifero e lo aprì. tirò fuori due birre babbane. Le stappò
battendo l’estremità dei tappi l’una contro l’altra.
Una la posò nel tavolo davanti a Hermione. L’altra la portò
alla bocca e ne bevve una generosa quantità. –bevi.-
mormorò, rivolto alla ragazza. Hermione scosse la testa. I
capelli, ancora umidi, si mossero sulle spalle nude. –no.- -vuoi
lasciarti morire di fame e sete?- -la mia vita non deve
interessarti.- Draco sospirò –so che sei scossa per Ginny,
ma…- -tu non la devi nominare!- scattò Hermione con rabbia
inaspettata, facendo cadere la bottiglia a terra con uno schiaffo. Stava
guardando furiosa Draco. Lui si limitò ad osservare la bottiglia andare
in mille pezzi. Non sembrava affatto turbato.
–non fare scenate da bambina, Granger.- -altrimenti? Cosa
fai? Mi torturi? Mi uccidi? Come ha detto voldemort, tu non
hai problemi a farlo! Avanti, lanciami un cruciatus!-
Draco continuò a bere, osservandola gelido. Hermione aveva uno
sguardo folle. Rideva senza gioia. –hai paura Malfoy? Che fallito di
Mangiamorte che sei!- continuò a ridere. Draco
posò la bottiglia sul tavolo –taci,
Granger.- -oh, che paura che mi fai! Sei ridicolo! Sei un assassino, un
bastardo e un ipocrita! Sei un- ma non potè continuare, perché
Draco gli si avventò addosso. Le strinse con forza un polso,
obbligandola ad alzarsi. Hermione strillò, stupita. Draco con slancio la
spinse al muro. –lasciami!- -cosa sono io?
Ripetilo.- ordinò Draco, il viso a pochi centimetri
dal suo, gli occhi così grigi che minacciavano una tempesta. Hermione
cercò di spingerlo via. –non mi devi toccare!- sibilò,
mentre una mano cercava di prendere la bacchetta che Draco teneva in tasca. Lui
se ne accorse, e la precedette, staccandola con forza
dal muro e spingendola contro un mobile. Hermione gemette dal dolore. –mi
hai chiesto di torturati. Vuoi che lo faccia? Vuoi che ti ammazzi? Dimmi ancora
che sono ridicolo e giuro che ti uccido, Granger giuro
che ti ammazzo con le mie mani!- Hermione spalancò gli occhi. Era
davvero arrabbiato. Ma non aveva paura. Sorrise,
strafottente –vorrei solo che tu ci provassi.- la mano di Draco andò a stringerle la gola, buttandole indietro la
testa che subito incontrò il mobile con un rumore secco. Il dolore
invase Hermione, che rise più apertamente. Le dita di Draco la
stringevano e già cominciava a respirare male. –non devi provocarmi, Mezzosangue…- Draco, sempre stringendole la gola,
la spinse ancora contro il mobile. Hermione cominciò ad annaspare
leggermente –avanti, continua Malfoy, uccidimi!- ancora una spinta. E, Hermione se ne accorse
come da lontano, l’asciugamano si allentò e scivolò
leggermente in basso, lasciando scoperta una parte abbandonate del suo petto.
Draco lo sentì subito e abbassò lo sguardo. Hermione si mosse
leggermente, la mano di Draco che le faceva male. Draco alzò gli occhi e
si avvicinò con il viso a lei –cos’è, un tentativo di
persuadermi, Granger?-
-assolutamente no.-
sibilò, ed era vero. Era così arrabbiata con lui che l’idea
di poter fare dell’altro la disgustava e basta.
Almeno in superficie. Ma sentì la mano di Draco
allentare la presa intorno alla sua gola, e lei ricominciò a respirare,
tossendo. Le dita di Draco erano ferme, lievi sopra il suo collo. Poi
cominciarono ad accarezzarlo. –vedi? Sei codardo. Non vuoi uccidermi
perchè temi cosa succederebbe dopo. – Draco non rispose, ma
continuò ad accarezzarle il collo. Hermione gli fermò la mano e
gliela strinse, con rabbia –toglila subito. Non
devi toccarmi. Non voglio. Mi fai schifo.- un ghigno malefico
tornò nel viso di Draco. –ti faccio
schifo?- si liberò dalla stretta della mano di Hermione.
Lasciò che la sua scendesse, piano, fino al seno scoperto della ragazza.
Andò a stuzzicare lentamente un capezzolo, mentre con gli occhi
continuava a guardare Hermione. Il suo sguardo era stupito, ma non arrabbiato.
Anzi…Draco rise, esuberante –non mi sembra
che ti dispiaccia Granger.- Hermione lo fulminò con lo sguardo
–lasciami…- Draco avvicinò la bocca al suo orecchio
–sii più convincente. Potrei pensare che ti piaccia…e allora
continuerei…-
La sua mano si chiuse sul
suo seno sinistro e lo strinse, strappando un gemito a Hermione, che si mosse
piano. Le labbra di Draco cominciarono a baciarle il collo. Hermione chiuse gli
occhi. La schiena era pervasa da brividi. E Draco non
poteva non accorgersene. La mano liberà andò
all’asciugamano e lo fece scendere ancora, fino all’ombelico.
Hermione inarcò involontariamente il ventre. Draco sorrise –sai
cosa voglio, piccola? Voglio fare l’amore con te. Adesso. Voglio di
nuovo, dopo mesi, toccare ciò che più mi manca e baciarti
e…e farti mia. Per tutta la notte. E so che lo vuoi anche tu.- -no..- sussurrò Hermione. –no?- chiese Draco.
–allora…- lasciò cadere le mani e si allontanò di
qualche centimetro –posso andarmene- disse
serio. Fece un passo indietro, ma Hermione avvicinò di nuovo il suo
corpo e corse a cercare le sue labbra. Le baciò, dolcemente, pregandolo
di aprire la bocca per accrescere quel bacio. Draco sorrise e
l’allontanò leggermente
–pensavo non volessi Hermione.-
-non voglio…ma ti desidero.- -davvero?- Hermione
annuì.
–bene..- Draco l’alzò dai fianchi e Hermione
circondò con le gambe quelli di Draco –andiamo di sopra-. La
portò nella sua camera dal letto e la stese. Si sedette sul suo bacino,
trattenendo il peso del corpo per non farle male e la guardò. Una fitta
gli attanagliò il cuore. Era bella. Sdraiata sotto di
lui, semi nuda, le braccia che si coprivano leggermente. il viso dolce, gli occhi che esprimevano desiderio allo
stato puro. Un desiderio che gli trasmetteva solo con uno
sguardo. Era così bella e così fragile che Draco per un
attimo ebbe paura di farle male, e si sentì male nel vedere i segni
rossi attorno alla gola delle sue dita. Ogni traccia di esuberanza
lasciò il viso di Draco che regalò alla ragazza uno sguardo
totalmente dolce… e innamorato. Hermione arrossì leggermente,
senza motivo. Draco si chinò leggermente e le sfiorò le braccia. Quando parlò la sua voce era delicata come non lo era
mai stata in tutti quei giorni. – voglio davvero fare l’amore con
te. Ma non voglio costringerti. Non voglio
farti del male.- Hermione alzò una mano, tremante, e gli accarezzo i
capelli biondi –mi faresti male solo se mi lasciassi adesso.- rispose,
con voce roca. E a Draco sembrò di entrare in
paradiso. Dolcemente tornò a baciarla. Hermione lo abbracciò introno al collo e dedicarono molto tempo per quel bacio.
Poi, lentamente, la mano di Draco scese ad accarezzare la pelle di Hermione,
delicata, fermandosi nei punti che sapeva che provocano particolare piacere
alla ragazza, come l’incavo del collo, o appena sopra l’ombelico.
Le sue dita tornarono ai suoi seni, accarezzandogli
con tanta dolcezza da essere quasi una tortura. Hermione cominciò a
sbottonargli la camicia, con urgenza, con un forte desiderio di poter
riaccarezzare il suo petto. Sospirò quando
sentì sotto le sue dita la pelle di Draco, i pettorali scolpiti, le
cicatrici dei graffi della battaglia. Draco tolse definitivamente
l’asciugamano che ancora aveva Hermione, lasciandola completamente nuda
sotto di sé. Nuovamente, la guardò. –Dio, sei bellissima.-
Hermione trattenne il respiro, quando sentì la
mano di Draco insinuarsi tra le sue gambe. Le sue dita si muovono leggermente
dentro di lei, per dargli quel piacere che solo lui poteva provocare. Tirò
indietro la testa, i boccoli castani che cadono sul cuscino, e gemette
leggermente. Draco la guardò con ammirazione, sentendosi minuscolo
davanti a quella bellezza che emanava in quei momenti.
Una bellezza pura. Velocemente si liberò dei
Jeans. –allora sei sicura?- le sussurrò
sulle labbra. Hermione lo baciò con passione. E
come risposta poteva bastare. Draco afferrò dolcemente
i suoi fianchi, alzandola leggermente. e piano,
con delicatezza, entrò in lei. Hermione chiuse gli occhi. –ti prego…guardami…- gli occhi della ragazza questa
volta lo osservano stupiti. –posso?- Draco sapeva a cosa era dovuta quella domanda…a un episodio passato. Erano
da poco tornati insieme e, non ricordava come, lui le chiese se sapeva che
differenza c’era tra il sesso e l’amore. Hermione rimase un attimo
in silenzio. Poi Draco rispose –quando faccio
sesso, solo sesso, non guardo mai negli occhi la ragazza che è con me.-
In quel momento Draco chiedendogli di guardarlo degli
occhi, la riempì di felicità. –devi.-
cominciò a muoversi, lentamente. Aveva paura di
farle del male, la sentiva così fragile. Le mani di Hermione gli
strinsero la schiena, forte quanto forte era il suo piacere. Draco
aumentò la velocità, sentendo Hermione muovere il bacino a ritmo
con lui. E in un tempo che sembrava lungo e breve,
raggiunsero il piacere insieme, in totale armonia. Draco si
lasciò cadere su di lei. E sentì le sue
braccia stringerlo forte. alzò il viso, posando
il mento poco sopra i suoi seni –ti amo.- gli occhi di Hermione si
riempirono di lacrime al suono di quelle parole. Gli accarezzò il viso e
Draco le baciò la mano –l’hai detto così bene…-
-perché è vero.- Hermione deglutì, con un’emozione
enorme dentro il petto, il cuore che le batteva all’impazzata. – ti
prego, stringimi…- Draco scivolò vicino a lei nel letto, tirandosi
un po’ più a sedere e l’abbracciò.
Hermione si rannicchiò contro il suo petto, l’orecchio che udiva
distintamente i battiti del cuore di Draco. Le sue braccia forti introno alle spalle fragili di quella piccola Dea. Erano al
centro dell’armonia totale, in un momento di pace che in molti bramano ma a pochi è permesso conoscere. Erano tra le
braccia dell’amore.
Un bacio e un grazie a chi ha recensito e chi ha solo letto. Non posso rispondere ai
vostri commenti adesso e mi dispiace molto! Recupererò
alla prossima, lo prometto! Ah, se v’interessa ho iniziato una
nuova fic: A walk to remember.
Buon Anno
Nuovo a tutti!
Lily Black