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Autore: lilyblack90    01/01/2008    2 recensioni
Capitolo Rosso -vuoi lasciarti morire di fame e sete?- -la mia vita non deve interessarti.- Draco sospirò –so che sei scossa per Ginny, ma…- -tu non la devi nominare!- scattò Hermione con rabbia inaspettata, facendo cadere la bottiglia a terra con uno schiaffo. Stava guardando furiosa Draco. Lui si limitò ad osservare la bottiglia andare in mille pezzi. Non sembrava affatto turbato. –non fare scenate da bambina, Granger.- -altrimenti? Cosa fai? Mi torturi? Mi uccidi? Come ha detto voldemort, tu non hai problemi a farlo! Avanti, lanciami un cruciatus!- Draco continuò a bere, osservandola gelido.
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Un’avvertenza importante: questo capitolo è leggermente, o molto rosso (Nc17)

Un’avvertenza importante: questo capitolo è leggermente, o molto rosso (Nc17). Chiedo scusa di questa novità, e non penso riaccada, ma ci stava bene in questo momento.

 

 

-ma era ovvio! se Hermione passa la notte con Malfoy, il Re del Sesso, cosa vuoi che abbiano fatto? giocato a carte?- ma Hermione non le ascoltava. stava guardando Ginny, che le rivolgeva uno sguardo duro, ma allo stesso tempo dolce. la rossa le prese le mani -il primo passo...è ammettere cosa avete fatto...- le sussurrò dolcemente. Hermione sentì di nuovo salirle le lacrime. -abbiamo...fatto sesso. IO E DRACO ABBIAMO FATTO SOLO SCHIFOSAMENTE SESSO!- urlò. Lavanda e Calì interruppero la loro discussione per guardarla spaventate. poi lanciarono un'occhiata a Ginny che annuì: essendo entrate da poco nella lista attentamente stilata di migliori amiche di Hermione, non sapevano ancora come comportarsi in ogni occasione. borbottando qualche scusa, uscirono dal dormitorio lasciandole sole. Ginny si alzò e si mise seduta di fianco a hermione, che ormai piangeva senza ritegno. -gli ho mandato un biglietto ieri sera, dicendogli che dovevamo incontrarci nella stanza delle necessità. io volevo chiarire perchè mi tratta sempre come se fossi una stronza. in 5 minuti abbiamo parlato, poi...poi ci siamo guardati e ...lui mi piace ancora e vorrei rimediare a ciò che è successo in passato. abbiamo fatto l'amore. ma che dico? l'amore? no! mi sono svegliata  e lui mi dice -non voglio storie serie!- e io come una stupida accetto! sono diventata una troia!- tirò su con il naso. Ginny le accarezzò i capelli -non sei una troia!- -sono andata con un puttaniere! questo fa di me una troia! e indossava la camicia!- -come?- chiese Ginny senza capire, ma Hermione non l'ascoltava -e mi dice che era tutto il pomeriggio che voleva baciarmi, da quando mi ha visto mezza nuda al bagno dei prefetti!- -e perchè ti ha visto mezza nuda al bagno dei prefetti?- -aveva dimenticato l'asciugamano! e ora l'ho visto entrare nella stanza delle necessità con un' altra!ma io dico, non gli si stanca mai il suo- -ok, Hermione calmati!- la interruppe ginny -e poi cos'è questo odore di fumo? vi ho detto mille volte di non fumare qui dentro!- concluse disperata gettando il viso tra le mani. Ginny l'abbracciò -shh, calma... ascoltami, devo guardare avanti! trovati un altro.- -io ci ho provato con Ron...- -sì, bè, vedi, ti è successo l'inverso di ciò che accade di solito.- -non ti seguo- ammise Hermione cominciando ad asciugarsi gli occhi -vedi, quando una ragazza innamorata si lascia, solitamente le ci vuole molto tempo prima di riprendersi e con il passare di questo, si trova nuovi ragazzi. tu invece all'inizio sembravi felice, ti sei subito trovata un altro. poi ti sei lasciata e sei entrata ora, a scoppio ritardato, nella crisi post rapporto con Draco. e non va bene! lui ormai è troppo...tenebroso, oserei dire pericoloso per te! devi fare nuove avventure!- a quel punto Hermione s'infiammò di nuovo -e riecco sta storia delle avventure! ma vi siete messi tutti d'accordo con Blaise?- -ecco, brava, perchè non parliamo di lui? ultimamente vi ho visti...intimi...- -non posso passare da un puttaniere a un altro puttaniere!- obbiettò Hermione, con una nota di tristezza nella voce. Ginny la osservò: questo voleva dire che Zabini non le era poi così indifferente? Hermione si alzò -ora ho una lezione. grazie Ginny.- la rossa la seguì, poi l'abbracciò brevemente. aprirono la porta e scesero le scale.

 

Hermione cercò di togliersi dalla mente quel ricordo. Quel giorno così lontano,dove aveva sentito Ginny vicina, come sempre. Una vera amica. Alzò le mani, bagnando il viso con l’acqua calda. Era tornata a casa dall’ospedale e ora si era immersa nella vasca da bagno. Era un’ora che era lì dentro. Le lacrime si mischiarono con l’acqua insaponata e scivolarono via. Finalmente decise di uscire. Si legò l’asciugamano al petto e scese in cucina con i capelli bagnati. Sapeva che probabilmente quella sera sarebbe stata sola in casa. Si sedette al tavolo, le mani che si stringevano. E rimase lì. Non sapeva quanto. Un’ora, forse. Due. Quel che era certo era che quando Draco fece il suo ingresso in cucina fuori era già buio. Non sembrava stupito di vederla lì, gli occhi rossi, le mani che recavano i segni della battaglia, così come le gambe che spuntavano dall’asciugamano. –ciao.- Hermione non rispose. Draco si tolse il mantello e lo lasciò cadere sulla sedia. –è buio qui dentro.- notò il biondo. –quella basta.- le rispose la voce lieve di Hermione. Draco capì che si riferiva alla candela che lei aveva fatto apparire quando era sola perché non aveva voglia di alzarsi per accendere la luce.          –certo…hai fame? Cucino qualcosa…- propose Draco. Hermione scosse la testa. Draco scrollò le spalle. –ok.- andò al frigorifero e lo aprì. tirò fuori due birre babbane. Le stappò battendo l’estremità dei tappi l’una contro l’altra. Una la posò nel tavolo davanti a Hermione. L’altra la portò alla bocca e ne bevve una generosa quantità. –bevi.- mormorò, rivolto alla ragazza. Hermione scosse la testa. I capelli, ancora umidi, si mossero sulle spalle nude. –no.- -vuoi lasciarti morire di fame e sete?- -la mia vita non deve interessarti.- Draco sospirò –so che sei scossa per Ginny, ma…- -tu non la devi nominare!- scattò Hermione con rabbia inaspettata, facendo cadere la bottiglia a terra con uno schiaffo. Stava guardando furiosa Draco. Lui si limitò ad osservare la bottiglia andare in mille pezzi. Non sembrava affatto turbato. –non fare scenate da bambina, Granger.- -altrimenti? Cosa fai? Mi torturi? Mi uccidi? Come ha detto voldemort, tu non hai problemi a farlo! Avanti, lanciami un cruciatus!- Draco continuò a bere, osservandola gelido. Hermione aveva uno sguardo folle. Rideva senza gioia. –hai paura Malfoy? Che fallito di Mangiamorte che sei!- continuò a ridere. Draco posò la bottiglia sul tavolo –taci, Granger.- -oh, che paura che mi fai! Sei ridicolo! Sei un assassino, un bastardo e un ipocrita! Sei un- ma non potè continuare, perché Draco gli si avventò addosso. Le strinse con forza un polso, obbligandola ad alzarsi. Hermione strillò, stupita. Draco con slancio la spinse al muro. –lasciami!- -cosa sono io? Ripetilo.- ordinò Draco, il viso a pochi centimetri dal suo, gli occhi così grigi che minacciavano una tempesta. Hermione cercò di spingerlo via. –non mi devi toccare!- sibilò, mentre una mano cercava di prendere la bacchetta che Draco teneva in tasca. Lui se ne accorse, e la precedette, staccandola con forza dal muro e spingendola contro un mobile. Hermione gemette dal dolore. –mi hai chiesto di torturati. Vuoi che lo faccia? Vuoi che ti ammazzi? Dimmi ancora che sono ridicolo e giuro che ti uccido, Granger giuro che ti ammazzo con le mie mani!- Hermione spalancò gli occhi. Era davvero arrabbiato. Ma non aveva paura. Sorrise, strafottente –vorrei solo che tu ci provassi.- la mano di Draco andò a stringerle la gola, buttandole indietro la testa che subito incontrò il mobile con un rumore secco. Il dolore invase Hermione, che rise più apertamente. Le dita di Draco la stringevano e già cominciava a respirare male. –non devi provocarmi, Mezzosangue…- Draco, sempre stringendole la gola, la spinse ancora contro il mobile. Hermione cominciò ad annaspare leggermente –avanti, continua Malfoy, uccidimi!- ancora una spinta. E, Hermione se ne accorse come da lontano, l’asciugamano si allentò e scivolò leggermente in basso, lasciando scoperta una parte abbandonate del suo petto. Draco lo sentì subito e abbassò lo sguardo. Hermione si mosse leggermente, la mano di Draco che le faceva male. Draco alzò gli occhi e si avvicinò con il viso a lei –cos’è, un tentativo di persuadermi, Granger?-                                     -assolutamente no.- sibilò, ed era vero. Era così arrabbiata con lui che l’idea di poter fare dell’altro la disgustava e basta. Almeno in superficie. Ma sentì la mano di Draco allentare la presa intorno alla sua gola, e lei ricominciò a respirare, tossendo. Le dita di Draco erano ferme, lievi sopra il suo collo. Poi cominciarono ad accarezzarlo. –vedi? Sei codardo. Non vuoi uccidermi perchè temi cosa succederebbe dopo. – Draco non rispose, ma continuò ad accarezzarle il collo. Hermione gli fermò la mano e gliela strinse, con rabbia –toglila subito. Non devi toccarmi. Non voglio. Mi fai schifo.- un ghigno malefico tornò nel viso di Draco. –ti faccio schifo?- si liberò dalla stretta della mano di Hermione. Lasciò che la sua scendesse, piano, fino al seno scoperto della ragazza. Andò a stuzzicare lentamente un capezzolo, mentre con gli occhi continuava a guardare Hermione. Il suo sguardo era stupito, ma non arrabbiato. Anzi…Draco rise, esuberante –non mi sembra che ti dispiaccia Granger.- Hermione lo fulminò con lo sguardo –lasciami…- Draco avvicinò la bocca al suo orecchio –sii più convincente. Potrei pensare che ti piaccia…e allora continuerei…-                La sua mano si chiuse sul suo seno sinistro e lo strinse, strappando un gemito a Hermione, che si mosse piano. Le labbra di Draco cominciarono a baciarle il collo. Hermione chiuse gli occhi. La schiena era pervasa da brividi. E Draco non poteva non accorgersene. La mano liberà andò all’asciugamano e lo fece scendere ancora, fino all’ombelico. Hermione inarcò involontariamente il ventre. Draco sorrise –sai cosa voglio, piccola? Voglio fare l’amore con te. Adesso. Voglio di nuovo, dopo mesi, toccare ciò che più mi manca e baciarti e…e farti mia. Per tutta la notte. E so che lo vuoi anche tu.- -no..- sussurrò Hermione. –no?- chiese Draco. –allora…- lasciò cadere le mani e si allontanò di qualche centimetro –posso andarmene- disse serio. Fece un passo indietro, ma Hermione avvicinò di nuovo il suo corpo e corse a cercare le sue labbra. Le baciò, dolcemente, pregandolo di aprire la bocca per accrescere quel bacio. Draco sorrise e l’allontanò leggermente

 –pensavo non volessi Hermione.- -non voglio…ma ti desidero.- -davvero?- Hermione annuì.          –bene..- Draco l’alzò dai fianchi e Hermione circondò con le gambe quelli di Draco –andiamo di sopra-. La portò nella sua camera dal letto e la stese. Si sedette sul suo bacino, trattenendo il peso del corpo per non farle male e la guardò. Una fitta gli attanagliò il cuore. Era bella. Sdraiata sotto di lui, semi nuda, le braccia che si coprivano leggermente. il viso dolce, gli occhi che esprimevano desiderio allo stato puro. Un desiderio che gli trasmetteva solo con uno sguardo. Era così bella e così fragile che Draco per un attimo ebbe paura di farle male, e si sentì male nel vedere i segni rossi attorno alla gola delle sue dita. Ogni traccia di esuberanza lasciò il viso di Draco che regalò alla ragazza uno sguardo totalmente dolce… e innamorato. Hermione arrossì leggermente, senza motivo. Draco si chinò leggermente e le sfiorò le braccia. Quando parlò la sua voce era delicata come non lo era mai stata in tutti quei giorni. – voglio davvero fare l’amore con te. Ma non voglio costringerti. Non voglio farti del male.- Hermione alzò una mano, tremante, e gli accarezzo i capelli biondi –mi faresti male solo se mi lasciassi adesso.- rispose, con voce roca. E a Draco sembrò di entrare in paradiso. Dolcemente tornò a baciarla. Hermione lo abbracciò introno al collo e dedicarono molto tempo per quel bacio. Poi, lentamente, la mano di Draco scese ad accarezzare la pelle di Hermione, delicata, fermandosi nei punti che sapeva che provocano particolare piacere alla ragazza, come l’incavo del collo, o appena sopra l’ombelico. Le sue dita tornarono ai suoi seni, accarezzandogli con tanta dolcezza da essere quasi una tortura. Hermione cominciò a sbottonargli la camicia, con urgenza, con un forte desiderio di poter riaccarezzare il suo petto. Sospirò quando sentì sotto le sue dita la pelle di Draco, i pettorali scolpiti, le cicatrici dei graffi della battaglia. Draco tolse definitivamente l’asciugamano che ancora aveva Hermione, lasciandola completamente nuda sotto di sé. Nuovamente, la guardò. –Dio, sei bellissima.- Hermione trattenne il respiro, quando sentì la mano di Draco insinuarsi tra le sue gambe. Le sue dita si muovono leggermente dentro di lei, per dargli quel piacere che solo lui poteva provocare. Tirò indietro la testa, i boccoli castani che cadono sul cuscino, e gemette leggermente. Draco la guardò con ammirazione, sentendosi minuscolo davanti a quella bellezza che emanava in quei momenti. Una bellezza pura. Velocemente si liberò dei Jeans. –allora sei sicura?- le sussurrò sulle labbra. Hermione lo baciò con passione. E come risposta poteva bastare. Draco afferrò dolcemente i suoi fianchi, alzandola leggermente. e piano, con delicatezza, entrò in lei. Hermione chiuse gli occhi. –ti prego…guardami…- gli occhi della ragazza questa volta lo osservano stupiti. –posso?- Draco sapeva a cosa era dovuta quella domanda…a un episodio passato. Erano da poco tornati insieme e, non ricordava come, lui le chiese se sapeva che differenza c’era tra il sesso e l’amore. Hermione rimase un attimo in silenzio. Poi Draco rispose –quando faccio sesso, solo sesso, non guardo mai negli occhi la ragazza che è con me.-

In quel momento Draco chiedendogli di guardarlo degli occhi, la riempì di felicità. –devi.- cominciò a muoversi, lentamente. Aveva paura di farle del male, la sentiva così fragile. Le mani di Hermione gli strinsero la schiena, forte quanto forte era il suo piacere. Draco aumentò la velocità, sentendo Hermione muovere il bacino a ritmo con lui. E in un tempo che sembrava lungo e breve, raggiunsero il piacere insieme, in totale armonia. Draco si lasciò cadere su di lei. E sentì le sue braccia stringerlo forte. alzò il viso, posando il mento poco sopra i suoi seni –ti amo.- gli occhi di Hermione si riempirono di lacrime al suono di quelle parole. Gli accarezzò il viso e Draco le baciò la mano –l’hai detto così bene…- -perché è vero.- Hermione deglutì, con un’emozione enorme dentro il petto, il cuore che le batteva all’impazzata. – ti prego, stringimi…- Draco scivolò vicino a lei nel letto, tirandosi un po’ più a sedere e l’abbracciò. Hermione si rannicchiò contro il suo petto, l’orecchio che udiva distintamente i battiti del cuore di Draco. Le sue braccia forti introno alle spalle fragili di quella piccola Dea. Erano al centro dell’armonia totale, in un momento di pace che in molti bramano ma a pochi è permesso conoscere. Erano tra le braccia dell’amore.

Un bacio e un grazie a chi ha recensito e chi ha solo letto. Non posso rispondere ai vostri commenti adesso e mi dispiace molto! Recupererò alla prossima, lo prometto! Ah, se v’interessa ho iniziato una nuova fic: A walk to remember.

 

Buon Anno Nuovo a tutti!

 

Lily Black

  
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