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Autore: shes not afraid    17/06/2013    8 recensioni
Un angelo il cui compito è proteggere gli umani, le è stato donato il corpo di una ragazza per questo. Proteggere gli umani da cosa? Da qualcosa che diventerà pericoloso anche per lei.
Un vampiro.
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Black&White


Entrai in classe in ritardo, bagnata per la pioggia scioccante che non cessava dalla sera precedente. Chiesi scusa alla professoressa di storia e lei mi rifilò un’occhiataccia.
“Ross, si vada velocemente a sedere vicino al nuovo alunno. Abbiamo cambiato i posti, spero non le dispiaccia” sorrise e credetti veramente che fosse una sottomessa di Satana.
Cercai con lo sguardo quella faccia nuova e la trovai nell’angolo in fondo alla classe, guardava distratto fuori dalla finestra, completamente disinteressato quello che succedeva in classe. Mi avvicinai e mi sedetti attirando la sua attenzione. Sorrise amichevolmente e mi porse la mano per stringergliela.
“Ehi piacere, io sono Ryan” si presentò, aveva un bella voce delicata.
“Charity” sorrisi di rimando.
“Sei molto bella” commentò guardandomi ed io arrossii ringraziandolo.
Cominciammo a parlare e ridacchiare sottovoce per non faci scoprire dalla prof, mi raccontò che suo padre era stato licenziato e si erano trasferiti qui per trovare un lavoro, era figlio unico. Sapeva moltissime barzellette con cui mi fece ridere fino a sentire i crampi alla pancia. Ero felice di aver trovato un ragazzo con cui scherzare quando Ally fosse stata assente. Lei mi rivolse un’occhiata ammiccante dalla prima fila in cui era stata spostata. Ryan aveva gli occhi azzurri e vivaci, i capelli biondi molto corti ed un sorriso coinvolgente. All’ora di pranzo scendemmo in mensa insieme ad Allyson. Ci sedemmo un tavolo vuoto, la mia amica si sedette davanti a me mentre Ryan era al mio fianco.
“Fatto nuove amicizie?”
Zayn apparve alle mie spalle facendomi prendere un colpo, posò le mani sulle mie spalle stringendole leggermente in modo possessivo. Guardava in cagnesco il ragazzo di fianco a me ma aveva comunque un sorriso, più che falso, stampato sulle labbra.
“Sono Ryan” gli porse la mano come aveva fatto con me all’inizio della mattinata.
“Sono Zayn, il ragazzo di Charity” specificò senza muovere un muscolo.
Ryan riportò il braccio lungo il fianco sorridendo, dallo sguardo sembrava volessero uccidersi a vicenda.
“Puoi venire un attimo con me, angelo?” mi chiese gentilmente ed io mi alzai annuendo.
Mi condusse nello sgabuzzino dei bidelli, una piccola stanzetta piena di scatole e scope. Non perse tempo ed iniziò a baciarmi poi passò velocemente al collo.
“Non ci sarò per qualche giorno quindi mi dispiace se stavolta ti sentirai più stanca.”
“N-nessun problema”
balbettai prima che affondasse i denti nella carne.
Diversamente dal solito mi prese in braccio facendomi stringere le gambe dietro la sua schiena. Succhiò il sangue in gran quantità e lo ringraziai mentalmente per avermi sollevata da terra o le gambe non avrebbero retto. Si staccò pulendosi le labbra dal rosso scarlatto ma non accennò a mettermi giù.
“Puoi farmi scendere” sorrisi.
“Sono sicuro che cadresti. Ti riporto in spalletta fino alla mensa.”
“Cosa?! No! È imbarazzante!”
“Preferiresti arrivarci strisciando?
” chiese retorico prendendomi in giro.
Nascosi il viso sulla sua spalla per tutto il tragitto, sentivo gli occhi di tutti puntanti su di noi e sarei voluta sprofonda in quello stesso istante. Mi fece sedere vicino ad Ally e mi salutò con un bacio poco prima di allontanarsi. Mi ero dimenticata di chiedergli cosa doveva fare in quei giorni ma una parte di me diceva che non me lo avrebbe sicuramente detto.
 
Al quarto giorno senza Zayn nei paraggi mi iniziavo a sentire presa in giro. Nessun messaggio, era sparito nel nulla e nessuno sapeva niente. Allyson continuava a ripetermi che era un coglione e Ryan le faceva da coro. Ero la sua ragazza, dannazione, non meritavo nemmeno una piccola spiegazione? Si era limitato a dissanguarmi e a scappare, gli avrei conficcato un paletto nel cuore appena lo avrei visto. Lucas passava il tempo su internet sperando ingenuamente di trovare qualche indizio su Hank. Mio padre si disperava pensando che Zayn stesse rompendo il giuramento ed io, di conseguenza, sarei morta a breve. L’unica tranquilla sembrava mia madre che tranquillizzava mio padre e sequestrava il computer a mio fratello ripetendo la frase “Più vi preoccupate, più la paura prenderà il sopravvento e meno sarete preparati a qualsiasi cosa”. In segreto stavo scrivendo un diario, ben nascosto in fondo all’armadio dietro varie scatoline. Scrissi di tutte quello che stava succedendo con arcangeli, vampiri e cacciatori senza un motivo preciso, forse lo avrei nascosto in giardino ed un umano lo avrebbe trovato dandomi della pazza. Oppure ero solo incazzata per la sparizione del mio ragazzo e non sapevo cosa fare. Non aiutavano gli inviti dei miei amici ad andare in piscina, a causa delle mie ali stavo rinchiusa in casa mentre loro si divertivano nell’acqua. Bella merda.
 
‘Mi dispiace per la mia assenza, angelo. Se vieni a casa mia ti spiegherò tutto.’
Finalmente, dopo cinque giorni, mi arrivò un messaggio di Zayn. Mi preparai in fretta e corsi verso casa sua, passavo dall’essere arrabbiata all’essere felice ogni cinque secondi circa. Suonai al campanello impaziente di saltagli al collo. Cosa che feci appena lui aprì la porta in tutta la sua bellezza.
“Sei un idiota. Dove diamine sei stato?!” sbottai ancora abbracciata a lui.
“Lo so, è una storia lunga. Te la spiego più tardi” mi sorrise caricandomi su una spalla come un sacco di patate.
“Che hai intenzione di fare?”
“Devo farmi perdonare.”
Dal corridoio che attraversammo capii che mi stava portando in camera sua e deglutii  eccitata e spaventata al tempo stesso. Chiuse la porta a chiave e mi fece cadere sul letto mettendosi sopra di me. Diede baci ovunque sulla mia faccia sfiorandomi solo una volta le labbra. Gli presi il viso tra le mani obbligandolo a baciarmi come si deve, gli scappò una risata quando gli morsi il labbro. Cercò frettolosamente i lembi della mia maglietta e la sfilò, rimase a guardarmi e mi ricordai della prima volta che mi aveva vista volare, quando mi aveva picchiata.
“Dimmelo.”
Mi guardò negli occhi con un’intensità tale da farmi girare la testa. “Ti amo.”
“Dillo ancora.”
“Ti amo, angelo.”
Lo baciai di slancio, sussurrai anche io quelle due parole ogni volta che le nostre labbra si staccavano. Ci spogliammo e ridemmo tutti e due a qualche mia gaf causata dall’inesperienza. Lui invece mi toccava sapendo esattamente come farmi provare piacere. Provai una strana e nuova sensazione di completezza quando entrò in me ed in quel momento tutto il resto passò in secondo piano. Non sentivo più niente oltre ai nostri respiri. Si sdraiò accanto a me e mi circondò la vita con un braccio, gli sorrisi e passai un dito sulla guancia con un filo di barba incolta.
“Ora spiegami cosa hai fatto in questi giorni” dissi con voce dura.
“Ho sempre detto che sei una guastafeste” sbuffò “sono andato da un mio vecchio amico, aveva delle informazioni per me su Hank.”
“È un vampiro pure lui?” lui annuì. “Zayn, quanti anni hai?”
“Ho diciannove anni dal 1658, in quel periodo ci fu una guerra civile qui e i miei genitori vennero uccisi mentre io venni costretto da dei vampiri a bere il loro sangue e morire, così da diventare come loro.”
Rimasi senza parole, aveva sofferto molto. Questo però non gli aveva dato il diritto di far soffrire altra gente.
“È acqua passata, Charity non ci pensare” mi accarezzò una guancia dolcemente e lasciò un bacio sulla mia fronte.
“Okay. Io devo fare una doccia.”
“Se vuoi ti raggiungo” mi fece l’occhiolino.
“Tu stai buono qui” risi e andai in bagno.
 
 
“Dove sei stata?” chiese Lucas autoritario vedendomi rientrare.
“Da Zayn, abbiamo fatto un po’ di allenamento visto che non ha potuto questi giorni” infondo era una mezza verità.
“Senti, devo farti leggere una cosa” salì le scale, convinto che io lo seguissi.
“Ma mamma e papà?”
“Sono usciti a fare la spesa, muoviti sorellina.”

Entrai nella sua stanza e guardai il computer aperto sul computer, sulla schermata c’era una pagina di internet su delle persone misteriosamente scomparse a Bradford, dove eravamo noi. Una decina di ragazze e qualche ragazzo con un paio di adulti. La mia mente non impiegò molto a collegare le ragazze a Zayn, di sicuro non avrebbe fatto ritrovare i corpi o la gente avrebbe capito dai morsi sul collo che c’era un vampiro in circolazione. Ma non capii cosa c’entrassero i ragazzi, cosa voleva farmi vedere mio fratello?
“Credo che sia stato Hank” affermò appena mi girai verso di lui.
“Come fai a dirlo?”
“I cacciatori di vampiri non si spostano di città in città per un vampirello, lo fanno se ci sono dei gruppi.”
“Ma Zayn non mi ha detto niente a riguardo..”
“Ti fidi troppo di quell’essere.”
“Essere? Lucas ti rendi conto di quello che stai dicendo?”
mi stavo incazzando, stava parlando senza sapere niente.
“Devo ricordati che è un vampiro? Svegliati Charity, anche se ha giurato ti sta solo usando!”
“Non lo conosci.”
“Nemmeno tu se è per questo.”
“Lui mi ama!”
“Ti prende in giro!”
“Abbiamo fatto l’amore, Lucas! Non mi hanno strappato le ali, lui mi ama veramente!”
risposi ormai oltre il limite e con le lacrime agli occhi.
“Charity! Stai facendo troppe azioni sconsiderate!” urlò facendomi arretrare.
“Non ne posso più. Continuiamo a litigare in questo periodo. Mi manca il rapporto che avevamo” mormorai asciugandomi le guancie con il dorso della mano.
Lucas sospirò e mi abbracciò. “Voglio solo il meglio per te” disse con tono più dolce.
“So quello che faccio, fidati di me.”
Si allontanò di poco sorridendomi. “Ti voglio bene e mi fido. Ora vado giù a cucinare, ti chiamo quando è pronto, okay?”
Annuii e lui si avviò verso la porta. Sentimmo dei rumori al piano di sotto e mio fratello mi fece segno di stare ferma, scese le scale ma non gli obbedii e gli andai dietro. Al centro del salotto c’era una figura incappucciata, non riuscivamo a vedere nemmeno un dettaglio del suo viso.
Lucas fece per aprire bocca ma la figura scattò e senza esitazione gli tagliò la gola con un pugnale che aveva tenuto nascosto nella larga manica del mantello nero. Non feci tempo ad urlare che mi fu subito a pochi centimetri dal viso, la lama del pugnale premuta contro la pelle del collo bruciava.
Il movimento veloce aveva spostato il cappuccio permettendomi di vedere chi fosse.
“Allyson?”

#ehilà
scusate il ritardo ma in questi giorni non ho avuto il computer.
da brava belieber non potevo non metterci Ryan nella storia, cioè io amo quel ragazzo, è un figo.
sinceramente a me questo capitolo fa cagare lol ditemi cosa ne pensate voi :) 
p.s. eddai, quanlche recensione in più potete farla no? dovete costringermi ad usare sporchi mezzi come:
'non continuo fino a quando non arriviamo a 478946589 recensioni'?

ryan: 
ciao figone.

   
 
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