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Autore: Over The Rainbow    17/06/2013    3 recensioni
-Sono due anni che le ragazze della mia classe sbavano dietro ad un ragazzo di una classe di un anno inferiore alla nostra, con tanto di gridolini in stile "Com'è carino!" e "Sembra una bambola!" Nella scuola gira voce che sia gay e abbia anche un fidanzato, ma loro continuano a ripetere che sono solo maldicenze messe in giro da compagni gelosi. Io non posso fare a meno di ridere del loro comportamento, perchè il suo ragazzo sono io.-
Storia Larry, ispirata a http://www.insegreto.it/4579
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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MINI ANGOLO AUTRICE.LOL
Volevo solo dirvi che la parte in corsivo e in grassetto, tra due trattini, è un flashback ouo
detto questo, buona lettura, ci vediamo giù.lol



Sette e trenta, sono in ritardo ma l'unica cosa a cui riesco a pensare è Harry, a quanto lo amo e a quanto sia odiosa la società
Sette e quarantuno, posso farcela. Scappo in bagno e mi aggiusto i capelli, poi prendo la borsa buttandoci dentro qualche quaderno a caso e scendo in cucina.
Non posso fare colazione, è tardi. Sbuffo ed esco, chiudendomi la porta alle spalle e beandomi del silenzio circostante
Sette e cinquanta. Entro in macchina e guido fino a scuola, con un pensiero fisso in mente:Harry
Quando arrivo a scuola la trovo semideserta, ma riesco a scorgere i miei amici nel nostro solito angolino. Sette e cinquantacinque, giusto in tempo.
< Ehi Tomlinson, ce l'hai fatta anche stamattina > afferma Niall ridacchiando. Mi piego sulle ginocchia mentre respiro affannatamente, e cerco di riprendermi dalla corsetta appena conclusa. < A quanto pare si > rispondo dopo aver regolarizzato il mio battito cardiaco e aver ripreso fiato. Passo in rassegna tutti i volti che ho davanti. Dan, Niall, Liam, Zayn ma... dov'è Harry?
Mi guardo intorno, magari era in ritardo anche lui, ma niente, di lui nemmeno l'ombra.
Come se mi avesse letto nel pensiero, Liam mi sussurra all'orecchio < non verrà >. Ohw, ma perché non mi ha avvisato? Cerco di non lasciar trasparire il mio dispiacere, ma a quanto pare Liam non ci casca e si avvicina al mio orecchio, dicendo a mezza voce < non preoccuparti, è tutto a posto > e accenna un sorriso.
Il suono della campanella ci costringe ad entrare e mi dirigo verso il mio armadietto. Inserisco la combinazione, prendo i libri che mi servono e mi avvio verso l'aula quando un paio di mani si posizionano sui miei occhi. Strano, il corridoio era deserto, quindi chi poteva essere?
Sento il ragazzo o ragazza che sia armeggiare con una benda che ha posizionato sui miei occhi e un attimo dopo mi ritrovo trascinato per un braccio fino a l'esterno della scuola, o almeno credo, visto il leggero venticello che tira. Cammino insieme allo sconosciuto per un buon quarto d'ora, ma stranamente non sono preoccupato e non ne capisco nemmeno il motivo. Improvvisamente ci fermiamo e riesco a sentire un cinguettio di uccellini e lo scroscio di quello che deve essere un ruscello o un piccolo laghetto artificiale. Lo sconosciuto mi toglie la benda dagli occhi e mi volto di scatto, ritrovandomi davanti un angelo. I suoi riccioli ribelli si muovono a causa del vento, gli occhi verde smeraldo brillano ancora di più a causa del sole e un sorrisetto sghembo è adagiato sul suo viso. Ma esiste davvero?
< Cosa significa tutto questo? > chiedo meravigliato. Non capisco il motivo per cui avrebbe dovuto organizzare tutto questo e ne sono davvero sorpreso, in senso buono, naturalmente.
< Beh, era tanto che non passavamo un po’ di tempo insieme e nulla, mi andava voglia di passare una giornata qui con te > disse arrossendo, ma senza far sparire quel meraviglioso sorriso dal suo volto. < Perché, non ne sei felice? Perché se non ne hai voglia, possiamo sempre tornare indietro e magari ritorniamo a scuola e ... > non lo feci finire di parlare poiché appoggiai delicatamente le mie labbra sulle sue. In un primo momento rimase fermo, ma subito dopo le nostre lingue danzavano in perfetta sincronia. Ci staccammo dopo qualche minuto per riprendere fiato ed entrambi avevamo un sorriso ebete stampato in viso.
Ci incamminammo verso il corso d'acqua che, come avevo intuito, era un ruscello ed Harry prese due teli da una borsa che non avevo minimamente notato prima e li adagiò dolcemente a terra, poi si stese su uno dei due teli e battendo leggermente il palmo della mano sull’altro, mi fece segno di stendermi. Mi stesi accanto a lui e ci furono un paio di minuti di silenzio, ma non uno di quei silenzi imbarazzanti.
Decisi di interrompere la pace che si era creata e domandai < perché dobbiamo nasconderci? Insomma, perché non possiamo comportarci come le coppie normali? Perché non diciamo al mondo intero quanto ci amiamo? > mi girai a guardarlo e lo scoprii intento a fissarmi.
< Louis, sai quanto vorrei poter uscire come una coppia normale, quanto vorrei poter andare insieme a scuola ma non possiamo. Ricordi cos’è successo a Billy? > un’ondata di ricordi m’invase, e la vista mi si appannò per qualche secondo


-Erano le due di una fredda giornata d’inverno. Io, Harry e Billy eravamo inseparabili e quel giorno ci eravamo organizzati per andare a fare un giro. In quel momento arrivò anche James e Billy gli corse incontro baciandolo dolcemente. Stavano insieme da poco più di tre mesi, eppure sembrava si conoscessero da una vita. Una risata ci portò a voltarci verso destra e, appoggiato alla grande quercia, trovammo Mike Tison, capo della squadra di basket e bastardo di prima categoria. < Ma chi abbiamo qui? I due piccioncini > disse ridendo. Cosa aveva da ridere? < Cosa vuoi, Tison? > ringhiò Harry, parecchio arrabbiato. Gli presi la mano e lo rassicurai, cercando di calmarlo e a quanto pare riuscii nel mio intento, poiché la mascella, fino a poco prima contratta, si rilassò. Mike rivolse per un attimo lo sguardo a Harry, ma subito dopo si voltò nuovamente Verso Billy e James. < Vi avevo avvisati, nella mia scuola non c’è posto per dei luridi froci. Non volevo arrivare alla violenza, ma mi avete obbligato > disse, una smorfia disgustata e divertita allo stesso tempo era dipinta sul suo volto. Ci scambiammo delle occhiate confuse, cosa voleva dire?
Ci girammo verso di lui giusto in tempo per vederlo tirare una pistola fuori dai suoi pantaloni. Impallidii, ed ero sicura che tutti gli altri avessero avuto la mia stessa reazione. < Posso sapere cosa vuoi da noi? Cosa ti abbiamo fatto di male? > gridò Bill disperato. Stavo iniziando ad avere paura e mi spostai più vicino ad Harry, stringendo sempre più forte la sua mano. Intanto Mike si avvicinava sempre di più a noi, anzi, a Billy e James. < si può sapere cosa cazzo vuoi da noi? > gridai istintivamente, con tutta la rabbia che avevo in corpo. In risposta Mike rise di nuovo, quanto avrei pagato per cancellargli quel ghigno dalla faccia.
< Ma come, anche le pulci hanno la tosse? > disse puntando il suo sguardo malefico nel mio.
Avevo paura, paura che ci facesse del male. Continuò ad avvicinarsi ai due ragazzi finché, a pochi metri di distanza, non puntò la pistola dritta verso James. Boom, un botto seguito da un tonfo mi fecero accapponare la pelle. Avevo paura di voltarmi e scoprire qualcosa che mi avrebbe distrutto. Mike intanto ghignava odiosamente e poco dopo sentii dei singhiozzi. Quei singhiozzi si trasformarono in un pianto vero e proprio. Mi girai per scoprire James inginocchiato con in braccio il corpo di Billy. Non ci vidi più, la tristezza si trasformò in rabbia e mi portò a scagliarmi contro Mike. < Brutto pezzo di merda, ma non ti fai schifo? Cosa ti aveva fatto, COSA? > cominciai a gridare e in un secondo una serie di gocce salate scendevano dai miei occhi. Mike si guardò attorno indifferente, per poi correre via attraverso gli arbusti. Mi voltai indietro e vidi Harry e James in lacrime, accanto a Billy steso a terra. In un attimo mi inginocchiai e cominciai a piangere più forte. < Perché Billy, perché? Doveva colpire me, non te > gridò disperato James.
< shh, ricorda solo che ti amo, okay? > riuscì a dire Billy in un sussurro appena percettibile, un sorriso aleggiava sul suo volto < ti amo anche io, Billy > gli rispose James, stampandogli poi un bacio sulle labbra, quello che sarebbe stato il suo ultimo bacio. < Billy, BILLY TI PREGO, NON ANDARTENE > cominciò a gridare James tra le lacrime. Se n’era andato.
Chiamammo la polizia e nel giro di qualche ora Mike era in galera, intanto l’ambulanza aveva portato via il corpo privo di vita di Billy.
Qualche giorno dopo, James venne trovato senza vita nella sua stanza con un barattolo di pasticche vuoto accanto e un foglio tra le mani che diceva ‘Billy, amore mio, aspettami. Sto arrivando’ –



Qualche lacrima cadde dal mio viso ma Harry prontamente le scacciò via < Louis, un giorno potremmo mostrare al mondo intero il nostro amore, te lo prometto > mi disse sorridendo. Forse era una promessa che non sarebbe mai diventata realtà, ma riuscì a farmi sorridere.
< Ti amo, Harry > dissi. < anche io, Lou > mi rispose, facendo unire le nostre labbra in un bacio dolce e allo stesso tempo passionale.
< hmm, ma cosa abbiamo qui? > una voce alla nostra destra seguita da un ghigno ci fece voltare.

< non è possibile > sussurrammo in sincronia io ed Harry.. Già, era impossibile.

SPAZIO AUTRICE
Scusate il ritardo.lol
Vabbeh, in compenso il capitolo è più lungo, blbl.
Spero che sia di vostro gradimento :3
Allora, inizio ringraziandovi per le visite e
per le recensioni allo scorso capitolo dfghj
Spero di riceverne qualcuna anche qui ouo
Scusatemi per qualche errore, ma ho il ciclo e mi scoccio di 
rileggere.lol. Rileggo domani <33
Al prossimo capitolo, belle <3
Twitter: twitter.com/oonedinitaly
Ask: ask.fm/xhipeople
 

  
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