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Autore: Everythinghaschanged    18/06/2013    0 recensioni
La vita non è stata per niente clemente con quattro ragazzi (Louis, Niall, Zayn e Rosalie) che si ritrovano sotto lo stesso tetto, nella loro "catapecchia". Sono temuti da tutti, vivono alla giornata, rovinando quella degli altri. Il loro scopo è "vendicarsi contro il mondo". Le cose inizieranno a cambiare nel momento in cui Niall proporrà alla ragazza un strana sfida. I quattro ragazzi si ritroveranno a fare i conti con loro stessi, con le loro personalità, e soprattutto... con i loro sentimenti, nel momento in cui lo sguardo di Rosalie si intreccerà a quello di Harry.
Genere: Generale, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Triangolo
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Louis stava asciugando i capelli e nel frattempo ascoltava la voce di Rosalie intonare una canzone che lui non riusciva a riconoscere. La sua voce era fantastica, limpida, dolce, ma anche possente. “Tutto in lei è fantastico” pensò il ragazzo e subito si colpì la fronte con una mano. Non era assolutamente lecito per lui pensare cose simili, non doveva superare il limite che il suo cervello gli aveva imposto tra il “Cosa Rosalie dovrebbe essere per te” e “cosa Rosalie è davvero per te”. Nella vita che facevano non c'era spazio per i sentimenti profondi. L'amore è debolezza. Louis però negli ultimi periodi si sorprendeva spesso a pensare che cosa sarebbe successo se in quella buia sera di maggio anziché portare Rosalie nella catapecchia sarebbe scappato con lei verso un nuovo destino. Forse lei sarebbe morta, era troppo malconcia per intraprendere un viaggio. E basta questo pensiero per far tornare la mente del ragazzo sulla retta via. Non ricorda la sua vita prima di Rosalie, non immagina nemmeno una vita senza quella ragazza accanto a lui ogni giorno. Si è preso cura di lei da quando l'ha trovata, e finalmente la sua vita ha avuto un senso. Era stata lei a dargli un senso. Perchè sin da piccolo, quando sua madre Jay si era risposata, si era sentito sempre di troppo, un peso per la nuova famiglia che la madre aveva creato. Dopo essersi risposata erano nate una dopo l'altra quattro bambine, tutte bionde e occhi azzurri, bellissime, pure. Louis le amava, ma il suo patrigno non amava lui. E quando la sera sua madre e le bambine dormivano dalla nonna perchè i primi problemi con Mark iniziavano a far capolino nella loro vita, il piccolo Louis si ritrovava a fare i conti con un patrigno ubriaco che lo odiava. E lo violentava ogni volta che ne aveva la possibilità, più e più volte, solo per il malsano desiderio di godere vedendolo soffrire. Louis, solo dodicenne all'epoca, sopportava tutto il dolore cercando di non pesare su sua madre, donna debole, mai capace di prendere una posizione, mai capace di difendere un figlio che gli ricordava soltanto l'errore che aveva fatto sposando suo padre. Per questo Louis, quindici anni, lividi su tutto il corpo, ma soprattutto ferita incurabile al cuore, aveva abbandonato la scuola, sua madre, le sue sorelle e la sua città. Spendendo tutti i gli averi guadagnati con sacrificio per prendere un treno e partire verso l'ignoto, verso la sua nuova vita. Da quel giorno non aveva più rivisto la sua famiglia. E spesso si ritrovava a rimpiangere il rapporto con le sue sorelle, l'unica luce che aveva illuminato la sua infanzia oscura.

Ma anche questa volta, come tutte le volte che il castano rimaneva intrappolato nei suoi brutti pensieri, Rosalie si avvicinò cauta a Louis che era rimasto impalato di fronte allo specchio, occhi gonfi e lucidi di chi sta per piangere. Lo abbracciò da dietro senza dir nulla, tra loro non c'era bisogno di parole, appoggiò il mento sulla sua spalla e aspettò che il castano si sfogasse.

Quando, dopo un tempo indefinito Louis si riprese, si girò verso la ragazza e la guardò negli occhi. Erano verdi, magnetici e leggermente lucidi.

- Non mi piace vederti soffrire. Soffro anche io con te. E mi dispiace per stamattina, ti ho trattato malissimo e non volevo, hai ragione, sono stata acida. Scusami – Sussurrò lei rompendo il silenzio che si era creato . Il ragazzo in tutta risposta l'abbracciò più forte e le baciò quelle labbra così invitanti. Rosalie approfondì il bacio che da dolce divenne passionale e presto lei si ritrovò sbattuta sul muro con le mani del castano che vagavano sul suo corpo. Per un attimo pensò di mandare all'aria la serata, la stupida sfida fatta con Niall e rimanere lì con Louis. Intrappolati nel loro momento perfetto. Ma fu solo un attimo. Nello stesso istante si staccarono malvolentieri dal corpo dell'altro e si scrutarono a vicenda.

Rosalie indossava un vestito corto, rosso fuoco, rubato quel pomeriggio dalla casa in centro. I capelli biondi le scendevano liberi lungo le spalle, lo sguardo non era circondato dalla sua solita matita nera scura, che gli dava l'aria tenebrosa e pericolosa, ma da un trucco leggero che la faceva sembrare una ragazzina innocente. Le scarpe erano alte e sulla caviglia spiccava il tatuaggio a stelle che la ragazza aveva orgogliosamente mostrato loro solo una settimana prima.

-Sei bellissima, conquisterai chiunque stasera, anche la preda sfigata che ti ha imposto Niall! -Esclamò Louis guardandola negli occhi.

- Anche tu non sei per niente male!- Rispose lei osservando i pantaloni stretti che mettevano in evidenza il sedere perfetto di Louis, abbinati ad una camicia bianca, che aperta sul davanti lasciava in evidenza la scritta sul petto “It is what it is”.

-Grazie Ros – sussurrò lui nel suo orecchio prendendola per mano e trascinandola nella loro sottospecie di salotto.

- Bene ragazzi, pronti per la serata da sballo?- Urlò Niall già sovraeccitato dagli spinelli che si era fumato durante tutta la giornata.

- Certo Niall, ma la droga meglio se la dai a me per stasera, ci penso io- Rispose Zayn, bellissimo nel suo completo blu notte.

- Zaaaaaynee! Seii noiioso – Gracchiò Niall.

- Io sono noioso e tu sei fatto ancor prima di iniziare la festa caro mio. -

- Dovevamo festeggiare, dopo il colpaccio di oggi pomeriggio. E' stato un colpacciiio davvero!!! Su su, usciamo – Urlò nuovamente il biondo trascinando i suoi amici verso la macchina.

Arrivarono alla festa verso mezzanotte , e già molti dei liceali si aggiravano ubricachi per il grande giardino. Quando entrarono attirarono lo sguardo spaventato di tutti. Avevano una cattiva reputazione ed erano molto temuti a Linoux. Ma d'altra parte gli sguardi che attiravano erano anche pieni di desiderio, soprattutto verso la bionda e il castano che mano nella mano attraversavano il giardino.

Zayn si avvicinò all'orecchio di Rosalie sussurrandole – Bambina, sei bellissima stasera, hai già tutti gli sguardi addosso, adocchia qualcuno che ti piace e metti il nostro Niall ko – In tutta risposta Rosalie gli stampò un bacio sulle labbra, come erano soliti fare, sussurrando un – Grazie Zayne – direttamente sulle labbra del moro.

- Rooos, di là ci sono gli sfigati – urlò Niall e lei si staccò da Zayn e Louis, salutando i tre ragazzi con un occhiolino e con un – ci vediamo dopo ragazzi miei, quando avrò vinto la sfida- e si allontanò soddisfatta, ma riuscendo quasi a sentire il cuore di Louis che sprofondava.

Quando arrivò al divanetto dove un gruppo di ragzzi e ragazze era intento a chiacchierare la stanza sembrò ghiacciarsi. Tutti gli sguardi si puntarono su di lei che esclamò – Beh, cosa c'è da guardare! Non posso unirmi a voi?-

- Rosalie Handerson – sussurrò un ragazzino grassottello, pieno di brufoli che sedeva per terra sul tappetino – Mi avevano detto che eri bella come un angelo ma non immaginavo così BELLA – continuò, indugiando con lo sguardo sul corpo della ragazza di fronte a lui.

A quel punto sarebbe stato facile, un gioco da poco. A Rosalie sarebbe bastato ubriacarsi, prendere un paio di pasticche e portarsi a letto quel ragazzino che la squadrava con uno sguardo che di casto non aveva nulla, sicuramente non si sarebbe tirato indietro . Era quasi tentata di cedere e far finire la serata il più presto possibile, per poi ritornare da Louis. Ma proprio in quel momento i suoi occhi vennero catturati da un ragazzo che sedeva dall'altra parte del divanetto e discuteva animatamente con un suo amico, non prestandole per niente attenzione. Aveva una massa  di capelli ricci, ribelli, gli occhi verdi più belli e profondi dei suoi, molto di più. Attraverso la maglietta stretta riusciva a vedere il suo corpo perfetto. Era bellissimo. A lei non erano mai piaciute le cose facili da ottenere, le piaceva lottare. E vincere. Per questo in quel momento decise quale sarebbe stata la sua preda, ad ogni costo. E quasi come se riuscisse a sentire i suoi pensieri  il ragazzo si girò e lei si perse nel suo sguardo.

"Bellissimo” pensò nuovamente.

 Grazie a chi ha avuto il coraggio di arrivare fin qui. Spero mi lascerete una piccola recensione, anche critica. Giusto per capire se la storia vi interessa o meno ;) Alla prossima, lads :D 
  
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