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Autore: MaryJazz    18/06/2013    0 recensioni
Sakura è una ragazza che nella sua vita cerca qualcosa di diverso, qualcosa fuori dalla sua vita monotona; vuole cambiare il pensiero che Sasuke ha su di lei e per questo, non gioca, ma combatte al suo fianco.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Sakura Haruno | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Dopo la serie
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Quella mattina di Gennaio, Sakura Haruno si era svegliata molto presto. I suoi capelli rosa ondeggiavano al vento che si univa a lei come un vestito perfetto, gli occhi verdi guardavano un po' a disagio il quartiere di Konoa.

 Decise di andare sul luogo dove si presentò al maestro Kakashi con Naruto e Sasuke. Ridacchiò al pensiero di quello che aveva detto Naruto Uzumaki riguardo al suo piatto preferito: il ramen. Tutto le sembrava così sciocco e infantile. Da tempo voleva dimostrare di cosa era capace, voleva dare tutta se stessa, ma questo, quando sarebbe accaduto?

Vagò tra i pensieri e ricordò di Sasuke: lui l'aveva definita 'una ragazzina capricciosa e noiosa', ora sentiva di non essere più così e il suo cuore incominciò a battere più forte. Sasuke, la persona che amava di più. Come farsi valere di fronte a una persona fredda e dolce allo stesso tempo? 

Si sedette su uno dei tre scalini e rimase lì a guardare il cielo, quando venne Naruto a chiamarla: - Hey, Sakura! Ma lo sai da quanto tempo è che ti cerco? -. Sakura si ridestò dai suoi pensieri e ritornò alla realtà: - Naruto, che ci fai qui? -. Naruto sembrò accorgersi che Sakura aveva qualcosa di strano e così la fissò per qualche secondo poi parlò: - L'hokage Kakashi ha una missione per il team 7. Si può sapere che hai? -. - Non ho niente, che dici? Dai andiamo. - E così, attraverso i tetti (la via più veloce) andarono da Kakashi: - Avete una missione di livello S: dovrete assistere alla costruzione di un ponte nel paese della nebbia che potrebbe venire attaccato da una squadra pericolosa e ricercata, di livello S. Partirete tra un'ora. Verrà pure Sai con voi. Pronti per la missione? -. - SI! - risposero in coro Sakura, Naruto e Sasuke. 

Si prepararono per il necessario e dopo qualche altra informazione si diressero davanti al cancello e dopo un'ora esatta partirono.

- Che hai Sakura, me lo vuoi dire? - Le si avvicinò Naruto poco dopo. - N-niente. - disse con voce roca. Dopo una breve pausa, dal suo viso iniziarono a scorrergli calde lacrime. Non la notò nessuno perché si era messa per ultima. Possibile che fosse così inutile? Questa volta non sarebbe stata di peso! Non si perse di coraggio e continuò il suo viaggio.

- Uffaa! Sono stancoo! Vogliamo fermarci?! - Disse Naruto, in bilico sul sasso su cui si era seduto. - Ancora un po' testa quadra - Disse Sasuke.

Per mangiare si appostarono vicino ad un fiume. Sakura e Sai rimasero a cucinare, Sasuke andò a prendere la legna e Naruto con la tecnica della moltiplicazione si procurò più pesci. 

- So che stavi piangendo. Che ti succede? Da un po' di giorni ti vedo così. - Disse amichevolmente Sai a Sakura. - Non ho... sigh... niente -.

E iniziò a piangere di nuovo. Non c'erano più maschere con Sai, lui, vedendola così le porse un fazzoletto. 

- Posso essere sincera? -. E lui annuì. - Mi sento di troppo, non riesco a fare mai niente da sola e ho paura di non sentirmi accettata da Sasuke. Voglio dimostrare quello che... valgo e non perdere la calma per colpa dell'emozione. - - Di questo non devi preoccuparti, sai che Sasuke ti accetta e sappiamo tutti quanto vali! Dai, non essere così triste! - E le sorrise, quando un kunai lo sfiorò e si ritrovarono a combattere.
Un uomo si avvicinò con un sorriso sardonico e iniziò a guardare prima Sai, poi Sakura, già in posizione d'attacco. Questo aveva un cappello strappato in più punti, pantaloncini lunghi e una maglietta nera. Quegli occhi grigio ferro sembravano perlustrare la zona, di certo non aveva il byacugan, ma intimorivano. 
Sakura e Sai si fecero avanti, l'uomo indietreggiò per prendere la mira con altri due kunai, ma i due gli evitarono facilmente, peccato che quelli tornarono indietro nella loro direzione.
Con il kunai in mano riuscirono a bloccarlo, ma quello andava sempre avanti ed era più forte. 
Sakura elaborò una strategia con il desiderio di combattere: corse verso il nemico e sapendo che il kunai le veniva dietro, andò dietro il nemico e il kunai gli si conficcò in fronte. Quello che rendeva difficile la situazione a Sai cadde e Sakura rimase immobile. Scappò senza rendersene conto, corse più lontano che poteva, ma perché correva? 
Si fermò barcollando un pochino: era felice. 
Aveva dimostrato di poter ragionare anche messa alle strette, ma non era tutto. Quello non era un avversario  ai livelli di Sasuke, di Naruto o tanto meno di Sai. 

Ma aveva comunque difeso un amico e se stessa. Ritornò indietro felice e incontrò Naruto raccontandogli della situazione lui disse: - Uffa Sakura, perché non mi hai chiamato? -

- Credevi avessi tempo?! - Rispose lei, irritata e un po' divertita.
Tutto fino a sera andò bene, FINO A SERA...

  
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