Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _Fux_    20/06/2013    2 recensioni
Inizio dicendo che ho scritto questa storia ispirandomi ad un film (per l'appunto, Single by contract!) perciò l'idea non è mia, mi sono semplicemente messa a trascrivere la trama cambiando personaggi ed ambientazioni, per adattarla ai One :)
Ecco un piccolo "assaggio":
:”Sai…Mia sorella ha appena compiuto tredici anni, ed è entrata in fissa con una certa band di ragazzi… I …uhm… i First Direction… No, com’è che era?”
“I One Direction??” le chiedo incuriosito.
“Si, si proprio loro! Che nome idiota! Voglio dire, “una direzione”?? Che cavolo di senso ha?” ride, e io ci difendo “A me piace, ha un bel significato…” .
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Parte seconda

 
Pov Liam
 
Dopo un’ulteriore intervista che ci ha occupato tutta la mattinata sono finalmente libero, perciò prendo il mio skate e l’ i-pod, dirigendomi verso l’uscita del Grand Hotel dove alloggiamo in questi giorni a causa della convention che si terrà proprio lì.
Poi però mi ricordo che non ho la minima idea di dove si trovi la via in cui mi devo recare, perciò chiedo informazioni all’addetto alla reception, che è veramente gentile, e addirittura mi presta un navigatore.
Mi giro per cominciare il mio viaggio, ma la voce dell’uomo  mi ferma :”Erhm? Signor Payne? Forse sarebbe il caso che lei usasse la porta sul retro, sa, tutte quelle ragazzine lì fuori…” sbircio fuori dalla porta a vetri girevole, e devo dire che non ha tutti i torti!
Ringrazio il signore, ed esco dalla porta di servizio, avviandomi con le cuffie nelle orecchie, il navigatore in mano, e il suo cellulare in tasca.
La casa dista solo pochi minuti,  entro dal portone aperto e salgo le rampe di scale che mi separano dall’appartamento.
Suono alla porta, e mi viene ad aprire una donna di mezza età, alla quale chiedo notizie di Chiara.
La donna si gira e inizia a chiamare la figlia (?) a gran voce, mentre sono in grado di sentire delle grida provenire da qualche stanza…
 
Pov Chiara
 
Caaaaaamiiillaaaaa!! Ma ti decidi ad uscire dal bagno?? Cosa stai facendo? Mi scappa!” urlo contro la mia sorellina, o meglio, verso la porta chiusa del bagno dove si è rintanata la ragazzina.
La sento sbuffare sonoramente ma ehi, non dovrei forse essere io a farlo?
Oramai non riesco più a trattenermela, nonostante le gambe strette a “X”.
Provo ancora una volta a bussare domandando:”Quanto ti manca?! POLENTA!” ma l’unica risposta che ottengo è :”Il tempo che mi ci vuole!”.
Allora rinuncio alla mia impresa, e mi dirigo con decisione verso la cucina, perché a mali estremi, estremi rimedi!
Sento mia madre chiamarmi dalle parti dell’ingresso, così le rispondo d’istinto :”Ora non posso! Devo fare pipì nel lavandino della cucina perché tua figlia non si decide ad uscire dal bagno!!”.
La risposta che ottengo in ricezione mi fa ghiacciare il sangue nelle vene :”Ma qui c’è un ragazzo che chiede di te!” .
Oh, no! Oh, no no no no no!! Ditemi che non è vero!
Mi avvicino cauta al luogo di provenienza della voce della mia progenitrice, e scopro che invece è proprio vero… E’ il ragazzo del vivaio e si, io ho appena fatto la classica figura di m… Bene, ottimo direi!
Mi avvicino alla porta e (grazie al cielo, conoscendola non ci avrei proprio sperato!) mia madre ci lascia soli.
Ciao” lo saluto un po’ in imbarazzo, e sono talmente agitata che non mi passa neanche per la mente di farlo entrare in casa, facendo la figura dell’antipatica.
Ehi! Io…Ti ho riportato il cellulare…Tieni. Dovresti stare più attenta!” mi dice con un sorriso mentre mi porge il telefono.
Nel momento in cui afferro l’oggetto le nostre mani si scontrano, e sento partire dei brividi che dalle terminazioni nervose delle dita raggiungono direttamente il mio stomaco.
Stiamo così per qualche minuto, io in piedi come un baccalà, e lui fuori dalla porta a dondolarsi sui piedi, probabilmente non sapendo cosa fare.
Rimaniamo così fino a quando lui non dice :”Forse…E’ meglio che io vada ora…Ci vediamo!” e sono talmente imbecille che l’unica cosa che gli riesco a dire è :”Si, certo! Grazie ancora!” prima di vederlo scendere le scale.
Chiudo con un calcio la porta e mi rifugio in camera mia, dove chiamo la mia amica.
Giadaaa??
Ohi, dimmi, che c’è?
Sono una coglionaaaaa” e le racconto tuuutto.
Dopo che ho finito di parlare mi chiede “Ma perché non gli hai chiesto di restare?!” eh, bella domanda, amica mia!!
Per fortuna avrò diverso tempo per pensarci, visto che la mia famiglia è partita per una brevissima vacanza di un paio di giorni…
Sento il campanello di casa, così saluto Giada e riattacco il telefono.
Chissà questa volta cosa si saranno dimenticate quelle due… E’ più di mezz’ora che vanno avanti così!!
 
Pov Liam
 
Un po’ deluso esco da casa sua e mi rimetto in strada sul mio potente mezzo, continuando a seguire le indicazioni del navigatore che mi dovrebbero guidare fino all’albergo dove alloggiamo i ragazzi ed io.
Ad un certo punto mi dice di svoltare a sinistra, ed io incomincio a pensare.
Appena possibile, svoltare a sinistra. Appena possibile, svoltare a sinistra. Appena poss…” continua a ripetere con la sua voce meccanica.
Sorrido, e incurante di quel coso elettronico che continua a parlare –ma dove cavolo sarà il bottone per spegnerlo?!- mi volto e ripercorro la strada appena solcata.
Nemmeno il tempo di mezzo secondo e sono di nuovo di fronte a quella casa; salgo nuovamente le rampe e suono come un disperato alla porta.
Qualche breve secondo di attesa e mi vengono –anzi, mi viene- ad aprire.
Cosa c’è, mam? Liam?!” –beh, almeno si ricorda il mio nome!-
Già, ecco, mi chiedevo se per caso avessi voglia di venire a fare un giro con me!” le domando insicuro.
Ma si, certo!” mi sorride contenta.
Hai qualche idea?” le chiedo, e lei inizia ad elencare una serie di posti, ma mi sembrano tutti un po’ troppo frequentati e famosi… Non vorrei essere preso d’assalto proprio oggi!
Aguzzo lo sguardo, e su un tavolino vicino all’ingresso vedo il depliant di una pubblicità che fa illuminare il mio cervello con una idea :”Che ne dici di un giro in barca sul Tamigi?!”.
Pare entusiasta dell’idea, così ci mettiamo in cammino insieme, io come al solito sullo skate, lei invece in bici.
Arriviamo al molo e al momento del pagamento scopro che non accettano carte di credito - uh-oh! Figuraccia in arrivoooo! - così paga Chiara anche per me, e saliamo sul mezzo.
Una volta a bordo le chiedo di parlarmi di lei, così vengo a scoprire che è appena tornata da un viaggio-studio in America della durata di un anno, che è appena diventata diciottenne e che da grande vorrebbe fare la scrittrice o l’assistente sociale, per aiutare i bambini e i ragazzi in difficoltà.
Poi arriva il mio momento, perché mi dice:” E tu invece? Cosa fai?
Beh, sono un cantante. Cerco di esprimere i miei sentimenti e le mie idee con la musica, e di farli arrivare a quanta più gente possibile!
Ah, allora è per questo che eri senza un soldo prima!” scherza lei.
Ma, veramente…” non faccio in tempo a protestare che lei ad un certo punto racconta:”Sai…Mia sorella ha appena compiuto tredici anni, ed è entrata in fissa con una certa band di ragazzi… I …uhm… i First Direction… No, com’è che era?”
“I One Direction??” le chiedo incuriosito.
Si, si proprio loro! Che nome idiota! Voglio dire, “una direzione”?? Che cavolo di senso ha?” ride, e io ci difendo “A me piace, ha un bel significato…” .
Chiara scuote la testa divertita, poi torna seria, e mi chiede :”No, davvero, cosa fai per vivere?”.
Decido di essere sincero, tanto penso di averla capita: “Erhm…Sono uno dei One Direction!
Si, e io sono Freddie Mercury!” per l’appunto, immaginavo avrebbe avuto questa reazione, ma decido di lasciare stare.
Passiamo sotto ad un ponte con la barca, e sopra la costruzione ci sono diverse persone, alcune probabilmente sono fan, perché si sbracciano e mi salutano.
E indovinate un po’? La ragazza al mio fianco commenta con:”Turisti!!”.
-Devo dire che mi diverte potere essere me stesso senza avere paura di essere giudicato…- ammetto a me stesso mentre condivido le cuffie dell’I-pod con Chiara, facendole ascoltare qualcuna delle nostre canzoni (ovviamente non le dico nulla, tanto non ci crederebbe!)
 
Pov Chiara
 
Sto passando uno dei pomeriggi più belli di sempre con questo ragazzo speciale.
Con lui mi sento veramente bene, e poco importa se non mi vuole dire quale sia la sua professione…Certo è che ha già finito gli studi.
Insieme andiamo al mercato coperto, e compriamo gli ingredienti per fare un buon ragù.
Si da il caso che io abbia origini italiane, visto che mia nonna era dell’Emilia-Romagna, e lei mi ha svelato tutti i suoi segreti!!
Una volta comprato tutto il necessario torniamo a casa mia, e iniziamo a cucinare per la cena.
Ad un certo punto mi giro divertita, possibile che Liam non sappia che prima di tagliare le cipolle bisogna togliere la “buccia” ??
Puoi mettere un paio di quei peperoncini dolci nel sugo, per favore? Sono il segreto di Nonna Pina! Io intanto scolo la pasta!”.
Ancora cinque minuti e ci sediamo a tavola, pronti a gustarci ciò che abbiamo appena finito di preparare.
Lo vedo assaggiare, non pare molto convinto, ma non ci faccio caso, perché sono presa a raccontare di quando mia mamma da bambina mi permetteva di cucinare con lei, e mi faceva decidere gli ingredienti da aggiungere, tant’è che una volta abbiamo preparato spaghetti alla marmellata! Uno schifo…
Finalmente assaggio anche io il nostro “capolavoro” e capisco il perché della sua espressione…
Anche se a parole aveva cercato di rassicurarmi, ciò che ho appena mangiato è più piccante della cosa più piccante che voi abbiate mai assaggiato, veramente disgustoso!
Ci attacchiamo entrambi ad una bottiglia di acqua, e quando finalmente il fuoco che avevo in bocca e in gola pare essersi placato commento :”Mi sa che quei peperoncini…Non erano dolci! Coughh!”.
Poi mi alzo in piedi, e con fare teatrale butto tutta quella robaccia nella spazzatura.
Sorrido:”Che ne dici di una pizza surgelata?!
Ottimo! È l’unica cosa che so cucinare!” ammette il mio nuovo amico, così ci diamo da fare spazzolandocela davanti ad un film alla TV.
 
Pov Liam
 
Il film è finito, ma qui l’unico ad averlo visto sono stato io, perché Chiara si è addormentata circa dopo…Un quarto d’ora dal suo inizio.
Spengo il televisore e il “Tuff!” che produce fa svegliare la “bella addormentata sul divano”.
Oh, cavolo! Stavo russando! Io russo sempre…Che vergogna! Ma perché non mi hai svegliato?” dice in velocità mentre il suo viso prende un’interessante tinta bordeaux.
Rido un po’ per la sua reazione e poi le parlo: “Si, stavi russando, ma non preoccuparti, eri così carina!” e la stringo tra le braccia.
Bene, si è fatto un po’ tardi, forse è meglio andare a letto…Non c’è bisogno che dormi sul divano, però! C’è il letto di mia sorella libero. La stanza è quella, le lenzuola le avevo appena cambiate…” mi dice indicando una direzione –ahahahah- con il braccio.

Le do la buona notte e mi tuffo nel letto senza nemmeno accendere la luce.

Roonfrgrrronffffhh
scusate, stavo russando u.u
Okay, non faceva ridere, lo so *schiva pomodori e cetrioli, li raccoglie per farci l'insalata, se la mangia con gusto*
I'm baaackkk :) mlmlmlmlml -temo che le mie capacità comunicative se ne stiano andando a quel paese D: -
Che ne pensate?? Eh, eh? Che ne pensate?? C'è qualcheduno (lol, passiamo dal linguaggio dei neonati a quello dell'800??) disposto a regalarmi una recensioncina-ina-ina??

Se c'è qualcuno interessato (spero di si :P) ecco le altre mie due storie:
-Per favore, non chiamatemi Harold:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1817519&i=1 
-I WANNA BE A GUITARIST:http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1883735&i=1
 

A prresssssssstttoooooooo,

Chiara _Fux_

P.S. Io non russo u.u O almeno, mio fratello non mi ha mai detto nulla :P







 

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _Fux_