La madre tornò a casa verso le 8 ma Candy non si alzò dal letto prima delle 11. Ormai aveva il numero di Harry e lui il suo, quindi non ci sarebbe stato bisogno di andare per forza al Minimarket per incontrarsi.

In realtà Candy si alzò soltanto perchè le era squillato il cellulare. Dall'altro capo del telefono c'era Harry: - Candy! Chiama il tuo amico Liam, così stasera me lo fai conoscere.-

- Ciao Harry, comunque ho un po' vergogna di chiamarlo. Lo potresti chiamare tu?

- No, non conosce me, ma te. Quindi lo devi chiamare tu.

- Dai Harry! Fallo per me!

- No! Per questa volta non ti posso accontentare. Chiamalo quando vuoi e poi fammi sapere che ti risponde.

- Vabbene, ma ti giuro che me la pagherai.

- Ok, ma non credo tu sia molto vendicativa.

- E invece lo sono, e anche molto. Ma tu a quest'ora non dovresti essere a lavoro?

- Sono andato a fare una consegna a domicilio. Sto ritornando al Minimarket.

- Ah, ok.

- E tu come mai non sei venuta a fare la spesa?

- Mia madre non me l'ha detto.

- Allora non venivi per me?

- Certo che no! E ora riattacca principino- disse in modo sarcastico.

- Vabbene principessa. Ci sentiamo dopo.- come lo aveva detto lui non era certo in modo sarcastico, era detto in modo dolce e amorevole.

- A dopo.- si limitò a dire Candy.

***

Verso le 16 Candy prese il coraggio di chiamare Liam. Non sapeva esattamente perchè non era un suo amico. Secondo lei era un ragazzo sensibile, timido e dolce. Non uno dei soliti ragazzacci che si incontrano in mezzo alla strada.

Dopo aver schiacciato sul pulsante per attivare la chiamata, un'ansia invase Candy. Se non l'avesse riconosciuta? Se l'avesse risposta male? Se le avrebbe riattaccato il telefono in faccia?

Dopo 5 squilli Liam rispose: - Pronto?-

- C-ciao Liam, sono Candy. La tua compagna di clas...- Liam non la fece finire di parlare.

- Ah, ciao Candy! Come mai mi hai chiamato?

- Ho parlato di te a un mio amico e lui vorrebbe conoscerti.

- Cosa gli hai detto?- disse con tono incuriosito Liam.

- Gli ho detto che canti e ti riesce anche molto bene, e siccome anche lui canta ti vorrebbe conoscere perchè sta cercando di fare una band con dei suoi amici.

- Capisco... E come ci dovremmo conosce se non ho la più minima idea di chi sia?

- Mi ha chiesto se stasera potevamo uscire noi 3 insieme... Per te va bene?

- Certo, a che ora? E dove?

- Quando e dove vuoi tu.

- Facciamo alle 19 davanti casa tua? So dove abiti, ti ho visto più volte entrare in una villetta.

- Vabbene, allora ci vediamo stasera. Ciao!

- A dopo.

Alla fine della chiamata, Candy, era ancora più tesa perchè la sera sarebbe dovuta addirittura uscire con lui, tutt'altra cosa che chiamarlo.

Digitò subito in rubbrica "Harry", cliccò sul numero e lo chiamò.

Le rispose dopo appena uno squillo.

- Candy, allora glielo hai chiesto?

- Si.

- Che ha detto?

- Stasera alle 19 ci incontriamo davanti casa mia così usciamo. Per te va bene?

- Certo, io sono un uomo libero. Posso fare quello che voglio, quando voglio!

- Uomo? Ma se è più "uomo" mio cugino di 4 anni!

- Spiritosa! Allora ci vediamo stasera. A dopo principessa.

- Ciao "uomo"

La chiamata terminò.

A Candy non piaceva affatto che Harry la chiamasse "principessa" ma a quanto pare lui non ne poteva fare a meno. Se lo avrebbe fatto davanti a Liam gli avrebbe dato un pugno in faccia perchè non voleva di certo essere messa in ridicolo di fronte a un futuro amico!

***

Alle 18:50 bussarono al campanello. Candy scese ad aprise, siccome la madre era anche quella sera a badare ai cugini. Alla porta c'era Harry.

- E tu che ci fai qui a quest'ora? Dovevi venire fra 10 minuti!

- E che fa? 10 minuti in più, 10 in meno...

- Devo ancora scegliere che scarpe mettere! Dovevi venire più tardi.

- A giudicare da come sei vestita dovresti mettere delle ballerine nere se le hai...-

Candy aveva una camicetta bianca e dei cantaloncini neri, anche se era molto semplice secondo Harry era molto graziosa, infatti non esitò a riferirglielo: - Sei molto graziosa stasera, sembri una bambolina!-

- Al prossimo complimento che mi fai ti chido la porta in faccia.

- E perchè? Non ti piacciono i complimenti?

- Si ma detti da te mi sembrano prese in giro. Comunque hai ragione, delle ballerine nere starebbero benissimo... Sta arrivando Liam, voi state qua fuori, io vado a mettere le scarpe. Digli che sto uscendo subito.

- Vabbene "signorina graziosa"

- HARRY!- urlò Candy dal corridoio

- Scusami...

***

Un ragazzo si avvicinò ad Harry, era alto e vestito molto bene: indossava una camicia blu, un pantalone bianco e delle converse.

Harry lo salutò da lontano: - Ciao! Tu devi essere Liam. Io sono Harry, piacere.-

- Piacere mio, ma Candy?

- Si stava mettendo le scarpe. Se vuoi possiamo parlare ora per la band. Candy ti ha accennato qualcosa?

- Si, mi ha detto che hai intenzione di formare una band e volevi conoscermi per vedere se potevo entrarci.

- Esatto, io in realtà vorrei solo sapere come canti. Mi vuoi far sentire qualcosa?

- Si, credo che ti canterò una parte di Torn. La conosci?

- Si, dai inizia.

Dopo l'esibizione Harry fu molto soddisfatto. 

- Hai una vose stupenda!

- Tel'avevo detto!- sbucò Candy da dietro la porta.

- Grazie... Sono lusingato...

- Dai andiamo, vi porto in una discoteca favolosa.

- Vabbene ci fidiamo di te, Harry.- disse Candy

***

Era appena tornata a casa, era stata una delle sue serate migliori, quasi meglio di quella precedente. Buttò le scarpe nello sgabbuzzino, si sfilò il vestito e indossò il pigiama. Era stanchissima, quella sera aveva ballato, non aveva avuto paura come l'ultima volta. Poi Harry non aveva la macchina quindi hanno fatto andata e ritorno a piedi. Si butto sul letto, chiuse gli occhi e si addormentò. Aveva deciso di chiamare Alessia per raccontarle tutto, appena si sarebbe svegliata la mattina successiva.