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Autore: MegJung    23/06/2013    2 recensioni
Come reagireste alla sola idea di scoprire che la vostra migliore amica, in realtà è un extraterrestre, inconsapevole di esserlo? Sophie, una liceale qualunque, avrà a che fare con una ragazza particolare e insieme a lei e alle persone vicine dovranno affrontare un'impresa immensa, scopriranno segreti inconfessabili e entità misteriose, il tutto con avventura e, ogni tanto, anche a suon di risate!
Genere: Azione, Mistero, Science-fiction | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Avevo ancora gli occhi che bruciavano per le lacrime, quando ci addentrammo dentro al nucleo dei Grigi. Nat non poté salvare Sidus, era troppo tardi anche per i suoi poteri.
Ero determinata a salvare la Terra, tutti lo eravamo.
Salimmo le innumerevoli scale di quella torre supertecnologica. Stranamente non ci fu nessuno che osteggiò il nostro cammino, ma qualcosa mi diceva che ci stavano aspettando.
Fu una lunga corsa di scale in salita, ma alla fine arrivammo in cima, dove stavano i pilastri dei Grigi. L’ultimo piano era bloccato e c’era bisogno di un codice d’accesso. Quello era un lavoro per Esther. Vidi la sua aura azzurra diventare più intensa, nei suoi occhi quasi scintillava la combinazione segreta della porta. In poco tempo ci aprì il varco.
Mi sentivo così inutile rispetto agli altri. Sapevano tutti usare i loro poteri: Aster infondeva energia tutti, Nat guariva ed Esther decodificava. Riuscivo a vedere anche a vedere uno sbiadito alone attorno ai due ragazzi umani: Josh era rosso, come me, Aaron giallo.
La porta si spalancò e ci trovammo davanti al grande nucleo che reggeva la terrificante società dei Grigi. Tuttavia non eravamo soli.
Un piccolo gruppo di Grigi supremi, uguali agli assassini di Sidus erano a pochi metri da noi e ci scrutavano intensamente.
- Voi non distruggerete il nostro impero! – affermò uno.
- Invece si! – disse Josh, come al solito impulsivo – e distruggeremo pure voi! -.
Sfoderò il suo fucile e iniziò a sparargli a raffica. I nemici risposero a tono, fortunatamente Josh riuscì a nascondersi dietro a un pilastro in tempo e iniziò ad attaccare come un soldato in trincea.
Il resto della combriccola iniziò a sparare a e a nascondersi, tuttavia i Grigi si rivelarono piuttosto tenaci e non riuscivamo ad avvicinarci neanche di una millimetro al nucleo.
Come mi sarebbe piaciuto poter usare il potere della mia aura e far esplodere tutto!
Stava per andare tutto per il peggio. I Grigi si coalizzarono tutti contro di noi impedendoci di avanzare. Stavano quasi per darci il colpo di grazia quando accadde qualcosa di miracoloso.
Una luce abbagliò tutti e quando tornammo a vedere nitidamente i Grigi supremi erano stesi a terra storditi. Tuttavia la cosa più straordinaria non fu vedere finalmente il nemico in difficoltà, ma un corpo spirituale blu fluttuante che si batteva contro i Grigi. Era Sidus, il suo spirito non era svanito.
Non rimanemmo con le mani in mano e andammo ad aiutare l’anima del nostro compagno scomparso poco tempo prima. Io insieme ai miei amici andammo a sparare tutto il plasma che c’era nei caricatori dei nostri fucili mentre Aster cercava di contattare le milizie pleiadiane telepaticamente e Aaron l’orda dei ribelli attraverso un pc all’avanguardia del posto.
Alcuni Grigi non resistettero molto al colpo e cedettero quasi immediatamente, ma alcuni si stavano dimostrando parecchio resistenti.
I due ribelli provarono a sabotare il nucleo, ma furono catturati da un Grigio.
- Lasciate stare il nucleo! – ci minacciò – o i vostri amici faranno una brutta fine! Ora il vostro amico evanescente non può più aiutarvi -.
- No, distruggetelo! Non badate a noi! – ribatterono.
Notai accanto a me che aveva già lasciato le armi a terra. Non poteva far uccidere Josh.
Alla fine tutti fecero altrettanto.
Poi la bionda andò verso la porta d’ingresso chiusa e guardò il gruppo di alieni nemici con un sorriso beffardo.
- Io ho lasciato stare il nucleo, ma non so se gli altri saranno d’accordo -.
- Gli altri chi? – chiese confuso un Grigio. Ormai erano convinti di avere la vittoria in pugno.
La ragazza fulminea digitò il codice per aprire la porta e apparvero davanti ai Grigi i loro peggiori nemici: le milizie pleiadiane e i ribelli al completo.
Fu un teatro di guerra spaventoso, ma non feci come prima, non mi andai a nascondere. Unita con i miei alleati, mi sentivo finalmente forte e affrontai strenuamente i nemici.
Non ebbi pietà per loro, sentivo la furia fluire nelle vene per poi scaricarsi in ogni colpo e ogni schizzo di sangue. Era rabbia e per la prima volta sentii anche la sete di vendetta. La morte di Sidus non doveva rimanere impunita.
Avevano ridotto il pleiadiano dall’aspetto elfico in spirito evanescente, in fumo inafferrabile. Era sempre parte del animo che viveva brillando ancora, ma uno spirito non si può abbracciare, né si può provare affetto nei suoi confronti.
Pensando a Sidus mi ritornavano le lacrime e fissai il nucleo maledicendolo con le parole peggiori.
All’improvviso ci fu un esplosione che fece spazzare via tutti dal circondario.
Il nucleo era esploso eppure nessuno vi aveva piazzato esplosivi sotto e nessuno lo stava considerando. A parte me, ma lo avevo solo fissato intensamente.
Avevo usato davvero il mio potere?
Aster e Nat avevano protetto gli alleati attraverso dei campi di forza energetici e curativi, i nemici erano diventati una massa informe grigia mescolata al loro sangue.
Avevo fatto tutto quello io?
Stentavo a crederci, ma per lo meno i miei poteri si erano attivati nel momento perfetto.
Era finita, davvero. La Terra era libera e finalmente gli umani potevano ripopolarla con cervelli pensanti.
Andai a piangere da Nat per la commozione inzuppandogli la tuta delle mie lacrime e notai che Aster ed Esther stavano parlando con una coppia di pleiadiani, un uomo e una donna dalle chiome dorate.
Nat ed io ci avvicinammo a loro, ci accorgemmo che erano i genitori di Aster che erano finalmente riusciti a sfuggire dai Grigi. L’alieno ci aveva sempre raccontato che i suoi genitori erano stati rapiti dai Grigi quando lui era piccolissimo.
Quella coppia di alieni aveva qualcosa di familiare, li avevo già visti da qualche parte. Presi dalla tasca dei pantaloni di Esther la foto dei genitori biologici trovata ad Antea. Portava quel pezzo di carta sempre con sé.
Nella foto c’era una coppia di pleiadiani e due bambini dai capelli biondi, potevano avere un anno di differenza.
Erano i genitori di Esther, ma se quei due pleiadiani che mi ritrovavo di fronte erano anche i genitori di Aster questo voleva dire che …
   
 
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