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Autore: Arsid    24/06/2013    5 recensioni
Questa è la mia prima storia, spero che vi piaccia ^^
Trama: É il secondo anno allo studio per Violetta, e arriva un nuovo compagno, Diego, che cercherà di separarla da Leon.
Anche per Angie e German le cose saranno più complicate dopo l'arrivo di Esmeralda.
La storia è narrata in prima persona da più personaggi
Dal capitolo 1:
Violetta invece era felice di andare a scuola e incontrare i suoi amici e Leon, a cui si era profondamente legata. I due si erano riavvicinati qualche giorno prima, quando lui l'aveva invitata a prendere un gelato. Non avevo mai visto Violetta tanto euforica in vita mia. La mia nipotina si stava nuovamente innamorando, e questa volta solo di Leon, dato che l'altro pretendente, Tomas, era tornato in Spagna.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angie, German, Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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Su EFP è vietato scrivere storie con anticipazioni sull'opera originale senza dichiararlo precedentemente. Questa storia potrebbe averne,perché è presente il personaggio di Esmeralda,che appare in un episodio che non so se Disney Channel Italia ha già trasmesso.


Angie


Era una splendida giornata di sole a Buenos Aires. Stavano ricominciando le lezioni allo Studio 21,luogo dove io insegnavo e Violetta,mia nipote,frequentava il secondo anno.

«Angie!»mi chiamò Violetta«dobbiamo andare a scuola!»

«Arrivo!»gridai vestendomi e precipitandomi giù per le scale,cercando di non inciampare sulle zeppe che avevo ai piedi.

Inizia un'altra giornata di lavoro,che bello.... pensai ironica. Il lavoro in quel periodo mi stava distruggendo,era decisamente troppo per una persona come me,sempre impegnata e con un sacco di problemi.

Violetta invece era felice di andare a scuola e incontrare i suoi amici e Leon,a cui si era profondamente legata. I due si erano riavvicinati qualche giorno prima,quando lui l'aveva invitata a prendere un gelato. Non avevo mai visto Violetta tanto euforica in vita mia. La mia nipotina si stava nuovamente innamorando,e questa volta solo di Leon,dato che l'altro pretendente,Tomas,era tornato in Spagna.

Salimmo in macchina e arrivammo appena in tempo. Quando la campanella suonò eravamo entrate da qualche secondo. Mi sarei beccata un altro rimprovero anche quel giorno.

«Ciao Vilu,ci vediamo alla quarta ora»la salutai correndo per il corridoio,diretta verso l'aula insegnanti.

«Ciao»mi rispose andando verso Francesca che la aspettava.

Io entrai in aula insegnanti e mi chiusi la porta alle spalle,sperando ardentemente che dentro non ci fosse nessuno,ma sapevo che era impossibile. Dentro c'erano il mio amico Pablo e,naturalmente, quell'insopportabile di Gregorio.

«Ed ecco che Miss Ritardo entra in aula insegnanti,come dice il suo nome,in ritardo»mi accolse sarcastico Gregorio.

«Ma la vuoi lasciare in pace?»gli rispose Pablo,zittendolo.

Il mio amico Pablo,come avrei fatto senza di lui? Mi era sempre stato accanto dandomi consigli(che non sempre avevo seguito,testarda come sono)e consolandomi quando ero giù di morale,a volte giudicandomi,ma senza cattiveria. L'amico perfetto insomma.

Gregorio uscì sbattendo la porta,pronto a torturare i suoi alunni come faceva quotidianamente.«Grazie Pablo,so che posso sempre contare su di te...»lo ringraziai.

«Sei la mia migliore amica,farei di tutto per vederti felice!»Arrossii terribilmente a quelle parole,ma non volevo che lo vedesse«Ma su,andiamo in classe,che sennò farai tardi davvero!»

Mi avviai verso l'aula di canto,con una tazza di tè in mano e un'enorme brioche,pronta per una nuova giornata di lavoro.



Violetta


Corsi verso Francesca.

«Ciao Vilu,come stai?»mi salutò lei raggiante di felicità.

«Bene,grazie»risposi.«Volevo dirti che...»

«Ragazzi»mi interruppe Gregorio con il suo solito malumore. Era appena uscito dall'aula insegnanti,e per lui doveva essere un'altra giornata no«entrate in classe,svelti»

«Ne parliamo dopo»sussurrai a Francesca.

«Signorina Castillo!»mi rimproverò il ''professore-secondino''«Nelle mie lezioni non si parla. E lei non è un'eccezione solo perché è la nipote di Angela. Se lo ricordi.»

«Si,scusi»farfugliai. Da quando Gregorio aveva saputo la verità su Angie mi considerava una raccomandata. Non che prima mi vedesse di buon occhio,chiaro,non ero certo Ludmilla. Diciamo che precedentemente non gli facevo né caldo né freddo,e la cosa non mi creava grandi problemi.

Il tempo passò veloce,e al momento della ricreazione Francesca mi chiese cosa volessi dirle prima che Gregorio ci interrompesse in malo modo.

«Sai,sono emozionatissima!Volevo che lo sapessi:stasera esco con Leon!»

«Davvero?Ma è fantastico!!!»mi disse contenta. Con Francesca potevo condividere tutto,e da quando Tomas era tornato in Spagna,non avevamo più motivo di litigare per un ragazzo. Poi però il suo tono di voce cambio:«Ma aspetta,tuo padre lo sa,vero?»

«Ehm... No!Ma Roberto e Angie non diranno nulla,e poi mi pare che oggi abbia una cena con Esmeralda»

«Vanno molto d'accordo,vero?»mi chiese

«Si,ma non mi da fastidio. Insomma,sono felice che papà si trovi bene con qualcun altro,anche se non è la mamma. Inizialmente credevo che si volesse mettere con Angie... Un po' ci speravo,ma se Esmeralda continua a comportarsi come ha fatto fino ad ora va tutto bene,no?»

Esmeralda in fondo mi stava simpatica. Con la comune passione per la musica ci eravamo subito trovate in sintonia,e per papà era presto diventata più di una semplice collega di lavoro. Ragionava come mia mamma...

Mi sfiorai per un attimo il ciondolo che avevo al collo,trovato nella mansarda,che un tempo le apparteneva e che ora portavo sempre con me. Un brivido mi percorse...

No,nessuna sarebbe mai stata come mia madre. Nessuna l'avrebbe mai rimpiazzata. Forse sarebbe arrivato qualcuno per la legge,ma non per il mio cuore.

A interrompere i miei tristi pensieri,che ormai mi stavano facendo venire gli occhi lucidi,ci pensò Leon,che era venuto per ricordarmi di stasera. Come se io me ne fossi dimenticata!Era il mio unico pensiero da molti giorni,ma non glielo volevo dire,sarei sembrata ossessionata.

«Ciao Vilu!Pronta per l'uscita di stasera?»mi salutò

«Si!»Ero elettrizzata,emozionata al solo pensiero. Sarebbe stato magnifico.

«Bene,ti vengo a prendere alle 20.00»

«Sarò pronta!»dissi allegra


Violetta


ORE 19.40

«Angie!Angie!Vieni presto!»

Angie corse su per le scale e smise di suonare il pianoforte.

«Che c'è?»chiese quando entrò in camera mia.

«Mancano pochi minuti all'appuntamento con Leon e non so ancora cosa mettere!!!»Mi misi a gridare come una matta.

«Shhh!!!»Mi zittì«Se German ci sente è la fine!»

«Si,hai ragione... E tu che ci fai tutta vestita elegante?»chiesi a bruciapelo,vedendola con uno dei suoi abiti migliori.

«Io?Elegante?No....»si guardò allo specchio. Con l'abito azzurro a balze che indossava era bellissima«Ma comunque ti piace,vero?»

«Si,certo stai benissimo!»le sorrisi.

«Grazie!Dai,ora vediamo i vestiti per te»disse mettendosi a frugare nell'armadio«Che ne dici di questo?»

«Si.... Quello è il preferito Leon!Sono sicura che gli piacerà se lo indosserò!»risposi entusiasta mentre me lo mettevo«Sarà un appuntamento fantastico!»

«Hai ragione,sarà la serata migliore per tutti!»

«Anche per la nostra Angie sognatrice!»scherzai

«Finiscila!»esclamò ridendo mentre uscivamo dalla stanza«Io non sogno proprio nulla!»

«Si,si!Ti credo.....»

Affacciandomi e guardando il piano sottostante notai che papà era in salotto,e non sapevo come avrei fatto a distrarlo. Sarebbe stata una catastrofe se mi avesse vista vestita elegante e pronta per uscire a quell'ora. Mio padre era molto possessivo nei miei confronti.

«Zia,fammi un favore!»sussurrai.

«Quale?»

«Distrailo ti prego!»la supplicai indicando mio padre,che stava aspettando Esmeralda per la loro cena..

«No,no,Vilu,tutto tranne questo!»

«Ti prego....»Il mio tono di voce era eccessivamente smielato,e facevo la faccia da bambina indifesa che mi veniva benissimo.

«E va bene...»sbuffò.

Scese le scale a passo deciso,mentre io mi preparavo. Quando lui si sarebbe girato io sarei scappata fuori da quella casa.

«German!»lo salutò Angie fingendo di non averlo visto prima

«Angie!»

Mentre scendevo piano le scale,attenta a non fare rumore,notai che papà stava fissando Angie da un pezzo. “L'avevo detto che era bellissima!” pensai arrivando fino in cucina. Entrai nella stanza in modo che non potessero vedermi dal salotto. La luce della cucina era accesa,ma Olga non c'era,probabilmente era andata fuori a buttare la spazzatura. Aprii la porta che dalla cucina portava in giardino,e la chiusi piano guardando verso l'interno della casa. Ce l'avevo fatta. Presa dall'allegria non notai un'ombra fuori dalla porta,ma ci feci caso appena uscita.

Era di un uomo,ma non era certo Leon.

Era una figura troppo grande,troppo alta. E poi mancavano ancora un paio di minuti alle 20.00,e il mio ragazzo non era certo un tipo puntuale,figuriamoci se si presentava in anticipo...

«Che stai facendo?»domandò.

Sobbalzai.


Angie


Ecco.

Brava Angela,ti sei fatta di nuovo incastrare da Violetta. E in più mi fissa come un archeologo guarda il reperto che ha tra le mani. Mi sembrò molto scortese. Troppo scortese quanto si soffermò sulla scollatura del mio abito. Volevo nascondermi,tra poco sbavava.

«Dove va vestita tanto elegante?»mi chiese dopo essersi ripreso.

«Vado a cena fuori»

«Dove?»

«Al ristorante»

«Quale?»

«La Plaza»

«Con chi?»

«Con Pablo»

Odiavo le domande a raffica. German avrebbe potuto fare l'agente di polizia,era molto bravo nell'interrogatorio.

«Ah,sa che caso... É lo stesso in cui andiamo io e Esmeralda»

Oh,no. Speravo che avessimo prenotato due tavoli dalla parte opposta del ristorante. E poi Esmeralda non mi sopportava,chissà per quale stano motivo non mi aveva mai vista come una persona simpatica. Quella donna era troppo misteriosa per i miei gusti,aveva atteggiamenti strani e non capivo molte cose su di lei. A volte,per esempio,dopo aver ricevuto brevi telefonate,a cui rispondeva solo “Si”,usciva di casa correndo.

«Bene,ci vedremo allora!»dissi con finta allegria.




ANGOLO DELL'AUTRICE:Ciao!Come avevo già scritto nell'introduzione questa è la mia prima fanfiction,quindi mi prenderò delle belle batoste,anche se prima di postare ho ricontrollato 15 volte. Il mio voto in italiano non conta molto,in quanto facciamo poesia,analisi della poesia e creazione della poesia....

Accetto anche commenti negativi,perché sono quelli che mi faranno crescere come scrittrice.

Detto questo... Cosa trama Esmeralda?Perché riceve spesso brevi telefonate?E Violetta chi ha incontrato?Di chi era quell'ombra?

Se recensite mi fate molto felice ^^

Alla prossima

  
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