Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: fuck off i love 1D    24/06/2013    9 recensioni
una storia d ' amore fra un professore e la sua alunna.
dalla storia:
-Se ne vada ! Mi ha già detto tutto .- Sussurrò asciugandosi le lacrime con la manica della divisa.
-Non è vero , non ti ho detto una cosa.-
Con un passo la raggiunsi annullando così le distanze .La baciai. Il dolce suono delle nostre labbra che si toccarono, era abbastanza da farmi cadere nell’oblio.
Mi abbracciò con forza, le dita strette sulla mia pelle, all’altezza del collo per cercare di approfondire ancora di più il bacio, la sollevai senza fatica trovandoci così alla stessa altezza.
Afferrò i miei capelli con rabbia, facendovi scorrere le dita e strattonandoli con forza.
Ringhiai, e con un ansito disperato, le nostre labbra si aprirono appassionatamente.
Lussuria, confusione, rabbia e agonia, tutte presenti contemporaneamente nel nostro bacio.
Alla fine, le nostre labbra si separarono cercando di far tornare alla normalità la nostra respirazione. Appoggiai la mia fronte calda contro la sua .
-Ecco che cosa non ti ho detto.- Sussurrai sorridendole e nel suo volto si dipinse in un bellissimo sorriso. Il più bel sorriso che io avessi mai visto.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CHAPTER 17


POV BAJA:
Mi mancava la vecchia me stessa, mi mancava Jess, mi mancava tutto e mi mancava Harry, ma non ero ancora pronta a perdonarlo anche se sapevo che in cuor mio l’ avevo già fatto, solo che ero troppo orgogliosa per ammetterlo e preferivo aspettare… Avevo fatto pace con Jess e avevo cercato di riprendere la mia vecchia vita in meno di una settimana e ora.. Beh ora stavo finalmente meglio a parte il fatto che i miei incubi erano ritornati causandomi l’ insonnia.
-Hei Baja cos’ hai?- Mi sussurrò la mia migliore amica cercando di non farsi beccare dal prof cosa che non le riuscì molto bene visto che Styles si girò a fulminarla con lo sguardo. Sospirai frustrata, presi un foglio e le scrissi.
   -Mmmh niente, mi sono ritornati gli incubi
    Ti ricordi? Te ne avevo parlato.
  -Si, certo che mi ricordo, ma non mi hai mai
   Voluto dire che cosa sognavi…
      -Una cosa che mi è successa quando ero piccola..
      -Cioè? Dai lo sai che ti puoi fidare:)
      -Quando ero piccola mi hanno violentata Jess.
        Sono stata violentata quando avevo 12 anni e
        Non lo sa nessuno.

La mia amica, appena ebbe letto l’ ultima frase, sbiancò di colpo e mi guardò  sconcertata e incredula.
-Oh ma guarda le nostre due signorine sempre distratte.- Disse schernendoci Harry. Fece per prendere il foglio ma lo bloccai serrando la mia mano sul suo polso.
-Stia fermo, non si azzardi a leggerlo.- Dissi dura.
-Tiri dentro gli artigli signorina o faremo i conti dopo, io e lei.- Disse con tono malizioso l’ultima parte.
-Non lo legga .-Dissi con i denti stretti rafforzando la presa e affondando le unghie nella sua pelle.
-Se no?- E con un gesto veloce prese il foglio con l’ altra mano portandoselo al di sopra della testa per evitare che glielo prendessi, mi alzai di scatto e cercai di strapparglielo di mano in tutti i modi possibili senza successo.
Boccheggiò per qualche secondo incapace di dire qualcosa e io ne approfittai per riprendermi il foglio e ridurlo in branderli.
-Sei felice ora? Vaffanculo Harry.- Dissi a bassa voce evitando che i miei compagni mi sentissero.
 
 
POV HARRY
Feci l’appello una seconda volta per assicurarmi che i miei alunni fossero tutti presenti, avevo il terrore di perderne qualcuno in aeroporto ed ero diventato leggermente isterico.
-STATE ZITTI CAZZO!- Urlai.
-Ora dobbiamo salire su quel maledetto aereo e vorrei evitare di perdere uno di voi, perciò ora la smettete di fare casino e saliamo tutti quanti su quel fottuto aereo.- Dissi nervoso.
-Oh addirittura?! Poverino il professorino si sta scaldando..-Disse  Baja schernendomi. In queste due ultime settimane mi ero abituato alle sue battutine, ma cercavo di passare oltre senza darle molta attenzione.
-Senta Miller, non ho voglia di stare alle sue provocazioni perciò o la smetti adesso o passerai le prossime due ore di viaggio accanto a me mentre la interrogo su tutto il programma. Ah e le metto il voto.- Le risposi seccato.
-Pff…-
-L’ha voluto lei.-
 
L’aereo era appena decollato, Baja era accanto a me e stava…tremando?!
-Hei, cos’ hai?- Le chiesi appoggiandole una mano sulla sua la quale strinse forte.
-Hai paura?- Le chiesi sorridendole per rassicurarla.
-Che ne dici?- Disse ironica.
La guardai negli occhi sorridendole e le strinsi forte la mano. Le nostre mani nascoste solo dalla sua felpa, sotto quella felpa c’era ciò che rimaneva del nostro amore.
-Mi…mi abbracci?- Mi chiese timidamente arrossendo.
-Ma tu non mi odiavi?-
-Vaffanculo.-
-Ehi sono ancora il tuo insegnante!- Protestai.
-Ecco appunto, perciò ritorni a darmi del lei.- Rispose scocciata.
-Oh mi scusi signorina se non sono alla sua altezza.-
-Si fotta.-
-Ecco appunto, vogliamo fotterci la sua media d' inglese? Oh penso che Shakespeare
 andrà bene.- Dissi co un sorrisetto stronzo.
-Stronzo.-
-Forse Miller dovrebbe collegare il cervello alla sua bocca prima di parlare.- Dissi seccato.
-Questo è abuso di potere prof!-Protestò sbattendo i piedi per terra, sembrava una bambina, era buffa.
-Dice?- Le chiese sorridendo.
-Dico.- Mi rispose incrociando le braccia e sprofondando di più sul sedile.
La guardai teneramente e i nostri occhi si incrociarono.
-Dai, non la interrogo basta che faccia la brava e se ne vada da qui.- Le concessi mentre lei si alzava.
 Mrs Hamilton si avvicinò a me e si sedette vicino a me mentre la Miller la fulminava con lo sguardo. Mrs Hamilton era una donna sui 35 anni, aveva sempre mostrato un certo interesse per me e ad ogni occasione che le si presentava ci provava spudoratamente 
-Oh Harry caro, come stai?- Mi chiese poggiandomi una mano sulla spalla.
Si sarebbero presentate due lunghe ore.
 
 
- Seguitemi! –Un'isterica Mrs Hamilton, sventolò una bandiera per l'aeroporto di Treviso. Tutti si voltarono a guardarla: chi rideva, chi la indicava. Noi, invece, fummo costretti a seguirla.
Dopo altre due ore di treno arrivammo finalmente in quella fantastica città, Verona. Tutti quanti erano molto stanchi perciò decidemmo di andare direttamente all’ hotel, rimandando alcune spiegazioni all’ indomani.
Arrivammo all’ Hall dell’ hotel due torri, e io e Mr Devine ci apprestammo a dare informazioni, seguiti dal chiacchiericcio di alunni stanchi e assonnati.
Il segretario parlava fluente inglese.
- Sì, sappiamo tutto. Siamo stati avvisati ieri dalla vostra collega. –Consegnò tutte le chiavi, sorridendo.
Incominciammo a dividere i ragazzi per le varie stanze cercando di accontentare tutti, perché alla fine, questa sarebbe stata la loro ultima gita insieme e volevamo scompensi.
-Lewis e Miller stanza duecentodieci quarto piano.- Dissi porgendole le  chiavi fissandole, le quali le presero con nonchalance correndo per le scale come pazze, e guardandole non potei fare a meno di sorridere.
 
Era mezzanotte appena passata e quella stanza non mi era mai sembrata così vuota e buia come in quel momento. Presi la chitarra e spezzai il silenzio incominciando a suonare alcune note di una canzone che avevo scritto per lei alcuni mesi fa.

I saw in the corner there is a photograph
No doubt in my mind it’s a picture of you
It lies there alone on its bed of broken glass
This bed was never made for two
I’ll keep my eyes wide open
I’ll keep my arms wide open
Don’t let me
Don’t let me
Don’t let me go
‘Cause I’m tired of feeling alone…

 
Ero caduto come in uno stato di trans, e mi ci volle un po’ per realizzare che il mio telefono stesse squillando. Lo afferrai velocemente e risposi senza guardare chi fosse.
-Si?- Chiesi con distrazione.
-Prof, sono io Jessica, la prego venga subito qui sta succedendo un casino con Baja, la prego si sbrighi!- Urlò piangendo Jessica.
-Cosa? Dove siete? Cosa è successo?!- Chiesi allarmato infilandomi una giacca e uscendo di fretta dalla mia stanza.
-Le spiego dopo… Siamo in un certo ‘alterego’ penso…- Disse ancora piangendo.
-Ora arrivo, mi aspetti fuori Lewis.-


SCUSAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
Sono una merda, lo so. E il capitolo è una merda, lo so. Mi stra dispiace solo che ho avuto un blocco e non riuscivoa scrivere e in più in queste ultime due settimane ho avuto un botto da fare... Scusatemi ancoraaaaa <3 Il prossimo capitolo sarà stra bomba e sfortunatamente sarà pure l' ultimo ( più l'epilogo ovviamente).. cercherò di aggiarnare più presto <3 ciao vi amo <3 p.s: anche se fa schigo lasciatemi una piccola recensione pls <3
  
Leggi le 9 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: fuck off i love 1D