Perché Harry era tutto questo, era casa e passione, amore e desiderio. Era come quando vai in vacanza e ti manca il tuo computer, il tuo letto, la tua cucina anche se ti trovi in un posto decisamente migliore. Era come l’autunno in una stanza, un’esplosione di emozioni, tanto intense da far male. Harry era la pagina di quaderno riempita con precisione in ogni spazio bianco, era una storia da raccontare mille volte senza mai annoiarsi. Era la canzone che ascolti prima di andare a letto, un’accurata collezione di ricordi vivente. Erano i fuochi d’artificio, le risate esplosive, il suono di una chitarra. In quel periodo era così fortunato e comunque non se ne accorgeva, forse era troppo impegnato ad essere felice.