Driiinn!!
''Inizia un altro giorno da schifo con questa sveglia che ha un suono che mi fa altrettanto schifo …''. Pensò Lisa che si era svegliata un altro giorno di malumore: odiava andare a scuola, odiava la sua sveglia, odiava … Tutto, compresa la sua vita!
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Fottuto mondo! - Urlò all'improvviso.
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Ancora con questa frase, Lisa … - La madre era entrata all'improvviso, come ogni mattina, stressata per quella frase che sentiva ripetere da sua figlia ormai ogni santissimo giorno.
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E tu che cazzo vuoi?! Chi ti ha chiamata?! Entri sempre all'improvviso, senza mai bussare …
La madre stanca delle sue continue lamentele, senza nemmeno prestarle ascolto, se ne uscì dalla camera sbuffando come fa sempre quando non vuole ascoltare sempre le solite cose.
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Hey! Guarda che ti sto parlando!!! - Lisa ha perso di nuovo la pazienza.
Lisa si era stancata ormai da tempo di non essere mai presa sul serio e che nessuno la stesse mai ad ascoltare, così aveva preso la decisione di scrivere un diario: almeno lui poteva ascoltare quello che lei diceva (in questo caso scriveva) senza parlare o andarsene a metà discorso! Fino a quel giorno non aveva ancora iniziato a scrivere nulla: voleva che qualcuno avesse voglia di starla ad ascoltare ma alla fine era lei a non aver voglia né di parlare né di scrivere.
'' Eccoti qui! Stupido diario! … Cavolo … nascosto sotto la polvere sotto il letto... che schifo!'' pensò lei. Non faceva altro che lamentarsi. ''Bene, da oggi ti inizierò a scrivere!''
- Lisa! Sbrigati!! Sono le 7!! Cazzo, vuoi arrivare in ritardo?! Se perdi il bus, te ne vai a scuola a piedi! - chissà da chi aveva preso il suo carattere: da suo padre ovvio, un uomo sempre burbero e di malumore, Lisa era l'esatta fotocopia di suo padre … Nonostante i suoi difetti, lei lo adorava lo stesso e lo prendeva d'esempio: lui era l'unica cosa che non odiava. Però odiava quando la gente le diceva: - Cara, ma sai che sei l'esatta fotocopia di tuo padre? - Soprattutto quando lo dicevano le sue odiose zie zitelle, con la loro voce stridula e la loro parlata lenta da vecchie.
Immersa nei suoi pensieri, Lisa continuò a scrivere sulla sua pagina di diario fino a che suo padre, spazientito, entrò buttando quasi giù la porta da quanto l'ha sbattuta contro il muro. Lisa dallo spavento si alzò in piedi e guardò suo padre con gli occhi rabbiosi e la faccia tale e quale a quella che aveva sempre: brutta e burbera.
- Scusa, papà … ehm stavo finendo di scrivere delle cose …
- E'?!?! Tu che scrivi?! E cos'è quello? … Un diario? - suo padre era talmente sorpreso da quello che vedeva che pensava di stare sognando – Cos'è questa novita?!
- Papà! Smettila! Ho solo scritto una cosa … Mamma mia quale sarà la novità! - disse lei di nuovo spazientita
- Va bene... Muoviti adesso!! Sono le 7.07!!
- Cazzo! Fra 3 minuti ho l'autobus! Perchè non mi hai avvisato papà!!?!
- Ma se è da mezz'ora che ti chiamo …
- Vabbè adesso ti saluto ciao!
Lisa corse giù dalle scale con tutta fretta: se non prendeva l'autobus avrebbe dovuto farsi 10 km a piedi! E lei non faceva nemmeno un chilometro per andare a scuola, figurati se ne faceva 10!
''Ecco l'autobus'' Lisa si era accorta che erano le 7 e 12 minuti e che l'autobus era ancora fermo alla sua fermata. Accellerò ma mancavano troppi metri e nonostante i suoi continui urli di incitamento a rimanere fermo e poi a fermarsi, non riuscì a prendere l'autobus.
- Ma no!!! E adesso che faccio?! Miseriaccia! - disse quasi urlando Lisa.
Nel tentativo di voltarsi per vedere quando passava il prossimo autobus si andrò a scontrare con 2 ragazzi: un ragazzo e una ragazza.
Per poco Lisa non cadde ma fu subito sorretta dai due ragazzi.
''Che strani tipi questi due ragazzi'' pensò Lisa appena vide la loro faccia...
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Eh … Grazie – in 3 secondi la rimisero in piedi in una tale perfetta sincronia da far sbalordire Lisa
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Prego – disse la ragazza
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Perchè quella faccia? - chiese il ragazzo – Hai visto un fantasma?
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No, nessun fantasma … Io non credo a quelle cavolate! - disse Lisa indignata
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ahahaha e allora perchè quella faccia?
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Per niente... non sono affari tuoi! Non ti conosco perciò non vengo a dirti i fatti miei …
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Vabbè ma comunque potresti ringraziare – disse il ragazzo
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L'ha detto prima, Marco – disse la ragazza
''An e così si chiama Marco …''
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L'ho fatto prima! - urlò Lisa correndo via.
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Comunque lo sconosciuto si chiama Marco – urlò a sua volta il ragazzo sorridendo.
Non appena Lisa vide il suo bellissimo sorriso, sentì come se le fosse scoppiato il cuore.