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Autore: Take_Me_ Home    27/06/2013    2 recensioni
Brava la mia piccola. Ti amo, lo sai?
Se mi aveva fatto fare tutto quello per farmi capire che non dovevo fare quelle cose da “persone normali” era perché voleva proteggermi, e le persone proteggono coloro che amano, no?
“Sì, lo so. Ti amo anch’io”, risposi.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Cap 3

In quella notte avevo scoperto tante cose. Quando mi ero avvicinata a Louis lui mi aveva abbracciata senza problemi e, quando mi aveva guardata negli occhi, non aveva trovato niente di strano. Mi ero aspettata che capisse che gli avevo mentito e che mi punisse, ma invece niente. Aveva continuato ad abbracciarmi e ad un certo punto mi aveva anche baciata. Ma quello era stato un bacio diverso, almeno per me. Di solito, in quei momenti, mi si mozzava il respiro, il cuore cominciava a battere velocemente e mi sentivo come se tutto dipendesse da quel piccolo contatto. Quella notte però io non avevo sentito quelle cose. Era stato un bacio come un altro, e non mi sapevo spiegare il perché. Lui però non aveva capito niente, per mia fortuna, e aveva continuato a coccolarmi. Quando poi le urla di mia madre annunciarono che era arrivato il momento che mi svegliassi, mi aveva salutato come al solito, e anche quella volta c’era stato qualcosa di strano. Di solito mi si stringeva il cuore quando dovevamo salutarci, ma in quel momento non aveva provato niente. Perché mi stava succedendo tutto questo? Era lui che mi stava allontanando come tutti gli altri?O ero io? No, era impossibile. Louis era tutto ciò che avevo, non potevo rifiutarlo così, da un momento all’altro. Pensai che fossi solo stanca. Tutta la storia della scuola e della psicologa mi aveva stancato parecchio, quindi poteva essere solo quello. La mattina dopo mi alzai normalmente e, come tutte le mattine, il suo

Buongiorno.

Risuonò nella mia testa.
“Buongiorno amore”, gli risposi. Mi preparai e scesi per fare colazione. Mia madre non era lì, segno che era andata a lavoro presto quella mattina. Senza perdere altro tempo uscii di casa per andare a scuola. Era un’altra bella giornata, ma chissà perché quello non intaccò il mio umore.

Oggi sei felice. Perché?

Mi chiese Lou. Ecco, perché? Non lo sapevo nemmeno io, ma era una sensazione strana, quasi estranea.
“Non lo so”, dissi sinceramente.

Fai attenzione a scuola, mi raccomando.

Sapevo cosa voleva dire con quel “fai attenzione”, quindi annuii. Quando arrivai la campanella non era ancora suonata, quindi decisi di sedermi un po’ sulla panchina del giorno prima a ripassare. Neanche qualche minuto dopo mi si avvicinò qualcuno. Quando alzai lo sguardo per vedere chi fosse incontrai gli occhi azzurri di Niall. Perché si ostinava a parlarmi? Perché non poteva ignorarmi come tutti gli altri? Cercai di odiarlo, proprio come facevo con le altre persone, ma un sentimento diverso mi si fece largo nel petto. Non sapevo ben dire cosa fosse, ma mi aiutò a trovare la forza di alzarmi.
“Io sono Rachel”, dissi e lui mi porse di nuovo la mano, proprio come il giorno prima. Avevo già rischiato tanto parlandogli, non potevo anche toccarlo, anche perché solo l’idea di essere toccata da qualcuno mi spaventava. Quindi ignorai la mano e lui la abbassò.
“Perché fai così? E’ un gesto normale stringersi la mano quando ci si presenta”, disse lui curioso.

Ma tu non sei normale, Rachel.

Le parole di Louis mi occuparono la mente, come se fosse lì. Un attimo, ma dov’era Louis? L’avevo sentito un attimo prima che Niall si avvicinasse!
“Se non vuoi rispondere va bene lo stesso. Ma perché stai sempre qui da sola?”, mi chiese.
“Perché io non ho amici”, risposi. Ma cosa stavo facendo? Non potevo approfittare della strana assenza di Louis per parlare con un estraneo!
“E perché no?”, continuò Niall. Non so perché risposi, credo che lo strano sentimento che mi aveva spinta ad alzarmi e presentarmi mi avesse spinta a fare anche quello.
“Perché io sono diversa”, dissi.
“In che senso diversa?”, chiese ma io avevo già parlato troppo. Per fortuna la campanella suonò ed io corsi in classe, lasciandolo di nuovo lì. Appena entrai in classe la voce di Louis tornò ad occuparmi la mente.

Rachel? Rachel?! Che è successo?

Chiese ma io non risposi. Avevo paura che si arrabbiasse, che decidesse di punirmi di nuovo.

Per un attimo non ti ho sentita più. Cosa hai fatto?

Quindi non mi aveva sentita? Non aveva visto cosa avevo fatto con Niall? Com’era possibile? Da quando mia madre mi aveva portata dallo psicologo c’erano stati dei momenti in cui era stato assente. Precisamente quando ero dallo psicologo e quando avevo parlato con Niall.
“Niente”, dissi a bassa voce per non farmi sgridare dalla professoressa.

Perché non sono riuscito a sentirti?

“Me lo sto chiedendo anch’io. Non lo so”.

E’ come se fossi stato costretto ad andarmene, capisci? Come quando sei andata dalla psicologa. Mi stai nascondendo qualcosa?

“No Louis! Io...”, risposi ma a voce troppo alta.
“Rachel! Con chi stai parlando?”, chiese la professoressa. Mi limitai a stare zitta. Intanto non avrei saputo cosa rispondere, e poi non volevo parlarle. Non c’era stato quel senso di riempimento ché mi aveva travolta quando avevo parlato con Niall.
“Sicuramente stava parlando da sola, con chi altro sennò?”, sghignazzò Margaret facendo ridere tutta la classe. La professoressa la fulminò con lo sguardo e poi tornò a guardare me.
“Che non si ripeta mai più”, disse per poi tornare a spiegare. Passai l’ora in silenzio e anche Louis evitò di parlare. Quando suonò la campanella tornò a parlarmi.

Ne riparliamo a casa.

“Ok. Ti amo”.

Ti amo picc...

“Cosa?”, chiese qualcuno vicino a me. Mi voltai e mi ritrovai davanti a Niall.
“Cosa hai detto?”, mi chiese.
“Niente. Cosa ci fai qui?”, dissi spinta dal solito senso nella mia pancia.
“Dovevo portare un foglio alla professoressa, ma credo se ne sia già andata. Comunque lo so che hai detto qualcosa, ma se non vuoi dirmelo non fa niente. Ci vediamo a ricreazione”, disse e se ne andò. Per un attimo rimasi lì, immobile, a guardarlo scomparire in mezzo alla massa di persone che affollava il corridoio, beandomi del silenzio dei miei pensieri. Un attimo, silenzio? Perché era tutto silenzioso?

Rachel? Rachel mi senti?

Ah, ecco la voce di Lou che tornava a riempirmi la testa.
“Sì, ora ti sento”, risposi in un sussurro.

Non capisco, come mai a volte non riusciamo a sentirci?

“Non lo so Lou”, risposi di nuovo. Quando vidi la professoressa di spagnolo avvicinarsi nel corridoio rientrai in classe e mi sedetti al mio banco. Mi piaceva lo spagnolo, era una lingua così musicale. La lezione cominciò tranquillamente e per un po’ Louis non disse niente. Quando mancavano solo 10 minuti alla ricreazione lo sentii di nuovo.

Non so perché accade tutto questo, ma lo scoprirò. Mi raccomando, stai sempre attenta e non disubbidirmi.

“Certo Lou, non lo farei mai”. Mi morsi a sangue il labbro inferiore per evitare di dirgli la verità. Non doveva assolutamente sapere di Niall o di quello che avevo detto alla psicologa. Se l’avesse saputo mi avrebbe punita pesantemente, ed io non volevo che accadesse. Per la prima volta in tutta la mia vita mi ritrovai a mentire alla mia unica salvezza. Seguendo la calca di gente mi recai in giardino per respirare un po’ di aria fresca. Quasi immediatamente sentii una mano posarsi sulla mia spalla. Involontariamente me la scollai subito di dosso, ma quando vidi a chi apparteneva mi calmai.
“Ciao”, disse Niall sorridendomi.
“Ciao”, risposi io tentennando, sempre con la stessa sensazione alla bocca dello stomaco.
“Ti va di sederti un po’ con me?”, mi chiese indicando una panchina posta proprio sotto ad un pino che faceva un po’ di ombra. Annuii flebilmente, incerta sul da farsi. Che c’era di male nel sedersi vicino a lui e parlare un po’? Perché per una volta non potevo lasciarmi andare e fare qualcosa da persone normali? Ci sedemmo ed io cercai per quanto possibile di mantenere le distanze. Va bene lasciarsi un po’ andare ma di sicuro non avrei cambiato il mio modo di pensare. Non avrei mai tradito Lou.
“Allora, so che ti chiami Rachel, che secondo te non sei normale e che per questo non hai amici. Puoi spiegarmi perché credi di non essere normale?”, mi chiese avvicinandosi un po’ e sorridendomi benevolmente.
“Io non sono normale perché... non lo so”, confessai abbassando lo sguardo.
“Chi ti ha detto che non sei normale?”. A quella domanda sbiancai.
“N-nessuno”, balbettai.
“Andiamo, dici di non essere normale ma non sai il perché, é evidente che qualcuno ti abbia messo in testa queste cose”, disse facendo spallucce. Mi presi un momento per pensare alla risposta. Da quello che ricordavo non mi ero mai considerata una ragazza “normale” perché... c’era Louis. Nessuno avrebbe mai potuto capire l’amore che c’era tra me e Louis, quindi mi ero convinta di essere in qualche modo diversa, e poi lui non faceva altro che ripetermelo, ogni giorno, in qualsiasi situazione.
“Ho sempre saputo di essere diversa perché non mi comportavo come gli altri, nessuno mi ha messo in testa niente”, risposi timidamente.
“Ok, ti credo, ma vorrei dirti che non sempre essere “normale” è una bella cosa, a volte le persone diverse sono quelle migliori”, disse prima che suonasse la campanella. Salutandomi con un sorriso che mi fece arrossire si alzò e rientrò a scuola. Poco dopo la voce di Louis tornò a rimbombarmi nella testa.

Dobbiamo parlare.

In una circostanza normale avrei rabbrividito a questa parole, ma non sapevo perché, sembrava che mi scivolassero addosso come l’acqua sulla plastica. Stavo cambiando, non potevo mentire a me stessa, e la cosa mi piaceva.

Salve popolo di Narnia! (?)
Come promesso, l'ho continuata.
In realtà ero convintissima di aver aggiornato chissà quanto tempo fa, ma efp non mi ha messo il capitolo!
Giuro, non è da me far aspettare così tanto le persone.
Poi ho letto le recensioni e, dopo aver visto che effettivamente il capitolo non c'era, mi sono chiesta "perché non aggiornare ora?".
Ed eccoci qui.
Mi avete davvero aiutata con le recensioni e per questo vi ringrazio tutte.
UN VIRTUAL HUG! (?)
Fatemi sapere che pensate di questo capitolo.
RACHEL STA CAMBIANDOOOOOOOOOOO!
Ci sentiamo presto, promesso.
Un bacio.

  
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