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Autore: SoporAeternus    11/01/2008    4 recensioni
Questa fanfic sarà incentrata soprattutto sulla mia coppia preferita, Hermione/Blaise, ma ce ne saranno anche delle altre. Per ora il raiting è arancione, ma più avanti lo alzerò e diventerà anche una storia di avventura, oltre che romantica. Buona lettura. [...] Blaise fece lo stesso con Daphne Greengrass, la baciò e quando Hermione vide quella scena sentì qualcosa accadere dentro di lei, qualcosa che non aveva mai provato e proprio per questo non riusciva a capire cosa stesse succedendo, involontariamente strinse la mano di Harry per farsi forza [...]
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger | Coppie: Draco/Ginny, Harry/Pansy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3:

Quando Hermione aprì gli occhi per qualche secondo rimase accecata dalla luce abbagliante che entrava dalle grandi finestre, quando riuscì ad abituarsi alla luce scoprì di essere sdraiata su un letto dell’infermeria, si mise a sedere, anche se le girava ancora la testa e scoprì di non essere sola, su una sedia accanto al suo letto c’era Blaise, che dormiva silenziosamente.

Approfittò di quel momento per osservarlo bene, sembrava un angelo, era così perfetto, con le labbra invitanti e schiuse leggermente.

Dopo qualche minuto il ragazzo si svegliò, sollevando le palpebre e rivelando quegli occhi blu dell’oceano che facevano impazzire qualunque ragazza.

-Buongiorno, vedo che finalmente ti sei svegliata- ruppe il silenzio Blaise.

-Si, ma come mai mi trovo in infermeria?- poi lo sguardo le cadde sui polsi e aggiunse –Oh…ora ricordo, ma cosa ci fai tu qui?-

-Sono rimasto con te da quando ti ho portata qui, ieri pomeriggio, poco fa se ne sono andati i tuoi amici. Herm, mi spieghi cos’è successo?- chiese in tono gentile scrutandola.

Hermione non disse una parola, non voleva parlare dell’accaduto, in fondo se l’era cercata, questo lo ammetteva.

Blaise si passò una mano tra i capelli corvini esasperato, era molto arrabbiato per il fatto che qualcuno aveva osato ridurre quasi in fin di vita la sua amica, forse l’unica, ed in quel momento, non capì più niente e se la prese anche con lei, lui che era sempre calmo e preferiva affrontare le situazioni con tranquillità.

-Sei una testarda! Perché ti ostini a rimanere in silenzio? Saresti potuta morire, te ne rendi conto?!-

-Io posso rimanere in silenzio quanto voglio, questa situazione riguarda me soltanto, quindi non immischiarti, Zabini! Non devo rendere conto a te di ciò che faccio, non sei niente per me- anche lei aveva perso la calma, così da non rendersi conto di ciò che stava dicendo, voleva solamente prendersela con qualcuno e lui le aveva dato l’occasione.

Blaise intanto era rimasto sorpreso e deluso dalle parole della mora, lo avevano ferito anche se non voleva ammetterlo a se stesso, così prese il suo mantello e senza dire una parola uscì dall’infermeria.

Percorrendo i corridoi si imbatté in Daphne, che non perse l’occasione per appiccicarsi addosso a lui, attirandolo contro un muro, però si accorse immediatamente che qualcosa non andava, i suoi occhi erano più freddi del solito e facevano trasparire la rabbia che stava provando.

Egli bloccò i polsi della biondina e la baciò violentemente, così da farla trasalire e spaventare, ma lei non aveva il coraggio di respingerlo, così si arrese a lui.

Durante quella mattinata di domenica, due ragazzi stavano litigando in biblioteca, attirandosi gli sguardi omicidi della bibliotecaria.

-Potter, io non ho la minima intenzione di farmi rovinare la mia media in erbologia da te, quindi vedi di darti una mossa a fare la tua parte di lavoro-

-La tua media?! E quale sarebbe? Troll?!-

-Quella è la tua media e io non ho intenzione di arrivare ai tuoi livelli-

Harry si alzò dalla sua sedia per avvicinarsi a Pansy finché tra loro rimase pochissimo spazio, i volti erano vicinissimi e poi rispose

-Parkinson, piantala di darmi ordini, mi sta seccando non poco-

Pansy intanto non sapeva cosa le stesse prendendo, cominciava a pensare che Potter non era proprio da buttare via e senza riflettere annullò la distanza che li separava posando le sue labbra su quelle del ragazzo, che ricambiò.

Cominciarono a baciarsi appassionatamente, le lingue lottavano tra di loro ed Harry cominciò ad accarezzare la schiena di Pansy per scendere sempre più giù, finché trovò l’orlo della gonna e cominciò ad accarezzare lentamente le gambe della ragazza.

Pansy fece scivolare una mano sotto la maglietta del ragazzo accarezzando la sua schiena muscolosa, mentre lui cominciava a baciarle e a morderle il collo, erano presi da un impeto di passione ma dovettero staccarsi perché la bibliotecaria si stava avvicinando.

Quest’ultima prese un libro e tornò al suo posto, mentre i due ragazzi erano rimasti sconcertati da ciò che era accaduto, non volevano ammetterlo ma era stato piacevole ed eccitante per entrambi.

-Che questa cosa rimanga tra noi, Potter-

-Non ti preoccupare, Parkinson, non vorrei mai che questo si venisse a sapere- ribattè lui seccato, poi entrambi tornarono a studiare, consapevoli che non sarebbero più potuti tornare indietro.

Solo quando Blaise se ne fu andato, Hermione si rese pienamente conto di ciò che aveva detto.

Le sue parole avevano ferito persino lei stessa, però il suo maledetto orgoglio non voleva farla scusare con lui, perché in parte aveva ragione, in fondo lui non aveva il diritto di sapere tutto di lei, non era “niente” per lei, anche se le piaceva, non erano legati da un rapporto particolare, al di fuori dell’amicizia.

Ad interrompere i suoi pensieri ci pensò Madama Chips, che entrò nel dormitorio e notò con gioia che la sua paziente si era svegliata.

-Buongiorno signorina Granger, beva questa pozione che la rimetterà in sesto completamente-

Hermione prese il bicchiere che le veniva porto e bevve con disgusto il suo contenuto.

-Tutte le ferite sono scomparse senza lasciare segno, a parte le due più profonde, che ci metteranno qualche giorno per guarire del tutto. Dovrebbe stare molto più attenta, cara, ha rischiato molto ieri, se il signor Zabini non l’avesse portata velocemente da me, sarebbe potuta morire di emorragia-

La ragazza si sentiva in colpa, lui l’aveva salvata e lei in risposta l’aveva trattato molto male, involontariamente.

-Tra quanto potrò uscire?-

-Anche ora, se vuole-

-Grazie, Madama-

-Si figuri, signorina Granger-

Hermione trovò la sua divisa completamente pulita ai piedi del letto e dopo averla indossata uscì dall’infermeria.

Aveva deciso di andare da Ginny, aveva bisogno di parlare con lei, quindi si diresse verso la sua sala comune e dopo essere entrata si diresse spedita verso la camera dell’amica dai capelli rossi e dopo aver bussato attese.

La rossa aprì immediatamente la porta e si trovò davanti l’amica, abbracciandola la invitò ad entrare.

-Herm, come stai? Mi hai fatto prendere un colpo ieri! Non provare a farlo mai più-

-Sto bene, Ginny…-rispose la mora con aria triste, che insospettì l’amica.

-A me non sembra proprio, perché ti sei tagliata le vene, Herm?-

-Io…non l’ho fatto io, Daphne Greengrass mi ha scagliato la maledizione Sectumsempra, dopo aver discusso nel bagno delle ragazze- così raccontò tutto lo scontro che era avvenuto il giorno precedente.

-Ma non è stato quello a renderti triste, mi sono accorta, come mai questo cambiamento di umore? E comunque Herm, secondo me dovresti dire alla McGranitt dell’accaduto, non può passarla liscia quella-

-Un’oretta fa ho avuto una discussione con Blaise, è stato lui a salvarmi ieri e io l’ho trattato davvero male-

-Herm?-

-Si?-

-Ora ti farò una domanda, tu sii sincera-

-Va bene, dimmi-

-Ho notato che dall’inizio dell’anno tu e Zabini siete particolarmente attaccati, non è che ti sei innamorata di lui?-

Hermione si trovava in difficoltà di fronte a quella domanda, la risposta non la conosceva.

-Ma cosa stai farneticando?! Certo che non sono innamorata di lui- le rispose anche se non ne era convinta, però non voleva dirle nulla, almeno allora.

Ginny la guardò con una espressione per nulla convinta, ma quando stava per domandarle un’altra cosa vide la porta aprirsi ed entrare Draco e Blaise.

Hermione seguì il suo sguardo e notò i due appena entrati, non sapeva cosa fare o dire, così optò per la “fuga”, si alzò velocemente dal letto di Ginny e dopo averle rivolto un saluto frettoloso si diresse verso la porta, mentre usciva involontariamente il suo braccio sfiorò quello di Blaise e sentì il suo corpo reagire a quel “contatto”, sentì un calore spandersi dappertutto, ma cercando di non farci caso uscì.

Correndo e non accorgendosi della gente che urtava, andò fino al lago e sedendosi sotto un salice piangente li vicino si addormentò, fino all’ora di cena.

Si svegliò alle 20.00, il suo stomaco brontolò, ora che ci pensava era dal giorno prima che non aveva toccato cibo, così si diresse verso la Sala Grande e si sedette accanto ad Harry e a Ginny, consapevole che due occhi glaciali la stavano osservando sprezzanti, ma non osò alzare lo sguardo.

-Herm! Ti ho cercata dappertutto oggi, dov’eri finita? Quando ho saputo da Ginny che eri uscita dall’infermeria volevo vederti, ma non ti ho trovata- le disse Harry.

-Ero vicino al lago, mi sono addormentata e mi sono svegliata solo mezz’oretta fa-

La cena proseguì tranquillamente, mentre i tre chiacchieravano tra di loro.

Quando finirono di cenare gli studenti stavano abbandonando la sala, ma Harry, Hermione, Draco e Blaise furono convocati nell’ufficio della preside.

I quattro ragazzi la seguirono fin dentro il suo ufficio, dove furono fatti accomodare su quattro comode poltrone, poi la McGranitt cominciò a spiegare loro il motivo della convocazione.

-State tranquilli, non vi ho convocati qui per motivi disciplinari. Il consiglio insegnanti ha deciso di organizzare un ballo per la serata di Capodanno, a cui parteciperanno tutti gli studenti del castello. L’organizzazione di questo ballo è affidata a voi, dovrete decidere voi tutto, gli orari, il gruppo che verrà a suonare, le decorazioni e tutte le altre cose, ora essendo già il 20 dicembre dovrete velocizzare un po’ i tempi e decidere il tutto in fretta, così abbiamo deciso di esonerarvi dalle lezioni per potervi permettere di dedicare tutto il tempo all’organizzazione. Dovrete decidere tutti e quattro insieme, e cercate di prendere decisioni che vadano bene a tutti, senza scatenare litigi. Tutti gli studenti hanno deciso di trascorrere le vacanze di natale qui, quindi per il 23 è stata organizzata un’uscita ad Hogsmeade per permettere a tutti voi di acquistare un vestito per il ballo. Questo è tutto, buona notte ragazzi-

I quattro uscirono così com’erano entrati e si diressero insieme verso la loro sala comune.

-Domani troviamoci alle 9.00 in punto in biblioteca, così potremo decidere tutto- parlò Hermione.

-Non ti sembra un po’ troppo presto, Granger? Per una volta che potremmo dormire di più- rispose Draco.

-Non siamo stati esonerati da questi due giorni di lezione per dormire più ore, dobbiamo muoverci se vogliamo organizzare tutto bene, manca pochissimo e la preside ci ha detto all’ultimo momento tutto-

-Fa come vuoi- rispose il biondo.

-Per me va bene, Herm- accordò Harry e Blaise annuì lievemente.

Ognuno si diresse verso la propria camera, Hermione e Blaise non si rivolgevano la parola.

La mora stava cercando le parole adatte per scusarsi, perché aveva deciso di farlo, mettendo da parte l’orgoglio e poi non avrebbero certamente potuto convivere in questa situazione per il resto dell’anno.

Lei si stava tormentando le mani e quando entrarono in camera, chiuse la porta.

-Blaise?- lo chiamò lei, il ragazzo la guardò aspettando che parlasse.

-Beh ecco, vedi… volevo scusarmi per questa mattina, ciò che ti ho detto non era vero, non so cosa mi è preso in quel momento, volevo sfogarmi e l’ho fatto sulla persona sbagliata. Lo sai che io ti considero un amico e mi sto affezionando molto a te, non volevo dirti quelle cose, perdonami e poi volevo anche ringraziarti per ieri, probabilmente se non ci fossi stato tu a quest’ora non sarei qui-

Quanto le era costato dire tutto, ma si sentiva meglio.

-Lo so che eri arrabbiata, inizialmente me la sono presa anche io. Non voglio obbligarti a dirmi qualcosa contro la tua volontà, però ho agito in quel modo perché ero preoccupato-

-Quindi mi…perdoni?- si sentiva una bambina, ma non aveva potuto fare a meno di chiederglielo.

-Certo che ti perdono, piccola- le rispose Blaise sorridendo e avvolgendola in un abbraccio.

Hermione si era sciolta nel sentirsi chiamare in quel modo, non l’aveva mai fatto e poi essere avvolta nelle sue braccia era bellissimo, si sentiva protetta e felice, se fosse morta in quel modo non le sarebbe dispiaciuto affatto.

Dopo qualche minuto Blaise si staccò, sempre sorridendo e alzandole il mento con due dite le disse

-Non voglio più vederti triste, okay?-

Lei annuì lievemente e poi lui la lasciò andare, quella notte Hermione non riuscì a chiudere occhio, ripensando al comportamento del bel moro.

La mattina successiva, come stabilito la sera precedentemente, i quattro ragazzi si trovarono alle 9.00 nella biblioteca, Hermione aveva una faccia stanca, ma felice.

I quattro si sedettero ad un tavolo vicino ad una finestra e poi Hermione prese la parola.

-Prima di tutto penso che dovremmo decidere su quale tema basare la festa, avete qualche idea?-

-L’importante è che ci siano alcolici alla festa, poi fate quello che volete- borbottò il biondo sbadigliando.

-Non potresti sforzarti di pensare almeno un pò? E poi niente alcolici, parteciperanno anche gli studenti del primo anno e non voglio che si ubriachino- ribatté la ragazza.

-Mettiamo in chiaro una cosa, Granger, gli alcolici, che tu lo voglia o no, ci saranno-

Hermione non aveva proprio voglia di discutere quella mattina, quindi acconsentì alla circolazione degli alcolici, solo dopo la mezzanotte e mezza, perché a quell’ora i ragazzi del primo anno sarebbero dovuti andare a dormire, così come quelli del secondo, del terzo e del quarto.

-Tornando al tema…sforzatevi!-

-Herm, a noi va bene tutto- disse Harry.

-Io proporrei il tema della neve, tutti dovranno obbligatoriamente vestirsi di bianco, o azzurro o argento- propose Draco di malavoglia.

-Finalmente qualche idea, io sono d’accordo, voi cosa ne dite?- chiese Hermione.

Gli altri due acconsentirono, visto che era già ora di pranzo decisero di sospendere il tutto e ricominciare nel pomeriggio.

Blaise salutò tutti e andò verso la Sala Grande, poiché c’era Daphne che lo aspettava, Draco senza dire niente sparì seguendo l’amico ed Harry fermò Hermione poiché voleva parlarle.

Le raccontò tutto ciò che era accaduto con Pansy, mentre la ragazza lo guardava con occhi sgranati.

-Harry, dimmi che stai scherzando-

-No, purtroppo no, non so cosa fare-

I due furono interrotti da un gemito proveniente da dietro uno scaffale e andando a guardare, senza farsi vedere, scorsero Pansy e Theodore Nott fare sesso.

Harry non sapeva perché, ma si sentì pervadere da una forte rabbia, quella serpe non doveva permettersi di toccare la sua ragazza.

Con orrore si accorse di ciò che aveva pensato, la sua ragazza? Ma da dove gli era uscito? La Parkinson non era la sua ragazza!

Pansy e Theodore si accorsero dei due ex Grifondoro ed Harry senza pensarci su si abbassò sul viso di Hermione e la baciò.

Fine capitolo.

Spazio dell’autrice:

Selphie: Grazie! Sono davvero contenta che tu sia rimasta soddisfatta da questa coppia, anche a me piace molto come coppia Ginny/Harry, però ho voluto sperimentare una Pansy/Harry ^^.

Ginevra_Malfoy: Eh si, povera Herm, me sadica XD comunque dal tuo nick presumo ti piacciano le Draco/Ginny, non ti preoccupare, tra poco dedicherò spazio anche a loro!

Criandola: Povero Harry davvero, però in questo capitolo si è riscattato un pochino, come ho detto a Ginevra_Malfoy, me molto saaaadica XD

  
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