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Autore: ele29na    28/06/2013    5 recensioni
Questa è la prima one shot che scrivo sugli one direction, quindi forse non è il massimo però ci ho messo il cuore. parla di una ragazza che è convinta di amare un ragazzo talmente perfetto da non essere degno de rivolgerle la parola, senza sapere che magari anche lui è innamorato di lei.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Musica d’amore

Era lì, davanti a me, in tutto il suo splendore, Louis William Tomlinson, quel ragazzo di cui ni sono follemente innamorata dal primo istante in cui l’ho visto, i nostri genitori sono grandi amici, ma io non ho mai avuto il coraggio di rivolgere la parola a quel ragazzo che ritenevo talmente perfetto da non essere degno nemmeno di parlare con una come me.

Era lì, di fronte a me, quella sera d’estate in cui eravamo andati a trovare lui e la sua famiglia nella loro casa vicino Roma, era una casa meravigliosa con un terrazzo da cui si aveva una splendida vista sul mare.

Era lì, di fronte a me, mentre i miei genitori gli chiedevano di farci sentire un pezzo al pianoforte, bè, forse qualcosa in comune ce l’avevamo, l’amore per uno strumento musicale, l’amore per la musica che mi aiutava nei momenti più difficili, quando avevo bisogno di sfogarmi il mio pianoforte era sempre stato lì ad aiutarmi e in quel momento mi rendevo conto che c’era un altro ragazzo, l’esatto contrario di me, che forse provava i miei stessi sentimenti.

Era lì, di fronte a me, che suonava River Flows In You, la mia canzone preferita, quando una forza che non veniva dal mio cervello ma da qualche altra parte, forse dal cuore, mi trasportò di qualche metro in avanti e, senza nemmeno averci pensato mi ritrovai a suonare seduta di fianco a quel ragazzo meraviglioso che non si alzò scocciato lasciando suonare solo me, che non fece di tutto per farmi sbagliare in modo da suonare da solo, no, si spostò un po’ in modo da farmi sedere più comoda sullo sgabello e continuò a suonare insieme a me.

Eravamo lì, seduti uno di fianco all’altra a suonare una canzone meravigliosa, le nostre dita accarezzavano dolcemente i bianchi tasti del pianoforte. Quando finimmo di suonare tutti iniziarono ad applaudire, sembrava che ci stessero applaudendo in mille, invece erano solo i nostri genitori, scorsi le nostre mamme abbracciate che quasi piangevano e i nostri papà che ci lanciavano sguardi di approvazione.

In quel momento non riuscii a fare altro che scappare sul terrazzo per cercare di liberare la mia mente da tutti i pensieri che la affollavano, e, mentre guardavo il sole tramontare all’orizzonte, tingendo l’acqua del mare di innumerevoli tonalità di arancione, rosso, giallo che poi si  perdevano nell’azzurro lasciando solo dei lievi riflessi tra le increspature dell’acqua, sentii una mano posarsi delicatamente sulla mia, mi girai per capire di chi fosse, mi ritrovai davanti quel ragazzo bellissimo e cercai in tutti i modi di non incrociare i suoi occhi, quegli occhi così belli che mi ricordavano tanto il mare, quel mare che io potevo vedere solo per un mese all’anno, ma lui, con l’altra mano, mi mise un dito sutto il mento per incrociare il mio sguardo e, mentre mi perdevo in quegli occhi lui iniziò ad avvicinare lentamente il suo viso al mio, io non riuscivo a reagire, ero talmente persa in quell’azzurro che non riuscivo a riorganizzare le idee, il mio cervello mi diceva "spostati", ma il mio cuore, invece, mi incitava a rimanere lì, e aspettare quello che avrebbe fatto, mentre cercavo inutilmente di ristabilire un po’ di ordine tra il mio cuore e il mio cervello sentii le sue labbra, le labbra di Louis William Tomlinson, posarsi delicatamente sulle mie, e sentii un brivido percorrermi tutta la schiena.

Era lì, di fronte a me, ma questa volta non eravamo a due metri di distanza, e non eravamo nemmeno seduti uno accanto all’altra, no eravamo uno di fronte all’altra e le nostre labbra si toccavano, non sapevo cosa fare, se scappare o rimanere lì e aspettare la sua prossima mossa, decisi di dare retta al mio cuore un’altra volta e il mio cuore mi diceva di non muovermi, in quel momento Louis dischiuse le labbra e io non potei fare a meno di imitarlo dandogli accesso alla mia bocca, le nostre lingue danzavano insieme e senza sosta, non mi sarei mai voluta staccare da quel bacio, che poi era il mio primo bacio, ma, ad un certo punto dovemmo staccarci per forza, perché non avevamo più fiato.

In quel momento ebbi l’istinto di andarmene, ma mi trattenne per un polso, mi guardò negli occhi, costringendomi a guardare i suoi e mi disse, quasi sussurrando:-non sono mai riuscito a dirti che ti amo.

A quelle parole non riuscii a fare a meno di abbracciarlo e rispondergli, con un sussurro:-anche io.

E ci baciammo di nuovo, fino a quando non sentimmo le nostre madri chiamarci per andare a cena, io stavo per tornare dentro da mia madre, ma lui mi trattenne ancora per il polso:-aspetta- fece una lunga pausa in cui non riuscii a fare a meno di fissare ancora i suoi occhi:-vuoi essere la mia ragazza?

A quelle parole scoppiai in lacrime per la felicità:- sì Louis, sì- non riuscii a dire altro che lui mi abbracciò dolcemente, mi asciugò le lacrime e mi disse, accennando un sorriso:-allora andiamo a mangiare o non hai fame? Comunque, suoni benissimo

-Anche tu. E, in effetti ho fame e ci conviene andare prima che ci sbranano.- iniziammo a ridere ma sentimmo l’ennesimo richiamo delle nostre madri quindi ci prendemmo per mano e tornammo dentro.

 

Buon giorno ragazze!!!

Lo so, questa storia è un po’ smielata ma volevo scrivere ona one shot e questa è l’unica cosa che mi è venuta in mente. Ovviamente ho preso ispirazione ascoltando River Flows In You (vi lascio il link così vi ascoltate anche voi questa bellissima canzone) https://www.youtube.com/watch?v=F-4wUfZD6oc

Lasciatemi tante belle recensioni, a presto,

Elena

  
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