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Autore: argentmist    12/01/2008    4 recensioni
Ci sono un sacco di quesiti esistenziali che una persona si può porre nel corso della sua esistenza, ad esempio cosa ci facciamo qui? Perché esistiamo? Oppure, come in questo caso, cosa ci fanno quei meravigliosi bouquet di rose gialle in quegli orribili vasi viola? Tutte domande che rimarranno senza risposte. A parte forse nel caso di una vampira parecchio esagitata dove c’era un’unica possibile risposta.- Emmett! - strillò. Una ff scritta a 4 mani.
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Ecco a voi il secondo capito di questa nostra pazza ficcy!
In questo cappy ne vedrete delle belle...
E se non siete ancora scappati è il momento adatto per farlo...non vogliamo avere neuroni morti sulla coscienza U_U
I nostri ormai...
Poverini erano così giovani...
* minuto di silenzio per i compianti neuroni delle autrici*
Bene...è ora spazio alle risate...si spera!


Capitolo 2: prima parte-  By Giuggiolina

Casa Cullen era immersa nell’oscurità. Nulla turbava la serenità e la pace della notte…

*Parte la musichetta di Diabolik*

Due vampiri vestiti con delle tute mimetiche nere si fondarono in sala da pranzo e immediatamente bloccarono la porta con una sedia.

-Bene, così non ci troveranno mai.- Sussurrò lui da dietro il passamontagna.

- Chi non vi troverà mai, Emm ?- Disse Edward spuntando alle spalle del fratello.

Emmett urlò e si gettò in braccio a Rosalie che lo lascio gentilmente cadere a terra.

-Ahio!-

-Rose, come mai siete vestiti da Diabolik ?- chiese Jasper spuntando da dietro Edward.

Lei fece le spallucce.

-Non so cosa avesse in mente Emmett ma io volevo vedere come mi stava questa tuta nera.- Rispose ammirandosi le lunghe gambe fasciate dai degli aderenti  pantaloni neri.

A quel punto spuntò fuori Emmett con un enorme cerotto sulla fronte.

-E voi come siete entrati?!-

-Dalla porta sul retro- rispose Ed indicando un punto imprecisato alle sue spalle.

Sporgendosi Emmett vide la porta che dava sulla cucina e come colpito (da un’incudine! Ndautrice) da una rivelazione sussurrò: -Ecco, sapevo di aver dimenticato qualcosa!-

-Sì, dunque…-

Per la seconda volta Emmett si ritrovò ad urlare fra le braccia della moglie e per la seconda volta fu scaraventato a terra, accompagnato questa volta anche da un poco cortese -E ma che palle!- di Rosalie.

Carlisle (anche lui di provenienza ignota) da bravo medico lo guardò preoccupato per la sua sanità mentale.

-Stai bene, figliolo?-

-Non è possibile! Spuntano come funghi!!- fu l’urlo esasperato di Emmett.

- Dicevo…- proseguì Carlisle lanciando l’ultima occhiata preoccupata al figlio che, rannicchiato per terra, aveva preso a succhiarsi il pollice dondolandosi avanti e indietro come il protagonista sfigato di turno di un film horror. -Siamo riuniti qui per presenziare alla prima Riunione-Supersegreta-Dobbiamo-Trovare-Un-Modo-Per-Fermare-Alice-Ne-Va-Della-Nostra-Sanità-Mentale dei Cullen- esclamò -… che dite troppo lungo?- aggiunse poi pensoso.

-Noooooooooo- dissero tutti in coro, negando convinti.

-Bene allora! Adesso si può dare inizio alla riunione!- proseguì Carlisle battendo le mani, felice come un bambino il giorno di Natale.

-NO!!- Emmett, come risorto dal suo stato di come vegetativo, saltò in piedi pulendosi il pollice succhiato sui pantaloni. -Ho detto che non ci voglio partecipare! No, no e NO!!- urlò pestando i piedi a terra e iniziando a frignare fra le braccia di Esme, tutta intenta a consolarlo. -Alice mi fa PPPAURA!!-
 singhiozzò.

Edward, diplomatico come sempre, si avvicinò al fratello con fare minaccioso e con falsa voce dolce gli disse: -Ti fa più paura quella trottola saltellante di Alice che cinque vampiri potenzialmente pericolosi?-

-Sì!!!- urlò Emmett senza la minima esitazione riemergendo dai singhiozzi.

- Vaaaaaa bene…- disse Calisle.

-Ooooookey!- lo seguirono tutti mentre Emmett tornava a piangere da Esme.

-Che la Riunione-Segretissima ecc ecc di tutti i Cullen a parte Emmett abbia inizio!-

Seconda parte- by solembun

Detto questo Carlisle tiro fuori, non si sa bene da dove, tirò fuori sei tuniconi complete di cappuccio, molto in Volturi’s style, e inizio a distribuirle ai suoi esterrefatti compagni.

- Ehm...Carl che ci dovremmo fare con queste? Non te le dovremo mica rammendare? Questa era una riunione segreta, non il circolo delle allegre cucitrici.- chiese Jasper rigirando la tunica cercando di capire da che parte andasse infilata.

- Bhè se trovate qualche buchetto...Comunque ho pensato che se facciamo una riunione segreta, cospirando manco dovessimo andare a rapire il Presidente, ho pensato di fare le cose per bene! Su su, mettetevele!!.-

Nessuno osò contraddire Carlisle, a causa della strana luce da maniaco ossessivo-compulsivo che stava iniziando a fare capolino negli occhi del dottore.
Nessuno...tranne Rosalie...

- Non nessuna intenzione di infilarmi una cosa del genere!!!- iniziò a lamentarsi la vampira - Il grigino topo morto è passato di moda da un bel po’...e poi...-

La vampira non era neanche a metà della sua brillante arringa, che dalla porta fecero la loro entrata i Volturi...ed erano decisamente offesi...

-TU!!- disse Aro, indicando con un dito, che assomigliava molto a un grissino, la vampira che aveva osato insultare le loro bellissime tuniche
( bhè...dipende dai punti di vista...ndautrice) - Stai forse insinuando che noi, i Volturi, abbiamo delle tuniche fuori moda?????-

-Bhè...in effetti era quello che stavo cercando di dire...- rispose Rosalie pronta a lanciarsi in un dibattito su quale fosse il colore adatto alle tuniche.

Dibatto in cui anche Aro si sarebbe lanciato volentieri, in pochi lo sapevano ma era lui che si occupava del look dei Volturi...insomma una casa reale ha un certa immagine da mantenere, e infatti i risultati si vedevano...

Carlisle, intanto, visto che nessuno lo ascoltava se ne andò a fare a disegnare cerchietti col mignolo nell’angolino.


Jasper ed Edward invece,che piuttosto che ascoltare un dibattito sul “miglior colore dell’anno” avrebbero quasi preferito aiutare Alice, cercavano di trovare un modo per far sloggiare i Volturi, anche perchè Carlisle stava raggiungendo un livello troppo alto di depressione dovuta al fatto che nessuno lo ascoltasse.

Emmett, bhè...Emmett era li che osservava la scena sempre col dito in bocca, sperando che il rumore non attirasse Alice, e che li scoprisse che complottavano contro di lei...

La situazione sembrava disperata...quando Edward ebbe un lampo di genio, una cosa che avrebbe fatto paura perfino ai Volturi.

- Ehm...Aro - iniziò Edward mettendo in atto il duo diabolico piano sloggia-volturi. - Fossi in te me ne andrei subito! Rischi grosso a stare qui...-

- Cosa intendi dire?- disse Aro iniziandosi a preoccupare

- Sai come,quando si tratta di preparare qualche ricevimento...Alice si fa prendere MOLTO dall’entusiasmo...-

Da lontano, si senti trillare la voce di Alice che urlava: - Jaspyyy? Dove sei finito amore??

Sulla faccia di Aro si dipinse un’espressione terrorizzata, e disse ad Edward: - Credo che seguirò il tuo consiglio...Bhè vi lascio, avrete di sicuro molte cose da fare...- e prima che qualcuno potesse rispondergli, era gia schizzato via seguito da un Jasper disperato, che lo rincorreva.

-Aroooo!! Aspetta, portami con teeeeeeee!!!!- Gridava disperatamente lanciandosi in un inseguimento degno di un poliziesco mentre tutti lo guardavano stralunati sparire dietro la porta.

- Eccellente- disse Carlisle somigliando in maniera allucinante al signor Burns (bhè come età più o meno siamo li, cento anni in più o meno cosa vuoi che siano? dettagli, ecco cosa sono!! nd autrice), e riemergendo dal suo angolino - Direi che possiamo iniziare.-

E cosi dicendo con un martelletto, sempre tirato fuori dal nulla, batté sul tavolo e trasformandosi in una versione vampiresca del giudice Santi Denicheli di Forum.

Si apprestava ad aprire bocca ma fu interrotto dalla tempestiva apparizione di Jasper, appena tornato dall’inseguimento di Aro, con alcuni rametti fra i capelli.

- Scappiamo in Alaska!! –  urlò

Seguì un lungo minuto di silenzio nel quale Carlisle tornò a rintanarsi nel suo angolino visto e constatato che ormai non lo cagava proprio nessuno.





Ultima parte - insieme!

Stava arrivando l’alba. I Cullen uscirono dalla sala da pranzo e sgattaiolarono il più furtivamente possibile verso le scale.

Scivolarono lentamente nell’ombra facendo attenzione a dove mettere i piedi, nella speranza di non attirare l’attenzione della loro sorella assatanata che fino a quel momento era stata così gentile da starsene fuori dalle balle. O meglio non aveva trovato nessuno su cui tiranneggiare dato che si erano barricati in sala da pranzo che per l’occasione aveva assunto l’aspetto di un bunker antiaereo.

Silenziosamente… -AHIA! Emmett mi hai pestato il piede! Non sei proprio una piuma sai?-

-Scusa, amore-

Dicevo… silenziosamente… CRACK!

(Manco a dirlo,  ci rinunciamo!ndautrici)

Bella inciampò nel tappeto trascinandosi dietro un vaso di porcellana cinese risalente alla dinastia Ming o giù di lì.

Mentre Bella si alzava (ormai Edward aveva rinunciato ad aiutarla intento com’era a prendersi a testate contro lo stipite della porta) Jasper prese tempestivamente il controllo della situazione, anche perché Carlisle era ancora preso con i suoi cerchietti nell’angolino.

-Allora, domani ci ritroviamo qui alle 6. Mi raccomando: puntuali- disse -… E per favore cercate di viaggiare leggeri- aggiunse lanciando un’occhiata a Rosalie che, con il block notes in mano, preparava già la lista delle cose da portarsi in viaggio.

-Tranquillo Jasp… solo un paio di valige o tre-

Cercando con tutte le sue forze di non fare caso a quello che aveva detto la sorella continuò a spiegare il suo diabolico piano per sfuggire a quella matta della moglie.

-Mi raccomando domani puntuali! Prima che Alice se ne accorga saremo già in Alaska!- disse con un’espressione da comandante… ci mancava solo che qualcuno tirasse fuori la bandiera e la trombetta.-

-Non ci pensare nemmeno, Emm!- sbottò Edward girandosi verso il fratello che con un sorriso a 32 denti aveva già estratto (ormai non vi diciamo nemmeno da dove, tanto non lo sappiamo manco noi. Ndautrice...secondo me hanno fregato la borsetta di hermione. ndsolembun ) bandierina e trombetta.

-Ehm… si, ecco, dicevo… Alice non si accorgerà della nostra fuga presa com’è nei…-

Non terminò nemmeno che si sentì una risata echeggiare per casa Cullen… una risata che assomigliava in maniera impressionante a quella di Alice.

-Ti preso, ti prego fa che non ci abbia scoperti!- urlò in preda al terrore Emmett mettendosi l’ormai noto dito in bocca.

-ILLUSIIII!!! Vi siete dimenticati che io posso vedere nel futuro?- la voce canzonatoria di Alice rimbombò per tutta la casa immersa nel silenzio più totale, rotto sola dal suono di Emmett che si succhiava il pollice.

A quel punto Emmett si mise a correre terrorizzato di qua e di là, rischiando per ben due volte di calpestare la proprio famiglia, fino a che venne messo al tappeto da una padellata ben piazzata della moglie.

-Ahi! Perché l’hai fatto? Da quando in qua abbiamo delle pentole in casa??-

Nessuno si degnò di rispondere.

Nel silenzio religioso che ormai nessuno dei Cullen osava infrangere, Edward disse, schiarendosi lievemente la voce in stile Umbrige.

-Ehm, ehm… Sapete, inizio a capire perché i suoi abbiano deciso di rinchiuderla in un manicomio… Esme? Tieni pronto il numero della neuro… non si sa mai.-

THE END


Ringraziamo tutte le persone che ci hanno lasciato un commentino!!
Felici di avervi fatto fare quattro risate!!
E se siete riusciti ad arrivare fino alla fine...bhè siete dei miti!!

Kissoni

=Giù= e Fede





  
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