Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Il giardino dei misteri    29/06/2013    4 recensioni
Arianna è una ragazza di sedici anni che frequenta il Liceo Scientifico, insieme al fratello Federico, di due anni più grande. Lei e il fratello sono come due universi inconciliabili. Lei sfigata e secchiona, lui bello e con la nomea di "dongiovanni". In mezzo c'è Alex, l'amico di Federico, e Marco, un ragazzo nuovo, che, dopo un'iniziale ostilità, conquista il cuore della piccola Arianna. Lei sarà così divisa tra Alex e Marco. Mentre sarà indecisa su chi scegliere, vivrà nuove avventure che la porteranno a crescere e maturare.
Spero che vi piaccia ^.^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

XIII.

 

<< M- marco …>> dissi tra le lacrime.

Lui era in piedi vicino a me. Era immobile, fisso come una statua.

Poi, parse destarsi e mi venne incontro. Io mi gettai tra le sue braccia. Non mi ero mai comportata così con un ragazzo. Ma, quella volta non potei fare a meno di abbracciarlo e stringerlo forte a me, dopo tutto il pericolo e la paura che avevo provato.

Restammo per più di cinque minuti abbracciati. Io ero ancora spaventata e tremavo un po’ e lui mi rassicurò in ogni modo: abbracciandomi, stringendomi forte a sé, asciugandomi le lacrime . E io, quel giorno, tra le sue braccia mi sentivo al sicuro. Lui mi dava un senso di calma, tranquillità, pacatezza e io mi sentivo protetta. Non desideravo altro. Non mi serviva niente di più per essere felice. E allora capii. Quel pomeriggio in quel buio casolare, capii. Capii tante cose, ma soprattutto che Marco era sempre stato nel mio cuore e che io avevo confuso la grande amicizia di Alex, per amore. Quel pomeriggio finalmente, riuscii a fare chiarezza e per la prima volta vidi tutto al suo posto. Tutti i tasselli avevano trovato una giusta collocazione. Ed io non ero più confusa. Ora sapevo tutto.

Ero ancora immersa in quel caldo e dolce abbraccio, quando pensai queste cose. Mi spostai un po’. Ora io e Marco eravamo faccia a faccia.

<< Dio, quanto era bello!>> non potei fare ameno di pensare.

I suoi occhi azzurri erano così profondi, così sinceri. E il suo sguardo così dolce! Il mio cuore si agitò di nuovo. Non la smetteva di battere come un martello!

Continuai a guardarlo negli occhi.

<< C- come hai fatto a trovarmi?>> dissi ancora agitata.

<< Stavo venendo da te>> disse lui sorridendomi.

<< Che significa?>> dissi io perplessa.

<< Stavo venendo da te, perché …>> Marco esitò ancora. << Volevo fare pace, sono stato proprio uno stupido.>>

<< M- ma come hai fatto a …?>>

<< Mandarli via?>>

Io annuii.

<< Non è importante questo, ora. L’importante è che tu stia bene>> disse sorridendo.

Io lo abbracciai ancora, piangendo.

<< I- io stavo camminando quando ho visto un ragazzo che mi seguiva e … ho avuto tanta paura e …>> dissi tra i singhiozzi.

<< Lo so, lo so … sta’ tranquilla, adesso>> disse lui asciugandomi le lacrime , affettuosamente.

<< I- io ti devo ringraziare, Marco. Senza di te non ce l’avrei mai fatta. Per fortuna sei arrivato in tempo, prima che mi violentassero.  Grazie.>>

Lui si era alzato in piedi e mi aveva girato le spalle, evitando il mio sguardo.

<< Andiamo, ora. Tua madre si preoccuperà non vedendoti arrivare>> disse dandomi la mano.

Io appoggiai la mia mano tra le sue, morbide e bianche.

<< A- aspetta …>> dissi io col cuore che mi stava scoppiando nel petto.

Lui si voltò.

<< Dio mio, com’era bello! >>

<< Avanti, diglielo>> mi dissi. << Ora o mai più, Arianna. Devi dirglielo. Diglielo. >>

 

<< Allora, che c’è?>>

Io feci un respiro profondo.

<< Senti, Marco, mi dispiace … mi dispiace per come mi sono comportata con te. Sono stata una vera stronza, un’ingrata, una cretina e non meritavo di essere salvata da te. Tu mi hai sempre aiutata, io invece … Ti prego di perdonarmi se puoi. Se tu non vorrai , fa’ lo stesso. Ma, sappi che io ti voglio bene. Un bene dell’anima.>>

Lui mi guardò. Era in piedi, di fronte a me. Aveva dipinta sul volto una espressione indecifrabile e non sapevo se avere paura o gioire. Mi lasciò col fiato sospeso per un po’ di minuti, mentre il mio cuore non la smetteva di picchiare contro il petto.

Poi, si sedette vicino a me. Sul materasso.

Mi guardò. I suoi profondi occhi azzurri erano fissi su di me, pareva che ridessero e fossero felici. Erano così profondi e chiari, che non potei far a meno di esserne affascinata e sentirmi in soggezione. Abbassai lo sguardo, mentre aspettavo trepidante la sua risposta.

Lui non la smetteva di guardarmi.

Mi prese la faccia tra le mani e io fui costretta ad alzare lo sguardo e guardarlo.

<< Mi sei mancata>> disse lui.

<< Anche tu e mi dispiace per … >>

Lui mi zittì.

<< Ormai non ha più importanza. Anche io ho esagerato, ma ero fuori di me, non riuscivo a pensare che tu mi avessi scaricato così …>>

<< Mi dispiace, ma ero confusa. Ho baciato te, mentre pensavo ad un’altra persona .>>

<< E adesso ti è passata la confusione?>> disse sorridendomi.

Io annui e sorrisi.

Ridemmo tutti e due e non ci accorgevamo che ora eravamo più vicini. Molto vicini.

Lui si avvicinò. Io mi avvicinai.

Chiusi gli occhi. Non sentii più nulla. Solo il mio cuore che continuava a martellarmi nel petto. Ma, non mi interessava niente. Niente di niente. Ero felice.

Anna aveva ragione. Il vero amore lo riconosci. Non puoi fare a meno di riconoscerlo. E’ qualcosa di magico, di irreale. E io, in quel momento, sentii che tutto ciò che ci circondava non aveva senso e non mi interessava perché ora c’eravamo io e lui. Solo io e lui. Noi due. Marco e Arianna.

Le nostre labbra si stavano avvicinando, prima delicatamente, dolcemente, poi si cercavano sempre di più.

Fu un bacio lungo, sospirato, atteso, agognato e finalmente avuto.

Sentivo di nuovo il suo profumo inebriante.

Sentivo che, come la prima volta, mi stavo lasciando condurre.

Il suo profumo mi trasportava.

Il suo respiro mi trasportava.

Le sue labbra mi trasportavano.

L’amore verso di lui mi trasportava.

Mentre lo baciavo si affacciarono in me una miriade di sensazioni: felicità, amore, contentezza, passione.

Mi sembrava tutto così magico e irreale.

Tutto così irrazionale.

Tutto troppo bello.

Provai delle sensazioni nuove, che mai in tutta la mia vita avevo provato.

Mi venne quasi la pelle d’oca.

Quel bacio era così bello e indescrivibile.

Non riuscivamo più a smettere di baciarci.

E io avrei voluto che durasse ore, giorni, mesi e anni.

Sembrava non finisse mai.

Poi, ci staccammo lentamente, leggermente, come se avessimo paura di farci male o di rovinare quel momento così atteso!

Quando il nostro bacio terminò, non  potei fare a meno di guardarlo negli occhi , abbracciarlo e stringerlo forte.

Sapere che fosse mio, mio e di nessun’altra!

Anna aveva ragione! Era tutto così magico, perfetto, dolce, romantico.

Ma si poteva morire di felicità? Probabilmente io, avrei risposto di si, in quel momento. Tanta era la mia gioia!

 

Lui si alzò.

<< Andiamo, adesso. O tua madre ci concerà per le feste!>>

Io sorrisi, mentre salii sul suo motorino.

Lo strinsi forte a me. Ora la paura non c’era più.

Ero stata così sciocca e cretina, da non capire quanto Marco mi amasse. Avevo confuso tutto. Io volevo bene ad Alex, era come un secondo fratello per me. Ma, lui non era e non sarebbe mai stato il tipo di persona adatto a me! Tutti e due eravamo fin troppo scontrosi. Ma adesso che avevo ritrovato Marco, avrei dovuto ritrovare Alex. Dovevo parlargli. Forse mi avrebbe cacciata via un’altra volta, ma non importava. Dovevo farlo.

<> mi dissi.

Arrivammo a casa che erano le otto spaccate. Io scesi dal motorino.

<< Grazie di tutto, Marco. >>

Lui mi guardò e sorrise.

<< L’avrei fatto comunque perché ti amo.>>

Io sorrisi a mia volta.

<< Ti amo anche io>> dissi dandogli un bacio sulle labbra.

Poi lo salutai.

Quando raggiunsi il portone di casa, vidi che mia madre mi stava guardando dalla finestra. Non potei fare a meno di sorriderle, perché ero certa che lei aveva capito già tutto! Tra noi due non c’era bisogno di parole, bastava un semplice sguardo. E lei capiva subito. Era questo che adoravo di mia madre! Anche stavolta, con i suoi dolci consigli mi aveva aiutata e forse, lei per prima aveva capito che sarebbe andata a finire così!

Trascorsi una notte stupenda. Non riuscii a dormire per quanto ero felice! Pensavo e ripensavo al nostro bacio e non vedevo l’ora di rivedere Marco, di abbracciarlo ancora, baciarlo. Sentivo per la prima volta in vita mia di provare un sentimento mai provato prima. Era un sentimento forte. Io lo amavo.

 

 

La mattina dopo Marco passò a prendermi. Questo era uno dei tanti vantaggi ad avere un fidanzato. Ti scorazzava di qua e di là e  ti portava anche a scuola, senza pericolo di fare tardi!

Le lezioni passarono in fretta, nonostante non avessi una gran voglia di studiare. Io e Marco passammo tutte e cinque le ore a guardarci e sorriderci, col rischio di venire beccati dai professori. Ma, non ci importava nulla. Perché eravamo innamorati, molto innamorati. Quando Marco era arrivato nella nostra scuola, pensavo che il suo arrivo non avrebbe minimamente cambiato la mia vita. E invece, mi sbagliavo! La sua vita e la mia si erano intrecciate per non separarsi più! Ora eravamo una cosa sola!

<< Ma, insomma cos’è che avete voi due , oggi?>> disse Maria ad un tratto.

<< Sono tre ore che vi fissate …>> aggiunse Anna.

Io sorrisi in modo beffardo.

<< No, non mi dire che … >> disse Anna.

<< … che stiamo insieme>> aggiunsi io, completando la frase.

Maria e Anna si guardarono quasi allibite, poi tornarono a fissarmi e scoppiarono in una sonora risata. Io ci restai quasi male.

<< Beh, che avete da ridere?>>

<< N- noi, noi credevamo che tu e Alex steste insieme.>>

Sorrisi.

<< No, ho capito che Marco è tutto per me e poi Alex e io abbiamo due caratteri molto simili. Non potremmo mai andare d’accordo e ogni giorno sarebbe una guerra. Anche se, non sono disposta a perderlo.>>

<< Che vuoi dire?>> fece Anna.

<< Che oggi dopo la scuola voglio parlargli e voglio chiedergli scusa.>>

<< Marco lo sa?>> disse Maria.

<< Lo saprà presto.>>

<< Beh, siamo contente per voi>> dissero in coro.

<< Grazie>> dissi io. << Ma è grazie a te , se io ho capito quanto tenevo a Marco>> dissi rivolgendomi ad Anna.

<< Io non ho fatto niente>> disse lei modesta.

<< Oh, si tu … voi, avete fatto più di quello che dovevate. Voi siete le uniche e vere amiche che ho. Voi siete tutto per me. E non sono disposta a dividervi con nessuno. >>

Ridemmo tutte e tre in coro, mentre ci abbracciavamo forte. In quel momento capii che qualunque cosa fosse successa, bella o brutta, loro non mi avrebbero lasciata mai. Come avevano fatto fino a quel momento. E io le adoravo così com’erano, con i loro pregi e i loro difetti!

 

Appena la campanella suonò, io e Marco ci catapultammo fuori. Cercai con lo sguardo Alex, ma non lo vidi. Spiegai a Marco ciò che dovevo fare e lo pregai di aspettarmi. Lui sembrò un po’ scontento, ma mi assicurò che lo avrebbe fatto.

Cercai disperatamente Alex. Finché non lo vidi. Era di nuovo con la “ sgualdrina” , come la chiamavo io. Non volevo proprio disturbarli, ma dovevo farlo. Dovevo tentare. Mi avvicinai piano, piano con passo felpato.

Quando Alex mi vide, alzò gli occhi da terra. Sembrò assai sorpreso, ma non tanto scontento di vedermi. Abbozzò un mezzo sorriso. Io, invece, feci un gran sorriso, mostrando i miei denti allineanti uno in fila all’altro.

Mi avvicinai, ancora.

<< Ti posso parlare un attimo?>> gli dissi.

Lui sussurrò qualcosa a quella ragazza e si avvicinò. 

<< Ciao>> mi disse mettendosi le mani in tasca.

<< Ciao>> ribattei io.

<< Allora?>>

Esitai un po’. Non sapevo come iniziare a introdurre il discorso. Non sapevo che dire.

<< I- io sono venuta nuovamente a chiederti scusa. Non lo so se a te farà piacere o se tu vorrai, ma io devo farlo perché da quando io e te ci siamo allontanati, io ho ritrovato a stento il sorriso. >>

Lui rimase un po’ in silenzio, come se stesse riflettendo.

<< La stessa cosa vale per me. Anzi, sono io che ti devo chiedere scusa per averti trattata male. Ma, ero furioso con te. Sono stato proprio un cretino, ti ho cacciata via in un modo orribile e me ne pento amaramente.>>

<< Beh, non mi ha fatto certo piacere. Ma, non voglio biasimarti o rimproverarti, sono qui solo per fare pace. Cancella i rancori che ci sono stati tra di noi e torniamo ad essere amici. Se tu lo vuoi. >>

<< Si, si che lo voglio perché mi sei mancata troppo, Arianna. Non facevo altro che pensarti. I nostri pomeriggi passati insieme, le nostre risate mi sono mancati non poco. >>

<< Anche io ti pensavo e mi struggevo la vita. Per me sei come un fratello, Alex. Solo un fratello. E un amico, un amico sul quale poter contrare. E non perché ho qualcosa contro di te, Alex, anzi. Ma, perché  noi due siamo così simili che a lungo andare finiremmo per litigare. E questo rovinerà per sempre il nostro rapporto.>>

<< Hai ragione, Arianna. Io non volevo capire , perché ero convinto che tu saresti dovuta essere l’unica donna della mia vita. L’unica che mi avrebbe potuto rendere felice. Ma tu avevi ragione. Non siamo fatti per stare insieme ed amarci. La nostra era solo un’infatuazione passeggera e il tempo ci ha dato ragione. Tu hai trovato il tuo vero amore ed io ho trovato il mio.>>

<< A volte, quando due persone sono così  amiche succede che scambiano la forte amicizia per amore. Sono contenta per te, Alex. Davvero.>> dissi sorridendo.

Lui ricambiò il mio sorriso e ci abbracciamo forte, come si fa tra vecchi amici.

<< Quindi nessun rancore?>> dissi io tendendogli la mano.

<< Nessun rancore>> disse lui sorridendo e stringendomi la mano.

Io sorrisi a mia volta e non potei fare a meno di essere felice. Certo, magari adesso Alex non sarebbe stato molto presente come prima nella mia vita,ma perlomeno saremmo rimasti amici. Ed era questo ciò che contava di più.

<< Ora vado>> dissi. << C’è qualcuno che mi aspetta>> indicai Marco.

Lui mi sorrise.

 

Marco era ancora là ad aspettarmi, come un compagno fedele. Mentre  lo guardavo non potevo fare a meno di sorridere. Tutto si era risolto per il meglio. Io avevo trovato l’amore, la mia confusione era passata e con Alex avevo fatto pace. Non potevo desiderare niente di più.

<< Tutto a posto?>> mi disse quando salii sul motorino.

Io feci segno di si con la testa.

<< Dove vuoi che ti porto dolcezza?>> disse scherzando.

Avrei voluto rispondergli: << verso la felicità!>>, per quanto ero felice.

Sorrisi. Poi dissi:

<< Faccia lei, mio dolce  e fedele Cavaliere>> e gli schioccai un bacio sulla guancia, mentre partimmo a tutta velocità in sella al suo motorino.

 

 

 

ANGOLO AUTRICE 

Salve a tutti! Come vi avevo già accennato la volta scorsa, questo è l’ultimo capitolo. E, dovete credermi se dico che  sono emozionatissima. Ho iniziato questa storia più per gioco che per altro, poco convinta a continuarla, ma siete stati voi con le vostre recensioni, i vostri commenti, le  vostre opinioni a farmi cambiare idea. Ogni volta che pubblicavo, era una gioia per me vedere aumentare il numero delle recensioni. Mai e poi mai avrei pensato che sarebbero state così tante! A tal proposito devo ringraziare TUTTI, ma proprio TUTTI, nessuno escluso, quelli che hanno recensito, commentato e che hanno inserito la storia tra le loro preferite/ricordate/ seguite. Ma, in particolar modo, consentitemi di fare un ringraziamento speciale ad alcune persone:

- HisLovelyVoice perché ha sempre seguito con costanza la storia e ha recensito praticamente ogni capitolo. Infatti ogni volta che pubblicavo, aspettavo impaziente la sua recensione. Mi ha sempre riempita di complimenti, recensioni scherzose e buffe, che io conserverò sempre nel cuore. Adoro questa ragazza, anzi vi esorto a seguirla perché scrive delle storie fantastiche. *--*

- __Arianna:___ , l’altra mia fervente e accanita lettrice, che è anche l’omonima della mia protagonista. Le sue recensioni mi sono sempre state utili per migliorare, crescere, perfezionarmi e far maturare i personaggi. Ricordo ancora la “strigliata” che mi diede al quinto capitolo e io la ringrazio molto. Ogni volta aspettavo la sua recensione, per sapere cosa ne pensasse e la ringrazio infinitamente per i consigli che mi ha dato, perché è anche grazie a lei che sono migliorata.

Ah, vi raccomando, seguite anche lei, perché scrive delle storie molto intelligenti e sempre piene di riflessioni! :D

- Inoltre voglio ringraziare YellowFlowers e Cris99, che non hanno recensito sempre, ma so che mi hanno seguito con costanza e mi hanno dato qualche consiglio.

E poi, voglio ringraziare tutte quelle persone che pur non avendo recensito sempre, sono passate a leggere il proseguimento o aspettassero con ansia che aggiornassi. Non posso elencarle tutte perché sono numerose, ma anche chi ha lasciato solo una recensione, sappi che lo ringrazio infinitamente, immensamente e sono felice che abbia seguito la storia.

Inutile dirvi, che da domani Arianna mi mancherà. E non solo lei, ma tutti i suoi protagonisti, perché ormai erano diventati come una seconda famiglia, come degli amici. Ricorderò per sempre questa storia e porterò per sempre nel cuore le vostre recensioni, che mi hanno regalato grandi soddisfazioni. Ma, come ogni storia che si rispetti, tutto ha una fine. Spero che questo finale vi piacerà, anche se vi ho fatto penare fino all’ultimo, e vi esorto per l’ultima volta a recensire, perché saranno le vostre ultime recensioni.

Con questo mi congedo. Pubblicherò certamente altre storie, che sono già in fase di preparazione, ma mi dedicherò anche a qualche giorno di riposo, perché questa storia ha assorbito praticamente tutte le mie forze ed energie.

Vi bacio tutti e vi ringrazio ancora una volta

Con affetto, Il giardino dei misteri

:’(

 

 

 

 

 

 

P.S. ho appena pubblicato un nuovo romanzo. E' di carattere storico. Sevi va, passate, per favore. Ci conto.
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Il giardino dei misteri