Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: badblood    29/06/2013    12 recensioni
-Anche se non staremo insieme, non significa che non ti amerò- disse fredda, mentre i suoi occhi cominciavano a tradirla, facendo scivolare qualche lacrima sulle sue gote rosee, dopodiché lasciò la stanza.
Lasciò lui. Sapendo che ormai il suo cuore non sarebbe appartenuto a nessuno più.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                            


Thirteen.
La musica riusciva a superare di gran lunga il rumore dei miei pensieri.
Ormai mi scoppiava la testa, dovevo uscire da quel luogo infernale.
Decisa ad uscire mossi i primi passi verso la porta, ma più mi muovevo più ritornavo dov'ero.
Mi feci spazio tra i corpi che ballavano in quel garage, privi di qualsiasi capacità logica, e arrivai finalmente alla porta.
Ora non mi restava che trovare mia sorella Emily.
Ero chiaramente ubriaca, ma riuscivo ancora a connettere.
Cercando mia sorella, trovai Derek, il mio migliore amico.
Ero follemente, indescrivibilmente innamorata di lui.
E quale occasione migliore per confessargli il mio amore se non ora.
-Derek, devo dirti una cosa- dissi cercando di rimanere in equilibrio.
-Dimmi- rispose lui con il suo sorriso perfetto.
-Io ti amo- lo dissi senza pensarci due volte, anzi non ci pensai nemmeno una volta prima di dirlo.
Ero in attesa di una sua risposta, quando mia sorella comparve dal nulla, sempre nel momento più opportuno.
-Drew.. Drew- continuava a ripetere il mio nome tra una risata e l'altra.
Era ubriaca marcia, e non riusciva nemmeno a reggersi in piedi, tanto che cadde mentre si dirigeva verso di me.
Corsi immediatamente in suo soccorso, e in lontananza notai dei ragazzi che ci osservavano.
Persi Derek nella mischia di ragazzi che ballavano.
-Ho trovato un passaggio- disse a fatica Emily.
n un attimo riaquistò forza e con la mano mi trascinò  verso quei brutti tipi che ci osservavano.
-Emily chi sono questi?- le sussurai nell'orecchio.
-Non preoccuparti, dolcezza, vi riaccompagnamo solamente a casa- rispose quello che era alla guida.
Aveva un'aria inquietante ed era più grande di noi di un paio d'anni, mentre il ragazzo accanto a lui aveva un ghigno sul volto.
Il ragazzo di dietro, che avrà avuto sedici anni - cioè la nostra età sembrava preoccupato.
Io ed Emily salimmo nell';auto.
Mi trovavo schiacciata tra il ragazzo preoccupato e mia sorella, che dormiva profondamente.
Ad un tratto vidi le luci della città allontanarsi, e noi che ci perdevamo nel buio della sera
-Questa non è  la strada per casa nostra- intervenni preoccupata.
-Abbiamo solo allungato, non preoccuparti dolcezza- rispose il tizio che guidava, mentre fumava una sigaretta.
Capii immediatamente le loro intenzioni e andai nel panico.
Giungemmo alla vecchia discarica abbandonata, e la tensione iniziava a salire.
La macchina si fermò al centro della discarica, le luci illuminavano appena l'area circostante.
Era una zona piuttosto abbandonata ed eravamo spacciate.
Tutti e tre i ragazzi scesero dall'auto e chiusero dentro me e mia sorella.
-Brutti bastardi aprite queste cazzo di portiere- esclamai a gran voce, sbattendo con i pugni sul finestrino laterale.
Il più grande, quello che era alla guida, aprì lo sportello dal mio lato e mi trascinò per terra.
Ero stesa a terra e carcai di rialzarmi, ma quando ci provai questo mi bloccò.
Si sedette sopra di me, le sue gambe mi circondavano il bacino, e mi trattenne i polsi in una presa stretta e dolorosa.
-Lasciami stronzo, lasciami- continuavo ad agitarmi sotto di lui, senza risultati.
-Calmati dolcezza- rispose lui con la sua aria da montato.
-Che cazzo avete fatto a mia sorella?-
-L'abbiamo solo aiutata a dormire-
-Stronzi, non dovete toccarla-
Riuscii a liberare una mano dalla sua presa e gli mollai uno schiaffo in pieno volto.
Il suo sguardo mi fece capire che avevo sbagliato e che questa me l'avrebbe fatta pagare.
Così prese la sigaretta tra le dita e me la spense sulla  coscia.
Urlai dal dolore e le lacrime cominciavano a rigarmi il viso.
Gli altri due ragazzi che stavano guardando, capirono immediatamente il segnale di questo tizio sopra di me.
Mi presero in braccio e mi portarono verso un capanno.
Nel frattempo potevo vedere quel lurido maniaco mentre abusava di mia sorella.
-No! no!- urlai nel vano tentativo di far smettere quello stronzo.
Scalciai e mollai degli schiaffi, ma questo non bastò a liberarmi di quei due, che mi chiusero nel capanno.
Era buio non vedevo niente, e avevo paura, tremendamente paura.
Ad un tratto sentii urlare Emily, quello stronzo stava abusando di lei.
Le lacrime cominciavano a scorrere più frequenti.
Emily, aveva solo quattordici anni, era la mia sorellina.
Aveva una dote naturale sin da piccola a dipingere.
Era bravissima e piena di talento, come dicevano i giornali.
La rabbia che provavo in quel momento era indescrivibile.
Notai che quello che avevo sotto era terreno, e subito cercai una scappatoia.
Scavai, scavai e scavai ancora.
Finchè non riuscii a passare da sotto la parete del capanno, in quel momento probabilmente mi slogai il polso.
Questa idea mi venne in mente pensando al mio cane che era solito a passare da sotto il recinto scavando una buca nel terreno.
Cercai di fare poco rumore, e soprattutto di non farmi vedere.
Vidi arrivare un altro ragazzo che conoscevo molto bene.
-Fermatevi- urlò Derek.
-Oppure che mi fai, moccioso?- rispose il tizio che mi aveva spento la sigaretta sulla coscia, e che ora stava abusando di mia sorella
Prima che Derek potesse aprire bocca, quel tizio cacciò una pistola dalla sua giacca e lo sparò in pieno petto, mentre il lontananza si sentiva la sirena della polizia.
 
Mi svegliai, ero nel mio letto, e desideravo che tutta questa faccenda fosse stata solo un sogno.
Scesi a piedi scalzi, senza far rumore, le scale e mi sedetti sull'ultimo scalino.
Sentivo parlare il commissario Sherlen.
-Vostra figlia Emily è stata abusata sessualmente e quando è stata portata in ospedale era in coma, nonostante gli sforzi dei medici non ce l'ha fatta-
Le lacrime scorrevano velocemente sul mio viso, mentre vedevo mia madre posare il volto nel petto di mio padre.
Loro non mi vedevano, altrimenti mi avrebbero fatt salire di sopra.
-Mentre l'altro ragazzo, Derek, è morto sul colpo... ma solo grazie a lui abbiamo potuto arrestare i tre stupratori- concluse il commissario.
Mi alzai dalle scale e feci pressione sul polso e il dolore che sentii era fortissimo.
Corsi in camera e mi fiondai sul letto e piansi, come non mai.
 


Drew si ritrovò tra le braccia di Harry, mentre le lacrime le inondavano il viso.
-Capisci, dovevo morire io, io dovevo morire- disse lei affranta.
-Shh, non è vero tu hai fatto il possibile- le rispose Harry con molta calma mentre le accarezzava i capelli.
Quando Drew finalmente si addormentò, Harry decise di riposare anche lui.


La luce del giorno illuminava la camera e Drew aprì lentamente gli occhi.
Guradò la sveglia , erano le sei in punto.
Si svincolò dalla presa di Harry, si vestì e se ne andò.
Quando Harry si svegliò e non la trovò, diede di matto.
-Dove cazzo è andata Drew, Liam?- chiese urlando.
-Non lo so, mi sono appena svegliato- rispose il compagno spaventato dal comportamento del ragazzo.
Harry in un lampo si vestì e scese in strada.
Salì sulla sua moto e senza neanche mettere il casco partì a tutta velocità, lasciando che il vento scompigliasse i suoi riccioli.


-Drew!Drew!Apri la porta!- urlò il ragazzo sbattendo ripetutamente il pugno sulla porta della camera di Drew.
Quando finalmente lei andò ad aprire sul volto di Harry comparve un sorriso meraviglioso.
La strinse a sé più forte che poteva.
-Non farlo mai più, capito?- sussurrò lui.
Drew annuì mentre qualche lacrima solitaria le rigava il viso.


Drew cercò tutto il giorno di evitare Harry, e ci riuscì.
Mai come adesso si sentiva vulnerabile.
E odiava con tutta se stessa sentirsi così.
Mentre stava tornando alla Morgan le arrivò un messaggio.
                                                                                           

                                                                                                    Ora anche lui sa della tua storia e prima o poi lo sapranno tutti. Stai attenta, dolcezza.
                                                                                                                                                                     Anonimo.



Appena lesse il messaggio un brivido percorse tutto il corpo di Drew.
Odiava essere chiamata dolcezza perchè le ricordava l'incidente.
Aveva paura, anzi provava terrore.
                                                                   




AUTRICE
Allora belle, che ne pensate?
Forse il capitolo è un pò corto, vabbè...
Finalmente è venuta a galla la storia di Drew, che ve ne pare?
E' vergognoso non aggiorno da più di una settimana ma in mia difesa, non avevo ispirazione per scrivere questo capitolo..
comunque poi mi è venuta ahahaha
Ringra Ditemi che ne pensate con una recensione
zio chi ha precedentemente recensito e chi ha messo la storia tra le preferite, seguite e ricordate c:
Graziee c:
Ciaoo
I. xx                      
                                                     
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: badblood