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Autore: lunariflessiva    13/01/2008    1 recensioni
Cosa succede quando un Purosangue si innamora di una Babbana? E non un purosangue qualsiasi, ma niente pocodimeno che il figlio del ministro della magia, da sempre un odiatori di babbani, Mezzosangue e traditori del proprio sangue! Quando Melody e Nicholas si incontrano scoprono di essere fatti l'uno per l'altra ma nello stesso tempo di appartenere a due mondi completamente diversi...
Genere: Romantico, Poesia, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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L’indomani mattina Melody si svegliò di buon ora più felice che mai

Avrebbe rivisto Nicholas!

Al pensiero il suo cuore fece un salto di gioia.

Allegra come non mai, Melody si vestì con più cura del solito, spazzolando la sua lunga chioma castana fino a farla diventare morbidissima

Alle undici era pronta per uscire

“Allora io vado, ci sentiamo oggi pomeriggio”

“Ciao tesoro, sta attenta!....e chiama se ci sono problemi!”

“D’ accordo, ciao!”

La prima fase del piano era completata

Ora si passava alla seconda

Melody si diresse verso la stazione dei pullman, ad una quindicina di minuti di distanza, e comprò un biglietto per Londra

Il pullman sarebbe partito alle 11.45, e sarebbe arrivato a Londra più o meno alle 13.30

Mentre aspettava che il pullman partisse, Melody si ritrovò ad immaginare cosa avesse fatto Nicholas in quelle tre settimane. Dov’era stato, cosa aveva fatto di male per dover scappare?

Mentre il pullman affrontava le due ore di viaggio per Londra, i dubbi di Melody si intensificarono

Di nuovo si ritrovò a pensare: E se fosse vero che Nicholas è un maniaco? Se in tutto questo tempo le aveva raccontato soltanto bugie? Se era vero che Nicholas era stato in prigione, allora cosa le sarebbe successo?

Le viscere di Melody si riempirono di piombo, a questa eventualità. In un lampo le tornarono tutti gli avvenimenti delle settimane prima: I notiziari, gli avvistamenti, l’aver visto il padre di Nicholas accanto al primo ministro, il quale a sua volta diceva: “…stiamo preparando un piano di cattura estremamente accurato, tra un paio di giorni, una settimana al massimo Wood sarà nelle nostre mani…”

“No, è assurdo” si ripetè Melody “Forse non lo conosco da molto, ma credo di conoscerlo abbastanza da sapere che non è cattivo! A me non ha mai fatto niente di male!”

Peccato però che il quotidiano che la signora di fronte a lei stava leggendo la dicesse molto diversamente: “Avvistato Woods nei pressi di Gatwick” e come sottotitolo “Scotland Yard vicina a catturare il pericolosissimo maniaco adolescente”

“Gatwick è vicinissimo a Londra!”

Melody distolse lo sguardo dal giornale e si disse non pensarci

Finalmente poco dopo le tredici e trenta il pullman arrivò a Londra, e grazie alla mappa scaricatasi da Internet, meno di venti minuti dopo Melody arrivò alla stazione di King’s Cross, che era così grande e così piena di binari che quando arrivò al binario 10 erano passate di poco le due

“Strano che la stazione sia così poco affollata” pensò Melody, ma poi si ricordò che quel giorno era domenica, e che quindi la maggior parte di viaggiatori e pendolari quel giorno non viaggiavano

Aspettava da una decina di minuti quando dietro di se sentì un debole gracchiare

“Nicholas!” esclamò subito Melody

Dalla gioia di rivederlo sano e salvo stava per prenderlo in braccio per accarezzargli dolcemente le piume, ma in risposta il gufo gracchiò più forte, ordinandole di abbassare la voce, poi si voltò e fece segno a Melody di seguirlo

Insieme si diressero verso uno stretto cunicolo in fondo alla stazione e attraverso una porticina aperta di ferro su cui c’era un cartello “Vietato l’ingresso ai non autorizzati”

Dentro era completamente buio, ma Melody riuscì a distinguere moltissimi cavi elettrici di colori diversi. L’unico filo di luce entrava dal sottile spiraglio lasciato aperto dalla porta

Una volta dentro, finalmente Nicholas riprese il suo aspetto umano

“Melody…” ma Nicholas non riuscì a dire nient’ altro perché Melody gli si buttò letteralmente tra le braccia

“Nicholas come mi sei mancato! Ero così preoccupata che potesse esserti capitato qualcosa di brutto!”

“Ora sto bene”

Per un po’ rimasero senza parlare, restando abbracciati a scambiarsi baci. Melody sentì il corpo di Nicholas che tremava, così lo strinse più forte a se cercando di fermare i brividi che lo scuotevano, ma non serviva a molto. Con le braccia gli circondò il collo e affondò i suoi capelli nel petto di Nicholas. Era una sensazione bellissima sentire il suo cuore che batteva. Melody sarebbe voluta rimanere così per tutta la vita

A fatica si staccarono l’uno dall’altra, e solo allora Melody riuscì a guardare con più attenzione il viso di Nicholas.

Ma quello che vide la lasciò pietrificata

Nicholas era totalmente diverso dall’ultima volta che lo aveva visto

Nonostante entrasse solo un filo di luce alle sue spalle, Melody si accorse subito delle occhiaie profonde che gli solcavano il viso. I suoi occhi verdi, che Melody aveva paragonato a degli smeraldi ora la guardavano totalmente spenti, privi di vita.

I capelli erano tutti disordinati, come disordinati, sporchi e strappati erano i suoi vestiti.

Ma la cosa che colpì di più Melody era il vedere Nicholas dimagrito notevolmente, sciupato. Il suo viso era magro e scarno come quello di un teschio

Vedere Nicholas ridotto in questo stato le procurò una voragine nello stomaco

“O Dio! Cosa ti hanno fatto? Come ti hanno ridotto?” Cosa ti è successo?”

Nicholas aveva la voce ridotta a non più di un sussurro

“E’ stato mio padre, Melody. Quando gli ho detto che stavamo insieme è come impazzito! E’ andato letteralmente fuori di cervello! Mi ha detto che mi avrebbe ucciso piuttosto che vedermi con una sporca fetida babbana. Ha detto che non mi avrebbe permesso di rovinargli la reputazione, di rovinargli tutto quello che in tanti anni si era costruito intorno”

“Oh, no, no, non ci credo Nicholas! Come può un padre fare questo a suo figlio!?”

“Credici Melody!” La voce di Nicholas era così roca “Lo hai visto anche tu la sera che non ci siamo visti, di che cosa è capace!”

“Ma tu sei suo figlio Nicholas! Sei carne della tua carne, sangue del suo sangue, non conta proprio niente questo?!”

“Ma perché non capisci? Mio padre non si è mai occupato di noi, di me e dei miei fratelli più piccoli, preso com’era dalla sua sete di potere! Noi siamo cresciuti con la servitù, con gli elfi domestici, i fantasmi, a parte le rare volte in cui nostra madre passava un po’ di tempo con noi!”

“Forse tuo padre non è il migliore dei padri, molti scelgono i soldi e il lavoro ai loro figli, anche mio padre ogni tanto lo fa, ma non ci posso credere che ha cercato di ucciderti!”

“Invece si, Melody. Mi ha torturato proprio lì nel suo studio, dicendomi di pentirmi per l’oltraggio che avevo commesso. Mi ha detto che mi avrebbe ucciso, avrebbe ucciso te, tua sorella e tutta la tua famiglia fin quando non mi fossi pentito di quello che avevo fatto”

“No, no, basta, non voglio più ascoltarti, è troppo orribile, troppo orribile….”

Melody si dibatteva in preda alle lacrime cercando di scacciare quelle orribili frasi

Ma la coscienza le inviò una verità ancora più orribile delle orribili frasi che stava dicendo Nicholas

Era tutta colpa sua

Tutta colpa sua se Nicholas era stato torturato in quel modo, tutta colpa sua se il padre di Nicholas aveva quasi ucciso suo figlio, tutta colpa sua se ora anche sua madre, suo padre e sua sorella erano in pericolo per colpa sua….

“Ma io….non capisco….io ti ho visto al telegiornale, e dicevano che sei stato in galera e che sei fuggito, hanno detto che hai ucciso delle ragazzine innocenti….”

“No, Melody! Quella è stata tutta opera di mio padre! Quando gli ho detto che non mi importava niente della sua reputazione, e che volevo avesse una fine quel suo odio per i babbani e i mezzosangue, lui mi ha quasi ucciso! Mi ha scagliato addosso una maledizione, e io per un pelo non sono morto! Sono fuggito di casa e lui ha inventato tutta la storia del maniaco per riuscire a trovarmi e finirmi!”

“Ma tu hai detto che tuo padre odia i babbani, e invece la settimana scorsa io l’ho visto al notiziario insieme al primo ministro inglese! Com’è possibile?”

“Appunto! Non capisci? Mio padre tiene sotto il primo ministro sotto la maledizione Imperius e gli fa dire e gli fa fare quello che vuole! E’ così che ha inventato tutta la storia del maniaco, non è vero niente! Lui vuole solo avermi nelle sue mani!”

“Oh, Dio, Dio, ma io non ci credo! Perché farebbe una cosa del genere? Perché ce l’ha tanto con i Babbani e i Mezzosangue, cosa gli abbiamo fatto di male?”

“E’ un odio che è cresciuto di figlio in figlio nella mia famiglia, e con mio padre è aumentato notevolmente! Non gli importa di nessuno, solo di se stesso e del suo potere. Riesci ad immaginare cosa direbbero gli altri purosangue di lui se si sapesse che suo figlio sta con una babbana? Perderebbe immediatamente tutto il suo potere, gli altri purosangue lo costringerebbero a dimettersi dalla carica di ministro, sarebbe la fine per lui! Quelle stesse persone che ci hanno sempre temuto, ammirato e guardato con rispetto, quelle stesse persone che ci hanno sempre considerato dei superiori, ora ci deriderebbero! Tu non puoi capire Melody, non puoi capire cosa significhi vivere in una famiglia del genere”

Dopodiché Nicholas si accasciò sul pavimento e scoppiò a piangere

Melody si inginocchiò davanti a lui e gli prese la testa tra le mani. Solo ora cominciava a capire cosa Nicholas avesse dovuto sopportare in quelle settimane. Il dover scappare di casa, non potersi rivolgere a nessuno, non potersi nascondere da nessuna parte, con la paura che tutta la Gran Bretagna lo stesse cercando, e che prima o poi l’avrebbero trovato….

E a quel punto cosa sarebbe successo?

Melody si sentiva il cuore scoppiarle dai sensi di colpa

Lei era stata la causa di tutti quei disastri, aveva messo in pericolo non solo Nicholas, ma tutta la sua famiglia, sua sorella che ora studiava tranquillamente nella sua scuola di magia, l’aveva messa in pericolo.

Melody si sentì morire all’idea di perdere la sua famiglia

“E’ vero” si disse Melody accennando ad un sorriso “Il padre di Nicholas aveva ragione. Il mio mondo e il suo mondo non si sarebbero mai dovuti incontrare. Io e Nicholas non ci saremmo mai dovuti conoscere. Se solo non ci fossimo frequentati, a quest’ora io sarei dalla mia nonna come ogni domenica, e Nicholas sarebbe a passare la domenica con la sua famiglia. Ma tutto questo è successo. Ed è solo colpa mia”

Per colpa sua, ora le persone che amava di più al mondo stavano rischiando la loro vita

“Nicholas, cosa faremo ora?”

Lentamente Nicholas si alzò e la guardò negli occhi “Tu non puoi farci niente Melody, ma io….”

“Tu cosa?...”

“Io…. Io me ne devo andare, Melody”

“Andare dove?”

“Via. Via da Londra, via dall’ Inghilterra, via dalla Gran Bratagna”

Melody sentì la sua voce che si incrinava “E io cosa faccio Nicholas?”

“Tu non puoi fare niente, Melody”

“Ma…. Ma io voglio aiutarti!”

“Lo so che vuoi aiutarmi Melody, ma non possiamo restare insieme, lo capisci o no? Pensa alla tua famiglia, al rischio che correrebbe se ci continuassimo a vedere!”

Aveva ragione. Melody si rese conto di avere già abbastanza creato un infinità di guai e di problemi a tutti quanti, ai suoi genitori, a Nicholas e anche a suo padre, ma in quel momento nella sua mente si stava formando un folle desiderio, di quelli che si provano una sola volta solo per istinto, e che la maggior parte delle volte ci conducono sempre verso la direzione sbagliata

“Nicholas? E se io……”

“Se tu cosa?”

“Ecco….e se….e se io…..venissi con te?”

Per un attimo vide gli occhi verdi di Nicholas brillarsi di speranza “Tu….saresti pronta a venire con me? A lasciare la tua casa, la tua famiglia, i tuoi amici, il tuo mondo per venire con me?”

“Si”

“Ma perché?”

“Perché……perché sono…..innamorata di te”

A quell’ affermazione di amore il cuore di Nicholas si riempì di felicità. Da quando l’aveva conosciuta non aveva fatto altro che desiderare questo, che lei gli dicesse di amarlo e di essere pronta a lasciare tutto per lui.

Lentamente strinse Melody tra le braccia e cercò dolcemente le sue labbra.

Non voleva altro.

Non desiderava altro che lei rimanesse con lui, insieme, e che potessero crearsi una nuova vita insieme, liberi da tutti i problemi e da tutti gli ostacoli che la gente continuava a mettere loro davanti

Ma poi?

Cosa avrebbe fatto suo padre?

Come avrebbe reagito?

E’ vero, Christopher Wood non era stato il migliore dei padri. Non aveva avuto né per Nicholas ne per i suoi fratelli un parola di affetto, di comprensione, di amore. Solo umiliazioni e rimproveri. Anche ad Hogwarts, nonostante Nicholas fosse uno degli studenti migliori, suo padre riusciva solo a guardare coloro che erano migliori di lui.

Ma nonostante tutto Nicholas aveva vissuto per diciotto anni nella stessa casa con suo padre, e lo conosceva abbastanza bene da sapere che se non poteva sfogare il suo odio contro Melody, avrebbe infierito contro le persone che le stavano più care

La sua famiglia

Con orrore immaginò Elizabeth, la sorella più piccola di Melody, ora ad Hogwarts che sarebbe stata uccisa; i suoi genitori che sarebbero stati costretti a sopportare per ore la maledizione Cruciatus fino a quando non fossero morti di dolore

Nicholas si sentì un verme schifoso ad accettare che Melody fosse disposta a rinunciare a tutto questo per lui

Non poteva permetterlo

“Melody?”

“Si, che c’è?”

“Mi spiace, ma non posso portarti con me”

Lentamente Melody si stacco dalle sue braccia per guardarlo negli occhi “Perche?!”

“Perchè voglio proteggerti”

“Ma io voglio stare con te! Non ti importa di questo?”

“Si, che mi importa, Melody, come potrebbe non importarmi….io…..io ti amo”

“Oh, Nicholas….Anch’io ti amo! Allora perché non possiamo andarcene insieme?”

“Perché sarebbe la tua famigli a pagarne le conseguenze, Melody. Tu non conosci mio padre”

“Si, che lo conosco. Ti ricordo che anch’io sono stata torturata e quasi uccisa da tuo padre”

“Allora sai bene che se tu verresti con me, mio padre se la prenderebbe con la tua famiglia, con tua sorella, con i tuoi genitori, con i tuoi nonni. Saresti veramente disposta a lasciare che questo succedesse solo per me?”

Melody sentì le lacrime che iniziavano a scenderle per le guance “Si”

“No, non ci credo Melody. Ora probabilmente non ti importerebbe, ma dopo qualche tempo mi odieresti,  e odieresti te stessa per quelli che hai fatto alla tua famiglia”

“Non mi importa. Io voglio restare con te”

Il Big Ben suonò le tre del pomeriggio

“Ora devo proprio andare Melody”

“No, Nicholas ti prego!”

Ma Nicholas si era già tramutato in gufo e stava volando fuori dallo stanzino. Melody gli vide scendere dagli occhietti una lacrima che lentamente si disperse nelle piume

“Addio”

“Nicholas!”

“Ti prego Melody devo andare! Se mi trovano qui fuori sono spacciato!”

“NICHOLAS TI SCONGIURO, PORTAMI CON TE!!!!”

Ma Nicholas era già sparito

Melody dalla disperazione si afflosciò a terra. Non solo era tutta colpa sua per quello che era successo, ma ora aveva anche perso il suo ragazzo, il suo primo ragazzo, colui che le aveva dato il primo bacio, che per primo le aveva fatto sentire tra le sue braccia la sensazione di protezione, di tranquillità.

E ora era tutto finito

Nicholas se n’era andato e probabilmente non l’avrebbe rivisto mai più

Melody rimase a piangere sul marciapiede del binario per quelle che le sembrarono ore, e sarebbe rimasta ancora di più se improvvisamente non fosse squillato il suo cellulare

“P….pronto….”

“Tesoro tutto bene?”

“S….si tutto bene papà”

“Scricciolo che ti succede? Vuoi che ti venga a prendere?”

“N….no, t…..tranquillo, va tutto bene”

“Allora perché stai piangendo, amore?”

“Niente, non preoccuparti”

“Allora, dimmi, dove sei Melody?”

Lentamente Melody si alzò, si asciugò le lacrime con la mano, e sia avviò all’ uscita della stazione

“Sto tornando a casa”

 

FINE°°°°°°°°°°FINE°°°°°°°°°°FINE°°°°°°°°°°FINE°°°°°°°°°°FINE°°°°°°°°°°FINE°°°°°°°°°°FINE

   
 
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