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Autore: seamari    30/06/2013    2 recensioni
Holaaaaa :) Vi presento questa stupidissima e demenzialissima Hinny dove Harry cercherà di far pace con il suo cervello grazie all'aiuto di Grifondoro pettegoli, Corvonero oraganizzatori di festini e Tassorosso combina guai! :D Riuscirà Ginny a farsi notare da Harry prima che diventi una vecchia zitella decrepita? E Hermione riuscirà a far capire a ron che no, stare con sua sorella non vuol dire che lui violerà la sua purezza, castità e roba simile? :p
DAL PRIMO CAPITOLO:
"..E c’è anche il problema di Ron!” Osservò Bill saggiamente.
“A RON PIACE GINNY??” Esclamò George sbarrando gli occhi. Tutti e tre i ragazzi si girarono a guardarlo lentamente ma fu il gemello a rispondergli. “Ehm.. fratellino.. penso che Bill intendesse che Ron spezzerebbe le gambe a Harry se lo vedesse con Ginny!”
BUONA LETTURA :)
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Ginny Weasley, Il trio protagonista, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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I PETTEGOLI DI HOGWATRS

Quel mattino del primo Settembre era molto soleggiato. Non c’erano ne nuvole ne nebbia.. molto strano per un paesaggio londinese. Un leggero venticello tirava tra le foglie degli alberi facendo volare il polline e molti uccelli cinguettavano dai loro nidi.
Tutto questo, però, i ragazzi sul treno di Hogwarts non potevano sentirlo dato che i finestrini erano sbarrati e avevano l’Incanto Refrigerante in ogni scompartimento.
 In uno di questi – precisamente alla fine del treno – erano ospitate ben dodici perone che stavano comodamente sedute uno affianco all’altro parlando del più e del meno. Normalmente uno scompartimento non accoglierebbe più di sei persone ma Hermione, con un semplice movimento della bacchetta, aveva fatto in modo che tutti fossero comodi.
Ma cosa ci facevano ben dodici persone in un solo scompartimento?
Ebbene da quel primo Settembre l’operazione A.N.P. – ovvero “Accendiamo i Neuroni di Potter” – era ufficialmente iniziata. Hermione, approfittando che Harry e Ginny erano stati invitati nello scompartimento di Lumacorno, aveva cacciato Ron mandandolo a fare giri di perlustrazione e invitando vari membri dell’ ES in una riunione improvvisata.
E così.. Hermione Granger, Seamus Finnigan, Hannah Abbott, Lavanda Brown, Padma Patil, Calì Patil, Michel Corner, Terry Steeval, Luna Lovegood, Colin Canon, Dennis Canon e  Cho Chang erano chiusi dentro lo scompartimento da almeno un’ora mettendo a punto alcuni piccoli, essenziali e strategici punti del loro piano.
“Ok allora.. quella poveretta di Ginny sono 5 anni che aspetta che quell’imbecille di Harry si accorga che esista quindi il nostro compito è quello di..”
“Dare una botta in testa a Harry!”
“Chiudere Harry e Ginny in una stanza nudi!”
“Scagliare a Harry un Cunfundus!”
Hermione girò lentamente la testa verso Seamus, Colin  e Lavanda lanciando loro uno sguardo infuocato che i tre ragazzi ignorarono prontamente.
Semplicemente avevano imparato che Hermione Granger aveva idee leggermente diverse dalle loro e quindi avevano imparato ad adattarsi. Nel senso che avrebbero comunque messo a punto i loro folli piani ma senso il consenso della Prefetto Granger.
Purtroppo, il fatto che proprio Hermione fosse a capo dell’ operazione aveva messo un freno agli esperimenti di quei poveri e innocenti – così da loro definiti- ragazzi.
“Io avevo in mente qualcosa di più semplice e leggermente meno illegale..” Precisò Hermione esasperata. “Come ad esempio.. una festa!”
I ragazzi si scambiarono un’occhiata emozionata.
“Vuol dire che tu, Hermione Jean Granger, ci dai il permesso di organizzare una FESTA???” esclamò Padma Patil scioccata.
MAI, da quando ne avevano memoria, la Granger aveva dato il permesso di organizzare festini in grande stile che non fossero per vittorie di Quidditch o altro di profondamente essenziale, e il fatto che per la prima volta, dopo sei anni, era stata lei a proporlo.. bè, era da segnare sul calendario!
“Esattamente” rispose la Grifondoro. “Deve essere una festa da ricordare, con la perfetta atmosfera  e tutto quello che ci serve per far si che Harry apra gli occhi! Per questo ho pensato di dividere i compiti. Ai Corvonero affido quello più importante: allestire la Stanza delle Necessità e fare in modo che nessun professore possa .. ehm.. disturbarci!
I cinque Corvonero annuirono orgogliosi. Tutti ad Hogwarts erano al corrente della loro abilità  nell’organizzare feste clandestine e la loro padronanza negli incantesimi era esattamente ciò di cui avevano bisogno.
“Ai Tassorosso do il compito di portare cibo e bevande.. quanto più potete..!”
Hannah Abbott sorrise. “Fai come se fosse già fatto!”
“Infine noi Grifondoro dobbiamo preoccuparci di diffondere la notizia  in modo che tutti sappiano il motivo di questa festa. Inoltre dovremo assicurarci che Harry e Ginny non sospettino nulla. E soprattutto Ron!” li ammonì Hermione rabbrividendo. 
Se Ron fosse venuto a sapere cosa stavano combinando..
In quel preciso istante la porta dello scompartimento si aprì di scatto rivelando la familiare figura del ragazzo più odiato tra i Grifondoro.
Draco Malfoy dava bella mostra di se come sempre protetto dalle sue guardie del corpo che li fissavano minacciosi mentre il biondino li fissava con il solito ghigno strafottente.
“Bene bene bene.” Fece osservando i presenti. “C’è una riunione del nostro anno e non ci avete invitato?”
Hermione si alzò, gelida. “Fuori Malfoy!”
“Ehi Granger, dove sono i tuoi amici sfigati? Li hai già mollati?” la ignorò il ragazzo.
“Chi hai mollato?”
Una voce dietro le spalle di Malfoy fece scattare tutti i ragazzi nello scompartimento, allarmati.
“HARRY!”
“Hermione!”
“Potter!”
“Malfoy!”
“Seamus!”
“Neville che c’è?”
“Ah no niente scusa!”
In meno di tre secondi nell’ultimo scompartimento del treno scoppiò il putiferio.  Dieci persone si alzarono in piedi di scatto cercando di nascondere i fogli con schemi e appunti vari sotto lo sguardo di un Harry Potter che non ci stava capendo una beneamata ciosba.
Hermione cercava di fare finta di nulla chiacchierando col migliore amico con tutta nochalance senza accorgersi che stava spelando Grattastinchi dato che lo accarezzava come un’ossessa.
“Ehi Harry, ma cosa ci fai qui?” Chiese con la voce più acuta del solito.
“Sono appena uscito dallo scompartimento di Lumacorno insieme a Ginny. Ora lei è andata da alcune del suo anno. Ma che succede qua dentro?” Chiese accorgendosi in quel momento che c’erano più persone del dovuto in quello scompartimento.
“Oh.” Fece Lavanda mentre con una mano cercava di passare un foglio incriminato a Micheal affinchè lo nascondesse. “ Sai le solite cose..”
“E di solito cosa fate in dodici dentro uno scompartimento?” Chiese Harry sempre più confuso.
Ci fu un silenzio generale mentre tutti si guardavano col panico scritto a caratteri cubitali sulla faccia mentre Malfoy se ne stava ancora li davanti come niente fosse.
“Noi.. stavamo.. ehm..” Cominciò Colin Canon senza avere idea di come continuare.
“Stavamo.. ehm.. aiutando Hermione..” Balbettò Terry Steeval. “A.. Ehm.. a..”
“A trovare un modo per superare la cotta per Zabini!” Disse Calì velocemente.
“Cosa?
“COSA?
“CHE COSAAAA?”
 Harry e Malfoy fissarono Hermione ad occhi sgranati mentre la poverina quasi si strozzava con la saliva.
“E perché non mi hai detto niente?” Le chiese Harry sconvolto.
“Perché non lo sapevo neanche io.” Mormorò Hermione a occhi sbarrati trucidando Calì con lo sguardo.
“EH?” Fece Harry che cominciava a non capirci più niente.
“E da quando va avanti questa storia?” Chiese Draco curioso.
“Malfoy non sono affaracci tuoi quindi fammi il favore di sparire!” Sibilò Hermione furiosa.
“Sbagli Granger. C’è di mezzo Zabini quindi sono coinvolto anche io.”
La Grifondoro sospiro lasciandosi cadere sulla poltrona mentre Calì le lanciava uno sguardo pieno di scuse.
“E quel foglio?”
“Quale foglio?”
“Quello che hai nascosto dietro la schiena Seamus!”
“Io non ho niente dietro la schiena!”
“Quello che ora ha Hannah in mano..”
“Harry forse te lo stai immaginando..”
“Oh, INSOMMA!” Esclamò Harry sull’orlo di una crisi isterica strappando un foglio dalle mani di Dennis Canon. “QUESTO foglio!”
“Oh.. QUEL foglio!” Fece Seamus cercando di fare la faccia più neutra possibile. “Niente di importante..”
Harry lo guardò scettico e poi abbassò gli occhi sul foglio.
“Cosa sarebbe l’operazione A.N.P.?”
Calò un altro silenzio di tomba. Poi la vocina di Colin Canon si fece sentire.
“Ehm.. Sta per.. Aiutiamo Neville Paciock!” Tutti i ragazzi annuirono con vigore.
“Si, infatti.. il senso è assolutamente quello!”
“No.. non vuol dire altro.. nono!”
“E quale sarebbe il problema di Paciock di grazia?” fece Malfoy interessato. “Non era la Granger ad avere problemi?”
“Malferret, tu gli affaracci tuoi mai, eh?” Sibilò Corner.
“Ehi ragazzi!”
Come una sola persona si girarono tutti verso Ron e Ginny che se ne stavano davanti alla porta cercando di vedere cosa succedeva nello scompartimento.
Hermione gemette, disperata. Con tutti i pettegoli che c’erano ad Hogwarts non sarebbe mai riuscita a portare a termine il suo piano!
 
Qualche ora più tardi tutti i ragazzi erano seduti in Sala Grande gustando il delizioso banchetto di inizio anno.
Hermione era riuscita a convincere Harry che no, non aveva una tresca segreta con Zabini, e Ginny e Ron che no, non era una riunione per la loro festa di compleanno.
Neville intanto era alle prese con i pettegolezzi di mezza scuola che dicevano che lui fosse inseguito da dei particolari Auror babbani chiamatipuliziotti che lo stessero proteggendo da qualche omicida e per questo i suoi compagni avevano fondato il gruppo A.N.P per proteggerlo.
Seamus cercava di spiegare a Dean che no, quella non era una setta segreta a cui il moro non poteva partecipare, mentre Malfoy era bombardato dalle domande delle ragazze della sua casa per sapere se i pettegolezzi erano veri:  Quella era la funzione celebrativa tra Neville Paciock e Luna Lovegood?
Insomma dopo aver capito che Hogwarts stava diventando una casa di riposo con nonnetti pettegoli gli studenti si erano dati da fare per organizzare la fatidica festa presentata come “festa di inizio anno”.
Inutile dire che Ginny si era mostrata subito entusiasta dell’idea mentre dalle facce di Harry e Ron si capiva che avrebbero preferito dormire con Piton che partecipare ad un ballo.
“Ron!” lo chiamò l’occhialuto. “Ron non pensi che Hermione si comporti im modo strano?”
Il rosso lo guardo dubbioso. “Strano come?”
“Non so.. non ti pare che è come se ci nascondesse qualcosa? E’ come al terzo anno.. Poi il fatto della festa.. lei le ha sempre odiate, no? E allora perché ora ne è così contenta?” Chiese in un sussurro preoccupato.
Ron non rispose subito. Fissò per un po’ il vuoto e di colpo un’idea gli passò per la mente talmente orribile da farlo sbiancare.
“Harry.. non è che a Hermione piace sul serio Zabini?”
 
 
Quella notte Hermione Granger stava scendendo a passi felpati dal dormitorio cercando di non fare rumore. Doveva raggiungere i compagni nella Stanza delle Necessità per mettere a punto alcuni piani ed era già in ritardo.
Era davanti al ritratto della Signora Grassa quando d’improvviso dei rumori la fecero voltare e si trovò faccia a faccia con i suoi due migliori amici che avevano l’espressione più seria che lei avesse visto in sei anni che li conosceva.
“Dove stai andando?” Le chiese Harry gelido.
“Io.. ehm..”
“Non mentire!” Fece Ron con lo stesso tono di voce dell’amico. “Sappiamo che devi incontrare il tuo amante!”
“Cos..”
“Non provare a negare.. ti sei messa anche in tiro per lui!”
“Harry, sono in pigiam..”
“Perché non ci hai mai detto che ti piaceva Zabini, eh?” la aggredì Ron.
Hermione li guardò un attimo, scioccata. Ma si erano rincretiniti tutta una volta?
“Ragazzi veramente.. devo andar..”
“No tu non vai da nessuna parte!” La interruppe Ron. “Ora ti siedi qui con noi e ne parliamo!”
“Ragazzi ve l’ho già detto, Non mi piace Zabini!” Esclamò la ragazza stupefatta.
I suoi migliori amici la osservarono, sospettosi.
“Giuralo!”
“Ve lo giuro!” Sbottò la ragazza esasperata. “Ora posso andare? Devo ridare una cosa a Luna!”
I due ragazzi annuirono continuando a fissarla fino a che non videro l’amica chiudersi il ritratto alle spalle.
“Ron?” Fece Harry. “Tu le credi?”
“Neanche un po’!”
“Credi che dovremmo indagare?”
“Assolutamente si!”
“Bene.”
“Bene.”
Poi, con tutta calma, tornarono di sopra senza accorgersi che il dormitorio era assolutamente vuoto.
Ma daltronde.. come potevano sospettare che i loro fidati amici stavano cospirando alle loro spalle?



Ehi peipi I'm back! :D
Lo so.. non aggiorno da una vita maaaa.. mi mancava l'ispirazione!
Spero che questo capitolo vi piaccia però ;)
Grazie per quelle splendide recenzioni e per aver inserito la storia tra le seguite, preferite e ricordate!

Un bacio
maar

 
  
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