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Autore: T_V_F_B_    02/07/2013    7 recensioni
Tra la fine della guerra e la generazione "19 Years Later" dovrà pure succedere qualcosa, no? Amori, matrimoni, intrighi dei nostri Potters &Co.
*Indicata per gli amanti della Romione e delle coppie ufficiali!”
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Astoria, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Wedding Date(s)
 
Capitolo 4)Arrivati!
 
L’Hogwarts Express era praticamente vuoto; di tanto in tanto incontrava qualche personalità di media importanza, probabilmente in visita al Castello per trattare con la Preside a proposito di chissà quali argomenti.
Hermione aveva inoltre notato due o tre tipi mai visti prima, probabilmente in viaggio per il suo stesso scopo; la guardavano tutti con estremo rispetto, anche se un paio di streghe la fissavano con un misto di invidia e incredulità.
Dal canto suo, aveva passato il tempo a sfogliare i volumi per insegnanti presi a Diagon Alley e a rilassarsi.
Aveva pensato molto a Ron e a tutto quello che era successo: le sembrava tutto un incubo lontano che ritorna ogni tanto a far visita, colpevole di tutti i make-up andati e delle occhiaie pronunciate.
Sperava che insegnare a Hogwarts le potesse dare chiarezza e sicurezza dopo tanto stress e confusione; solo per questo aveva deciso di andare via.
Di tanto in tanto si domandava cosa il suo ex potesse star facendo; se lo immaginava non senza nostalgia a preparare come un imbranato la cena, a ingozzarsi davanti alla tv, a guardare le loro vecchie foto insieme.
Ce n’era una che lei amava particolarmente, in visita a Roma, davanti al Colosseo: si trattava di una banalissima fotografia babbana, senza figure in movimento. Loro due e basta, sorridenti, abbracciati nel centro della Città Eterna, come una sorta di promessa di Amore Eterno.
Si riscosse improvvisamente: il treno si era fermato alla solita stazione, e le fece impressione l’idea di scendere da lì come probabile insegnante anziché allieva. Il tempo stava passando troppo in fretta, per i suoi gusti.
 
Era sera tarda e i corridoi del Castello erano deserti; si avviò verso il Gargoyle, in dubbio sulla parola d’ordine da usare quando incontrò una signora di mezz’età dall’aria stanca, i capelli raccolti in una crocchia sotto un cappellino nero.
-Chi è lei?- domandò con voce gracchiante la donna –Che ci fa qui?-
Cercando di mantenere la calma, sorrise e rispose:
-Sono Hermione Granger, signora, sono qui per il colloquio d’impiego per il posto d’insegnante di Trasfigurazione.
Il volto della donna s’illuminò in un sorriso a trentadue denti (rotti).
-Signora Granger! È un vero piacere averla qui! Certo, certo, l’accompagno subito dalla Signora Preside- disse afferrando una torcia per far maggiore luce –Io sono Rybes, custode della Scuola-
La ragazza corrugò le sopracciglia in un cruccio confuso.
-Che ne è di Argus Gazza?-
L’altra sospirò, fintamente dispiaciuta.
-È venuto a mancare quasi due anni fa, purtroppo. Ora sono io a farne le veci- aggiunse, quasi sadicamente.
La risposta scioccò Hermione: certo, non era mai stato nulla di più che una scocciatura per il trio, eppure a lui erano legati parecchi ricordi.
-Oh- disse semplicemente.
-Un vero peccato, anche se devo riconoscere che gli studenti mantengono una disciplina più ferrea sotto il mio controllo… Oh, cara, siamo arrivate! La parola d’ordine è “Kilt”. Se posso esserle utile in nessun altro modo…
-Grazie mille, credo di potermela cavare- replicò freddamente la ragazza, prima di pronunciare la buffa parola d’Ordine e salire nello studio della Preside.
Bussò lievemente, ed ebbe un leggero sussulto nel sentire la voce severa della professoressa darle il permesso di entrare.
La stanza odorava di zenzero e cannella e di the alle erbe nere; si guardò attorno e constatò che l’arredamento era rimasto pressappoco quello dell’età di Silente.
Mancava solo il trespolo con la Fenice Fanny, mentre il Pensatoio e la collezione di Memorie erano sempre là, con qualche scaffale aggiuntivo, probabilmente legato a quelle della McGranitt.
Rivolse lo sguardo verso la scrivania e vide la donna intenta a scrivere, la testa china e la penna in mano, che vergava con polso veloce parole sulla pergamena.
-Prego?- chiese senza alzare lo sguardo.
La ragazza si fece coraggio e inspirò profondamente: era sempre stata legata a quella eccezionale donna, e trovarsela davanti le dava un’emozione fortissima.
-Sono qui per il colloquio, Professoressa McGranitt. Sono felice di rivederla-
L’anziana alzò lo sguardo all’istante e i suoi severi occhi verdi si sciolsero in un misto di commozione e stupore.
-Signorina Granger!- esclamò posando la penna nel calamaio e alzandosi di scatto dall’enorme sedia. Il suo volto rugoso e segnato dagli anni si trasformò in una maschera sorridente; uno dei rari sorrisi della Preside, come al solito regalato a Hermione Granger.
La professoressa si avvicinò con andatura caracollante, prima di stringere la mano alla ragazza, per poi subito trasformare quella stretta in un abbraccio inaspettato.
-Sono estremamente felice di rivederti, Signorina Granger- cercò di darsi un tono una volta sciolto l’abbraccio –Estremamente! Dunque sei qui per il posto di Trasfigurazione?
-Sì, professoressa, sarebbe un onore per me-
-Direi piuttosto che sarebbe un onore più per la scuola che per te- sorrise la McGranitt.
Le guance di Hermione si velarono leggermente di rosso.
-Prof, io…
-Massimi voti ai Mago, quasi tutti Eccezionale, per non parlare della Trasfigurazione!- continuò –Non ho bisogno d’altro, Professoressa Granger, Lei è ufficialmente assunta alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts!- Concluse il discorso porgendole una pergamena che teneva in bella mostra sulla scrivania.
-È il contratto- la informò –Queste sono le condizioni e…- girò pagina -…qui può firmare. Si prenda pure tutto il tempo che vuole per esaminarlo…
Ma la giovane donna non ne aveva bisogno; afferrò la penna e firmò con decisione, rendendo il foglio a una McGranitt tanto stupita quanto compiaciuta.
 
-Ron!? Che diavolo…?
-Harry, fammi entrare! Miseriaccia, qua fuori si gela!
Harry squadrò con aria critica l’amico, le braccia strette attorno al corpo per tenersi caldo, ai piedi pantofole marroni e a coprirlo solo un pigiama e un soprabito.
-…D’accordo, entra. Levati le scarpe, prima, grondi acqua da tutte le parti e tua sorella potrebbe ammazzarmi…
-Grazie, Harry, grazie!- singhiozzò Ron abbracciando l’altro, incurante del lago che stava formando all’ingresso a causa del soprabito grondante e delle pantofole infangate.
-Ecco, appunto- sospirò Harry, poco prima di cedere all’abbraccio.
-Che ci fa lui qui?- giunse una voce carica d’amarezza alle spalle di Ron.
Si sciolsero e osservarono con timore Ginevra, le mani sui fianchi e le sopracciglia corrugate in un’espressione di totale disappunto.
-Dai, amore- provò con voce supplichevole il moro –È tuo fratello!-
-Non m’interessa- replicò secca lei –Per quanto mi riguarda, per ora non lo è-
Gli occhi di Ron si fecero lucidi; stavolta, però, erano lacrime di sconforto.
-Ginny… Io la amo… Ti prego…-
-Ti prego un corno di Ricciocorno Schiattoso!- gridò lei, sporgendo in avanti il mento e mostrando i denti come un lupo infuriato –Per quanto hai fatto a Hermione non ti perdonerò mai, almeno fino a quando non sarai andato da lei, solo, a chiarie la situazione e a strisciare come un verme per quello che hai fatto!- prese fiato, ansimando, prima di volgere lo sguardo sul suo ragazzo –E tu?! Lo fai anche entrare dopo tutto quello che è successo?-
-Tesoro, abbassa il tono- Harry gesticolava come un forsennato –Ronald ha bisogno di conforto ora, anche se è dalla parte del torto! E magari questo l’aiuterà a rimettere le cose in chiaro con Hermione…- si avvicinò alla rossa e le sfiorò con delicatezza una guancia –Lo aiuteremo a sistemare tutto, amore. Fallo per Hermione!-
La ragazza sbuffò; Harry sapeva bene dove colpirla per indebolire i suoi punti di forza.
-E va bene- acconsentì qualche minuto più tardi, dopo aver percorso in lungo il corridoio almeno una quindicina di volte –Ti do un mese- ammonì il fratello con un dito –Per preparare il tuo discorsetto e riflettere. Dopodiché sparirai da qui, sono stata chiara?!-
Ron deglutì a vuoto e annuì in fretta, prima di veder sparire la sorella in cucina.
Si voltò con un sorriso trionfante verso Harry, e non fu affatto rassicurato quando vide che l’amico non condivideva la sua felicità.
-Ti ho parato il fondoschiena, stavolta- spiegò a bassa voce –Ma non chiedermi di farlo mai più. Non chiedermi di rovinare la storia tra me e Ginny solo perché la tua è andata a rotoli- e, dicendo questo, sparì in cucina anche lui.
 
“Tipsy ti accompagnerà ai tuoi alloggi e ti mostrerà gli orari e i passaggi più veloci per le aule. Sarà al tuo servizio ogni qual volta desideri”, l’aveva informata la McGranitt pochi minuti prima, presentandole un’Elfa Domestica dagli occhi azzurrognoli.
Appena uscite dallo studio della Preside, Hermione aveva comunicato alla piccola Elfa che se la sarebbe cavata da sola, liberandola così da ogni compito.
Fu con estrema leggerezza e felicità che ripercorse, quasi in sogno, i corridoi della scuola, giungendo dopo una ventina di minuti davanti al solito quadro della Signora Grassa.
-Parola d’Ordine?- chiese assonnata la donna del ritratto, prima di mettere a fuoco la figura della giovane.
-Per tutto il consiglio del Wizengamot! Signorina Granger, che ci fa qui?-
Hermione si rese conto solo allora di aver sbagliato strada; come poteva essere stata tanto distratta? Il buco del ritratto portava alla Sala Comune e ai Dormitori dei ragazzi, non agli alloggi dei prof.
-Oh, santo cielo! Mi scusi, sa dove sono le stanze dei professori?-
La Signora Grassa Parve estremamente seccata.
-Dipende, Signorina Granger! Le sembra l’ora di andare in giro per il castello?!-
Hermione lasciò che il ritratto borbottasse per conto suo e fece retro-front.
-Accidenti- sospirò a mezza voce –Tipsy mi sarebbe stata ut-
*CRACK*
-Elfa Tipsy al suo servizio, Professoressa-
La giovane sobbalzò.
-Oh mio dio, Tipsy! Mi hai fatto prendere un colpo- si riprese e chiese in fretta dove fosse la sua stanza.
-Secondo piano, terzo corridoio a destra, quinta porta a destra- rispose pronta l’altra.
-Grazie, Tipsy- sorrise Hermione; si sarebbe dovuta abituare presto a tutti quei cambiamenti, per non parlare dell’emozione che pian piano le stava attanagliando lo stomaco: il giorno dopo avrebbe dovuto insegnare, sarebbe stata dall’altra parte dell’aula! Si chiedeva continuamente se non fosse stata troppo avventata, anche se cercava di non pensarci…
Entrò nel suo appartamento non senza curiosità; constatò che somigliava parecchio a un dormitorio ingrandito, con un bagno privato e vari cassettoni, oltre a una scrivania e una libreria.
Era troppo stanca e spossata dalle varie emozioni per poter fare un sopralluogo più minuzioso, ragion per cui si stese a letto e cadde subito in un profondo sonno senza incubi.
 
La luce del sole filtrava tagliente attraverso la finestra che dava a Est; l’alba era passata da un pezzo.
Un raggio colpì le palpebre della professoressa dormiente, facendole arricciare il naso e mugugnare qualcosa.
La ragazza impiegò del tempo a mettere a fuoco i contorni del baldacchino e della stanza e per un attimo credette di stare nel letto suo e di Ron; tuttavia, quando si rese conto dell’amara verità si tirò su di scatto, un solo pensiero che aleggiava nella sua testa.
Che ore sono!?
Fortunatamente la sera precedente si era addormentata coi vestiti addosso, per cui si diede una velocissima spazzolata e scese a tutta velocità le scale, i libri tra le braccia e il fiato spezzato.
Si fermò solo davanti alla porta dell’aula di quella che sarebbe dovuta essere la prima ora di lezione e restò in ascolto di quel rumore.
La pendola-orologio.
Contò i rintocchi.
“Cazzo”
 
Angolo dell'Autrice:
Buonsalve a tutti!
Innanzitutto, per cominciare, volevo ringraziare i 500 lettori :D e i fantastici recensori, a partire da:

this is magic_lovefirehp    per la sua perseveranza e pazienza <3
Giuly Everdeen                   per esserci sempre :')
Queila                                 per il suo interessamento ;))
Writing_Magic                    perché sei Silvia ù.ù
LumaClub97                      per la sua dolcezza incredibile :D

Allora, questo doveva essere un capitolo di transizione, ne avevo bisogno per il prossimo...
Ho evitato Draco e Astoria perché mi servivano Ron e Hermione, sia per richiesta di qualcuno *ehhem Queila? xD* sia per necessità.
Tranquilli, nel prossimo ci saranno anche le serpi ù.ù
Spero sia piaciuto, se sì... Recens*le sparano*
Al prossimo, credo importante, capitolo
F_
  
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