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Autore: mylittlebird    02/07/2013    3 recensioni
- Perché mi hai baciato ieri sera?
- Perché lo desideravo.
- Ma tu non mi hai mai desiderato prima d'ora...
- Tu dici?
- Non mi avevi mai baciata cosi.
- Non sempre faccio tutto ciò che voglio! - fu la sua secca replica.
- Credevo il contrario - osservai con noncuranza.
- Mi stai provocando per caso?
- Non so,non ci sono abituata,però potrebbe essere divertente.
- Sta attenta a dove metti i piedi! - mi avvertì corrucciato in viso - E' un campo minato.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Verso sera avevo una fame da leoni e dei crampi allo stomaco che non potevo più ignorare. 
Cosi mi diressi in cucina decisa a preparare qualcosa di rapido e commestibile.
Meno stavo in territorio comune e meno possibilità avrei avuto d'incontrarlo.
Le mie ultime parole famose.
La cucina era illuminata e il signorino stava mangiando un piatto di tagliatelle.
Non potei fare a meno di notare che nel frattempo aveva sistemato anche la casa dandole una ripulitina.
Dopo un primo tentennamento lo ignorai completamente e in un silenzio sacrale cominciai a tirare fuori gli ingredienti: petto di pollo con un contorno
d'insalata.
Per quanto cercassi d'ignorarlo mi era impossibile non sentirmi i suoi occhi addosso a ogni mio movimento.
- Hai intenzione di non parlarmi più? - chiese.
Non gli risposi.
Ero ancora arrabbiata con lui:non sapevo come fosse abituato con le sue precedenti coinquiline,ma intrufolarsi nel box senza che nessuno ti abbia invitato e 
prenderti delle libertà non concesse non erano delle azioni ammissibili. Almeno per me.
Apparecchiai tavola nel punto più lontano da lui e di lato per non dover sostenere quel suo sguardo arrogante e indagatore.
Con una strana nuova calma acquisita mangiai senza togliere lo sguardo dal piatto per tutto il tempo.
- Sta nevicando. - esordì tutto d'un tratto attirando la mia attenzione. Alzai lo sguardo e lo diressi verso la portafinestra che affacciava al piccolo terrazzo.
L'oscurità non mi permetteva di vedere niente. E tutto ciò che sentivo era lo scrosciare della pioggia. 
Ma la mia memoria venne condotta a una giornata di due mesi fa.

Flash back

Una musica melodiosa cattura la mia attenzione:era la sveglia che riproduceva le note di Sunrise di Norah Jones. 
L'avevo scelta perchè ha una musicalità dolce e delicata,una di quelle che ti sveglia pian pianino, dolcemente. 
Amavo stare sotto le coperte, al calduccio mentre aspettavo che gli occhi si abituassero alla fioca luce del mattino e il cervello cominciasse a realizzare che era ora di alzarsi, o meglio io dovevo cercare di convincermi. 
E ogni mattina,soprattutto allora che eravamo nel bel mezzo della stagione invernale, era una guerra aperta tra le mie intenzioni e la mia volontà che 
vacillava.
-Brr che freddo! - dissi poggiando i piedi nudi sul pavimento gelido e in un attimo ero tutta tremante. 
Quella mattina si gelava più del solito. Presi uno di quei maglioni caldi di lana dall'armadio,mi misi le ciabatte e mi diressi in cucina per la colazione.
La cucina era ancora immersa nelle tenebre cosi accessi la luce,aprii la tapparella e lo spettacolo che mi si presentò davanti era uno dei più belli che 
avessi mai visto: aveva nevicato.
- Nevica!- bisbigliai meravigliata dalla visione. 
- 'Giorno! - sentii alle mie spalle una voce roca ancora impastata dal sonno.
- Buongiorno Harry!- dissi voltandomi un attimo verso di lui per poi ritornare ad osservare fuori.
- Che fai incollata alla finestra?- chiese incuriosito.
- Nevica... - dissi enfatizzando la parola,con un sorriso a trentadue denti stampato in faccia.
Sembravo un bambino che s'incanta davanti al suo giocattolo preferito mentre lo guarda fuori dalla vetrina del negozio.
Non avevo mai visto la neve in vita mia, quella era la prima volta. Si posava delicata sulla piccola terrazza a nostra disposizione, copriva ogni cosa, ogni 
impurità esistente. 
Presa dalla curiosità, uscii fuori a sentirne la consistenza, a odorarne il profumo. Si posava leggiadra al mio viso, ai palmi, quasi avesse paura di disturbare. 
Mi stavo bagnando da capo a piedi e pure non me ne importava, ero completamente incantata dalla sua bellezza e purezza.
- Harry, vieni fuori!- lo chiamai entusiasta.
-Piuttosto entra dentro tu!Ti prenderai un raffreddore! - precisò ilare.
-Dai...E' bellissima!- supplicai. Ma lui ,con una tazza di thé in mano,restava inerme a guardare,come se non fosse per niente incuriosito.
Possibile che non lo era? 
Beh,io ero travolta da una voglia irrefrenabile di giocare. Chissà se...
Come si fa a non voler giocare quando si ha la possibilità di farlo?!
Cosi feci una piccola palla di neve senza farmi accorgere,e mi diressi verso la sua figura.
- Hai ragione! E' meglio se rientro!- dissi mentendo e nascondendo le mani dietro la schiena.
- Brava!- disse rientrando rischiando di rovinare i miei piani.
Dovevo attirarlo verso l'esterno per mettere atto al mio piano,anche perchè non avevo voglia di scatenare una guerra all'interno della casa visto che 
comunque avrei pulito io.
- Ah Harry!- cercai di richiamarlo, appena in tempo.
- Si!- rispose ignaro.
Mi avvicinai scaltra e con un colpo da maestro schiacciai il gruzzolo di neve accumulato al suo torace. 
- Ops!- esordii con finto dispiacere. E sorridendo di fronte alla sua espressione sorpresa.
- Questo non avresti dovuto farlo! - pronunciò quelle parole con tale serietà che ho subito pensato che se la fosse presa. Cosi cominciai a farfugliare qualche 
parola senza senso per scusarmi.
- Ora ti faccio vedere io cos'è una vera battaglia di neve! 
- Prova a prendermi se ci riesci!- lo provocai.
Scappai fuori a preparare le mie armi ma appena mi abbassai per fare la prima pallina,una mi colpì alla schiena. 
- Colpita!- disse esultando con le braccia rivolte verso l'alto.
Mi girai stupita dalla velocità con cui aveva sferrato il primo colpo; mi accorsi che stava per sferrare il secondo nella stessa direzione, quindi  mi spostai di poco raccogliendo tanta neve quanto basta per farne una nuova e gliela scaglio addosso, ma lo manco di poco.
- Mancato! - disse beffardo!
- Ride bene chi ride per ultimo mio caro!- precisai.
Continuammo la battaglia fino allo sfinimento, tra risate, urla di vittoria, qualche ( molte) scivolate. Eravamo bagnati fradici, ma per un breve istante 
eravamo tornati bambini. Caddi a terra travolta da Harry che mi ritrovai addosso,mentre nell'aria risuonavano le nostre risate. 
I nostri occhi,ancora ridenti, si studiavano, si parlavano silenziosamente. 
Ci si poteva specchiare nei suoi meravigliosi occhi smeraldini come il ghiaccio ma che del ghiaccio non avevano niente; trasmettevano calore.
Un sorriso sornione contornava il suo viso seguita da una risata divertita. 
Mi bloccò i polsi sopra la testa con una mano, mentre con l'altra raccolse un pò di neve. Ci misi un secondo a capire le sue intenzioni ma non abbastanza in 
fretta da cercare di divincolarmi dalla sua presa. Cosi mi spalmò la neve dentro la scollatura del maglione provocandomi brividi di freddo in tutto il corpo.
-Noooo- mi lamentai.
- Io sono il migliore in questo gioco!- ghignò continuando a spalmarmela man mano che risaliva dal petto al collo fino alle labbra ormai viola per il freddo,
provocandomi altri brividi che non erano solo di freddo. 
E' che il fatto che disegnasse le mie labbra con l'indice senza mai staccare gli occhi da queste mi imbarazzava non poco. 
Inoltre continuava a pesarmi addosso senza la benchè minima intenzione di spostarsi. 
Quando mi circondò una guancia con la sua grande mano,chiusi istintivamente gli occhi. 
Sentivo il suo respiro caldo uscire a sbuffi da quelle rosee labbra che si avvicinavano alle mie. Mi diede un tenero bacio a stampo. 
Non aveva mai perso il contatto visivo in attesa di una mia reazione più esplicita che tardò ad arrivare. 
Riaprii i miei giusto in tempo per scorgere un sorriso compiaciuto. Non ci pensai più di tanto che ricambiai il bacio. 
Liberati i miei polsi cominciò ad accarezzarmi i capelli, a stringermi più a sé approfondendo avidamente il bacio. 
Di rimando cinsi le sue spalle tra le mie braccia,le mani finirono tra i suoi capelli;il cuore martellava fortissimo, le orecchie parevano fischiare,il respiro 
diventava ogni istante più corto. 
La neve continuava a cadere gelando ogni cosa che incontrasse, ma l'unica cosa che sentivo in quel momento era un'ondata di calore anche se 
silenziosamente cominciammo a tremare entrambi.
- Rientriamo! - alitò tra le mie labbra tra un bacio e l'altro. 
Annuii.  
Fronte a fronte, naso a naso, occhi trasparenti che si fondevano al castano caldo dei miei,cuori come tamburi,niente lasciava trasparire che ci fossero delle 
incongruenze marcate tra noi. 
Si alzò porgendomi una mano per aiutarmi ad alzarmi. Posai la mia nella sua. Mano nella mano rientrammo, senza perdere mai lo sguardo l'uno dell'altro.
Varcata la soglia,mi si mise davanti,e con lo sguardo fisso nel mio,mi tolse il maglione con una delicatezza inaudita. Spostò qualche ciocca ribelle dietro 
l'orecchio, avvicinò il suo viso al mio e dolcemente mi sussurrò:
- Sei bellissima!
Arrossii dall'imbarazzo, ero solita farlo,ma questa volta ero sicura di essere diventata rossa come un peperone proprio perchè era lui a dirmelo. 
Intanto aveva preso a stuzzicare il lobo dell'orecchio e pian pianino gustava con un bacio il sapore della mia pelle man mano che scendeva giù.
- Grazie!- bisbigliai,ormai persa tra le sue braccia.- Anche tu non sei male!- dissi ironica.
Si bloccò,mi guardò accigliato quasi offeso.
Nel frattempo una mia mano era finita tra i suoi capelli mentre l'altra percorreva,su e giù,la sua spina dorsale provocandogli dei brividi.
- Non sono male?
- No,non sei male, anzi direi che sei quasi carino!- dissi con finta serietà.
- Carino? Mi stai provocando per caso?- domandò di nuovo con un sorriso malizioso. Alzai un sopracciglio come risposta, al che, Harry mi spinse contro il 
muro e fece aderire i nostri fianchi bloccando ogni mia possibilità di movimento. 
Con una mano percorse la lunghezza del collo, scendendo al petto e arrivato al seno applicò una leggera pressione. 
Mi sfuggì un piccolo gemito. 
Harry continuò l'esplorazione incoraggiato dalla mia reazione fino ad arrivare ai fianchi, e questa volta avvicinò ancor più con entrambe le mani. 
Un ghignò usci dalle mie labbra e inconsapevolmente lo provocai ulteriormente. Non aveva mai perso il contatto visivo con me.
- Per caso vuoi dimostrarmi chi è il migliore anche in questo campo?
La mia sfrontatezza non aveva più freni e l'aumentare del desiderio nei suoi confronti sbaragliava i limiti da me precedentemente imposti. 
Sentii che comunque il rossore aveva preso posto tra le mie goti, mostrando quell'imbarazzo che provavo nel pronunciare quelle parole. 
Harry, allora, sfiorò le mie guance riscaldate divertito da ciò.
 - Mmmmm!Possiamo verificare subito!
Desiderio a cui dovevo subito porre fine se non volevo trovarmi coinvolta in una situazione da cui non sarei uscita indenne.
Non volevo andare a letto con lui,non volevo complicare ulteriormente la situazione in casa,non volevo passare proprio per una di quelle 'signorine' con cui va sempre a letto. Io non ero cosi.
- Non credo di volerlo sapere.
E con queste cinque parole spensi ogni voglia sua perchè le mie urlavano a squarciagola ma venivano prontamente soffocate dalla ragione che era tornata al 
suo posto. 
Se prima era titubante poi diventò scocciato.
- Ti sei mai divertita in vita tua senza pensare alle conseguenze?
- Che?
E questo che diavolo centrava ora. 
Certo che mi sono divertita;solo perchè non vado continuamente alle feste o esco non vuol dire che io non mi diverta. 
- Certo che no. Sei cosi … controllata,rigida e … 
- E cosa,mr party time? - chiesi ormai irritata.
Stava facendo tutta questa storia perché l'avevo rifiutato o perchè l'avevo stuzzicato nel suo stesso gioco?
Com'era sensibile il ragazzo.
- Noiosa! Sei noiosa e acida. 
Detto ciò si allontanò da me e ritornò alla sua tazza di thè ormai fredda.
Noiosa.
Secondo lui ero noiosa e acida.  
Poco importa non devo mica dimostrargli qualcosa.
- Non mi conosci. - dissi atona e ritornai in camera.
Per quanto non lo volessi ammettere a me stessa mi aveva ferito. 
Chi si credeva di essere lui per giudicarmi?
Nessuno.
Io ti odio Styles!
Ti odio!

Fine flash back

All'epoca avevo solo una vaga idea di come fosse Harry o di come trascorresse le sue serate a luci rosse.
All'epoca tutto mi sembrava possibile e tutto recuperabile.
All'epoca avevo una una piccola infatuazione per lui.
Ora invece le cose avevano preso una brutta piega. 
Quando distolsi lo sguardo da fuori mi accorsi che lui mi stava osservando,quasi rapito,forse stava pensando allo stesso episodio.
Ma no,perché mai avrebbe dovuto?
E invece si, altrimenti non aveva senso quell'uscita della neve.
Possibile?
Si alzò sorridendo;sparecchiò con una lentezza disumana.
- Ah,Styles! Tanto per chiarire le cose:quello di questa mattina deve rimanere un caso isolato,a se stante,non...
- Ho capito! Non si ripeterà più. - m'interruppe. 
- Lo spero.
- Certo però, se lasci la porta aperta …
- Se lascio la porta aperta non significa che ti invito ad entrare. - lo interruppi prepotentemente.
- Nessuna si è mai lamentata fin ora.
- Perché nessuna è rimasta mai rimasta abbastanza da farsi la doccia la mattina dopo. - incalzai sprezzante.
Per quanto mi risultava nessuna delle sue conquiste rimaneva a dormire la notte qui.
- Come siamo velenose.
Scrollai le spalle.
- Sarà per questo che nessuno ti si avvicina. - gettò lì punto sul vivo.
Non ci badai alla cattiveria,il mio pensiero andò a Zayn che era andato altre la mia scontrosità iniziale,era andato altre ogni mia aspettativa. 
Perché in fondo era una di quelle con cui bisognava insistere,conquistarla e una volta avuta la mia fiducia,davo tutta me stessa. 
E spesso questo mi ha sempre penalizzato e riservato sorprese alquanto spiacevoli.
- Nessuno mi si avvicina perché io non glielo permetto. - precisai.
- Ovvio,sei troppo algida per ricevere un po' di calore umano.
Certo,come no? Calore umano. Il che equivaleva al sesso.
- Vedi è qui che sta la differenza: io non voglio 'calore umano' da persone diverse ogni sera altrimenti sarebbe soltanto un fuocherello morto ancor prima di 
accendersi.
- Giusto,tu aspetti il principe azzurro.
- No,solo qualcuno che mi voglia per quello che sono non solo per quello che gli posso fare a letto. La capisci la differenza?
Non rispose.
 Mi credeva una ragazzina che vedeva il mondo rosa,che crede ancora alle favole;eppure tutto ciò che chiedevo era qualcuno che amasse ogni mia sfumatura,pregi e difetti. Non perché potrei essere brava a letto.
- No,non la comprendi. - constatai con amarezza - Comunque,il punto rimane sempre quello Styles:evita episodi come quelli di questa mattina.
- Ricevuto,ghiacciolo.
In quel momento mi arrivò un messaggio.

Da Zayn:
Domani ti passo a prendere nel primo pomeriggio.

Avevo lezione nel pomeriggio ma per una volta avrei potuto saltarle.
Il solo fatto di leggere quel messaggio in un momento di forte tensione mi fece alienare da tutto e sorridere tra me e me.
Quel ragazzo,per quel poco che lo conoscevo,mi piaceva.
Non era rude,si è inserito nella mia vita con una tale delicatezza senza mai forzare gli eventi.
E dire che all'inizio non mi stava simpatico.
Ed ora eccomi qui che alla minima cosa il mio pensiero va a lui.
Questa cosa non è normale e va al di là della mia logica.
- Un consiglio:non farlo aspettare troppo,potrebbe vedere che in te si nasconde la regina del ghiaccio e poi decidere di scappare ! - esordì distogliendomi dai miei pensieri. 
- Fatti i fatti tuoi. Non li voglio i tuoi consigli.
- Era solo per darti una mano. Anche se da quello che ho visto le mani te le metterei altrove. - disse allusivo.
Ero indignata.
- Te le amputo se ci provi,poi vedremmo se farai più lo spiritoso. - sputai cattiva alle sue spalle mentre abbandonava la cucina.
- Sei uno spreco della natura;in tutti i sensi Hope. - rispose di rimando.
E fu una pugnalata al cuore,al mio essere. Io,uno spreco.
Non ebbi la forza di controbattere. Tutte le mie forze erano vacillate anzi sotterrate da parole dette da un'idiota che non avrei dovuto neanche tenere in 
considerazione.
Lacrime versate inutilmente ma non volevano sapere di fermarsi. 
Due volte in un giorno e sempre per causa sua.


Rieccomi XD
Bè,qui potete trovare una Hope provata dal comportamento di Harry,
ma scoprite che in passato lei ha avuto anche una piccola cotta per lui nonostante la 
reputazione del ragazzo;
convinta che in lui ci sia più di quanto vuol far vedere,solo che non si lascia conoscere - come lei d'altronde, che ha paura 
di essere ferita ulteriormente – e più cerca d'inserirsi nel suo mondo più questo le viene negato.
Lo strazio della sua vita casalinga viene interrotta dalla dolcezza di Zayn.
Riuscirà quest'ultimo a vedere la vera Hope e non la regina di ghiaccio come la definisce Harry?
A voi le recensioni. 
Baci <3

  
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