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Autore: RonHermione    03/07/2013    2 recensioni
Qualcosa cambia nella vita dei due fidanzati Ron e Hermione. Un errore commesso, una parola di troppo e i due si trovano a dividersi. Inutile dire che soffrono, soffrono entrambi. Avranno bisogno del tempo. Un personaggio ambiguo si insinuerà nella storia e porterà la pace! Una pace che tarderà ad arrivare.
-Dal I capitolo:
«In certe cose il lupo perde solo il pelo. Bene, cosa posso fare il per il tuo bel fidanzatino?»
«E’ questo il punto! Non è più il mio “bel fidanzatino”. Almeno non per il momento»
«Non ti seguo, Granger» disse lui guardandola interrogativo.
-Dal II capitolo:
«Del tempo per cosa Hermione? Io ti amo sul serio! Forse tra i due quella che non ama più, sei tu! E adesso cosa fai? Scarichi la colpa a me? Certo, giochiamo a scarica barile, siamo tutti bravi!»
«Ronald, smettila di fare il bambino! La situazione è questa, io vado via! Ciao!»
«Se esci fuori da quella porta, non contare di entrarci più!!»
BOOM!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Mentre tutto cambia, tu non cambi mai.
Capitolo I – Una nuova amicizia all’orizzonte.

Si materializzò proprio davanti villa Malfoy. Si trovava decisamente fuori luogo davanti quella enorme casata e ancora dubitava di quello che stava per fare. Draco Malfoy era stato abbastanza gentile ad accettare la sua visita, non se lo aspettava conoscendo il suo carattere. Ora era lì, davanti l’enorme portone e stava per bussare.

Toc. Toc. Toc.

Restò li immobile davanti il portone per qualche minuto prima che un minuscolo elfo domestico le
si presentò davanti.

«Prego signorina Granger, mi segua» disse l’elfo. Hermione entrò titubante. Ad ogni passo che faceva, sentiva l’ansia crescere dentro di lei. Perché lo aveva chiesto proprio a lui? Harry e Ginny sarebbero stati felici di aiutarla, ma lei lo aveva chiesto a lui.

Dopo un po’ che camminavano, l’elfo si fermò davanti ad un portone e bussando tre volte, fece cenno alla ragazza di entrare.

Hermione allungò la mano e spinse la porta. La stanza che le si presentava era abbastanza grande e ariosa, con le poltrone color verde petrolio e nero. L’ambiente era colmo di quadri di ogni genere e di fotografie. C’erano vari attestati e certificati come se, volesse far sapere a tutti quanto era stato bravo a diventare Guaritore al San Mungo. “Il tipico presuntuoso” pensava Hermione avvicinandosi sempre di più a lui.

Draco Malfoy era seduto dietro la sua scrivania e stava scrivendo una pergamena. All’arrivo della ragazza, si fermò e rimase seduto a guardarla entrare.

Hermione arrivò davanti la scrivania di Draco e si fermò.

«Che fai alzata? Siediti» disse lui gentilmente
«Grazie. Sembra che sono qui per un colloquio di lavoro» rispose Hermione sedendosi di fronte a lui
«Se vuoi metterla cosi…allora, dimmi tutto» disse lui appoggiandosi allo schienale della sedia.
«Si, ascolta… sinceramente non so nemmeno perché sono qui, ma dato che ci sono…» respirò profondamente e poi aggiunse «…mi serve il tuo aiuto Draco»
«Wow, wow, wow! Granger in ginocchio supplica il grande e mitico Draco Malfoy! Ottimo articolo per la Gazzetta, non trovi? Vuoi un caffè?» disse scherzoso Draco gesticolando con le mani
«Sempre modesto, Draco. Si, un bel caffè mi andrebbe, grazie»
«Yunk!» urlò Draco e subito l’elfo, che aveva accompagnato Hermione nella stanza di Draco, si presentò.
«Mi dica, mio padrone» disse l’elfo guardando per terra
«Portaci subito due caffè. Veloce!» comandò all’elfo e questo, senza farselo ripetere, era già uscito dalla stanza a gran velocità.
«Sai, dovresti essere più gentile con loro. Meritano riconoscimento per quello che fanno» lo rimproverò Hermione guardandolo severa
«Sai, penso che dovresti farti gli affari tuoi, Granger» disse lui sorridendo «Allora? Vuoi delinearmi i motivi della tua visita?» aggiunse poi
«Non sei per niente cambiato eh, Malfoy? Comunque sono qui per Ron» disse lei guardando il pavimento
«In certe cose il lupo perde solo il pelo. Bene, cosa posso fare il per il tuo bel fidanzatino?»
«E’ questo il punto! Non è più il mio “bel fidanzatino”. Almeno non per il momento»
«Non ti seguo, Granger» disse lui guardandola interrogativo.
«Io e Ron ci siamo lasciati. La colpa questa volta è mia e vorrei sapere cosa posso fare per rimediare. Volevo sentire un parere maschile, e Harry è un suo amico e…insomma volevo sentire un parere da chi è fuori dalla storia. Capisci, no?»
«Capisco. Dimmi il motivo della rottura della vostra love story»
«Beh ecco… ero convinta che io per lui non provavo più nulla. Mi sembrava che la nostra storia era solo routine e che ne lui e ne io ci amassimo più. Così una sera ho affrontato l’argomento e me ne sono andata. Lui si è arrabbiato tantissimo, ovviamente. Mi ci sono volute due notti e due giorni lontana da lui per capire che lo amo ancora e non so far nulla senza lui. Così sono tornata a casa ma lui era troppo arrabbiato e frustrato e mi ha cacciata via. Ginny e Harry dicono che ho sbagliato di grosso e che nonostante tutto lui mi ama ancora ma gli serve tempo. Lo vedo a lavoro e non mi saluta nemmeno. Sono proprio a pezzi»

Era riuscita a raccontare tutto in un fiato senza interruzioni che comprendevano fiumi di lacrime. Ma appena finì, le si formò un nodo alla gola e scoppiò in singhiozzi, con i gomiti sulla scrivania di Draco e la testa fra le mani.

Lui la guardava ma non parlava. Certo era una situazione imbarazzante, ma lui sentiva che poteva aiutarla. Dopo tutto, era un uomo migliore.

Quando Hermione si calmò, le offrì un fazzoletto e lei lo ringraziò.
«Non era…nei miei piani…scoppiare a piangere» cercò di giustificarsi lei mentre si asciugava il naso e le lacrime.
«E’ tutto ok, non è successo nulla di male. Piangere non è da deboli, e credimi, l’ho imparato sulla mia pelle»  disse lui guardando fuori dalla finestra
«Disse il vecchio e saggio D. Malfoy. Ahahah, grazie comunque» scherzò Hermione
«Figurati. Senti Hermione, penso di poterti aiutare. Andrò a parlarci. Sai, è già da qualche settimana che i rapporti tra me e Ronald sono un po’ migliorati e, ad essere sincero, conoscevo già la vostra situazione. Si, me ne ha parlato lui stesso qualche settimana addietro, ci siamo incontrati al ministero e siamo andati a prendere due burrobirre insieme e li tra una cosa e un'altra, mi ha raccontato la vostra situazione prima di finire a piangere proprio come hai fatto tu»

Hermione rimase di stucco a quell’affermazione. Di tutto si aspettava, tranne che Ron si mettesse a piangere parlando della loro situazione. Provò ad immaginarsi la scena, e le fece male. Stava facendo soffrire Ron, e si odiava per questo. Doveva proprio aver bisogno di una mano.
  
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