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Autore: Shine_    05/07/2013    15 recensioni
Zayn Malik insegna nella scuola elementare di Bradford, è il maestro più giovane ed ha soli ventun'anni.
Ogni fine mese gli vengono recapitati dei fiori con un biglietto anonimo in cui è riportato un pezzo di ogni sua poesia preferita.
Liam Payne ha un sogno nel cassetto, frequenta la facoltà di musicologia al King's College di Londra.
Ogni fine mese torna a casa dalla sua famiglia e non manca mai di passare dal fioraio per comprare un mazzo di fiori allegando l'indirizzo di una scuola, un nome ed un messaggio anonimo.
[Ziam, ovviamente.]
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam Payne, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le parole che non ti ho detto

 

 

 

 

 

Diciassettesimo capitolo:

 

 

 

 

 

- ..e lui ha detto di sì!- esclamò attirando l’occhiata curiosa del barista.

- Nemmeno gli avessi chiesto di sposarlo.- finse di non sentire il suo amico e continuò ancora troppo preso dall’emozione.

- E sai cosa si dice di capodanno, no? E poi..- fece uno strano verso facendo ridere il ragazzo seduto di fronte e continuò. -.. suona il pianoforte e..devi vedere come lo suona..ha quest’espressione tutta concentrata sulla musica e.. sembra faccia l’amore con..-

- l’amore?- annuì sicuro e sbuffò quando vide che l’altro non l’aveva capito.

- Sesso.- sussurrò per non farsi sentire dagli altri clienti del bar. - Sembra ci faccia sesso.-

- E tu come fai a sapere che sembra che..-

- Perché vorrei tanto vederlo così quando mi scoperà e..-

- Rallenta un attimo!- si bloccò guardando Harry confuso. - Da quando hai messo da parte tutte le paranoie e hai accettato di lasciarti andare?-

- Da quando l’ho visto suonare il pianoforte.- rispose con ovvietà. - Non so cosa mi è preso ma.. si lascia travolgere dalla musica e..-

- E tu vuoi essere travolto da lui.- arrossì incrociando le braccia al petto con un broncio offeso. - L’hai detto tu poco fa che vuoi..-

- Io l’avevo detto in modo più romantico.- replicò con fare saccente sollevando il mento.

- Quindi, oltre a Liam e al suo sesso con i pianoforti, vuoi dirmi altro prima di partire?-

- Io ti confesso una cosa così importante per me e tu..- si finse deluso ed offeso portando una mano al cuore.

- E io lo scrivo a Doniya, l’altra volta mi ha chiesto novità su questo ragazzo che riesce a sopportare suo fratello.-

- Cosa?!- esclamò terrorizzato cercando di prendere il cellulare che il suo amico gli mostrava vittorioso. - No, Harry. Non essere così stronzo!- si allungò sul tavolo mentre l’altro si allontanava con un sorriso divertito.

- Lei vuole essere informata sulla tua vita, essendo la tua sorella maggiore e..-

- Sai benissimo che ora non farà altro che rompere per tutta la settimana!- mugugnò appoggiando la testa sul tavolo.

 

 

 

 

 

 

 

Liam fissò il soffitto per qualche altro minuto poi si decise, prese il telefono, se lo portò all’orecchio ed aspettò.

-  Guarda un po’ chi si decide a chiamare.-

- Scusa.- mormorò sentendo la risata del suo migliore amico dall’altra parte della linea.

- Sì, va bene, Liam. Non posso avercela con te.-

- Come vanno le vacanze?- domandò quando si riprese dalla risata liberatoria.

- Non mi hai chiamato per sentirmi lamentare di quegli impiastri delle mie sorelle, vero? Perché ne ho per molto, molto, molto, molto..-

- Capito. Capito.- lo bloccò sospirando. - Zayn è stato qui..e mi ha invitato ad una festa..e io ho accettato..oddio.. perché ho accettato?-

- Non farti prendere dal panico.- annuì respirando piano. - E divertiti, tu che puoi.- lo sentì sospirare con fare teatrale e - Perché devo avere quattro sorelle? No, seriamente, Liam! Va bene, quattro potevano anche andare bene ma le due gemelle! Non mi hanno lasciato solo un attimo! No, non voglio giocare con voi alla casa delle bambole!- lo sentì gridare poi verso le due bambine.

- Ma è perché non ti vedono da tanto e..-

- No, è perché non sanno far altro che rompere e.. fantastico. Una degli incubi è andata a piangere da mamma, devo andare. Mi chiamerai più spesso o ..-

- Ti chiamerò più spesso, promesso. Sai come se la sta cavando Niall?-

- Alla grande! Come sempre! Perché lui è un dannato folletto figlio unico!- scoppiò a ridere non riuscendo a trattenersi

- Ci sentiamo più avanti..e ti racconterò della festa.-

- Salutami Harry!- 

- Poi mi spiegherai perché sei passato col nemico.- lo sentì ridere e chiuse la chiamata ributtandosi nel letto a fissare il soffitto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Quel 28 Dicembre Liam entrò nel negozio di fiori più agitato delle altre volte, non ne capiva il motivo ma si sentiva quasi sudare mentre sfiorava di tanto in tanto il biglietto che teneva in tasca.

- Posso aiutarti?- sorrise al vecchio padrone del negozio e si avvicinò al bancone.

- Può fare consegne per domani?- chiese un po’ affannato per la corsa.

- Nessun problema, già scelto il fiore?-

- Un vaso di amaryllis.- indicò quelli alle sue spalle arrossendo quando il vecchio gli rivolse un sorriso ancora più allegro.

- Quelle rosse?- annuì deglutendo prendendo poi dal solito posto un foglio con l’intestazione del negozio, tirò fuori il biglietto con la frase dalla tasca ed iniziò a riscriverla.

 

 

 

 

 

Zayn aprì fischiettando la porta di casa sua, finalmente era a Bradford.

Appoggiò le chiavi sul mobiletto e camminò tranquillamente verso le scale.

- Bentornato a casa!- fece un salto indietro stringendo le dita attorno al laccio del borsone che teneva sulla spalla.

- Tu sei completamente matto, Harry!- esclamò quando riuscì a calmarsi e a riprendere fiato.

- Mi son solo vendicato per tutte le altre volte.- lo spinse via e fece le scale buttando poi il borsone a terra nella sua camera.

- Perché sei qui?- domandò raggiungendolo sul divano dove se ne stava sdraiato. - Fai come se fossi a casa tua, eh.- borbottò prendendogli i piedi e buttandoglieli giù dal divano.

- Passavo di qui e c’era un tipo che voleva consegnarti una cosa..-

- U-una..cosa..per me?- domandò incerto iniziando a guardarsi intorno.

- Li ho messi in cucina, un vaso di..- non lo lasciò finire che si catapultò in cucina trovando sul tavolo un vaso di fiori rossi.

- Amaryllis. Se sono rosse indicano l’amore forte e sicuro ma allo stesso tempo timido.- sentì la voce di Harry in lontananza anche se l’aveva seguito in quella stanza.

- E il..- fece un gesto con gli occhi lucidi fissi su quei fiori.

- Qui.- spostò lo sguardo sul foglio che il riccio gli stava porgendo e si cancellò velocemente le lacrime per poter leggere.

- Non l’ho letta, so che certe poesie vuoi tenerle solo per te e..- annuì sfilando dalla busta il foglio. Il cuore che batteva sempre più veloce mentre riconosceva quella scrittura che l’aveva accompagnato per tutti quegli anni.

Seguì avido ogni lettera senza preoccuparsi di cancellare le lacrime che scorrevano liberamente lungo le sue guance.

- Così brutto quello che c’è scritto?- si cancellò le lacrime scuotendo il capo e sorridendo.

- Sicuro?- annuì ancora porgendogli il foglio mentre con le dita accarezzava i fiori e annusava il loro profumo dolce.

- Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto, mentre rischiando avremmo solo avuto più o meno probabilità di perdere.-  chiuse gli occhi concentrandosi sulle parole che Harry stava leggendo. - Impieghiamo ogni giorno come se fosse l’ultimo della nostra esistenza, come se dovessimo fare un bottino per l’eternità, viviamo intensamente ogni minuto, scopriamo ogni recondito piacere che può offrirsi a noi, amiamo con tutto il cuore ciò che ci circonda: Carpe Diem.-

- Oscar Wilde, divagazioni sulla felicità.- rispose prima di sentire la domanda di Harry. - E Liam l’altro giorno mi ha citato tutta la frase e..-

- Ti stai convincendo che sia lui?-

- Se non fossero la stessa persona a questo punto ci resterei davvero male, Harry. Non voglio scegliere tra Liam e..e..questo.- concluse la frase tremando, gli occhi ancora lucidi.

- So che è stupido ma.. a questa persona..mi sono legato e..t-tu non capisci.. m-mi ha aiutato..- si lasciò stringere dalle braccia del riccio piangendo contro alla sua maglietta.

- Io..v-voglio Liam..m-mi piace davvero ma..n-non voglio rinunciare a t-tutto questo.- continuò a singhiozzare rilassandosi man mano mentre Harry gli strofinava piano la schiena.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Credo di avere una crisi, Louis.-

- Buongiorno anche a te, Liam. Sì, ho passato bene il natale. Sai no, le solite cose con le gemelle che correvano attorno all’albero gridando..-

- Louis! Sono serio! Io non ci vado. Perché ho accettato di andare? Gli dico che..Matthew si è sentito male o..m’invento una scusa ma non vado.-

- Stiamo parlando della festa, quindi?-

- No, stiamo parlando del: certo che vengo a quella stupida festa organizzata da quello stupido Harry, ma prima fammi comprare uno stupido vaso con degli stupidi fiori e..-

- Non mi piace il tono indisponente che stai usando, quello posso usarlo solo io.-

- Questa volta l’ha capito. Perché gli ho scritto proprio quella citazione? Ne potevo usare tantissime altre e invece ho usato quella stupida frase di..-

- Ti piacerà sapere che da questa parte non hanno senso le tue parole.-

- Qualche giorno fa gli ho fatto arrivare a casa un vaso di amaryllis e..-

- Sarebbe?-

- Fiori che vendono in questo periodo, simbolo dell’amore forte ma timido e nascosto. Ma quello che è importante..-

- Che romanticone che sei. Quando ti deciderai a passare alle rose?-

- Quello che è importante!- esclamò richiamando l’attenzione sull’argomento principale. - Gli ho scritto una frase che gli avevo citato quando mi aveva ospitato da lui e..-

- Non abbiamo ancora parlato di..-

- Louis! L’ha capito sicuramente! Perché gli ho scritto proprio..-

- Forse perché in fondo vuoi farti scoprire?-

- Non sei utile.-

- Sto dicendo solo che magari vuoi che lui ti scopra così non devi fare tu la fatica di prendere il coraggio e dirglielo.-

- Ma io..-

- Liam, fidati, ti sentirai meglio quando non avrai tutta questa paura.-

- Quindi devo andare alla festa?-

- Vai alla festa, baci Zayn davanti a tutti e gli gridi che lo ami mentre gli porgi un mazzo di rose rosse.-

- Vado alla festa, e basta.-

- Potresti baciarlo davanti ad Harry, no? So che ti piace quest’idea.-

- Per quanto mi piaccia, non è fattibile in questo momento.-

- L’importante è che tu ci stia pensando..divertiti alla festa e salutami Harry.-

- Non ti ho ancora perdonato di essere passato al lato oscuro.-

- Certo, Liam. Ma se io prendo il riccio ti libero Zayn, no?-

Fissò in silenzio il soffitto e poi sorrise. - Ti saluto Harry, e ti chiamo appena torno.-

- Che bell’amico che sei! Ricordami ancora una volta che mentre tu ti ubriacherai io giocherò a tombola con la mia bella e grande famiglia! Grazie.-

Scoppiò a ridere e sentì la risposta ancora più irritata dell’altro che chiuse la chiamata lasciandolo a ridere da solo sul letto.

 

 

 

Angolo Shine:

Sono brava e ho ascoltato le vostre preghiere u.u

(Anche perché non voglio avere nessuno sulla coscienza quando torno..)

E tra una settimana avrete il botto del capitolo 18 :’)

Uhm.. in questo capitolo non succede granché.. solo i nostri “scemi innamorati” che si sfogano con i loro poveri migliori amici.

Tranne il nuovo fiorellino.. Liam è un amore <3

Per non farvi morire d’ansia vi dico che: sì, ci va alla festa.

E, bon, non ho altro da aggiungere.

Ci risentiamo tra una settimana, grazie di tutto.

   
 
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