Le
parole che non ti ho detto
Diciassettesimo
capitolo:
-
..e lui ha detto di sì!- esclamò attirando
l’occhiata
curiosa del barista.
-
Nemmeno gli avessi chiesto di sposarlo.- finse di non
sentire il suo amico e continuò ancora troppo preso
dall’emozione.
-
E sai cosa si dice di capodanno, no? E poi..- fece uno
strano verso facendo ridere il ragazzo seduto di fronte e
continuò. -.. suona
il pianoforte e..devi vedere come lo suona..ha
quest’espressione tutta
concentrata sulla musica e.. sembra faccia l’amore con..-
-
l’amore?- annuì sicuro e sbuffò quando
vide che l’altro
non l’aveva capito.
-
Sesso.- sussurrò per non farsi sentire dagli altri clienti
del bar. - Sembra ci faccia sesso.-
-
E tu come fai a sapere che sembra che..-
-
Perché vorrei tanto vederlo così quando mi
scoperà e..-
-
Rallenta un attimo!- si bloccò guardando Harry confuso. -
Da quando hai messo da parte tutte le paranoie e hai accettato di
lasciarti
andare?-
-
Da quando l’ho visto suonare il pianoforte.- rispose con
ovvietà. - Non so cosa mi è preso ma.. si lascia
travolgere dalla musica e..-
-
E tu vuoi essere travolto da lui.- arrossì incrociando le
braccia al petto con un broncio offeso. - L’hai detto tu poco
fa che vuoi..-
-
Io l’avevo detto in modo più romantico.-
replicò con fare
saccente sollevando il mento.
-
Quindi, oltre a Liam e al suo sesso con i pianoforti, vuoi
dirmi altro prima di partire?-
-
Io ti confesso una cosa così importante per me e tu..- si
finse deluso ed offeso portando una mano al cuore.
-
E io lo scrivo a Doniya, l’altra volta mi ha chiesto
novità su questo ragazzo che riesce a sopportare suo
fratello.-
-
Cosa?!- esclamò terrorizzato cercando di prendere il
cellulare che il suo amico gli mostrava vittorioso. - No, Harry. Non
essere
così stronzo!- si allungò sul tavolo mentre
l’altro si allontanava con un
sorriso divertito.
-
Lei vuole essere informata sulla tua vita, essendo la tua
sorella maggiore e..-
-
Sai benissimo che ora non farà altro che rompere per tutta
la settimana!- mugugnò appoggiando la testa sul tavolo.
Liam
fissò il soffitto per qualche altro minuto poi si
decise, prese il telefono, se lo portò
all’orecchio ed aspettò.
-
Guarda
un po’ chi si decide a chiamare.-
-
Scusa.- mormorò sentendo la risata del suo migliore amico
dall’altra
parte della linea.
-
Sì, va bene, Liam.
Non posso avercela con te.-
-
Come vanno le vacanze?- domandò quando si riprese dalla
risata liberatoria.
-
Non mi hai chiamato
per sentirmi lamentare di quegli impiastri delle mie sorelle, vero?
Perché ne
ho per molto, molto, molto, molto..-
-
Capito. Capito.- lo bloccò sospirando. - Zayn è
stato
qui..e mi ha invitato ad una festa..e io ho accettato..oddio..
perché ho
accettato?-
-
Non farti prendere
dal panico.- annuì respirando piano. - E
divertiti, tu che puoi.- lo sentì sospirare con
fare teatrale e - Perché devo
avere quattro sorelle? No,
seriamente, Liam! Va bene, quattro potevano anche andare bene ma le due
gemelle! Non mi hanno lasciato solo un attimo! No, non voglio giocare
con voi
alla casa delle bambole!- lo sentì gridare poi
verso le due bambine.
-
Ma è perché non ti vedono da tanto e..-
-
No, è perché non
sanno far altro che rompere e.. fantastico. Una degli incubi
è andata a
piangere da mamma, devo andare. Mi chiamerai più spesso o ..-
-
Ti chiamerò più spesso, promesso. Sai come se la
sta
cavando Niall?-
-
Alla grande! Come
sempre! Perché lui è un dannato folletto figlio
unico!- scoppiò a ridere
non riuscendo a trattenersi
-
Ci sentiamo più avanti..e ti racconterò della
festa.-
-
Salutami Harry!-
-
Poi mi spiegherai perché sei passato col nemico.- lo
sentì
ridere e chiuse la chiamata ributtandosi nel letto a fissare il
soffitto.
Quel
28 Dicembre Liam entrò nel negozio di fiori più
agitato
delle altre volte, non ne capiva il motivo ma si sentiva quasi sudare
mentre
sfiorava di tanto in tanto il biglietto che teneva in tasca.
-
Posso aiutarti?- sorrise al vecchio padrone del negozio e
si avvicinò al bancone.
-
Può fare consegne per domani?- chiese un po’
affannato per
la corsa.
-
Nessun problema, già scelto il fiore?-
-
Un vaso di amaryllis.- indicò quelli alle sue spalle
arrossendo quando il vecchio gli rivolse un sorriso ancora
più allegro.
-
Quelle rosse?- annuì deglutendo prendendo poi dal solito
posto un foglio con l’intestazione del negozio,
tirò fuori il biglietto con la
frase dalla tasca ed iniziò a riscriverla.
Zayn
aprì fischiettando la porta di casa sua, finalmente era
a Bradford.
Appoggiò
le chiavi sul mobiletto e camminò tranquillamente
verso le scale.
-
Bentornato a casa!- fece un salto indietro stringendo le
dita attorno al laccio del borsone che teneva sulla spalla.
-
Tu sei completamente matto, Harry!- esclamò quando
riuscì
a calmarsi e a riprendere fiato.
-
Mi son solo vendicato per tutte le altre volte.- lo spinse
via e fece le scale buttando poi il borsone a terra nella sua camera.
-
Perché sei qui?- domandò raggiungendolo sul
divano dove se
ne stava sdraiato. - Fai come se fossi a casa tua, eh.-
borbottò prendendogli i
piedi e buttandoglieli giù dal divano.
-
Passavo di qui e c’era un tipo che voleva consegnarti una
cosa..-
-
U-una..cosa..per me?- domandò incerto iniziando a
guardarsi intorno.
-
Li ho messi in cucina, un vaso di..- non lo lasciò finire
che si catapultò in cucina trovando sul tavolo un vaso di
fiori rossi.
-
Amaryllis. Se sono rosse indicano l’amore forte e sicuro
ma allo stesso tempo timido.- sentì la voce di Harry in
lontananza anche se
l’aveva seguito in quella stanza.
-
E il..- fece un gesto con gli occhi lucidi fissi su quei
fiori.
-
Qui.- spostò lo sguardo sul foglio che il riccio gli stava
porgendo e si cancellò velocemente le lacrime per poter
leggere.
-
Non l’ho letta, so che certe poesie vuoi tenerle solo per
te e..- annuì sfilando dalla busta il foglio. Il cuore che
batteva sempre più
veloce mentre riconosceva quella scrittura che l’aveva
accompagnato per tutti
quegli anni.
Seguì
avido ogni lettera senza preoccuparsi di cancellare le
lacrime che scorrevano liberamente lungo le sue guance.
-
Così brutto quello che c’è scritto?- si
cancellò le
lacrime scuotendo il capo e sorridendo.
-
Sicuro?- annuì ancora porgendogli il foglio mentre con le
dita accarezzava i fiori e annusava il loro profumo dolce.
-
Ciò che non abbiamo osato, abbiamo certamente perduto,
mentre rischiando avremmo solo avuto più o meno
probabilità di perdere.-
chiuse gli occhi concentrandosi sulle parole
che Harry stava leggendo. - Impieghiamo ogni giorno come se fosse
l’ultimo
della nostra esistenza, come se dovessimo fare un bottino per
l’eternità,
viviamo intensamente ogni minuto, scopriamo ogni recondito piacere che
può
offrirsi a noi, amiamo con tutto il cuore ciò che ci
circonda: Carpe Diem.-
-
Oscar Wilde, divagazioni sulla felicità.- rispose prima di
sentire la domanda di Harry. - E Liam l’altro giorno mi ha
citato tutta la
frase e..-
-
Ti stai convincendo che sia lui?-
-
Se non fossero la stessa persona a questo punto ci
resterei davvero male, Harry. Non voglio scegliere tra Liam
e..e..questo.-
concluse la frase tremando, gli occhi ancora lucidi.
-
So che è stupido ma.. a questa persona..mi sono legato
e..t-tu non capisci.. m-mi ha aiutato..- si lasciò stringere
dalle braccia del
riccio piangendo contro alla sua maglietta.
-
Io..v-voglio Liam..m-mi piace davvero ma..n-non voglio
rinunciare a t-tutto questo.- continuò a singhiozzare
rilassandosi man mano
mentre Harry gli strofinava piano la schiena.
-
Credo di avere una crisi, Louis.-
-
Buongiorno anche a
te, Liam. Sì, ho passato bene il natale. Sai no, le solite
cose con le gemelle
che correvano attorno all’albero gridando..-
-
Louis! Sono serio! Io non ci vado. Perché ho accettato di
andare? Gli dico che..Matthew si è sentito male
o..m’invento una scusa ma non
vado.-
-
Stiamo parlando
della festa, quindi?-
-
No, stiamo parlando del: certo che vengo a quella stupida
festa organizzata da quello stupido Harry, ma prima fammi comprare uno
stupido
vaso con degli stupidi fiori e..-
-
Non mi piace il tono
indisponente che stai usando, quello posso usarlo solo io.-
-
Questa volta l’ha capito. Perché gli ho scritto
proprio
quella citazione? Ne potevo usare tantissime altre e invece ho usato
quella
stupida frase di..-
-
Ti piacerà sapere
che da questa parte non hanno senso le tue parole.-
-
Qualche giorno fa gli ho fatto arrivare a casa un vaso di
amaryllis e..-
-
Sarebbe?-
-
Fiori che vendono in questo periodo, simbolo dell’amore
forte ma timido e nascosto. Ma quello che è importante..-
-
Che
romanticone che sei. Quando ti deciderai a passare alle rose?-
-
Quello che è importante!- esclamò richiamando
l’attenzione
sull’argomento principale. - Gli ho scritto una frase che gli
avevo citato
quando mi aveva ospitato da lui e..-
-
Non abbiamo ancora
parlato di..-
-
Louis! L’ha capito sicuramente! Perché gli ho
scritto
proprio..-
-
Forse perché in
fondo vuoi farti scoprire?-
-
Non sei utile.-
-
Sto dicendo solo che
magari vuoi che lui ti scopra così non devi fare tu la
fatica di prendere il
coraggio e dirglielo.-
-
Ma io..-
-
Liam, fidati, ti
sentirai meglio quando non avrai tutta questa paura.-
-
Quindi devo andare alla festa?-
-
Vai alla festa, baci
Zayn davanti a tutti e gli gridi che lo ami mentre gli porgi un mazzo
di rose
rosse.-
-
Vado alla festa, e basta.-
-
Potresti baciarlo
davanti ad Harry, no? So che ti piace quest’idea.-
-
Per quanto mi piaccia, non è fattibile in questo momento.-
-
L’importante è che
tu ci stia pensando..divertiti alla festa e salutami Harry.-
-
Non ti ho ancora perdonato di essere passato al lato
oscuro.-
-
Certo, Liam. Ma se
io prendo il riccio ti libero Zayn, no?-
Fissò
in silenzio il soffitto e poi sorrise. - Ti saluto
Harry, e ti chiamo appena torno.-
-
Che bell’amico che
sei! Ricordami ancora una volta che mentre tu ti ubriacherai io
giocherò a
tombola con la mia bella e grande famiglia! Grazie.-
Scoppiò
a ridere e sentì la risposta ancora più irritata
dell’altro che chiuse la chiamata lasciandolo a ridere da
solo sul letto.
Angolo
Shine:
Sono
brava e ho ascoltato le vostre preghiere u.u
(Anche
perché non voglio avere nessuno sulla coscienza
quando torno..)
E
tra una settimana avrete il botto del capitolo 18 :’)
Uhm..
in questo capitolo non succede granché.. solo i nostri
“scemi innamorati” che si sfogano con i loro poveri
migliori amici.
Tranne
il nuovo fiorellino..
Liam è un amore <3
Per
non farvi morire d’ansia vi dico che: sì, ci va
alla
festa.
E,
bon, non ho altro da aggiungere.
Ci
risentiamo tra una settimana, grazie di tutto.