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Autore: fabyd    19/01/2008    3 recensioni
La storia è ambientata durante l'inizio del quinto libro. Harry deve dire una cosa importantissima a Sirius, riguardo al suo passato e l'unica donna che lui abbia mai amato!
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

Capitolo 2

“Forgive me

Il giardino dei Potter scomparve e, un momento dopo, apparve una grande sala, dove una trentina di persone stavano cercando di disporsi su quattro file. Harry riconobbe quel posto: era una sala rettangolare tappezzata di mobili e quadri molto antichi. Infine un lampadario, dall’aspetto altrettanto antico, illuminava vivacemente la stanza. Sirius gli stava mostrando quello che era accaduto il giorno che la foto era stata scattata.

 

-“Stringetevi un po’ di più voi sulla destra” ordina un mago piuttosto basso e pelato reggendo in mano una professionale macchina fotografica.

-“Ok… Sorridete…Perfetto!!” dice non appena il flash è sparito.

Le persone, che fino a poco prima cercavano di mantenersi immobili, ora si muovono liberamente discutendo tra di loro, e allontanandosi dai loro posti.

E’ settembre e tra poco si svolgerà la primissima riunione dell’Ordine della Fenice,un’organizzazione di Auror , fondata da Silente, nata per contrastare il tanto temuto Lord Voldemort che da parecchio tempo sta intimorendo l’intera comunità magica. E’ di questo che Sirius sta discutendo quando la rivede. La ragazza che l’aveva oltraggiato durante il matrimonio del suo migliore amico, discute animatamente con Lily.

-“Lei!”esclama ad alta voce indicando una ragazza dai capelli corvini, vestita di blu che chiacchiera con Lily. Ma lei e gli altri presenti non lo sentono , impegnati come sono a parlare.

-“Lei chi?” domanda Remus guardando il punto indicato da Sirius.

-“Quella” dice lui di rimando tirando l’amico per permettergli di guardare meglio.

-“Intendi Brittany Shallow?” domanda Remus guardando attentamente la ragazza.

-“Si, proprio lei..” risponde Sirius ma non appena il suo cervello comprende il significato delle parole di Remus si blocca.

-“Come hai detto che si chiama Lunastorta?” chiede .

-“Brittany Shallow, dovresti conoscerla Felpato, frequentava Hogwarts, era del nostro stesso anno, non te la ricordi?”

Sirius vaga con la mente in cerca della ragazza. Ricorda di averla già sentita nominare, ma l’avrebbe comunque notata, insomma a parte il pessimo caratterino che si ritrova, non è niente male. Poi un lampo lo trapassa.

Si, adesso si ricorda di Brittany Shallow, è la migliore amica di Lily, apparteneva alla casa dei Corvonero,ma la Brittany Shallow che lui aveva visto durante gli anni scolastici e che lui, a insaputa di lei prendeva in giro, era totalmente diversa. Portava sempre i capelli legati in spesse trecce, la frangetta era tirata lateralmente e fermata con una molletta e portava dei ridicoli occhiali dalle lenti spessissime. Insomma non era un bello  spettacolo, a dire la verità, era un mostro.

Eppure la ragazza che adesso sta ridendo con Lily è tutt’altra cosa. Aveva i capelli  slegati che si muovevano sinuosi ad ogni suo piccolo movimento, indossava una maglietta blu aderente a maniche lunghe, e un paio jeans stretti.

Senza preavviso i piedi di Sirius si muovono in direzione di Lily e Brittany. Ma cammina troppo veloce, cosicché non appena arriva di fronte a loro è ancora sconvolto ed è Lily a svegliarlo, non appena lo nota.

-“Ehi Sirius va tutto bene? sembri strano” chiede la rossa preoccupata.

-“Si Lily sto bene” dice lui riprendendosi -” Volevo parlare con la tua amica se non ti dispiace” dice indicando Brittany.

-“Dispiace a me invece” dice di rimando la moretta incrociando le braccia e guardandolo con uno sguardo colmo di rabbia.

-“Dai Britt non fare la dura come a tuo solito, Sirius vuole solo parlarti”  dice Lily venendo in aiuto di Sirius, che la ringrazia con un cenno del capo.

-“Mi fa piacere, ma io non ho niente da dire a quell’idiota” risponde acida Britt ignorando la presenza del ragazzo.

-“Andiamo Shallow non mi dire che hai paura di parlare con me!” la canzona Sirius spavaldo.

-“ A quanto ho capito, Mr Black, hai capito chi sono” replica Britt ignorando la considerazione di Sirius. –“Sai hai avuto un sacco di tempo per parlare con me a Hogwarts, dovevi pensarci prima” si volta e si allontana dai due.

-“Scusala Sirius, Britt è fatta così” la giustifica Lily.

-“Perché si comporta così?” chiede Sirius serio.

-“Bhe Sirius in effetti Britt ha ragione quando dice che hai avuto tanto tempo ad Hogwarts per parlare con lei” afferma lei abbassando lo sguardo e diventando rossa fuoco.

-“Non capisco” dice Sirius

-“Bhe sai com’era Britt ad Hogwarts, intendo…come si presentava con le trecce e tutto il resto…” continua Lily mantenendo lo sguardo basso.

-“Si, vagamente la ricordo”

-“Appunto vagamente” urla una voce dietro di loro prima che Lily possa aprir bocca.

Britt è ritornata indietro per prendere Lily e ha sentito tutta la conversazione.

-“La parola vagamente credo che sia un eufemismo Black” urla furiosa  Britt con le lacrime che iniziano a scenderle dagli occhi blu.

-“Per tutti e sette gli anni ad Hogwarts non hai fatto altro che ignorarmi, e insultarmi non appena incappavo nella tua traiettoria….si ti sentivo che te la ridevi con quelle sgualdrine che ti venivano dietro, e ora che ho deciso di mostrare al mondo come sono veramente, solo Ora ti sei accorto di me?” le ultime parole sono state urlate con una tale enfasi che tutti gli Auror si voltano ad osservare inebetiti la scena. Malocchio Moody punta il suo occhio azzurro prima su di Sirius e poi sulla ragazza.

Remus ,Peter e James, osservano divertiti tutta la vicenda.

Sirius è rimasto incantato. Britt invece non vuole stare in quella stanza un minuto di più, nuovamente si allontana e se ne va, ma questa volta Lily le viene dietro.

-“Questa volta l’hai fatta grossa Felpato”dice James avvicinandosi all’amico con sorriso mordace, mettendo un gomito sulla spalla dell’amico.

-“Lascialo stare Ramoso” interviene il giovane e saggio Remus  –“Non lo vedi che è già abbastanza depresso, non c’è bisogno che tu metta la bacchetta nella piaga”.

-“Secondo me un po’ se lo è meritato” squittisce piano Peter.

 Ma Sirius non li sente neanche. Si sente uno schifo. Non si era mai reso conto che con il suo comportamento da play boy strafottente era riuscito ferire qualcuno che non lo meritava.

 

La scena si diradò e il volto turbato di Sirius scomparve, ora Harry poteva vedere sua madre, seduta su un possente scalino di marmo fuori dall’abitazione che accarezzava la testa di Britt, la quale seduta anch’essa sul gradino, si stava disperando.

 

-“Dai Britt, non piangere” tentava di consolarla la rossa.

-“Non ci riesco Lily, per anni lui si è preso gioco di me…e ora” piange più forte nascondendo il volto tra le mani.

-“Mi dispiace” dice Sirius appena arrivato. Sta veramente male, vuole scusarsi veramente con Britt.

Lily fa per alzarsi per lasciare soli i due, ma Britt la trattiene afferrandola per il braccio. Sirius si avvicina a lei.

-“Ascolta Britt..”

-“Per te Shallow ,Black” grida Britt guardandolo fisso.

-“Va bene,scusa” dice lui intimorito, poi riprende “Non mi ero mai reso conto che con il mio comportamento sarei riuscito a far del male a qualcuno, qualcuno come te che non lo meritava affatto, mi sono comportato da stupido, e mi dispiace tanto..” abbassa lo sguardo.

-“Allora puoi perdonarmi?”chiede lui guardandola con uno sguardo da cucciolo ferito.

Britt si alza dallo scalino .

-“Non è così semplice idiota, non puoi sperare di cavartela così dopo tutto quello che hai fatto,sai quante lacrime mi hai fatto versare….” urla con tutto il fiato che ha in gola diventando rossa. –“…riuscirò a perdonarti solo quando pioveranno petali dal cielo” e se ne va.

 

Ancora una volta la scena cambiò, questa volta apparve una tipica casa inglese babbana.

 

Sirius è d’avanti alla casa di Britt. Furtivamente il ragazzo scavalca il recinto di legno,attraversa il giardino, cercando di evitare gli irrigatori che zampilli d’acqua,  e si reca sul retro della casa.

Per fortuna la ragazza è in casa, Sirius lo capisce dalla luce che traspare oltre la tendina di una finestra. Impugna saldamente la sua bacchetta e l’agita mormorando un’unica parola, cosicché tutti i lampioni del quartiere, più le luci della casa di Britt si spengono. Velocemente, Sirius agita di nuovo bacchetta e questa volta la piccola finestra della camera di Britt si spalanca di colpo. Si appiattisce sulla parete di legno della casa e un secondo dopo la testa nera di Britt compare. Sirius si affaccia appena , la vede che scruta l’oscurità .

“Quanto è bella” pensa Sirius ,ma si risveglia.

Ora o mai più.

Dalla bacchetta partono delle rosse scintille che illuminano il buio. Dal piano di sopra sente Britt che lancia un piccolo urlo seguendo con gli occhi la scia che pian piano si riduce, e un attimo dopo dal cielo comincia a cadere una pioggia di petali rossi. Sirius si affaccia nuovamente per vedere Britt. Lei è con la bocca aperta, guarda stupita la pioggia rossa che le inonda il giardino. Si fa coraggio e si allontana dalla parete per farsi vedere da lei. Britt abbassa lo sguardo e lo vede.

-“Che cosa…” dice.

-“Avevi detto che mi avresti perdonato solo quando sarebbero piovuti petali dal cielo…allora mi perdoni?” urla lui speranzoso.

Britt non gli risponde, rientra in camera chiudendo l’imposta della finestra. A Sirius gli si stringe il cuore.

“Bhe amico mio, hai fatto tutto il possibile” si dice tristemente abbassando il capo, ma per sua somma sorpresa la porta del retro si apre rivelando Britt che, un po’ affannata, rimane appoggiata sull’uscio. Tra i capelli neri ha i petali rossi che ancora cadono dal cielo.

 Britt è rimasta senza parole, non se lo sarebbe mai aspettato.  Sirius la guarda senza aprire bocca.

Aspetta.

 Lei gli regala un dolce sorriso.

-“Scuse accettate, Black” dice. 

Anche lui sorride ma la corregge subito:

-“Chiamami Sirius, Britt”.

-“Va bene” risponde arrossendo timidamente.

Sirius si avvicina a lei e gli allunga elegantemente la mano.

-“Adesso posso avere l’onore di questo ballo?” domanda.

-“Ma non c’è neanche la musica” risponde meraviglia Britt.

Lui fa un gesto con la mano ed una melodico canto si espande dall’alto. Britt alza la testa verso il cielo nero e vede una moltitudine di piccole fatine sbarazzine colorate di mille colori che si avvicinano a loro intonando la melodia e attorniano i due come delle piccole lanterne. Britt guarda Sirius e gli porge la mano che lui afferra. Lui le passa una mano tra i fianchi, e iniziano a danzare sotto la pioggia purpurea.

 

Concluso il secondo capitolo, allora che ve ne pareeeee…

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