I due ragazzi
passarono una bellissima serata, piena di risate, occhiatine dolci e medicine.
Hermione non si accorse che si stesse facendo tardi, che non aveva studiato per
l’indomani e che non era andata all’appuntamento con Bebee. Ma come darle
torto?
I due si
appisolarono intorno alla mezzanotte, accovacciati nello stesso letto e
riscaldati dal solo calore dei loro fiati. Madama Chips pur accorgendosi che i
due stessero infrangendo una delle regole della scuola, non volle disturbarli,
perché lei stette lì ad osservarli dal primo all’ultimo momento, e le sembravano
così carini che li lasciò dormire tutta la notte insieme sbarrando anche le
porte per evitare che qualcuno, entrando, potesse vedere la
scena.
-Ragazzi…Ragazzi!…Sù
svegliatevi!! Ragazzi!!!-
Draco sentì la
voce di Madama Chips che li chiamava, e le fece un cenno che le permise di
capire che i due si erano svegliati, ma in realtà era sveglio solo
lui.
Rimasto solo con
Hermione, decise di non svegliarla per il momento, perché era bellissima mentre
dormiva. I suoi capelli erano illuminati da una flebile luce che proveniva da
una grande finestra aperta, una delle sue rosee guance era morbidamente
appoggiata al cuscino, il quale aveva quasi lo stesso colore pallido della pelle
della ragazza.
Il ragazzo si alzò
con un forte dolore alla testa e con il sol pensiero che il suo 17esimo
compleanno non potesse iniziare con una compagnia migliore di
quella.
Dopo essersi
vestito il più silenziosamente possibile, Draco, prese delle pillole che,
fortunatamente per lui, variavano di sapore in base ai gusti della persona, ma
pensò anche che la zucca fritta fosse assolutamente inadatta di
mattina!
Non avendo altro
in programma per la mattinata, si sedette su di una sedia ad osservare la
ragazza dormire, era così bella, così dolce, così semplice. Fissandola
fantasticava su come avrebbero passato la serata, se lei fosse venuta. Sperava
che quella sera diventasse fantastica, indimenticabile, la più bella che avesse
mai vissuto.
Ogni minuto che
passava faceva crescere in lui la voglia di strapparle un bacio innocente sulle
labbra, un piccolo bacio.
Il desiderio era
forte, troppo forte per poterlo sopraffare.
Non poteva non
approfittarne adesso, nn si sarebbe ripresentata mai occasione migliore, pensò.
Il Serpeverde non
resistette e si fece vincere dalla tentazione. Si chinò sul volto della bella
Grifondoro e poggiò delicatamente le labbra su quelle della ragazza. Per quanto
volesse restare in quella situazione il più a lungo possibile, dovette
abbandonare presto quelle morbide labbra, per paura che qualcuno lo vedesse, o
peggio, che lei si svegliasse. Quella sua previdenza lo salvò da un rimprovero
assicurato da parte dell’infermiera, che era appena entrata nella stanza dopo
aver preparato un bella tazza di thè per ambedue i ragazzi; lo invitò a
svegliare Hermione e a bere quella tazza di thè bollente che gli avrebbe fatto
sicuramente bene!
Draco si chinò
nuovamente su di Hermione, con una delicatezza che neanche lui sapeva di avere,
gli scostò i capelli distendendoli sul cuscino e poggiò se possibile ancor più
delicatamente la mano nel pallido collo della Granger e cominciò a carezzarla
nella speranza che si svegliasse.
-Buongiorno…-
Disse il ragazzo non appena si accorse che Hermione ebbe aperto gli
occhi.
-Buon…Buongiorno
Malfoy…- accennò la ragazza ancora assonnata. -Come stai?-
-Bene, mi gira
solo un po’ la testa, ma del resto sto bene, grazie. E tu? Come
stai?-
-Benissimo…-
sorrise.
Draco, alla vista
del sorriso di Hermione, sorrise a sua volta. La ragazza fece per scendere dal
letto ma Draco la fermò e le disse che le avrebbe portato lui la colazione.
Prese dal tavolo un vassoio con due tazze di thè ancora fumanti, cornetti alla
marmellata di rabarbaro, mele candite e brioches calde.
Appoggiò il
vassoio sul letto e porse alla ragazza la tazza col thè. Bevvero fissandosi
continuamente negl’occhi e accennando ogni tanto un
sorriso.
-Ma, ma che ora
è??- Chiese la ragazza, e subito guardò un orologio appeso al muro –Per la barba
di Merlino devo scappare a lezione!! Oh Draco mi dispiace da morire, ma devo
andare, ci sarà Madama Chips a prendersi cura di te!-
Draco la seguì con
la testa mentre lei si muoveva freneticamente nella stanza cercando la sua borsa
con i libri. La trovò, prese una brioches dal vassoio, ringraziò Draco e usci
dall’infermeria.
Il povero
Serpeverde rimase da solo in quell’enorme stanza a fissare la porta dalla quale
era uscita la ragazza dei suoi sogni. Distolse lo sguardo da quella porta per
portarlo alla finestra, dalla quale entrava una luce abbagliante, e si mise ad
osservare dei ragazzini del primo anno alle prese con le loro
scope.
Non appena il
ragazzo si alzò dal letto, la porta si aprì.
-Ah, quasi
dimenticavo.-
Draco si voltò in
direzione della voce.
-Buon compleanno
Draco!-
La ragazza
scomparì di nuovo dietro quella grande porta e portò via con se tutta la
tristezza che c’era in Draco e la trasformò in felicità, gioia,
amore.