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Autore: rossellatrix    19/01/2008    2 recensioni
i diciassette anni sono un traguardo importante e vanno festeggiati... la pensa così anche draco malfoy che decide di organizzare una festa clandestina e di invitare qualcuno molto speciale...
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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I due ragazzi passarono una bellissima serata, piena di risate, occhiatine dolci e medicine. Hermione non si accorse che si stesse facendo tardi, che non aveva studiato per l’indomani e che non era andata all’appuntamento con Bebee. Ma come darle torto?

I due si appisolarono intorno alla mezzanotte, accovacciati nello stesso letto e riscaldati dal solo calore dei loro fiati. Madama Chips pur accorgendosi che i due stessero infrangendo una delle regole della scuola, non volle disturbarli, perché lei stette lì ad osservarli dal primo all’ultimo momento, e le sembravano così carini che li lasciò dormire tutta la notte insieme sbarrando anche le porte per evitare che qualcuno, entrando, potesse vedere la scena.

 

-Ragazzi…Ragazzi!…Sù svegliatevi!! Ragazzi!!!-

Draco sentì la voce di Madama Chips che li chiamava, e le fece un cenno che le permise di capire che i due si erano svegliati, ma in realtà era sveglio solo lui.

Rimasto solo con Hermione, decise di non svegliarla per il momento, perché era bellissima mentre dormiva. I suoi capelli erano illuminati da una flebile luce che proveniva da una grande finestra aperta, una delle sue rosee guance era morbidamente appoggiata al cuscino, il quale aveva quasi lo stesso colore pallido della pelle della ragazza.

Il ragazzo si alzò con un forte dolore alla testa e con il sol pensiero che il suo 17esimo compleanno non potesse iniziare con una compagnia migliore di quella.

Dopo essersi vestito il più silenziosamente possibile, Draco, prese delle pillole che, fortunatamente per lui, variavano di sapore in base ai gusti della persona, ma pensò anche che la zucca fritta fosse assolutamente inadatta di mattina!

Non avendo altro in programma per la mattinata, si sedette su di una sedia ad osservare la ragazza dormire, era così bella, così dolce, così semplice. Fissandola fantasticava su come avrebbero passato la serata, se lei fosse venuta. Sperava che quella sera diventasse fantastica, indimenticabile, la più bella che avesse mai vissuto.

 

Ogni minuto che passava faceva crescere in lui la voglia di strapparle un bacio innocente sulle labbra, un piccolo bacio.

Il desiderio era forte, troppo forte per poterlo sopraffare.

Non poteva non approfittarne adesso, nn si sarebbe ripresentata mai occasione migliore, pensò.

Il Serpeverde non resistette e si fece vincere dalla tentazione. Si chinò sul volto della bella Grifondoro e poggiò delicatamente le labbra su quelle della ragazza. Per quanto volesse restare in quella situazione il più a lungo possibile, dovette abbandonare presto quelle morbide labbra, per paura che qualcuno lo vedesse, o peggio, che lei si svegliasse. Quella sua previdenza lo salvò da un rimprovero assicurato da parte dell’infermiera, che era appena entrata nella stanza dopo aver preparato un bella tazza di thè per ambedue i ragazzi; lo invitò a svegliare Hermione e a bere quella tazza di thè bollente che gli avrebbe fatto sicuramente bene!

Draco si chinò nuovamente su di Hermione, con una delicatezza che neanche lui sapeva di avere, gli scostò i capelli distendendoli sul cuscino e poggiò se possibile ancor più delicatamente la mano nel pallido collo della Granger e cominciò a carezzarla nella speranza che si svegliasse. La Grifondoro non ne voleva sentire proprio di svegliarsi, e allora Draco cominciò a baciarla, sul collo dolcemente, sulla guancia salendo poi sulla fronte e riscendendo fino ad arrivare alla bocca.

-Buongiorno…- Disse il ragazzo non appena si accorse che Hermione ebbe aperto gli occhi.

-Buon…Buongiorno Malfoy…- accennò la ragazza ancora assonnata. -Come stai?-

-Bene, mi gira solo un po’ la testa, ma del resto sto bene, grazie. E tu? Come stai?-

-Benissimo…- sorrise.

Draco, alla vista del sorriso di Hermione, sorrise a sua volta. La ragazza fece per scendere dal letto ma Draco la fermò e le disse che le avrebbe portato lui la colazione. Prese dal tavolo un vassoio con due tazze di thè ancora fumanti, cornetti alla marmellata di rabarbaro, mele candite e brioches calde.

Appoggiò il vassoio sul letto e porse alla ragazza la tazza col thè. Bevvero fissandosi continuamente negl’occhi e accennando ogni tanto un sorriso.

-Ma, ma che ora è??- Chiese la ragazza, e subito guardò un orologio appeso al muro –Per la barba di Merlino devo scappare a lezione!! Oh Draco mi dispiace da morire, ma devo andare, ci sarà Madama Chips a prendersi cura di te!-

Draco la seguì con la testa mentre lei si muoveva freneticamente nella stanza cercando la sua borsa con i libri. La trovò, prese una brioches dal vassoio, ringraziò Draco e usci dall’infermeria.

Il povero Serpeverde rimase da solo in quell’enorme stanza a fissare la porta dalla quale era uscita la ragazza dei suoi sogni. Distolse lo sguardo da quella porta per portarlo alla finestra, dalla quale entrava una luce abbagliante, e si mise ad osservare dei ragazzini del primo anno alle prese con le loro scope.

Non appena il ragazzo si alzò dal letto, la porta si aprì.

-Ah, quasi dimenticavo.-

Draco si voltò in direzione della voce.

-Buon compleanno Draco!-

La ragazza scomparì di nuovo dietro quella grande porta e portò via con se tutta la tristezza che c’era in Draco e la trasformò in felicità, gioia, amore.

 

 

  
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