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Autore: cyrusaddicted    07/07/2013    3 recensioni
Sono passati sei anni da quando i fratelli Jonas si sono trasferiti, sei anni da quando Miley ha rischiato la vita. Sembra si sia tutto sistemato, eppure ci sarà qualcosa che scombussolerà la loro vita.
(E' il seguito di Stay With Me.)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2

 
MILEY
 
Stava lavando i piatti e sentiva lo sguardo di Nick su di sé, era da quella mattina che si parlavano a malapena, non le piaceva quella situazione ma era arrabbiata con lui. Era stanca di doverlo aspettare fino a tardi ed andare a letto quando ancora non era tornato a casa. Continuò a lavare le stoviglie ignorandolo, lui sospirò e si avvicinò a lei -Mils...-.
Non lo guardò -Cosa c'è?- tenne un tono distaccato.
-Fermati un attimo e guardami- sembrava triste così Miley chiuse il rubinetto del lavandino, si asciugò velocemente le mani e si girò verso di lui -Cosa vuoi Nick?-.
Lui si avvicinò ancora di più a lei, la prese per i fianchi e la guardò negli occhi -Ti prego smettila, è da stamattina che mi tratti come un estraneo, non ce la faccio più-.
Miley lo guardò fredda -Ultimamente per me sei come un estraneo- capì dallo sguardo di Nick che l'aveva ferito e si sentì in colpa così gli accarezzò la guancia e gli disse -Scusami, è che sono stanca di questa situazione, da ormai due settimane è come se non abitassimo nemmeno insieme-.
-Lo so, mi dispiace tantissimo credimi- Nick appoggiò la sua fronte su quella di Miley.
-Già, anche a me- avvicinò il suo viso a quello di Nick e lo baciò dolcemente. Nick fece il bacio più intenso ed avvicinò Miley a sé. Poco dopo lei si staccò -Nick non possiamo!- gli sorrise.
-Destiny sta dormendo e poi è ancora piccola per capire certe cose- Nick iniziò a baciarle il collo.
Miley gemette ma riprese subito il controllo e lo allontanò -Fai il bravo- ritornò a lavare i piatti e si girò appena verso di lui -Ora che mi ricordo, cosa voleva Joe?-.
Nick sospirò e si sedette -E' complicato- la guardò e le fece segno di sedersi al tavolo con lui. Miley annuì mise velocemente tutto a posto e si sedette vicino a lui.
-Cos'è successo?- disse un po' preoccupata.
Lui la guardò -Ricordi quando ti ho raccontato di mio padre?- Miley annuì e lui continuò a parlare -Beh ormai sono sette anni che io e i miei fratelli non lo vediamo-.
Miley lo guardò confusa, non riusciva a capire dove volesse arrivare -Ok, ma cosa stai cercando di dirmi?-.
-E' tornato- abbassò lo sguardo.
Miley sgranò gli occhi -Cosa?! Ma se era stato lui ad abbandonarvi!-.
-Infatti, non ho idea di cosa voglia, so solo che è venuto qui a Los Angeles e che vuole parlare con noi-.
-E tu vuoi vederlo?-.
Nick rialzò lo sguardo verso di lei -No- era piuttosto deciso, si alzò dal tavolo -Ora devo andare, ho promesso a Joe che lo accompagnavo in un posto- le baciò la fronte -ciao amore-.

NICK
Uscì di casa ed andò da Joe, suonò al campanello e andò ad aprire Demi -Ciao Nick-.
Le sorrise -Ciao Demi, Joe è pronto?-.
Demi lo fece entrare in casa e lo guardò -Secondo te?-.
Rise ed alzò la voce -Joe muoviti!-  guardò Demi -Te l'ha detto dove andiamo?-.
Demi annuì -Si, chissà cosa vuole..- ad un tratto lo guardò sospettosa -Non lo hai detto a Miley vero?-.
Scosse la testa -No, le ho detto solo che vuole vederci. Per ora preferisco non farla preoccupare inutilmente-.
Poco dopo sbucò dalle scale Joe -Arrivo arrivo!- baciò velocemente Demi ed uscì con Nick. Salirono in macchina di Joe ed andarono a prendere Kevin.
-Ragazzi siete proprio sicuri di volerlo fare?-.
Nick iniziò ad innervosirsi -No, io non volevo nemmeno vederlo-.
Joe sospirò -E' pur sempre nostro padre, se vuole vederci ci sarà un motivo-.
-Parla per te, io quell'uomo non lo considero più mio padre ormai- Nick si girò verso il finestrino.
Passarono tutto il tragitto in silenzio, stavano andando da loro padre, aveva contattato Joe qualche giorno prima e gli aveva chiesto se poteva vederlo insieme a Nick e Kevin. All'inizio Joe aveva rifiutato dicendo che non era il caso ma il padre sembrava avere urgentemente bisogno di loro così si era lasciato convincere ed eccoli lì, pronti a rincontrare il padre dopo sette anni.
Arrivarono al bar in cui si erano dati appuntamento, Nick si bloccò davanti alla porta -Io non vengo, andate voi-.
Joe lo guardò male -Non fare l'idiota, per una volta dimentica quello che è successo ed entra-.
-No, non voglio vederlo. Che razza di padre si comporta come ha fatto lui?!-.
Kevin si avvicinò a lui -Nick, solo per oggi, lascia da parte tutto il rancore. Andiamo, non sei curioso nemmeno un po' di cosa voglia dirci?- alzò un sopracciglio.
Nick sbuffò ed aprì la porta, entrò nel bar con i fratelli e cercò il padre tra i tavoli. Quando lo vide il sangue gli si gelò nelle vene, iniziò ad arrabbiarsi. Suo padre era seduto al tavolo tranquillo con un sorriso stampato sul volto come se nulla fosse successo, si incamminò velocemente verso di lui e si sedette al tavolo seguito dai fratelli -Cosa ci fai qua?- gli disse freddo -O meglio, cosa diavolo vuoi?- Nick continuò a guardarlo.
Il padre gli sorrise -E' un piacere anche per me rivederti figliolo-.
Nick rise -Un piacere, questa si che è bella. Ti ho fatto una domanda Paul rispondi-.
Il padre lo guardò sbalordito -Paul? E' così che mi chiami ora? Sono ancora tuo padre-.
-No, tu hai smesso di essere mio padre sette anni fa. Hai smesso di essere mio padre nel momento in cui mi hai fissato con lo sguardo deluso mentre la polizia mi portava via. Quando mi hai rinnegato come figlio. Ora te lo ripeto per l'ultima volta. Cosa cazzo ci fai qua?!-.
Paul rimase a fissarlo per un po', abbassò lo sguardo un attimo e poi lo rialzò e si mise a fissare tutti e tre i fratelli -Guardate come siete cresciuti- sorrise appena -Dato che a quanto pare siete qui solo per sapere cosa voglio, vi accontento subito. Vedete, io ormai sto invecchiando e l'azienda ha bisogno di qualcuno che la gestisca, quindi...-.
Joe lo interruppe -Quindi vuoi che noi tre torniamo a San Francisco per gestire l'azienda di famiglia- lo disse più come affermazione che come domanda.
Il padre annuì -L'azienda non è cambiata, va alla grande, quindi se veniste a lavorare con me di sicuro i soldi non mancherebbero-.
Kevin guardò i fratelli e poi parlò -Vedi...papà, la questione non riguarda i soldi. Noi viviamo qui da ormai sei anni, abbiamo dei rapporti affettivi con persone che abitano qua-.
Joe lo ammonì con lo sguardo e lo stesso fece Nick, non volevano rivelare al padre di essere sposati.
-Voi pensateci lo stesso, starò qui ancora per qualche settimana, come vi ho già detto, lavorare per la mia, la nostra azienda vi garantirebbe una vita sicura- il padre si alzò, tirò fuori dalla giacca un foglietto e lo mise sul tavolo -Qui c'è l'indirizzo dell'hotel dove alloggio e il mio numero ce l'ha Joe, se ci ripensate o avete bisogno non esitate a farvi vivi- così se ne andò.
Kevin, Joe e Nick rimasero a guardarsi in silenzio per un po' poi Joe sbuffò -Cosa volete fare?-.
Kevin scosse la testa -Io non ci penso nemmeno a tornare a San Francisco, sto bene così come sto-.
Joe annuì -Si, anche io. Io e Demi stiamo bene, non vedo perchè dovremmo cambiare la nostra vita-.
Nick rimase in silenzio, non sapeva cosa dire. In realtà lui stava seriamente pensando alla proposta del padre. Se avesse accettato, non solo sarebbe stato tranquillo per il resto della vita sapendo di non poter perdere il lavoro ma avrebbe potuto rimanere più tempo con la sua famiglia, con Miley. Non avrebbe più dovuto tornare a casa tardi trovando sua moglie già a dormire e non avrebbe più dovuto vederla arrabbiata il giorno dopo.
Joe lo guardò -Nick tu ci stai pensando vero?-.
Abbassò lo sguardo.
-Andiamo, sei il primo che nemmeno voleva venire ed ora addirittura vuoi accettare la sua proposta?!-.
Nick lo guardò -Non ho ancora accettato ok? Ci sto solo pensando, il lavoro che faccio ora mi toglie troppo tempo e ormai vedo la mia famiglia pochissimo! Pensa se accettassi Joe! Potrei stare molto più tempo con Miley e Destiny, tu non hai idea di cosa voglia dire vedere tua figlia meno di quanto vedi i tuoi colleghi!-.
Kevin gli mise una mano sulla spalla -Parlane prima con Miley, non decidere da solo, siete sposati, ha diritto di sapere cosa sta succedendo-.
Nick annuì -Si, appena torno a casa glielo dico-.

MILEY
 
Stava cambiando Destiny quando il telefono squillò, finì velocemente di metterle il pannolino e rispose -Pronto?-
-Mileyyyyyy!!!!- Miley capì che era una ragazza, ma non riusciva a riconoscerla.
-Chi è?- chiese imbarazzata.
-Come chi è?! Sono tua sorella!!- disse Noah urlando.
-Noah! Scusami, non ti avevo riconosciuta! Come mai hai chiamato?- le chiese curiosa.
-Oh anche a me fa piacere sentirti sorellina- disse sarcastica.
Miley rise -Scusami! Ma ora mi dici perchè hai chiamato?- sentì dei rumori strani e quando sentì la voce della madre capì che le aveva appena sequestrato il telefono.
-Tesoro come stai?-.
-Hey mamma! Tutto bene-.
-Ok, ti devo dare una bella notizia. In realtà doveva essere una sorpresa ma non ce la facevo ad aspettare-.
Miley iniziò ad eccitarsi -Che aspetti dimmela!-.
.
Miley iniziò ad urlare dalla felicità e sentì Destiny piangere, si mise una mano in fronte -Che idiota che sono!- riprese in mano il telefono -Mamma sono davvero contenta, ma la piccola sta piangendo e devo andare. Ci sentiamo, fammi sapere quando vieni. Baci ciao!!- attaccò e corse dalla piccola, la prese in braccio ed iniziò a coccolarla -Amore mio scusami- la piccola smise di piangere e la guardò con occhi smarriti, poi Miley le fece una faccia buffa per farla calmare ed improvvisamente sorrise.
Le vennero gli occhi lucidi, si commosse e strinse al petto Destiny, sentì la porta di casa aprirsi e mentre si dirigeva verso l'ingresso guardò la piccola sorridendo e  disse -E' arrivato papà!-.

  
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