You know my name,
NOT MY STORY.
Chapter Three.
Ad un tratto, la Kame House ricevette una chiamata. Rispose Crilin, e a giudicare dalla faccia, quella chiamata non prometteva nulla di buono.
-Maestro Muten! Abbiamo un problema- urlò Crilin. A queste parole, il cuore di Fuyuka perse un battito. Non aveva un buon presentimento, e di sicuro la voce preoccupata di Crilin non la rassicurava. Muten si alzò e prese la cornetta del telefono, anch'esso bianco panna come i divani. Farfugliò qualcosa, e chiuse la chiamata. Guardò la ragazza, poi chiamò Goku in privato.
-Goku, deve essere allenata. E' tempo di scoprire se è o non è un sayan. I comportamenti sono come i vostri, e poi è anche brava in combattimento, e in questo momento potrebbe servire- spiegò Muten
-Capisco... Ma lei si fida solo di Crilin, ricorda? E poi, c'è anche Gohan con me, già faccio fatica a contenere la sua forza, figuriamoci se riesco a vedere e controllare la forza di Fuyuppe!- esclamò il ragazzo. Negli occhi di Goku, il vecchio leggeva sincerità. In effetti, Muten non aveva pensato a tutto questo. Nell'isola la ragazza non si può allenare, è troppo piccola. C'era solo una soluzione. La stanza dello spirito e del tempo... I due tornarono in salotto, e notarono lo sguardo confuso e preoccupato della ragazza.
-Crilin, portala dal Supremo, è arrivata l'ora- lo avvertì Muten. Crilin annuì con la testa, e portò di sopra Fuyuka, che era molto disorientata e spaventata. La fece sedere sul suo letto. Crilin si sedette al suo fianco, e le prese le mani, per rassicurarla. Era pronto a fare un discorso, sicuro che la sua nuova amica avrebbe capito. Sapeva che Fuyuka era una ragazza molto comprensiva.
-Allora... Beh, come dirtelo... Devi allenarti. Per combattere contro Cell. In questi giorni, Muten ha ipotizzato che tu possa essere un sayan, e sinceramente lo spero con tutto il mio cuore. Ci servi, e sono sicuro che non mi deluderai. Mi fido di te- gli disse Crilin, tutto d'un fiato.
-Ma... Io non sono un sayan, cioè... Non credo di esserlo... Una fifona come me, non potrebbe mai esserlo... E poi, io non mi voglio allenare, con qualcuno che non sia tu. Lo sai, mi fido solo di te, in questo momento- gli rispose con occhi lucidi la ragazza. Aveva molta paura, ma sentiva dentro una strana sensazione. Voleva combattere, e diventare più forte. Voleva anche imparare l'onda energetica.
-Devi solo credere in te stessa. E poi, se proprio ti farebbe cambiare idea, ti alleno io. Staremo nella stanza dello spirito e del tempo- rispose Crilin.
-Nella stanza dello spirito e del tempo? Ok...- rispose la ragazza, mentre qualche lacrima traditrice scendeva nel suo viso, per finire nelle sue guance rosee. Il ragazzo se ne accorse, e asciugò le lacrime. Poi abbracciò la ragazza, sapeva che ne aveva bisogno in questo momento difficile per lei. Anche lui aveva bisogno di quell'abbraccio.
-Ssh, non c'è bisogno di piangere, che è successo?- chiese premurosamente il pelato, mentre accarezzava con dolcezza i lunghi capelli di Fuyuka.
-N-non voglio morire- rispose la ragazza, fra un singhiozzo e l'altro. Aveva paura, molta. Chi avrebbe badato alla piccola Rei? Chi sarebbe rimasto ad aiutare Muten? Chi sarebbe rimasto con Crilin? Chi avrebbe preso lezioni da lui? Nessuno. Solo lei, sarebbe rimasta, se non sarebbe morta
-Non morirai, stai tranquilla. Ci saremo noi a proteggerti. E poi, allenarsi serve a questo, no?- chiese Crilin. La ragazza annuì, e si stese sul letto azzurro. Invitò il ragazzo a fare lo stesso, e dopo neanche due secondi, si ritrovò una testa pelata vicino.
-E poi, ci sono le sfere del drago- continuò il ragazzo
-Quando andiamo per questo allenamento?- chiese Fuyuka.
-Beh... Direi che dovresti iniziare a preparare le vailigie, perchè si parte- rispose sorridendo Crilin. Si offrì di aiutarla, e lei accettò molto volentieri. In meno di un minuto, le valigie erano pronte. Crilin le prese e le portò di sotto.
-Avete fatto presto a quanto vedo- esclamò Muten. I due sorrisero, e salutarono gli amici che erano venuti a trovarli. Il ragazzo posò sulla Nuvola Speedy le valigie e ordinò di portarle al palazzo del Supremo, mentre i due ragazzi andarono in volo, seguendo la nuvola.
Mentre chiacchieravano, furono interrotti perchè Crilin sbattè la testa su qualcosa. Erano arrivati al palazzo del Supremo, dovevano solo salire in cima. Fuyuka rise divertita, e appena ricevette un'occhiataccia da parte dell'amico, smise subito e diventò seria. A quel punto fu il ragazzo a scoppiare in una fragorosa risata
-Dovevi vedere la tua faccia!- cercò di dire Crilin fra una risata e l'altra. Fuyuka mise il broncio e Crilin, per farsi perdonare, le diede un bacio sulla guancia. I due arrossirono. Cadde un silenzio molto imbarazzante, che ruppe Fuyuka
-Allora... Dove è questo palazzo?- chiese
-Lì, sopra di te- la ragazza alzò la testa, ma vide solo nuvole.
-Vieni, è più sopra- le disse Crilin. Arrivati lì, la ragazza conobbe il Supremo e Popo, che li condusse nella stanza dello spirito e del tempo.